Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Yumeha    28/08/2014    16 recensioni
Sul fatto che prima o poi i miei genitori si sarebbero separati, ormai era chiaro a tutti. E sinceramente non potevo che esserne felice. Non ne potevo più di sentire mamma e papà litigare in piena notte, schivare oggetti contundenti che volavano già di prima mattina, e poi passare all’ignorarsi per tutta la giornata. Insomma, ne andava della mia sanità mentale.
Di conseguenza era palese che prima o poi si sarebbero lasciati, lo immaginavo. Ma non potevo di certo predire che mamma lasciasse definitivamente il cognome Heartphilia e che si risposasse. Anche se questo avrei dovuto perlomeno sospettarlo, dopotutto Layla sembrava la personificazione della perfezione. Ma la mia fervida immaginazione di scrittrice non poteva arrivare a tanto: mamma non poteva sposarsi con un Dragneel!
Se prima mi sembrava di vivere in una clinica psichiatrica, la mia nuova famiglia decisamente troppo allargata, era praticamente un manicomio…
~
«Scommettiamo che entro la fine dell’anno tu e Natsu vi mettete insieme?» ghignò la mia migliore amica.
Inarcai un sopracciglio. «Scommettiamo che entro la fine dell’anno io quello lo ammazzo?»
«Andata.» Levy mi sorrise divertita.
«La posta in gioco?» chiesi, guardinga.
«La reputazione.» le sue labbra si curvarono in un sorriso sadico.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Meredy, Natsu, Sting Eucliffe, Wendy
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo

 
Sul fatto che prima o poi i miei genitori si sarebbero separati, ormai era chiaro a tutti. E sinceramente non potevo che esserne felice. Non ne potevo più di sentire mamma e papà litigare in piena notte, schivare oggetti contundenti che volavano già di prima mattina, e poi passare all’ignorarsi per tutta la giornata. Insomma, ne andava della mia sanità mentale.
Di conseguenza era palese che prima o poi si sarebbero lasciati, lo immaginavo. Ma non potevo di certo predire che mamma lasciasse definitivamente il cognome Heartphilia e che si risposasse. Anche se questo avrei dovuto perlomeno sospettarlo, dopotutto Layla sembrava la personificazione della perfezione. Ma la mia fervida immaginazione di scrittrice non poteva arrivare a tanto: mamma non poteva sposarsi con un Dragneel!
Se prima mi sembrava di vivere in una clinica psichiatrica, la mia nuova famiglia decisamente troppo allargata, era praticamente un manicomio…
 
