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Autore: Wits    30/08/2014    1 recensioni
Una raccolta di momenti che vede come protagoniste varie coppie della terza generazione.
« L'amore è un bellissimo fiore, ma bisogna avere il coraggio di coglierlo sull'orlo di un precipizio. » – Stendhal.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hugo/Lily, James Sirius/Dominique, Teddy/Victorie
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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~ Flower of death and sorrow;


Dal loro quarto anno Dominique e James si incontravano una sera sì e l’altra pure alla Stamberga Strillante.
Lo facevano per stare insieme senza essere giudicati, per passare un po’ di tempo da soli. Era un’abitudine.
Dominique non era molto d’accordo con tutta quella situazione, anzi detestava quel posto e odiava ancor di più la segretezza della loro relazione e James lo sapeva perché lei non aveva mai fatto nulla per nascondere ciò che pensava, anzi di solito era molto schietta. Neanche al giovane Potter andava bene, ma non era sicuro che lei fosse pronta… no, che entrambi fossero pronti ad affrontare i giudizi di tutti i loro parenti, delle persone che amavano e di quelle che nemmeno conoscevano. Non era sicuro che sarebbero stati capaci di resistere e rimanere insieme.
Tutti erano convinti che loro due non fossero compatibili ed era tremendo dover portare avanti quella farsa di litigi, ma cos’avrebbero detto se avessero saputo che erano molto più compatibili di quanto gli altri credessero? James non era certo di volerlo scoprire.
Erano cugini, ma il loro amore andava ben oltre quello familiare. Come fare a spiegarlo a tutto il resto del mondo? Nessuno dei due lo sapeva ancora, per cui rimanevano nell’ombra, con la notte come unica testimone del loro rapporto.
Anche quella sera entrambi si diressero alla Stamberga Strillante, ovviamente uscendo ad orari diversi.
Appena entrata Dominique sbuffò, notando come quel posto sembrasse divenire più polveroso notte dopo notte. James invece smise di pensare a cosa avrebbero detto gli altri e si concentrò su Dominique e su ciò che teneva fra le mani.
«Buon terzo anniversario» Sorrise, porgendole un mazzo di fiori, ma non fiori qualunque.
La ragazza lo guardò con tant’occhi, prima di imbronciarsi, «Jamie… non dovevi, io non ti ho preso niente, lo sai che ho una pessima memoria, dovevi ricordarmelo…».
«Non ti faccio regali perché voglio che tu ricambi, mi piace vedere il tuo sorriso tutto qui» Il castano scrollò le spalle.
«Questa era sdolcinata Potter»
«Che ci posso fare Weasley? Sei tu che mi rendi sdolcinato»
La polvere, i pareri della gente, la segretezza di tutto ciò sparirono dalla mente della Corvonero per un momento e Dominique sorrise, proprio come il ragazzo voleva che facesse. «Ti amo Jamie» Mormorò, alzandosi sulle punte dei piedi per posargli un bacio a fior di labbra.
«Lo so» Annuì lui, ricevendo poi uno schiaffo dietro la testa accompagnato da un’occhiataccia, «Scherzo, scherzo, non c’è bisogno di essere violenti. Lo sai che anch’io ti amo, in fondo è per questo che ti ho dato quei fiori…»
Dominique abbassò lo sguardo sulle campanule che aveva ancora fra le mani e con i cui steli stava giocherellando, cercando di evitare di pungersi con le spine. «Mh?» Fece confusa.
«Quel fiore è segno di speranza e perseveranza, o almeno l’ho letto in un libro che mi ha prestato Rose» Spiegò, con fare pensieroso, stringendo le braccia intorno alla vita della ragazza. «È una promessa Domi, non smetterò mai di amarti e di credere in noi due, c’è sempre una speranza.» Sussurrò poi, appoggiando il capo sulla spalla dell’altra e socchiudendo gli occhi.
Dominique imitò il suo gesto, stringendo fra le mani i fiori e annuendo. Improvvisamente poi ripensò alle parole del Grifondoro e domandò: «Da quando leggi libri?» accigliandosi e riaprendo gli occhi. «Da quando Rose me li tira addosso» Tagliò corto lui e lei rise, cosa che automaticamente lo portò a sorridere. «Amo la tua risata e amo te»
«Sempre più sdolcinato, ma mi vedo costretta a concordare, anche io ti amo Potter… e la mia risata è fantastica»
«Ogni giorno più modesta Weasley»
«Già, ma tu mi ami per questo»
«Mhmh» James annuì, prima di posare le labbra su quelle della ragazza e interrompere quello scambio di battutine così tremendamente da loro.


