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Autore: marti_penn    27/08/2014    5 recensioni
Ah, le vacanze estive. Tutti sono più rilassati e si divertono... Bella balla, vero?
Magari, però, per Laney questa settimana non sarà così male come pensava, ma riuscirà a divertirsi anche con i suoi tre cari cuginetti fra i piedi?
Spero tanto che vi piaccia anche questa mia storia ;) ciao!
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corey Riffin, Laney Penn, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Una grande svolta nella mia vita'
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POV generale:
 
 
-Perché devo venire anche io? Dopotutto sono amici tuoi, non miei!-
Disse la ragazza già in macchina per ordine dei genitori mentre cercava di lamentarsi parlando  sopra le voci dei suoi tre cugini chiassosi.
Insomma, già era una tortura doversi portare ogni anno i cugini in vacanza, ma se poi doveva stare rinchiusa in casa una settimana con loro e altra gente, a lei praticamente sconosciuta, dovendo sempre essere sorridente allora non le stava bene.
-Perché ho detto così. Mary è una mia amica e collega di lavoro e abita a sole due ore da qui e ho deciso che andremo da loro a fare questa divertente gita- “Divertente? Ma dove?” pensò la rossa -E comunque non ti lascio una settimana sola qui.- disse la madre della ragazza -Ma io volevo andare in spiaggia...- sbuffò lei -Ci andremo lì in spiaggia. Ora smettila di brontolare e fai la brava- disse il padre spazientito. Laney sbuffò un ultima volta e si infilò le cuffie nelle orecchie in attesa di arrivare a destinazione.
 
 
*******
 
 
Passarono appena 20 minuti che subito i due cuginetti di Laney, di 11 e 8 anni, iniziarono a tirare i calci al suo sedile e a chiedere quanto mancasse ad arrivare. Cercò di lasciar pendere, ma dopo circa 5 minuti che continuavano a disturbarla senza fermarsi lei scoppiò.
-Alexander! Edward! Basta dare calci la mio sedile!- -No!- risero loro da dietro -Ho detto basta, piccole pesti!- disse lei prendendo letteralmente fuoco -Laney! Non spaventare i tuoi cugini!- disse la madre ovviamente dalla parte dei due bambini -Ma mamma! È colpa loro!- -Si certo, come dici sempre. Dai, come potrebbero degli angioletti simili fare quelle cose di cui li accusi sempre?- chiese la madre girandosi a vedere se i due “poveri” bambini stessero bene. Laney, conoscendo i suoi genitori, si morse la lingua e decise di tornare alla sua amatissima musica, ma prima che potesse mettere gli auricolari alle orecchie la cugina, Alice, che stranamente non era ancora intervenuta, iniziò a tormentarla parlarle.
-Laney, secondo te mi sta bene questa maglietta?- -Non lo so Alice- sbuffò Laney -Lo sai che non mi interesso di certe cose... E poi è tutta colorata con colori sgargianti. Lo sai che io mi vesto solo con colori scuri o di nero, quindi non chiedere sempre il mio parere per poi lamentarti dicendo che sono così fredda e scontrosa nelle risposte…- -Scusa se volevo chiedere il tuo parere- disse la ragazzina offesa -Ti ringrazio delle scuse- la canzonò la rossa e, prima che la cugina potesse risponderle, si rimise le cuffie.
Questo sarebbe stato un luuungo viaggio…
 