 
***
 
 
Mancavano pochi giorni all’inizio del mio penultimo anno scolastico, e per quanto piacere potesse farmi l’idea di rivedere le mie amiche, tutto il mio volere urlava a gran voce che preferiva nettamente la vacanze.
Però, visto che le mie vacanze dovevo passarle con mamma e papà, l’idea di tornare a scuola non sembrava più così malvagia.
Mi starete dando sicuramente della pazza, ma passare anche solo una mezza giornata in casa mia, era già anche troppo.
Layla e Jude Heartphilia non facevano altro che litigare, fregandosene bellamente del fatto che magari qualche volta rischiavano di distruggere parte del mobilio e magari – dico magari, eh – disturbavano la quiete pubblica. Non so quante denunce ci siano arrivate, ma nonostante questo la situazione non è minimamente cambiata.
Il fattore rischio, quando passavi vicino a loro nel pieno di una lite, era altissimo. Per una serie di motivi: papà era il Capo della Polizia di Magnolia, mentre mamma era una Spia di una delle agenzie di spionaggio più importanti e pericolose di Fiore. Lascio a voi immaginare la quantità di armi che c’era in casa, quindi.
Quando sentii il terzo ‘Non ti sopporto più!’, mi rigirai sul letto prendendo il cuscino e facendo in modo che mi tappasse le orecchie.
Grugnii, ero stanca di quella situazione.
Volevano lasciarsi? Diamine, perché non l’avevano ancora fatto?!
Un bussare insistente mi fece spostare il cuscino morbido dal viso e voltarmi verso la porta della stanza. «Avanti.» borbottai.
Da dietro la porta sgusciò un ragazzo di un anno più grande di me, capelli di un biondo un po’ più chiaro del mio e furbi occhi color cielo terso. Il mio adorato fratello maggiore mi guardò con un’espressione esasperata, scuotendo la testa e avvicinandosi al mio letto a baldacchino.
«Fammi spazio.» bofonchiò lui.
Mi spostai e lo guardai sdraiarsi vicino a me, prendendomi per la vita e abbracciandomi forte. Adoravo stare tra le sue braccia, erano il mio porto sicuro e l’unico posto dove mi sentissi davvero a casa e protetta.
«Non ne posso veramente più.» sospirai.
Mio fratello sbuffò, sentii il suo respiro caldo infrangersi sulla pelle della mia spalla. Prima di rispondere si sistemò meglio, in modo che riuscisse ad abbracciarmi con più facilità. Appoggiò il mento sulla mia testa e lo sentii schioccare la lingua. «A chi lo dici.»
Mi accoccolai vicino al suo petto e socchiusi gli occhi. «Beato te che questo è il tuo ultimo anno, poi sei libero.»
Lo sentii ridacchiare. «Scommettiamo che prima dell’inizio della scuola mamma e papà si lasciano?»
Sorrisi. «Andata.» Adoravo scommettere con mio fratello, anche perché la maggior parte delle volte vincevo sempre io. Però, anche se non ero del tutto sicura che i nostri genitori decidessero di lasciarsi sul serio da un momento all’altro, qualcosa mi diceva che la scommessa questa volta l’avrebbe vinta lui. «Sting?» lo chiamai.
«Sì?» rispose con voce bassa, probabilmente si stava per addormentare, dato che nessuno dei due riusciva a chiudere occhio durante la notte per colpa di quei due.
Arricciai il naso. «Puzzi.»
Il biondo sghignazzò. «Scusa, ho appena finito l’allenamento di Boxe.»
Lo allontanai da me, facendolo capitolare dal letto. Sting emise un gemito quando atterrò per terra di sedere. «Vatti a fare una doccia.» ordinai, sorridendo divertita.
«Agli ordini, sorellina.» scherzò lui, uscendo da camera mia, senza prima però avermi fatto una linguaccia che esprimeva tutta la sua maturità.
Ridacchiai. L’unica cosa di cui ero veramente preoccupata, era che con il divorzio, avrei dovuto allontanarmi dal mio adorato fratello.
Sbuffai, lasciandomi cadere con un tonfo sul materasso, e chiusi gli occhi. Solo in quel momento mi resi conto di tutta la stanchezza che avevo, tanto che non passarono nemmeno un paio di minuti, che già mi ero addormentata.
 
