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Autore: Gio_Snower    28/08/2014    5 recensioni
{Storia partecipante alla Challenge "Sette Colori per un Fandom" di DoctorChi su Efp.}
{GRUVIA - Dedicata a @crisi_scarlatta su Twitter. - Buon compleanno Rob!}
Sei storie, sei piccoli, ma non troppo, sprazzi Gruvia. Sei sprazzi per descrivere un amore in cui tutti speriamo, un amore che scioglierà il cuore di ghiaccio di un ragazzo e renderà felice una ragazza un po' strana, ma estremamente tenera.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Gray/Lluvia, Lluvia, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Gelato x Appuntamento 

Una ragazza dai capelli blu, un blu torbido e ammaliatore, sedeva su una panchina in un parco canticchiando fra sé mentre sferruzzava qualcosa di simile ad un maglione su cui spiccava, in un color nero sul tessuto azzurro chiaro, una grossa G. Le lettere a seguire erano nascoste dalle sue braccia magre e dalle sue mani dalle dita affusolate. Il suo volto, dai lineamenti affilati e dolci allo stesso tempo, assomigliava a quello di un quadro. Sembrava estremamente tranquilla e felice e tutti i passanti di sesso maschile la guardavano con un lieve sorriso pensando a quanto fosse bella una ragazza simile ed a quanto poco dovesse essere rumorosa e capricciosa.
Dei passi risuonarono ed una figura si stagliò davanti a quella ragazza. Un ragazzo, quasi uomo, a petto nudo e dai gelidi occhi blu scuro la guardava con espressione infastidita. 
- Eccomi - disse con quel suo solito tono gelido.
- Gray-sama! - urlò la ragazza alzandosi per assaltarlo. Gray si spostò e la ragazza finì di faccia sulla dura pietra della strada. Il ragazzo sembrò indeciso, domandandosi probabilmente se doveva aiutarla o meno. 
- Gray-sama sei bellissimo oggi! - esclamò lei rimettendosi in piedi con facilità e con espressione sognante.
Gray sospirò. Non importava cosa facesse, quanto male la trattasse, Lluvia non si scollava. 
- Andiamo - ordinò seccato. I capelli neri smossi leggermente dal vento. Ovviamente era a petto nudo, incapace di star completamente vestito per un considerevole lasso di tempo. Questo era uno dei suoi difetti, un difetto che derivava dal suo addestramento per diventare un mago del ghiaccio.
Lluvia lo seguì e lo prese a braccetto nonostante la espressione insofferente di Gray, che ormai aveva quasi rinunciato a farla staccare da lui.
- Staccati! - gridò, infatti, ma Lluvia era come colla attaccata al suo corpo e, per quanto la spingesse, non si staccava.
Per strada tutti li guardavano incuriositi o spazientiti. Riconoscevano il marchio della loro Gilda, Fairy Tail, come un portatore di eventi. Non importava quali, spiacevoli, belli, maestosi, disastrosi. 
Una cosa solo si sapeva per certo: qualcosa sarebbe successo, prima o poi, con i membri di quella sgangherata e selvaggia Gilda di Maghi in giro. 
- Andiamo, compriamo le cose che servono, ed andiamo. Va bene? - disse Gray, ma quando vide un venditore di gelati si illuminò e trascinò Lluvia a comprarne uno.
Dopo aver comprato due gelati, uno azzurro ed uno giallo, continuarono a camminare, diretti nel negozio di liquori per comprare alcuni alcolici che servivano a Mirajane per la locanda dentro la Gilda.
Gray, che era cresciuto con Mirajane, non si era potuto rifiutare, anche se avrebbe voluto farlo una volta saputo che Lluvia sarebbe venuto con lui. Non odiava Lluvia, anzi, ma i suoi attacchi di isteria non gli piacevano, inoltre non gli piacevano i suoi modi affettati, il suo completo e totale modo di essere felice e la sua incredibile ingenuità. Lluvia era una ragazza ingenua, sul suo volto si vedevano facilmente i suoi sentimenti, che s'alternavano in una velocità sorprendente. E stranamente interessante da osservare. Però, Lluvia alla fine dei conti rimaneva una palla al piede ed a Gray non piaceva essere legato, a lui piaceva la libertà. 
Finì il gelato mentre pensava, non ascoltando minimamente il balbettio continuo ed  indistinto di Lluvia, ancora attaccata a lui. Ormai non si sarebbe più tolta da lì, almeno per tutta la giornata. 
Gli cadde lo sguardo su di lei e notò che ad ogni leccatina di gelato, si leccava anche le labbra e poi ricominciava con il gelato. Era un gesto... carino? 
Si ritrovò ad arrossire e scosse la testa, arrabbiato con sé stesso. 
Stava pensando a Lluvia. Non ad una ragazza, ma a Lluvia. L-l-u-v-i-a.
“Quella maniaca esagitata. Presente?” domandò la sua vocina interna.
Tecnicamente è una ragazza, si rispose da solo, sbalordendosi. 
Ma come poteva ignorare il seno di lei leggermente premuto sul suo braccio? Non che gli importasse poi molto, non era un maniaco sessuale come Makarov, ma era indubbio che Lluvia fosse una ragazza. 
Si stupì di quei pensieri e si diede del rammollito. Prima d'allora non avrebbe mai pensato a Lluvia come una femmina, figurarsi come una ragazza!
- Sono così felice Gray-sama! - mormorò Lluvia in quel momento, attaccata al suo braccio.
- Fare delle commissioni ti rende felice? - domandò, fissandola.
- No. - rispose la ragazza.
- Allora cos'è che ti rende così felice? - continuò Gray, non capendo.
Lluvia gli sorrise ed arrossì un poco, cosa molto evidente vista la sua pelle diafana.
- Stare con te, Gray-sama. - sussurrò - Lluvia è felice se è con Gray-sama. - continuò.
Gray si ritrovò a ridere. Era così scontata come risposta! Gray rideva così raramente che quando lo faceva non si fermava più. Lluvia lo guardava con occhioni spalancati, come se da un momento all'altro potessero trasformarsi in grandi cuori. 
- Ehi, non ti sembra che questo stia andando un po' troppo negli “appuntamenti”? - domandò, quando si fu ripreso. 
Sembrò che una freccia avesse trapassato il cuore di Lluvia, perché lei arrossì di colpo, diventando completamente rossa in volto, e svenne; sarebbe caduta a terra se Gray non l'avesse prontamente presa. Ormai c'era abituato. 
Lluvia riprese i sensi e quando si ritrovò il volto del suo Gray-sama davanti... bé, svenne di nuovo. 
- Sempre così, con lei. - esclamò Gray. - Incredibile! - borbottò, scocciato. Ora sarebbe dovuto andare a prendere le bottiglie di liquore con lei sulla schiena.
Era già calata la sera quando riuscì finalmente a ritornare alla Gilda. Sulle spalle portava Lluvia, appoggiata alla sua schiena, ed i cui capelli blu si erano sparsi sulla spalla, dove aveva la testa appoggiata; con l'altra mano portava un sacchetto marrone, contenente delle bottiglie di liquori. 
- Un appuntamento... - mormorò Lluvia, sulla sua spalla. - Sono felice... - continuò a mormorare nel sonno. - Gray-sama... - finì con un sussurro.
E Gray si ritrovò a sorridere.

 



Fanfiction dedicata a @crisi_scarlatta su Twitter.
BUON COMPLEANNO, ROB! <3

 

   
 
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