 
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Due ore dopo arrivarono alla casa dell'amica della madre di Laney e dopo essere stata svegliata "gentilmente" da quelle due pesti dei suoi cugini ed essersi data una piccola sistemata, scese dall'auto e mise il sorriso più falso che avesse nel suo repertorio che per ordine della madre era costretta a tenere per tutta la settimana.
Vide Mary e il marito salutare prima i suoi genitori, dando loro due baci sulle guance, per poi passare ai 4 ragazzi.
-Eeeehi Alexander! Edward! Ma come siete vivaci oggi!- rise la donna mentre i due iniziarono a riconcorrersi per il giardino dando non poco fastidio alla rossa poiché continuavano a spingerla come un flipper.
-Alice, come sei bella- disse Mary continuando con la sua "cerimonia" -Ciao Mary. Grazie mille- disse allegramente la 14enne.
Ecco, questo Laney non lo capiva. Come faceva quella ragazza ad essere sempre così allegra o quanto meno ad avere sempre il sorriso stampato in volto ed essere sua parente? Alice era solare, amichevole e gentile con tutti mentre Laney era sempre fredda e pungente, non importava con chi, e faceva sempre fatica a fare amicizia perché troppo diffidente.
Si svegliò dai suoi pensieri quando si ritrovò Mary ad un palmo di naso che la fece saltare dallo spavento.
-Laney! Come sei cresciuta!- "Sono passati solo due anni, mica 20..." pensò lei mordendosi di nuovo la lingua -G-grazie Mary- disse a denti stretti forzando un sorriso mentre la madre la guardava con rimprovero -Venite, venite. Vi faccio conoscere mia sorella e la sua famiglia- disse la donna non accorgendosi ne del tono della rossa ne dello sguardo della madre.
 
 
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Entrarono in casa e Mary, avvicinandosi alle persone che erano lì ad aspettare l'"allegra" famiglia, presentò i tre.
 -Ecco mia sorella Samantha, suo marito Mark e loro figlio Corey- disse con un sorriso.
Samantha e Mark salutarono i genitori di Laney, mentre Corey si diresse verso i ragazzi.
-Ciao! Io sono Corey Riffin, voi?- -Io sono Alexander Penn!- -Io Edward Penn!- dissero subito i due ragazzi -Io sono Alice. Carini i capelli, sono tinti?- disse la ragazza con un sorriso porgendo la mano al ragazzo dai capelli bizzarri blu -Si. Li ho fatti così perché il blu è il mio colore preferito ahahah- disse lui stringendo la mano di Alice. Dopo di che si girò verso la rossa e le porse la mano.
-E tu come ti chiami?- chiese amichevolmente -L-Laney.. Laney Penn- disse lei arrossendo -Ciao Laney Penn. É un piacere conoscerti- -A-anche per me-.
Alice, che aveva notato lo strano comportamento della cugina, intervenne nella conversazione -Emmh... Laney vieni in bagno?- -Ma io non devo andare in bagno- -No, ma io si, vieni!- insistette lei -Ma cosa ti servo io?- -Tu vieni e basta!- disse lei spazientendosi e tirandola per un braccio -Torniamo subito!- disse al ragazzo che le guardava divertito.
 
 
*******
 
 
-Si può sapere che vuoi?!- chiese scocciata la rossa -Ti piace vero?- chiese la castana maliziosamente facendo arrossire la ragazza -Chi?- disse lei cercando di fare l'indifferente -Come chi! Corey!- -Ma va! Non lo conosco neanche...- -Ma io ho visto come lo guardavi. Ammettilo ti piace- ridacchiò lei felice di poter sfottere finalmente la cugina dopo anni di infiniti scherzi subiti dalla rossa a cui non aveva mai avuto ne il coraggio ne l’opportunità di vendicarsi per una ragione più che valida.
Laney, completamente spazientita, prese la ragazza per la maglietta e guardandola negli occhi in modo poco rassicurante disse -Senti, Alice, tu prova ancora una volta a dire una cosa simile o a sfottermi in questo modo che io ti faccio diventare quel sorrisetto schifoso in una smorfia di dolore, comprendi?- per l’appunto questa era la ragione più che valida per cui non aveva mai osato farle uno scherzo -Okok, calmati... Stavo solo cercando di aiutarti- si scusò lei -Beh, non farlo più grazie- rispose Laney acida come sempre.
A salvare la castana fu il padre della rossa che le stava invitando ad uscire e aiutarlo a togliere le valigie dalla macchina e portarle nelle camere. Le due risposero, una scontrosamente l'altra dolcemente come al solito, e si diressero verso la porta.
Quando Laney stava per aprire la porta, Alice le mise una mano sulla spalla e con sguardo comprensivo, conoscendo il carattere della rossa sempre diffidente e solitario, disse: -Guarda che è normale innamorarsi Lanes- -Non per me, Ali… Lo sai bene che cosa ho passato anni fa, non voglio ripetere l'esperienza...- rispose la rossa con lo sguardo perso nel vuoto -Ma Corey mi sembra un bravo ragazzo...- -Non lo posso sapere. Per ora non voglio fidarmi. E ti dimostrerò pure che non mi piace- -Ok…- disse Alice triste per la cugina -Bene... Ora andiamo, prima che papà urli come sempre-
Fece passare prima la castana per poi fermarsi un attimo a guardarla mentre si allontanava.
È vero, lei e sua cugina erano completamente diverse in ogni senso, ma con Alice Laney aveva un rapporto molto speciale che era stato creato nel tempo.
Quando anni prima aveva sofferto a causa dei suoi compagni di classe delle medie che per il suo carattere, un tempo così permissivo e gentile, l'avevano presa in giro e sfottuta ogni giorno per tre anni e tornata a casa era sempre o arrabbiata o triste e si chiudeva in camera, Alice, che abitava al piano superiore del condominio e che faceva la strada sempre con la cugina, le era sempre stata vicino aiutandola nei momenti peggiori e grazie a lei era riuscita ad uscirne, ma purtroppo completamente cambiata poiché la gentilezza della rossa era stata tramutata in diffidenza e la bontà in rabbia. Solo con Alice finora era ancora, ogni tanto, la vecchia Laney di cui ormai si era persa praticamente ogni traccia.
Alice era anche l'unica persona autorizzata a chiamarla Lanes. Nessuno poteva farlo, neanche i suoi genitori, ma la castana aveva ricevuto questo privilegio come "ringraziamento" da parte di Laney.
-Laney!- la voce del padre la distolse dai suoi pensieri e dopo essersi scossa un attimo per riprendessi rispose e si diresse verso la macchina.
 