*


Dominique fissò la campanula blu che aveva in una mano e il libro di fiori che aveva nell’altra. Durante un altro dei loro incontri James le aveva regalato anche quello e lei lo aveva letto e riletto una miriade di volte. Non era un appassionata di botanica, eppure avrebbe saputo recitare a memoria paragrafi interi di quel volume di Erbologia.
Posò il fiore fra le prime pagine, a mo’ di segnalibro, e richiuse la copertina, appoggiandolo poi vicino alla lastra di marmo che le stava davanti.
“James Sirius Potter 2005 – 2024” Erano le parole vergate in oro sulla lapide.
Avevano solo diciannove anni e la vita li aveva separati. Forse era vero che i cugini non avevano speranza di stare insieme.
Da quell’orribile giorno erano passati tre mesi e Dominique non aveva versato neanche una lacrima, non alla notizia, non al funerale e neanche dopo. Aveva semplicemente continuato a dire che stava bene, a non rispondere alle chiamate persistenti della madre e della sorella che si preoccupavano per lei e a rileggere quel dannatissimo libro.
Qualche giorno dopo la morte di James, la ragazza aveva notato una riga che in quegli anni non aveva mai letto nel paragrafo delle Campanule: il secondo significato di quel fiore era morte.
Morte.
Si narrava che chiunque sentisse il tintinnio di una campanula era destinato a morire. Non sapeva perché quella frase le suonasse così tremenda, almeno non lo seppe fino a quando la voce di James non le risuonò nelle orecchie.
“La tua risata… sembra il tintinnio di quel fiore, sono entrambe bellissime e melodiche”
Era il giorno di San Valentino, tirava vento e la campanula non smetteva di fare avanti e indietro, inoltre il Grifondoro si stava impegnando a farle venire il diabete con delle frasi parecchio sdolcinate. Lei amava quelle frasi, anche se non l’avrebbe mai ammesso, ma James la conosceva meglio di chiunque altro.
Era stata la sua risata a condannare James? No, no, non era possibile. Perché avrebbe dovuto farlo? Lei lo amava, teneva a lui più di qualsiasi altra persona, non l’avrebbe mai condannato.
«Non ci credo» Il suo sussurro fu spazzato via da una folata di vento. Lo sguardo fisso sulla lapide, il viso più pallido del solito, non era la Dominique di una volta, non quella che conosceva James. «Mi avevi promesso che ci sarebbe sempre stata una speranza, sei un bugiardo Potter.»
Non avrebbe mai creduto che quel deficiente Grifondoro avrebbe potuto avere un influenza così grande e al contempo così distruttiva sulla sua esistenza.
«Cosa devo fare James? Dimmelo tu, perché io non ne ho idea. Senza di te non so che fare, non so che dire ai miei genitori quando mi chiedono se sto bene, perché è ovvio che non sto bene, ma l’unica persona con cui potevo confidarmi non c’è più e non voglio che si preoccupino. Non so neanche cosa fare perché Vic smetta di guardarmi come fa ora. Chi risponderà alle mie battute? Chi mi consolerà quando sarò giù di morale, se la causa della mia tristezza sei proprio tu? Non so che fare Jamie, non lo so…»
Prima una, poi un’altra e alla fine il viso dell’ormai giovane donna era solcato da lacrime copiose. Era come liberarsi di un peso, ma questo la spaventava anche di più. Non voleva smettere di soffrire, perché avrebbe significato che aveva smesso di amare e lei non voleva assolutamente farlo.
«V-Vorrei solo…» le sue parole furono interrotte da un singhiozzo e la ragazza si passò frettolosamente una mano sugli occhi, come per nascondere il fatto che stava piangendo.
Nascondere da chi poi? Da una stupida lapide? James non era lì e lacrima dopo lacrima questo iniziava a diventare sempre più reale.
James era morto, non sarebbe tornato da lei. Niente più finte litigate davanti alla famiglia, niente più incontri notturni, niente più baci rubati di nascosto.
«Vorrei solo c-che tu fossi qui con m-me…»
Ora la notte era solo la testimone della sua solitudine.






Angolino dell'autrice ritardataria:

Scusate scusate scusate scusate >____<
In questi giorni non ho avuto un attimo di tempo libero e non ho trovato il tempo di aggiornare, mi dispiace taanto ç__ç
Spero di essere più puntuale con il prossimo capitolo, ma dato che sta per iniziare la scuola e che, quindi, devo finire i compiti e fare un altro trilione di cose non posso assicurare nulla... comunque farò del mio meglio perché non passi troppo tempo da questo aggiornamento al prossimo! (?)
Tornando alla storia, spero che questa one-shot vi sia piaciuta :3 James e Dominique sono una delle coppie che preferisco e di solito le mie coppie preferite e i miei personaggi preferiti sono quelli che faccio soffrire di più (cosa c'è che non va in me? Boh), quindi mi dispiace per questa cosa molto triste :')
Vorrei ringraziare tutti i lettori e soprattutto ihavediedeveryday_ che ha trovato il tempo di recensire e mi ha resa una persona tanto tanto felice :3
Mi scuso ancora per il ritardo >.<

Wits

  
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