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Autore: Alice_Kingsley    27/08/2014    1 recensioni
Annyeong :) eccomi qua con una nuova fan fiction, ho voluta incentrarla sul maknae, Taemin, sulla sua prima esibizione, sul suo nuovo look, e su come abbia trovato l'amore.
Quello vero.
Spero vi piaccia, è la vera prima ONE-shot scritta bene, spero di aver fatto un buon lavoro.
Aspetto i vostri commenti numerosi.
Buona lettura :)
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Dal testo: “Io appaio come il vento e scompaio come il fumo,
inganno i tuoi occhi,
mi avvicino a te come un fiore, scavo dentro di te come una spina
andando dopo il tuo cuore”
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la prima fan fiction che scrivo dedicandola a qualcuno, quindi ho pensato di dedicarla alla ragazza che mi ha fatto venire l’ispirazione per questa fan fiction e che mi ha fatto conoscere gli SHINee, Jessica Denise. Spero ti piaccia. :)


In quel giorno frenetico a Seoul c’era un enorme via vai, quel giorno la SM Entertainment aveva deciso di lanciare il progetto solista di uno dei membri degli SHINee, Taemin conosciuto anche come il maknae del gruppo.
Attorno all’ arena si stava formando una lunghissima fila di fan venute appositamente per vedere il ragazzo; da quando era uscito il video sul canale di youtube aveva fatto più di un milione di visualizzazioni, a quanto pare il nuovo singolo aveva fatto un exploit*, proprio per questo la SM aveva deciso di incrementare il successo promuovendo il singolo attraverso un tour nazionale.
Arrivò presto la sera e il pubblico era sempre più in delirio per il debutto del ragazzo, dal palco stava entrando Taemin e subito un boato invase l’arena.
Non era più il Taemin di prima, era diverso.
Portava una camicia nera, una cravatta bianca, sopra una giacca leopardata, dei jeans neri e altrettanto le scarpe. I suoi capelli erano biondo chiaro ed erano tirati un po’ su e il trucco nero metteva in risalto i suoi occhi scuri.
Molte ragazze urlavano ‘Lee Taemin’ mentre cantava il ragazzo, altre piangevano perché erano a pochi metri dal loro idolo, altre ballavano, altre invece cantavano assieme a lui.
Era la prima esibizione per Taemin e non vedeva l’ora di vedere l’effetto del suo nuovo stile sul pubblico.
Mentre cantava guardava l’infinità di ragazze presenti, erano davvero carine secondo lui, ma una in particolare lo incuriosì; non era né coreana, né giapponese, aveva più sembianze europee.
Com’è possibile che fino dall’Europa sia venuta a vedermi?
L’esibizione proseguiva molto bene, faceva i passi di danza, si sentiva diverso rispetto a prima, non che prima non gli piacesse, ma questo suo nuovo look piaceva molto al pubblico.
Quando ballava non era il solito Taemin un po’ timido con gli altri ragazzi degli SHINee, ma si sentiva un altro, si sentiva come se potesse spaccare il mondo, si sentiva un badboy. La danza semplicemente lo trasformava, lo cambiava, lo faceva sentire libero.
Libero di essere davvero sé stesso.
Nell’istante in cui lui cantava buttava spesso gli occhi sulla ragazza dai tratti occidentali, l’attirava come una calamita, era come se ci fosse un campo magnetico e lo attirasse sempre di più. Mente cantava una strofa della canzone lui la guardava, era come se le dedicasse quella parte, mente con le mani imitava una pistola.
“Io appaio come il vento e scompaio come il fumo,
inganno i tuoi occhi,
mi avvicino a te come un fiore, scavo dentro di te come una spina
andando dopo il tuo cuore”
La ragazza era lusingata che Taemin la guardasse in modo così intenso, si perse nei suoi occhi scuri, pensava che tutto questo fosse un sogno, poi si diede un pizzicotto sul braccio, era tutto reale.
Per non dare tanto sull’occhio, il ragazzo guardò altre parti del pubblico, altrimenti il giorno dopo sarebbero uscite della chiacchiere su di lui e allora si sarebbe stato un problema, ormai era una persona famosa e doveva stare attento a quello che faceva.
L’esibizione nel giro di un’ ora e mezza finì e per la prima volta a Taemin dispiacque molto.
Perché dentro ho questa sensazione di vuoto incolmabile?
Forse è merito suo, di quella ragazza?
Devo assolutamente trovare quella ragazza, sto impazzendo, ci sono voluti neanche due secondi per innamorarmi di lei e ci ho già perso già la testa, come è possibile?
Anche se avessi dato ordine allo staff di cercarla cosa avrei risolto?
Ci saranno state tantissime ragazze e poi cercare un’ europea fra tutte quelle ragazze sarebbe stato un’impresa non indifferente.

