Fanfic su artisti musicali > Adam Lambert
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Autore: Kagedumb    29/08/2014    5 recensioni
Adam esitò. Sbarrò gli occhi, ma senza puntarli sull'amico. Gli sembrò di aver perso qualche battito per un istante. Rabbrividì. La situazione iniziava ad essere scomoda, era di nuovo teso ed evitò di rispondere. Lasciò che il silenzio regnasse e fece finta di non aver sentito niente. Sbuffò pigramente, e poi giù, un altro sorso della sua Heineken.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam Lambert, Tommy Joe Ratliff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La canzone che mi ha ispirato per questa OneShot è I'm a mess, di Ed Sheeran.



 
Tommy raggiunse il cantante sul retro del locale. La serata era finita da un pezzo, ma l'aveva perso di vista un minuto prima, nel momento esatto in cui era andato al bancone a prendere un drink veloce.
Adesso, se lo aspettava ubriaco fradicio che pomiciava con qualche sconosciuto che avrebbe tirato via violentemente da lui, dal suo uomo, ma invece lo trovò solo, seduto sul marciapiede di una strada desolata. Gli si strinse il cuore.
Adam aveva in una mano l'ultima birra, e tra l'indice e il medio dell'altra, una sigaretta accesa. Era visibilmente triste, brillo forse, e con la peggiore delle delusioni a logorargli la testa e l'animo.
Il chitarrista si avvicinò e prese posto accanto a lui. Gli rubò una sigaretta dal pacchetto di Marlboro che aveva lasciato a terra e se l'appoggiò sulle labbra, ancora spenta.

- L'accendino? - chiese con un sussurro. Il cantante gli indicò la tasca dei suoi pantaloni, come a dirgli Prenditelo da solo. Il suo sguardo spento e buio esprimeva tanto rammarico. Il biondo rimase a fissarlo qualche istante, mentre il moro si portava la sigaretta alla bocca per l'ennesima volta e aspirava altro fumo. Un attimo dopo stava già bevendo altra birra, a piccoli sorsi. Tommy infilò la mano nella tasca dei pantaloni dell'altro e prese l'accendino, accendendo la sua paglia, aspirando. Non assaporava una Marlboro da molto.

- Ti posso chiedere una cosa?

- Che cazzo vuoi? - TJ non riuscì a capire se fosse incazzato con lui o per lui. Sospirò profondamente. Forse era per la serata? Era perchè non aveva ottenuto quello che voleva? Perchè stasera era a secco? Perchè era di nuovo da solo? Troppe domande e nessuna risposta.

- Perchè non mi hai baciato, sul palco?

Adam esitò. Sbarrò gli occhi, ma senza puntarli sull'amico. Gli sembrò di aver perso qualche battito per un istante. Rabbrividì. La situazione iniziava ad essere scomoda, era di nuovo teso ed evitò di rispondere. Lasciò che il silenzio regnasse e fece finta di non aver sentito niente. Sbuffò pigramente, e poi giù, un altro sorso della sua Heineken.
TJ pensava che gli avrebbe risposto presto, allora aspettò. Un minuto, due, tre. Adam non aveva spiccicato parola.

- Ti ho fatto una domanda. - Gli ricordò.

- E se non volessi rispondere? - Adam finalmente ne incrociò lo sguardo e lo vide impaziente di ricevere una spiegazione, qualcosa che tenesse a bada quell'agitazione. Si chiese perchè Tommy Joe insistesse così tanto. Dopotutto non si era mai lamentato di niente, e quella sera pretendeva di stressarlo?
Si perse in quelle iridi nocciola e contemplò un altro silenzio.

Tre, quattro, cinque.

- Saresti solamente un codardo, lo sai? - Gl'occhi di Tommy Joe si accesero di determinazione. Voleva sapere la verità. Il cantante si rese conto che quegli occhi erano in assoluto la cosa più bella che avesse mai guardato in tutta la sua vita. Tommy, era la cosa più bella in assoluto, di tutta la sua vita. Nessuna fortuna, nessuna fama, nessun milione di dollari, nessuna bottiglia di whiskey avrebbe potuto competere con la felicità che sapeva restituirgli il biondo. - Dannazione, Tommy.

