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Autore: redalertbd    21/09/2008    5 recensioni
[Baccano!!] Una giornata tipica per Ladd Russo e Lua Klein. SPOILER!!
Genere: Commedia, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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NOTE Persa ad UNO con KitteyPryde: Ladd Russo, tema "frigorifero". Ambientato dopo la prima serie, quindi Ladd con parte del braccio sinistro amputato: l'unico elemento mantenuto dalla seconda è che Ladd è stato in prigione, per il resto è tutta farina del mio sacco (compreso il fatto che gli immortali possano essere fermati in questo modo, di cui dubito alquanto XD )




Ore 5.00: Ladd Russo rientra in casa. La nottata è stata divertente: i camorristi della zona sono stati colti clamorosamente di sorpresa dagli omicidi degli ultimi giorni, tutto si aspettavano tranne che dopo il rilascio di Luck Gandor, il ristabilimento del suo potere e la ritirata ufficiale dei Martigio dal panorama malavitoso di New York, qualcuno fosse così pazzo da attaccarli. Meglio così. Rende il tutto quasi troppo facile, ma le loro espressioni di furiosa sorpresa, rapidamente trasformata in panico, sono impagabili. Ladd si ferma davanti al frigorifero e vi fruga fino a trovarvi una bottiglia di latte, scolandosela. Il latte gelido è delizioso. Davvero una bella trovata, quel robo, tremendamente più comodo delle ghiacciaie che si usavano quand'era bambino, è contento che Lua ne abbia preso uno per l'appartamentino in cui si è sistemata mentre lui era in carcere. Che ragazza favolosa. Si toglie la camicia sporca di sangue e decide di lasciarla appesa alla sedia, non ha voglia di lavarla ora. Si libera anche del resto dei vestiti e delle scarpe (contando mentalmente i secondi che ci mette, 46, parecchio peggio del suo record ma del resto è piuttosto stanco. In prigione era arrivato a 9, ma là l'abbigliamento era molto più semplice). Entra nel piccolo bagno e spinge il rubinetto con il moncherino del braccio sinistro, mentre si gratta la testa. Farà meglio a darsi una sciacquata anche ai capelli, sono intrisi di sangue ormai secco pure loro, e a Lua l'odore non piace, specie se se lo ritrova acanto al risveglio. Non che se ne sia mai lamentata, ovviamente... Ladd caccia la testa sotto l'acqua, facendo attenzione a non fare troppo rumore.


Ore 9.00: Lua Klein finisce di acconciarsi i capelli e posa la spazzola sul ripiano davanti allo specchio, poi entra in cucina. Appollaiato sul davanzale c'è il solito gattino, bianco e nero, e la donna sorride. Apre il frigorifero per prendere del latte, ma sembra che Ladd l'abbia finito quand'è tornato. Pazienza, in ogni caso stamani doveva andare al mercato. Fa a pezzettini una fetta di formaggio, apre la finestra e posa il piattino colmo sul davanzale, per la gioia del micio. Lua lo accarezza delicatamente, e poi lo lascia in pace a mangiare. Sbriga rapida qualche altra faccenda, spazza il pavimento e risciacqua i vestiti di Ladd, riempie di nuovo il catino e li rimette a mollo, sperando che l'acqua fredda e la soda possano fare qualcosa per le macchie color ruggine. Si muove accurata ma assente, come sempre. Potrebbero permettersi una cameriera, con i soldi del conto di Ladd (quelli che aveva messo da parte per lui sua madre, mai toccati, finchè lui non le aveva dato il numero prima di essere incarcerato. Prima o poi finiranno, ma dubita che sarà un problema, allora), ma non le va. Preferisce occuparsi da sola di tutto. Indossa la giacca e un cappello, prende la sua borsetta, ed esce di casa.


Ore 11.30: Ladd si rigira nel sonno. Nel sogno, entra nel garage sotto casa, apre il cofano della macchina, e dentro c'è l'interno del frigorifero, pieno di bottiglie di latte immacolate. Inizia a romperle.


Ore 13.00: Lua posa le sporte sul tavolo. Sembra che Ladd stia ancora dormendo. Ripone il latte, la frutta, la verdura e la carne, poi inizia a preparargli il pranzo, salsicce e patatine. Lei ha preso un cartoccio di frittelle da un banchetto al mercato, quando ha sentito l'odore le è presa nostalgia. Le frittelle di sua madre, uno dei pochi aspetti della vita in bianco e nero di tanti anni prima che le mancano. Sono gli oggetti, gli odori, i sapori, le cose verso cui a volte prova nostalgia. Nient'altro. I colori che la circondano adesso, così chiassosi, sono tutto ciò di cui ha bisogno. Scalda il forno e ci mette dentro la padella coperta, poi scrive un biglietto e lo attacca con una piccola calamità sopra lo sportello del frigorifero. Mentre tornava ha visto i volantini che pubblicizzavano una mostra di quadri italiani del '500 e del '600, al Metropolitan. La semplice idea di poter vedere da vicino un Caravaggio le toglie il fiato. Si cambia, indossando uno dei suoi vestiti preferiti, bianco e azzurro. Quando lo prende dall'armadio nella camera da letto, si sofferma qualche istante ad osservare il viso di Ladd, si china a sfiorargli i capelli con dolcezza, sorridendo, poi lascia l'appartamento.


