Una sera sono tutti a casa
di Mark per cena, mentre chiacchierano suona il cellulare di Steve, si alza e
va a prenderlo dal tavolo in cucina, dove lo ha lasciato, “Pronto?”
“Sloan, sono Newman.”
“Capitano, è successo
qualcosa?” Gli altri al tavolo lo guardano, anche loro pensano che sia strano
che il superiore di Steve lo chiami a quest’ora di sabato sera.
“Si, Sthepany Sommers si è
suicidata in carcere, ha lasciato una lettera per te, la vuoi?”
Steve guarda giù al
pavimento, poi guarda le persone a tavola e sospira, il suo capitano non sente
risposta, “Sloan?”
“No signore, non
m’interessa, grazie di aver chiamato…”
“Viene in ogni caso viene
messa in archivio…”
“Grazie, buona serata.”
Newman conosce bene il suo
uomo, “Steve…” Come sempre usa di rado il nome proprio dei suoi sottoposti,
“Era pazza, nessuno poteva fare nulla per lei, tanto meno tu…”
“Si ha ragione…” Mette giù
il telefono, torna alla tavola, “Sthepany si è suicidata in carcere…”
Mark è il primo a reagire
alla notizia, “E’ terribile, come può una persona perdere la ragione in quel
modo? Ha lasciato un biglietto?”
Steve lo guarda fisso negli
occhi, “Pare abbia lasciato una lettera per me, ma non voglio leggerla…” Prende
la mano di Emily e la stringe.
Jesse si alza, “Vado a casa,
Amanda ti serve un passaggio?”
Anche Amanda si alza,
abbraccia Steve, “Ciao, ci sentiamo domani…”
Quella notte Steve dorme
poco, Emily si rende conto che lui non riesce a dormire, e si sente male a non
poter fare qualcosa per alleviare il suo malumore.
La mattina presto Steve si
alza e si veste per andare a correre, guarda Emily nel letto, si china e la
bacia sulla fronte, poi sussurra più a se stesso che a lei, “Per fortuna ho te
accanto, ti amo.”
Si avvia alla porta della
camera per uscire ma sente la voce di lei, “Anche io ti amo…”
Sorride e va fuori a
correre.
Quando Emily si alza sono le
otto, Steve non è ancora tornato, si mette sul terrazzo a guardare la spiaggia
e guarda verso la casa di Mark, per vedere se Steve è la da lui, vede Mark
seduto al tavolo che legge il giornale e lo chiama, “Mark.”
Lui si gira e sorride,
“Buongiorno.” Si alza e scende le scale, quando arriva al terrazzo di Emily
capisce che lei ha dormito poco, “Stai bene?”
“Sono un po’ preoccupata per
Steve, ha dormito poco stanotte, anche se non c’è motivo lui probabilmente si
sente responsabile per la morte di Stephany, dopo il ricovero in ospedale,
quando è tornato a casa era spiacente per lei, mi ha detto che si sarebbe
dovuto fare di più per aiutarla.”
Mark stringe la mano ad
Emily, “Devi stargli molto vicino, in passato ha vissuto brutte esperienze da
cui si è tirato fuori con carattere, ma avere vicino qualcuno è meglio.”
Emily lo guarda, “Se ti
riferisci alla storia con quella donna, Linn, mi ha raccontato che cosa è
successo.”
Mark continua a tenere la
mano di Emily, “Con lei ha addirittura dovuto spararle per potersi salvare la
vita, Steve è un uomo forte, ma ne ha passate tante, ad iniziare dal Vietnam,
quella maledetta guerra lo ha provato molto, quando è tornato a casa non era
più lui, ha dovuto entrare in un programma per reduci e farsi aiutare.”
Emily ha gli occhi lucidi,
“Capisco che deve essere stato un periodo buio della sua vita, le volte che ha
provato a parlarmene non ci è riuscito, una volta è persino scoppiato a
piangere e ci sono voluti parecchi minuti per calmarsi, mi ha chiesto scusa ma
non ha detto altro…”
Steve sale le scale e sente
la voce di Emily, si ferma quando sente cosa sta dicendo, dopo un po’ arriva di
sopra, quando lo sente arrivare Emily si alza, lui si avvicina e l’abbraccia,
“Grazie.”