- Lasciami essere codardo, allora. Ho i miei motivi.

- Ovvero? Quali sarebbero questi motivi? - Tommy aveva appena spento la sigaretta. - Inizio a starti sui coglioni? Non ti va più bene che io sia nella tua band da anni? Sei stanco di me? Dimmelo, Adam. Cazzo, dimmelo. Me ne vado, tolgo il disturbo, ti lascio perdere se è così!

Adam spense anche la sua, di sigaretta. - Thomas Joe Ratliff... - accompagnò il tutto con una risata. TJ odiava essere chiamato in quel modo, ma quando Adam si rivolgeva a lui così, sapeva di dover iniziare a preoccuparsi, perchè c'erano sicuramente di mezzo cose serie. Un brivido gli percosse la schiena.

- Per quanto tempo vorrai continuare a prendere in giro te stesso, Thomas? Voglio dire, non ti sei divertito abbastanza a dire di essere etero e a farmi passare per il solito depravato? Non ne hai abbastanza? - Adam assaporò le ultime gocce della Heineken e lanciò la bottiglia in mezzo alla strada, spaccandola. Quando il vetro si frantumò in mille pezzi, il cuore di TJ seguì a ruota. Adam Lambert non conosceva la verità. - Mi sono rotto i coglioni. Sei etero, no? Allora ciao Thomas, niente più baci, niente più sguardi, niente di niente. Gli uomini etero non baciano i gay, neppure per divertimento. Neppure per il fanservice. Neppure per soldi. E se l'hai fatto solamente per soldi, davvero Thomas, sei schifoso.

Calò di nuovo il silenzio. Tommy non riusciva a dire una sola parola. Avrebbe voluto discolparsi, rassicurarlo che non era vero niente di tutto quello, che lo amava, che l'eterosessualità era solo una copertura... Ma non ci riuscì. Si bloccò. Rimase a metà tra i sensi di colpa e una tristezza immensa che lo assalì nel giro di qualche istante.

Sei, sette, otto.

Tommy Joe si prese la testa tra le mani e annegò nei suoi pensieri. Avrebbe tanto voluto fare qualcosa, prendere Adam e spiegargli tutta la verità... Ma non ci riusciva. Qualcosa lo bloccava. L'orgoglio, forse?

Al diavolo l'orgoglio, pensò.

Si voltò verso Adam con occhi nuovi. Il suo sguardo serio e determinato la diceva lunga. Non si tirò indietro, non quella volta. Adam rimase spiazzato per qualche momento, prima di tossire leggermente e tornare in sé. Non se lo aspettava, è vero. Tommy l'aveva preso impreparato.

- Adam. Adam, io ti amo.

L'aveva detto. Era fatta. Gliel'aveva confessato ormai. Dopo tanti anni, Adam finalmente poteva ascoltare quelle due paroline magiche che aveva tanto sognato, quando la notte, dopo i concerti, cercava di convincersi inutilmente che quello sul palco fosse solo fanservice. Perchè Adam ci soffriva, eccome se ci soffriva. Era innamorato di TJ, lo era sempre stato, dannazione.

Nove, nove e mezzo, dieci.

Tommy lo baciò all'improvviso.

- Ti amo anche io, TJ.










Angolo autore!
Bang. Pensavate che mi fermassi continuando a pubblicare solo la mia long, veeeero? TADAAAAAN! ~ invece no, colpo di scena!
OS scritta dopo una serata di sclero, che però mi ha fatto produrre cosucce romantiche e dolciose! *w* questa qui l'avevo promessa a Lix, dato che non scrivo OS da un po'. Beh, non so che dire. Un ritorno splendido, no?
Tra un paio di giorni dovrò prepararmi all'esame di mate quindi sarò un po' meno presente, ma non potevo esitare ed evitare di pubblicare ancora qualcosa!

Spero che questa schifezzuola vi sia piaciuta. Lasciate una recensione se vi va x)

Lars ~
  
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