Taemin stava uscendo dall’arena e un’ondata di fan lo invasero urlando il suo nome, delle ragazze speravano di riuscire a parlare con lui e dirgli quanto era bravo, quanto fosse stato fantastico quella sera, ma lui non aveva molto tempo per loro, avrebbe voluto parlare con loro, purtroppo non poteva, doveva cercare quella ragazza altrimenti impazziva.
La ragazza fu molto contenta di essere riuscita a vederlo, ma allo stesso tempo era triste, probabilmente adesso non lo avrebbe più rivisto, il giorno dopo doveva tornare in caffetteria a lavorare, ma non si perse tanto d’animo, aveva appena comprato il biglietto per andare a Tokyo a vedere un concerto degli SHINee, con la speranza di rincontrare Taemin.

Taemin il giorno seguente andò in un bar in una zona tranquilla di Seoul ed entrò, lì trovò il suo amico Kei che ha collaborato con lui durante la realizzazione dell’minialbum ACE.
La cameriera si avvicinò al tavolo per prendere l’ordinazione dei due ragazzi, quello che vide non le sembrava vero, e pensare che solo qualche ora fa era andato al suo concerto e ora se lo trova vicino a lei, che sia una visione paradisiaca?
“Buongiorno, cosa volete ordinare?” chiese la ragazza sorridendo.
“Un caffè grazie” disse Taemin.
“Anche io” disse l’amico.
“Va bene arrivano subito” disse andando verso i bancone a preparare i caffè.
“Ecco qui i due caffè” disse la cameriera porgendoli ai ragazzi.
“È possibile che noi due ci siamo visti ieri sera al mio concerto?” incominciò Taemin.
“Come?” chiese stupita.
Sto parlando sul serio con Taemin? Ditemi che non è un sogno.
Prima aveva quel viso angelico, ma quei capelli biondi, quel trucco scuro e quel suo nuovo stile di ieri sera gli dava un’ aria da Lucifero, non sembrava un essere umano, piuttosto uno sopranaturale.

“Sì, non sei venuta al concerto della SM Town, ho presentato il mio primo singolo ‘Danger’ non lo conosci?” chiese il ragazzo guardando la cameriera.
Non ho mai visto ragazza più bella.
Aveva degli occhi verde ghiaccio, i capelli rosso rame scuro lunghi fino a metà schiena raccolti in una treccia, il naso alla francese e un bel sorriso.
“Sì, sono venuta al concerto di qualche ora fa e l’ho trovato fantastico, era stupendo, avevi un look diverso”
“Mi fa piacere sentire il pensiero di un’ammiratrice, per me è molto importante” disse mostrando uno dei suoi migliori sorrisi.
“Chiedo scusa, ma ora devo tornare a lavorare, è stato un piacere rivederti ancora” disse la ragazza sorridendogli.
“Tae, ho l’impressione che verremo spesso qui a bere il caffè eh?” disse Kei facendogli l’occhiolino, aveva capito tutto.
“Direi anche io. Facciamo due passi?”
Fra i due ragazzi c’era un imbarazzante silenzio, finché Kei prese l’iniziativa di rompere il ghiaccio.
“Tae, cosa c’è? È un po’ che sei in silenzio”
“No, niente” disse guardando nel vuoto.
“Centra quella ragazza?”
“Sì, sono uno stupido, non le ho neanche chiesto il suo nome, non so da dove viene, mi ha rubato il cuore”
“Vedrai che la rivedrai, almeno sai che lavora a qui Seoul”
“Vorrei tanto invitarla a uscire con me, ma non ho neanche idea come fare”
“Stai, tranquillo tutto si sistemerà”
“Quando sono sul palco e ballo, mi sento un altro, qualche ora fa quando la guardavo mi sentivo uno spaccone, adesso davanti a lei in un bar, non so neanche come comportarmi” disse tristemente.
“Magari potrai rivederla a qualche tuo concerto” disse l’amico dandogli speranza.
“Lo spero davvero tanto” disse guardando per terra demoralizzato.