Ore 15.00: Ladd osserva il biglietto sul frigo, la bocca piegata in un broncio infantile. Sbuffa. Sperava di stare un po' con Lua. Ma in fondo quelle robe artistiche che a lei piacciono tanto non gli dicono proprio niente, se l'avesse accompagnata si sarebbe rotto le palle dopo dieci minuti e gli sarebbe venuta voglia di spaccare qualcosa. Meglio pensare al pranzo, è dal pomeriggio del giorno prima che non mangia niente. Apre il frigo per prendere da bere, e la vista delle due bottiglie biance nuove gli ricorda il sogno che ha fatto e... Ah, già. L'affare che ha lasciato in macchina. Che scemo, si era completamente dimenticato del lavoro da finire! Prima il pranzo però.


Ore 16.15: Il gatto si insinua nello spiragliio tra le ante della finestra, salta sul pavimento e alza il muso ad annusare l'aria. Il debole odore di carne che proviene dal piatto posato sull'acquaio è completamente soverchiato da uno più forte, metallico e salato, facilmente riconoscibile se non fosse per una sfumatura strana, aliena. Il gatto piega le orecchie all'indietro e abbassa la pancia, a disagio. All'improvviso la porta del bagno si spalanca, il felino gnaula, la coda gonfia, e scappa verso la finestra, mentre un Ladd entusiasta piomba in cucina con in mano una sega coperta di sangue. Si dirige a grandi passi verso il frigo e spalanca lo sportello. Il cibo che lo riempiva è stato tolto tutto e messo sul tavolo, dentro ora ci sono diversi sacchetti, il più grosso abbastanza teso da permettere di riconoscere il profilo di un volto, il naso, la bocca spalancata. Ladd controlla lo stato dei sacchetti e sorride soddisfatto. Bene, ha trovato il modo di bloccarlo, il bastardo! E' stata solo in parte una sorpresa ritrovarsi all'improvviso davanti uno degli immortali. Sapeva che ce n'erano altri, tra i camorristi, era solo questione di tempo. E' indeciso se augurarsi o meno che anche quel fottuto pezzo di merda, Vino, lo sia. Sarebbe divertente trovare il modo di farlo soffrire per l'eternità. Ma d'altro canto, che qualcuno gli sopravviva, che sopravviva a Lua, non gli va per niente giù. In ogni caso, era riuscito a tagliare la testa all'immortale che aveva incontrato la notte prima, e dopo averci pensato un po' su, aveva chiuso il corpo nel cofano della sua auto, e messo la testa sul sedile. C'erano gocce di sangue che continuavano a infiltrarsi nell'abitacolo, per riunirsi ad essa, ma il grosso se n'era rimasto buono dietro. Ora nel frigo ci sono pezzi vicini, un braccio e una gamba tagliati un paio di volte, il resto aspetta lo stesso destino nella vasca da bagno. Sono freddi e non danno cenno di volersi ricongiungere. Ottimo. Tenere separati a forza i pezzi, oppure tenerli al freddo. Probabilmente la seconda possibilità rallenta solo il processo, ma in ogni caso lo spazio angusto di un frigo non è un posto comodo per rimettersi insieme, e poi quando avrà finito di fare a pezzi il corpo (è una dannata fatica farlo tenendolo fermo con un piede, ma non c'è molta scelta) ha intenzione di sigillare l'elettrodomestico. E poi... sicuramente salterà fuori un qualche modo per sfruttare la cosa, forse avere in mano sua uno degli immortali farà sì che i pezzi grossi si mettano a cercarlo più in fretta. Gli vengono i brividi per l'eccitazione, all'idea. Fischiettando, Ladd richiude il frigo e torna in bagno.


Ore 19.50: E' riuscita a fare davvero tardi, Lua si rimprovera, mentre sale le scale quasi di corsa. Spera che Ladd non se la sia presa. Si imbarazza pensando all'inserviente che l'ha riscossa gentilmente dalla contemplazione di una tela meravigliosa, una rappresentazione della Deposizione, dicendole che il museo stava chiudendo. Raggiunge il pianerottolo, ma quando allunga la mano verso la maniglia la porta si apre di scatto, e un Ladd raggiante la prende in braccio di slancio, girando con lei su se stesso, a rischio di andare verso le scale. "Stasera si festeggia!! Ristorante, qualcosa di buono e costoso, andiamo a festeggiare in faccia a quei vecchi boriosi!" Lua lo guarda confusa, aggrappandosi alle sue spalle. "Festeggiare? Che cosa?" "Le cose che iniziano a muoversi davvero, e te che sei bellissima" L'uomo le da un bacio. "E poi è meglio non entrare, non è rimasto niente di sporco, ma è meglio lasciare che entri un po' d'aria. Un bel po'!". Senza rimetterla giù Ladd si avvia verso le scale, e la donna avvolge le braccia intorno al suo collo e sorride. "Ah..." aggiunge Ladd mentre escono dal portone "Dobbiamo comprare un frigorifero nuovo".




FIN
(commenti e critiche ben accetti!! dite quel che vi pare ma ditelo XD )
  
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