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Autore: Koujakuseragaki    28/08/2014    0 recensioni
La storia è ambientata dopo la Good end di Koujaku. Fa riferimento ad un avvenimento del Re:connect
Una mattina Aoba si sveglia prima di Koujaku e si gode il momento di tranquillità, osservando il compagno dormire al suo fianco.
Ad un certo punto una farfalla blu entra dalla finestra e vedendola, Aoba, ricorda quanto dettogli dal padre anni prima.
KOUAO
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Aoba Seragaki, Koujaku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Koujaku respirava lentamente al suo fianco, con il ritmo regolare tipico di chi è profondamente addormentato.
Il suo viso era disteso e le sue labbra leggermente incurvate all’insù, in un accenno di sorriso che contagiò inevitabilmente Aoba nel momento stesso in cui lo notò.
Si era svegliato da un po’ e non volendo svegliare l’altro, era rimasto lì a godersi la semplicità di quel momento di tranquillità, la mano appoggiata al viso e il gomito puntellato sul cuscino, in modo da sorreggersi.
Il fatto che il corvino da un po’ a quella parte dormisse così pacificamente, lo sollevava.
Nei primi tempi, infatti, gli incubi l’avevano perseguitato senza tregua. Aoba aveva perso il conto delle notti in cui era stato svegliato da Koujaku colto da una crisi di panico o ancora quelle in cui l’aveva trovato sveglio, in capace di tornare a dormire, evidentemente scosso. Il suo passato era ancora una ferita dolente e i ricordi di quanto successo all’Oval tower, ancora vividi, non miglioravano di certo la situazione, riportandogli alla mente quelli ancora più terribili della sua infanzia.
Ora per fortuna, però, gli incubi erano divenuti sempre più rari e al più piccolo piaceva pensare che un po’ fosse anche merito suo.
Non sopportava di vedere Koujaku stare male.
 Quando poi si trattava del suo passato era ancora più difficile per lui, si sentiva inutile, perché non sapeva ancora bene come comportarsi a riguardo.
Gli scostò una ciocca di capelli dal viso, scoprendo il tatuaggio che decorava la parte destra del viso del parrucchiere.
Ormai non era più una sorpresa vedere quei marchi neri su di lui, aveva imparato a conoscere quel Koujaku;
e li avrebbe trovati anche belli, come oggettivamente erano, se solo non fossero stati , ancora tutt’ora, motivo di tanto dolore per l’altro.
Mentre guardava il corvino, assorto nei suoi pensieri, un lampo di colore attirò la sua attenzione.
Voltandosi istintivamente, vide entrare dalla finestra una farfalla blu.
La guardò per qualche secondo, seguendola mentre fluttuava silenziosa dentro la stanza.
Prima che se ne potesse render conto, aveva gli occhi sgranati e le parole che suo padre gli aveva rivolto anni e anni prima, improvvisamente vivide nella sua testa, come se quel dialogo non fosse stato un ricordo di infanzia, ma si fosse tenuto appena qualche secondo prima.
“ la persona che incontrerai sarà una luce nella tua vita. Visiterete luoghi insieme e vedrete tante cose: piangerai, riderai e ti arrabbierai. Farai un sacco di cose. E tutto ciò che farete diventerà un ricordo in sostituibile “
Qualcuno per lui importante. Qualcuno con il quale costruire un nuovo mondo.
All’epoca, piccolo com’era, non aveva compreso ciò che il padre aveva cercato di spiegargli, ma ora, guardando Koujaku dormire a fianco a lui, realizzò di aver trovato ciò di cui Nine parlava.
Come i suoi genitori, lui e Koujaku erano destinati, si erano salvati a vicenda.
Il sorriso, che in un primo momento era stato spazzato via dalla sorpresa, tornò a far capolino, ancora più ampio di prima, quando l’animale si posò sul viso del ragazzo che dormiva al suo fianco, proprio sul tatuaggio che stava osservando fino a poco prima.
Mentre osservava quella singolare scena, con il cuore che batteva un po’ più forte del normale, gli fu inevitabile ammettere a se stesso che, nonostante tutto, in un certo modo, li amava quei tatuaggi, in quanto amava Koujaku ed erano parte di lui.
“ …Aoba?” il suo nome risuonò distintamente nel silenzio della stanza, benché fosse stato pronunciato con voce impastata dal sonno, e finì per riscuoterlo dai suoi pensieri.
Sbatté le palpebre un paio di volte, ritrovandosi davanti un Koujaku assonnato, gli occhi non ancora del tutto aperti.
Il parrucchiere alzò leggermente il viso alla ricerca dell’altro, spezzando, per così dire, l’incantesimo e facendo volare via la farfalla, di cui neanche si era accorto, che sparì così com’era venuta.
Il ragazzo dai capelli azzurri scosse la testa e alzò gli occhi al cielo al movimento che aveva fatto scappare l’insetto.
 “ Sei proprio un ippopotamo “ commentò infatti, fintamente esasperato, provocando un  “ C-cosa? “ confuso da parte del più alto, che non capiva cosa avesse fatto per meritarsi l’appellativo.
Aoba sbuffò divertito guardandolo agitarsi, preoccupato d’aver fatto chissà cosa di cui neanche si era accorto.
“ Niente… mpff. “ ridacchiò appena in risposta, abbandonando l’aria spazientita e facendo riaffiorare la felicità che quell’evento aveva fatto sbocciare in lui, prima di chinarsi e dargli un bacio leggero.
Koujaku era la sua persona speciale, l’uomo che amava e non importava cosa ci fosse nel suo passato, insieme avrebbero costruito un nuovo mondo in cui essere felici.


 
   
 
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