Di notte Taemin non riuscì a chiudere occhio, aveva il cuore in subbuglio, era contento di aver avuto successo alla prima esibizione, ma la sua testa era da tutt’altra parte, pensava sempre a quella ragazza e fortunatamente aveva scoperto lavorava in quel bar.
Che sia stato destino incontrarla di nuovo?
Si alzò e decise che avrebbe fatto colazione al bar, in quel bar, solo per rivederla.
Si incamminò verso il bar nella speranza di trovare lei e di non essere travolto dalle fan, perché ovunque lui andasse veniva travolti da un gruppo di ammiratrici che gridavano il suo nome.
Entrò, prese posto e una cameriera venne a prendere l’ordine, ma non era lei.
“Ciao, cosa vuoi prendere?”
“Un caffè espresso, grazie”
“Va bene” disse la ragazza scrivendo sul palmare.
Perché non è qui?
Deluso, Taemin consumò veloce il suo caffè, pagò e uscì dal bar e si avviò verso il dormitorio dove lo aspettavano i ragazzi.
“Wei, Tae sei qui finalmente, hai fatto successo ieri, eh?” disse Key euforico.
“Ah, sì” disse freddamente.
“Hey, ma cos’hai?” chiese Minho preoccupato.
“Niente”
“Dai, parla, siamo tuoi amici, ti ascoltiamo, ti possiamo aiutare!” disse Jonghyung.
“Non so se posso fidarmi” disse guardando fuori dalla finestra.
“Eh, dai, Tae, da quando sei diventato così?Quasi non ti riconosco più” disse Onew con una leggera nota di disappunto.
“Ahh, va bene” disse sbuffando il ragazzo.
“Ieri durante il concerto, ho notato una ragazza fra il pubblico”
“Aww, il nostro Tae si è innamorato” disse Key sorridendo con occhi sognanti.
“Key, stai zitto, voglio sentire il resto” disse Onew rimproverando il ragazzo.
“Di questa ragazza non so il nome, ma so che è europea di sicuro, perché non ha i tratti asiatici, poi ha i capelli lunghi rosso rame scuro fino a metà schiena e degli occhi verde ghiaccio”
“Dovrebbe essere davvero bella” disse Minho contento per il ragazzo.
“Sì, lo è davvero, ho scoperto che lavora in un bar qui a Seoul, ieri lo ho scoperto per caso, oggi sono andato là a fare collazione e non l’ho più vista.
Quando vado a dormire, appena chiudo gli occhi, la vedo, come quella sera, bellissima con quegli occhi così verdi. Sto impazzendo! La penso tutto il giorno, la vedo in sogno la notte, vorrei tanto sapere se viene al nostro concerto, volevo invitarla ieri, ma ho perso l’occasione” disse il ragazzo malinconico.
“Ah, mi sa che il nostro Tae, ha preso una bella cotta” disse Jonghyung sorridendo.
“Io non so cosa fare” disse Tae disperato.
“Tranquillo, se è venuta al tuo concerto, di sicuro verrà al nostro, dai hyung vieni, che fra poco abbiamo il jet che parte per Tokyo”
“Va bene” disse Taemin con un po’ di fiducia in più in sé stesso. “dopo tutto niente è perduto”