Venni svegliata da un rumore, probabilmente causato dai miei genitori. Sibilai un commento non troppo lusinghiero e con stizza mi alzai dal baldacchino, camminando a passo di marcia verso la fonte di tutto quel trambusto. Avevo solo il pomeriggio per schiacciare un pisolino, non potevano privarmi anche di quell’unico momento di pace!
Scesi le scale il più rumorosamente possibile, in modo da annunciare a tutti il mio arrivo, e del fatto che fossi incazzata nera. Quando scesi però e vidi mia madre con le valige davanti alla porta di casa, con gli occhi umidi, mi bloccai. Mio padre la guardava con occhi sbarrati, i pugni serrati, mentre il resto del pubblico consisteva nei domestici e in mio fratello che spiava la scena dal secondo piano, nascondendosi dietro la balaustra che faceva da balconetto all’entrata. Decisi che non fosse il caso né il momento di andare a fargli notare che la sua figura si vedeva lo stesso. Rimasi in ascolto, ma quello che sentii non mi piacque per niente.
«Jude, non funziona più tra noi.» sussurrò mamma, con voce rotta. «Poi io mi sono fatta una nuova vita in questi mesi, ho un compagno ora.» aggiunse.
Se fossimo stati in un cartone animato, stile Tom&Jerry per esempio, a quest’ora mi sarei ritrovata con la mascella a terra. Sperai di aver capito male: mamma aveva sul serio tradito papà? La perfetta Layla aveva commesso una cosa simile? Be’, in fondo non gliene facevo una colpa, probabilmente avrei reagito allo stesso modo se il rapporto con mio marito avesse preso una simile piega.
Papà però non sembrava della mia stessa opinione; vidi le sue guance colorarsi di rosso, ma non per l’imbarazzo… per la rabbia. O forse più corretto dire ira. Ma nonostante questo, e le sue labbra che disegnavano una perfetta O di stupore, dalla sua bocca non uscì alcun suono. Mamma abbassò il capo, mentre una lacrima silenziosa le rigava la pelle morbida, prese le valige e aprì la porta di casa. Papà non la fermò. Prima che uscisse per sempre dalla grande villa Heartphilia, mamma guardò per l’ultima volta quello che di lì a poco avrebbe catalogato come suo ex marito e sussurrò. «A titolo informativo: il mio nuovo compagno è Igneel Dragneel.»
Sentii il mondo crollarmi addosso.
“Mavis, dimmi che ho le allucinazioni uditive e tutto quello che ho sentito è stata solo una fantasia prodotta dal mio unico neurone superstite.”
Se mamma si fosse sposata con Igneel Dragneel, di conseguenza suo figlio – ovvero Natsu Dragneel – sarebbe diventato il mio… fratellastro?
“Questa è la volta buona che mi butto dal terzo piano della villa!”
Scesi gli ultimi gradini come una furia, assicurandomi di sbattere bene i piedi, palesando così la mia presenza. «Io non ho la minima intenzione di imparentarmi con Natsu Dragneel!» sbottai, puntando il mio dito indice contro la figura di mia madre.
Peccato che, anche se mettendo al corrente tutti del mio pensiero, a nessuno fregò qualcosa.
E insieme a questo, e al fatto che avrei avuto un nuovo fratello che mi stava ampiamente sulle scatole, un’altra cosa scatenò il mio fastidio: avevo perso la scommessa con Sting.
 
Difatti, come volevasi dimostrare, il giorno dopo mamma mi informò che ero stata da lei scelta come damigella per il matrimonio che si sarebbe celebrato pochi giorni prima l’inizio dell’anno scolastico.
E diamo così inizio alle danze…
 









Yumeha’s Corner
Questa storia la dedico a Mey-chan, che mi aveva cortesemente chiesto di scrivere una AU. Mi ha riempito di bellissimi complimenti, e con tutte le autrici che c’erano era venuta a chiederlo a me perché le piaceva il mio modo di scrivere. La cosa mi ha fatto davvero piacere, mi ha anche commosso. T.T
Quindi questa storia è tutta per te, cara. Spero ti piaccia.
 
Spero piaccia anche a voi lettori che siete entrati per dare un’occhiata. Come avete capito questa non è la solita AU dove Lucy è orfana di madre, il padre è cattivo con lei, è quella nuova nella scuola e Natsu è quello che l’aiuta ad orientarsi. Assolutamente no. Qui la mamma è viva e vegeta, il padre le vuole bene, non è per niente nuova, anzi ha frequentato la scuola dall’inizio e lei non sopporta Natsu. Anzi, sta per diventare la sua nuova sorellastra. Diciamo che una cosa del genere può essere presa come novità, dai.
Fatemi sapere cosa ne pensate. *u* Le recensioni sono sempre bene accette! Sapete che giovano alla salute dell’autore? (?) Ahahaha xD
Un bacione.
   
 
Leggi le 16 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Yumeha