 
 
Angolo Marty:
 
 
Ciao ragazze :)
Sono tornata con una nuova storia, felici?
Si, lo so che ho un’altra storia da finire e la collaborazione con la mia socia Laney da portare avanti, ma credo di riuscire a continuare tutto.
Corey: Scusa, non potevi portare avanti “la verità fa male”? Dopo tutto l’hai sospesa…
Giaa… Diciamo che in realtà non so come portarla avanti per mancanza di ispirazione ^-^”
Corey: *si tira uno schiaffo in faccia* Allora perché l’hai pubblicata?!
Beh… diciamo come promemoria.
Comunque. Questa storia è molto in stile americano, cioè è molto simile alle fiction di funfiction.net e non so quanto vi possa piacere, sinceramente non piace troppo neanche a me :/, ma vi assicuro che come trama è carina… o almeno a me piace *dice abbassando lo sguardo e dondolandosi sui piedi come una bimba*
Corey: Aaaaw mi viene voglia di farti uno sgambetto
Grazie, sempre molto gentile. Volevo dirvi, perché non so se si capisca bene, che il nome Alice si legge all’inglese “Elis”. In pratica mi sono ispirata ad una gita che ho fatto qualche giorno fa, ma a differenza di Laney io sono stata lì solo una giornata e altri dettagli sono diversi e i tre cugini in realtà sono i miei 3 fantastici e rompiscatole fratellini Alice, Alessandro e Edoardo hehe (per altro ora mia sorella ha EFP su mio comando e non posso scrivere niente di esagerato se no apriti cielo). Ma mi assicuro che non sono così come li descrivo qua… forse i ragazzi, ma non mia sorella. Ahahah… peggioro di giorno in giorno…
Corey: Già… credo che un mio testo sarebbe più sensato…
Lo penso anche io… Beh, spero che almeno un poco-pochino vi piaccia. Fatemelo sapere.
Ora vado. Devo… Niente. Non devo fare niente ahahah strano… Beh, non posso continuare all’infinito a scrivere, quindi…
Corey ed io: Grazie ragazzi, è stato bello!
P.S: ho un po’ di cose da aggiornare essendo stata assente, quindi d’ora in poi vi chiederò cosa volete che metta per prima. Questo almeno fino all’inizio della scuola :).

Le scelte di oggi sono:

-Secondo capitolo di “summer holiday”
-Terzo capitolo di “tutta colpa del gas esilarante”
-Oppure una nuova short su la Corney un po’… particolare

Ditemelo nella recensione ;) ciao!

 
  
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