Dopo qualche ora gli SHINee andarono all’aeroporto dove c’era il jet che li aspettava per andare a Tokyo, il volo durò circa due ore e Taemin non faceva altro che andare avanti e indietro lungo il corridoio dove c’erano le poltroncine, stava quasi frugando la moquette che rivestiva il pavimento del aereo.
“Tae, vuoi calmarti un po’?” disse il leader.
“No, che non mi calmo cazzo!” disse il ragazzo furioso.
“Tae, stai tranquillo, lei verrà, te lo posso assicurare” disse Minho cercando di rassicurare l’amico.
“Come fai ad essere così sicuro?” disse sbraitando il ragazzo.
“Fidati” disse Minho tranquillizzandolo.
Poco dopo l’aereo atterrò e i ragazzi si avviarono verso il gate di uscita, c’erano un sacco di fan che li aspettavano.
“Ragazzi, uscita secondaria, qua la vedo dura uscire” disse Onew.
I ragazzi presero l’uscita indicata dal leader del gruppo, ed ad un tratto Taemin si fermò.
“Che hai Taemin?” chiese Minho, si accorse subito che c’era qualcosa che non andava nel ragazzo.
“È lei!” disse a sottovoce.
“Che cosa?” disse non capendo.
“Minho, è lei la ragazza del concerto, guardala come è bella” disse con gli occhi sognanti.
“Allora, maknae, ascoltami, nella tasca esterna della valigia ti ho messo un biglietto del nostro concerto con il pass per il backstage, tu adesso, vai da lei e la inviti al nostro concerto” disse il ragazzo con gli occhi grandi.
“Io non posso farcela, lei è troppo bella, non credo di essere all’altezza” disse demoralizzato.
“Invece, sì che lo sei, tira fuori i coglioni, sii uomo e invitala” disse Minho sbottando.
“Va bene, pomonam” disse il ragazzo facendosi coraggio.
Passò i cinque minuti successivi a cercare la ragazza nel gate d’uscita, stava perdendo le speranze quando finalmente la vide che stava tirando il suo trolley e le corse subito dietro.
“Scusa, scusa, aspetta un minuto” disse picchiettando l’indice sulla spalla della ragazza.
“Sì?” disse lei voltandosi.
“Ti ricordi di me? Sono Taemin” disse un po’ imbarazzato “Sì, so esattamente chi sei, vi seguo da due anni”
“Ah, davvero? Grazie, mi fa davvero piacere. Senti ti ho cercata perché volevo darti questo” disse Taemin un po’ imbarazzato porgendole il biglietto con il pass.
“Ah, grazie, ma io avevo comprato il biglietto” disse prendendo il pezzo di carta.
“Sì, ma quello che hai comprato non ha il pass” disse sorridendole.
“Ah, va bene, grazie mille, non so come ricambiare”
“L’unico modo è venire al concerto, ti aspetto al backstage domani sera” le disse facendo l’occhiolino.
“Va bene” disse lei contenta andando via.
“Aspetta, qual è il tuo nome?” chiese, senza risposta.
Taemin era contento, comunque almeno l’avrebbe vista il giorno seguente al backstage, ora niente lo fermava, finalmente era riuscito a ritrovare quella ragazza.
“Allora come è andata Romeo?” chiese Jonghyung scherzando.
“Bene, le ho dato il biglietto e le ho detto che l’aspettavo domani sera al backstage, devo solo sperare che lei venga”
“Stai tranquillo, verrà” disse Key, tranquillizzando il ragazzo.

Il giorno seguente i ragazzi si alzarono presto, dovevano fare il check sound comprensivo di prova delle coreografie delle varie canzoni e degli abiti che avrebbero dovuto usare quella sera.
Fra una prova e quell’altra le ore passarono in fretta, venne il tardo pomeriggio e i ragazzi andarono nei camerini per prepararsi per il concerto, il look era molto importante, alle nove e mezza sarebbero andati in scena, tutto doveva essere impeccabile e non dovevano esserci errori di nessun tipo.
Arrivò presto il momento di andare in scena e Taemin aveva deciso di eseguire due pezzi, ‘Danger’ e ‘ACE’, appena entrò sul palco le luci facero tanti giochi di colore, e appena si vede qualcuno muovere, il pubblico andò in delirio, urlava, “Lee Taemin, Lee Taemin”.
Taemin mentre andava sotto i riflettori venne invaso da una nube di fumo, faceva un effetto pazzesco, portava una camicia nera, cravatta bianca, sopra una giacca rosso rubino ricoperta da strass, e un paio di pantaloni neri e scarpe dello stesso colore. Il ragazzo sembrava Lucifero, era cambiato, non c’era più il ragazzo dallo viso angelico e innocente da ragazzino che aveva prima, adesso era diverso, era diventato un uomo.
Adesso poteva permettersi di fare lo spaccone, poteva fare vedere alla ragazza di cosa era fatto e cosa sapeva fare; Taemin eseguendo la seconda parte della canzone non si rendeva conto che da lì a poco la folla sarebbe andata ancora più in delirio di prima.
Si tolse la giacca e la camicia nera rimanendo a petto nudo.
Si sentì un boato enorme.
Lui non era consapevole, ma di sicuro avrebbe provocato qualche infarto alle fan che urlavano a quella vista paradisiaca del ragazzo. Il secondo pezzo aveva uno stile meno aggressivo, le parole sembravano scritte apposta per lei, come finalmente sia riuscito a ritrovarla, e mentre cantava si avvicinò alla ragazza che era in prima fila.
“Alla fine di tutto,
ti ho trovata
mi avvicino a te senza pensarci”