“Lo sai che saremo sempre
qui per te…”
Steve è serio, “Già… Però
basta che mi allontano e ti ritrovo mano nella mano con un altro uomo…”
Capiscono che Steve sta
meglio, visto che sta scherzando, quindi sorridono.
Steve mette una mano sulla spalla
di suo padre, “Vado a fare la doccia, dopo starò meglio…” Entra in casa.
Mark alza la voce per farsi
sentire, “Dove fate colazione?”
Steve ritorna fuori, si è
già tolto la maglietta, “Che domande… Qui accanto c’è un posto che fa delle
frittelle che sono la fine del mondo…”
Mark sorride, “Meglio che
vada a prepararle allora.”
Emily si alza, “Vengo con te
Mark, perché se continuo a fissare il corpo sudato di Steve ci scordiamo la
colazione…”
Steve sorride, “C’è una cosa
che vorrei chiedere ma mi vergogno un po’…” Guarda suo padre ed Emily e valuta
se continuare, “Non ci sono controindicazioni per una donna in gravidanza avere
molti rapporti sessuali?” E’ leggermente arrossito.
Mark sorride, “A livello
medico no, e poi sei fortunato, la donna in questione è un medico e sa come
comportarsi…”
Ridono.
Poi Mark continua, “Solo una
raccomandazione figliolo.”
Steve ed Emily lo fissano,
Mark continua sorridendo, “Dovrai essere un po’ più delicato con lei…”
Steve ed Emily si guardano,
poi lui guarda suo padre che sta sorridendo, “Non capisco.”
Mark a quel punto sorride
apertamente, “Quando vivevate di sotto nel tuo vecchio appartamento, mi
rendevate partecipe sei vostri incontri… E se non ricordo male erano piuttosto
burrascosi…” Ecco ora ride all’espressione stupita di Steve e a quella
imbarazzata di Emily.
A quel punto Steve sorride,
“Non abbiamo mai pensato che si potesse sentire...”
Mark inizia a scendere le
scale, “Alcune notti ho dormito poco…”
Emily bacia Steve, “Che
imbarazzo.” Poi sorridendo segue Mark.
Quando Steve si presenta a
casa di suo padre è tutto pronto, “Steve, ha chiamato Carol, arriva con il volo
delle 14,00 questo pomeriggio, vuoi andare tu o ci vado io?”
Steve sta già addentando la
colazione, “Vado io.”
Steve è davanti all’uscita
del volo di sua sorella in attesa, dopo un po’ la vede uscire con due grosse
valige, la saluta e si avvicina, “Ciao Carol, vedo che hai intenzione di
fermarti un po’…” Si abbracciano.
Quando si incamminano
all’uscita lei sorride, “Devo recuperare un po’ di tempo perduto lontano da
voi, sempre che la camera degli ospiti sia libera.”
Steve mette le valige in
macchina, “Puoi dormire nel mio appartamento, io non lo uso più, io ed Emily ci
siamo trasferiti, abbiamo comprato la casa degli Stevens accanto a quella di
papà.”
“Che bello, così restate
accanto a papà ma siete indipendenti.”
Steve prima di partire si
gira e guarda sua sorella, “Non so quanto pensi di restare ma dovrai essere qui
il prossimo mese, il 12 Giugno, perché io e Emily ci sposiamo…”
Carol abbraccia suo fratello,
“Sono davvero felice per te, ho passato poco tempo con Emily, ed era
un’occasione terribile, ma mi sembra veramente una persona fantastica.”
Steve sorride, “Lo puoi
dire…”
Quando arrivano a casa di
Mark, trovano lui ed Emily sul terrazzo, Mark si alza e abbraccia sua figlia,
“Ciao tesoro, sono felice che tu sia qui.”
Anche Emily abbraccia Carol,
“Ciao, è un piacere rivederti in un occasione migliore.”