Lei ne fu davvero felice per questa dedica improvvisa da parte di Taemin,si era avvicinato a lei come un fiore, l’aveva scavata con una spina fino ad arrivare al suo cuore come dicevano le parole in una parte di ‘Danger’.
Le ore passarono velocemente con le canzoni degli SHINee al completo, erano davvero fantastici, perfetti in ogni loro passo delle loro coreografie e delle loro canzoni.
L’ansia, ma allo stesso tempo la felicità, la gioia di rincontrare Taemin nella ragazza cresceva sempre di più.
Il concerto finì e la ragazza si avviò verso il cancello per entrare nel backstage, due guardie la fece passare e poté finalmente andare dai ragazzi. Il posto era nuovo per la ragazza, entrò timidamente, fino a quando Onew la chiamò.
“Hey, ciao”
“Ciao” disse felice.
“Oh, eccoti finalmente, come siamo stati?” chiese Taemin.
“Perfetti, impeccabili come sempre”
“Taemin ci ha parlato tanto di te, ma non sappiamo ancora come ti chiami” disse Minho sorridendo, cercando di far sentire a suo agio la ragazza.
“Ah, davvero? Sono Jessica Denise”
“Ah, ma non sei asiatica, da dove vieni?” chiese Jonghyung curioso.
“Io vengo dall’Italia”
“Aspetta hai detto Italia?” chiese Key euforico, saltando come un grillo.
“Sì, certo” disse ridendo per l’espressione del ragazzo.
“Key, perché questa reazione? Cosa c’è in Italia?” chiese Jonghyung.
“L’Italia è la patria della moda! Gucci, Armani, Cavalli, Versace, Prada” disse Key sognando ad occhi aperti.
“Key sei sempre il solito” disse lei ridendo.
“Come scusa?” chiese lui perplesso.
“Sei rinomato per la tua fissazione per il rosa e la tua passione per la moda”
“Noi andiamo un po’ a rinfrescarci, Taemin ci vediamo dopo” disse Onew facendogli l’occhiolino.
“Jessica, ti posso sembrare un po’ impacciato, ma volevo chiederti se ti andava di fare un giro domani sera, mi hai molto colpito l’altra sera al concerto”disse sorridendo.
“D’accordo, sarebbe fantastico” disse felice.
“Mi dai il tuo numero così ti chiamo io?”
“Sì, certo, tieni qua” disse la ragazza componendo il numero sul cellulare di Taemin.

Jessica, durante la notte non chiuse occhio, era troppo emozionata, non poteva crederci che sarebbe uscita con lui.
Si alzò, fece colazione e andò alla caffetteria a lavoro.
“Jessica, eccoti qua, vai a prendere l’ordine al tavolo dieci, questa mattina c’è un sacco di gente e servono tutte le forze possibili per lavorare” disse Yuko Ra, la proprietaria.
“Va bene” disse la ragazza andando a prendere l’ordine.
“Ah, Jessica, oggi non posso farti fare due ore in meno, mi dispiace, finirai alle sei” disse la donna.
“D’accordo” disse inchinandosi.
Cosa? Devo fare due ore in più? Ma che palle però!
La giornata, si prevedeva piuttosto impegnativa e Yuko Ra rimproverava spesso Jessica “Jessica, cosa succede? Sono tre settimane che sei qui, non sei mai stata così distratta.” “No, no niente” disse la ragazza nascondendo la verità “sono solo un po’ stanca” disse aggiungendo. “Se ci sono problemi, io sono qui. Ci tengo che i miei dipendenti stiano bene, sia dentro che fuori” disse la donna sorridendole. “Se avrò bisogno del suo aiuto glielo chiederò” disse la ragazza sorridendole. Fra un ordine e quell’altro la giornata passò velocemente e il turno di Jessica finì, e finalmente Taemin la chiamò per accordarsi sul’orario e il luogo per l’appuntamento. Si sarebbero trovati alle otto di sera da ‘Kim Han Ra Restaurant’ era un locale fra i più rinomati di Seoul, era famoso per la interpretazione moderna della tradizionale cucina coreana; era talmente celebre che ogni sera era pieno di persone altolocate, come attori, ballerini, star del cinema. Andò di corsa a casa, si fece una doccia rilassante e si preparò per uscire. Rovistò nell’armadio alla ricerca del vestito giusto per la serata. Scelse una camicia bianca con dei volant, sopra una giacca nera di cotone infiancata, sulla parte inferiore una cintura grigio chiaro, una gonna lunga fino alle ginocchia leggermente plissetata dello stesso colore della cintura e per finire un paio di décolté nere. I suoi lunghi capelli rosso rame scuri li aveva fatti mossi e allo stesso tempo vaporosi. Vennero presto le otto e Jessica si incamminò verso il ristorante e vide Taemin. Il ragazzo non voleva dare tanto nell’occhio, optò per uno stile abbastanza sobrio, i capelli erano cadevano morbidi sul viso, portava gli orecchini ,una camicia bianca un completo nero di seta e scarpe eleganti scure. “Cazzo” mormorò il ragazzo appena vide la ragazza. Lei lo guardò un po’ con gli occhi un po’ curiosi. “Wow, Jessica, sei uno schianto! Accomodati” disse Taemin tremando per l’emozione, facendo sedere la ragazza sulla sedia come un gentleman.
“Grazie” disse sorridendo.
“Allora, raccontami un po’ di te” disse il ragazzo cercando di rompere il ghiaccio,.
“Da dove vengo lo sai. Vuoi sapere qualcosa?”
“Sì, perché fra tutti i posti di sto mondo hai scelto proprio la Corea?”
“Avevo lavorato per un po’ in Italia, ma c’era e c’è ancora la crisi e quindi con i soldi che avevo messo via ho scelto di venire qui a Seoul, ho sempre sognato di venire in questi posti.
Voi siete così diversi in tutto, mi piace soprattutto la cucina che è diversissima dalla nostra, poi avete delle festività tutte particolari, per non parlare dei manga e delle vostre serie tv. Mi piacciono soprattutto perché le vostre tradizioni sono uniche, particolari”
“Ah, davvero?” chiese il ragazzo curioso.
“Sì, anche la musica è diversa, da noi sono tutte le stesse persone che cantano, il kpop è diverso, le parole delle canzoni sono meravigliose, trasmettono qualcosa di umano, di sentimenti che parlano dello yin e yung, il bello e il brutto della vita, fate coreografie, ballate, cantate, fate il fan meeting che da noi non si sa neanche cosa sia”
“Quindi il kpop non è molto conosciuto in Italia?”
“Sì, ma tutti dicono che è una moda, dicono che sono gruppi che non durano, invece voi siete durati ben sei anni. In Italia c’è sempre gente che ti giudica per quello che fai e per quello che ascolti. Anche per questo motivo mi sono trasferita qui”
“Interessante, ne sai di cose sul mio paese” disse ridendo “ti va di fare due passi?
“Va bene” disse la ragazza alzandosi.
“Cameriere” disse Taemin richiamando l’attenzione “metta sul mio conto la cena”
“Cosa? No, Taemin, non è giusto che paghi anche per me” disse la ragazza decisa.
“Jessica, insisto, pago io stai tranquilla” disse il ragazzo prendendole dolcemente la mano.
“D’accordo” disse sorridendo al suo gentleman.

Il ragazzo aveva un’altra sorpresa, avrebbe portato Jessica a vedere il panorama di Seoul illuminata dalle colline.
“Taemin, che posto favoloso” disse la ragazza uscendo dall’auto.
“Un posto favoloso per una ragazza favolosa” le disse avvicinandosi arricciando i capelli mossi fra le sue dita.
“Sei davvero gentile Taemin” disse la ragazza perdendosi nei suoi occhi scuri come la pece.
Il ragazzo le si avvicinò ancora di più, le mise la mano sotto alla nuca e baciò dolcemente le labbra della ragazza.
“Taemin...”
“Vedi, da quando ti ho vista pensavo a te ogni momento, di notte e di giorno, tu mi piaci davvero tanto.”
L’altra notte non riuscivo a dormire mi sono alzato, sono andato alla finestra e ho visto una stella cadente. Ho pensato a te” disse il ragazzo accarezzandole la guancia, confessandole il suo amore.
“Taemin, sei davvero dolce” le disse commossa.
“Allora vuoi essere la mia ragazza?” le chiese guardando i suoi occhi verde ghiaccio.
“Sì, Taemin. Non ci sono altri ragazzi come te. Nonostante la fama, tu sei sempre una persona umile e questo è davvero importante per me” gli disse avvicinandosi sempre di più al suo viso dandogli un dolce bacio.
“Non voglio che nessuno sappia di noi due, deve essere un segreto. La stampa non saprà niente, e niente e nessuno mi cambierà. Io sarò esattamente come mi hai conosciuto.” le disse accarezzandole con la mano la guancia, dandole un bacio pieno di passione e di amore sotto il cielo stellato.
Niente e nessuno ora li avrebbe separati.


Fine


NOTA DELL'AUTRICE: Annyeong :) volevo fare solo una precisazione:
*exploit è un’espressione francese per dire che una cosa o evento ha avuto molto successo.
Küss :*


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