“Già, e Steve mi ha già
detto che dovrò essere qui il 12 giugno per il vostro matrimonio.”
Steve si siede accanto a
Emily e le prende la mano, poi guarda sua sorella, “E dovrai tornare a dicembre
per conoscere tuo nipote.”
Carol guarda entrambi, Emily
sorride, “Sono incinta…”
Carol si alza e abbraccia
entrambi, “Troppe emozioni tutte insieme… Sono felice.”
La sera Carol e Mark sono
sul terrazzo, ad un certo punto vedono Steve ed Emily che passeggiano sulla
spiaggia abbracciati, “Sai papà, non ho mai visto Steve così felice.”
Mark segue i due che
camminano sulla spiaggia, “Già, sono così felice per loro, se lo meritano, sono
davvero fatti uno per l’altra, e sono contento cha abbiano trovato casa qui
accanto, vorrei che anche tu fossi qui vicino.”
Carol prende la mano di suo
padre, “A dire il vero c’è un motivo ben preciso se sono qui, volevo aspettare
a dirtelo, ma sono venuta per un colloquio, ho fatto domanda di trasferimento
al Memorial Hospital qui a Los Angeles.”
Mark sorride, “Sarebbe
fantastico, vuoi delle referenze?”
“No, penso di farcela da
sola, non voglio essere da subito etichettata come la figlia del famoso dottor
Sloan…”
La sera dopo Steve ed Emily
sono in cucina a compilare la lista degli invitati, “Sono riuscita a sentire
mia zia Josette, non solo viene al matrimonio ma ci ha offerto la sua casa a
Parigi se vogliamo andare in Europa…”
Steve la guarda, “Parigi..?
Sarebbe un sogno, vuoi andarci in luna di miele?”
Emily lo bacia, “Speravo lo
dicessi…” Approfondiscono un po’ di più il bacio, ma qualcuno bussa alla porta,
due volte.
Steve si alza e va ad
aprire, “Ciao Carol, entra.”
Lei fissa suo fratello, “Ho
scelto il momento sbagliato?”
Steve la guarda con aria
interrogativa, lei sorride, “Non ti dona molto quel rossetto…”
Steve ride e si pulisce con
un fazzoletto, “Non ti preoccupare vieni.”
“Ciao Carol, vuoi qualcosa
da bere?”
“No grazie, volevo solo
farvi sapere una cosa, ho fatto un colloquio al Memorial Hospital e mi hanno
accettato, tra tre mesi verro a lavorare qui a Los Angeles.”
Steve l’abbraccia, “Che
notizia meravigliosa.”
Emily sorride, “Finalmente
una donna che mi aiuterà a gestire questi due maschi terribili…”
Carol sorride, “Ora vi
lascio, vado a letto, sono stanca, e forse volete andare a letto anche voi…”
Quando Carol esce Steve
bacia Emily sul collo, “Non è una brutta idea questa di andare a letto…”
“E la lista?”
Steve continua a baciarla,
“Puoi chiamare qualcuno a quest’ora?”
Emily sorride, “No.”
“Allora ci possiamo pensare
domani mattina.”
Emily si alza e tira Steve
in camera da letto.
Il giorno dopo Steve si alza
presto, va a fare una corsa sulla spiaggia e quando rientra trova Emily ancora
a letto, “Non ti pare di prendertela troppo con calma?”
Lei sorride e si siede
contro la spalliera de letto, “Oggi vado tardi in ospedale, vado solo per
firmare il permesso di maternità, vieni a casa presto?”
“Non lo so, come nel tuo,
nel mio lavoro non si sa mai quando finisce la giornata.”
Emily lo ferma per un
braccio, “Mi prometti di stare attento…”
Lui sorride e la bacia,
“Prometto…”
La giornata di Emily scorre
lenta, quando è in ospedale incontra la dottoressa Berger, “Ciao Emily, come
stai, ho saputo che hai chiesto un periodo di aspettativa, è solo per il
matrimonio o non stai bene?”
Emily sorride all’amica, “A
dire il vero non tornerò al lavoro fino all’anno prossimo, o meglio dopo la
nascita del bambino e i tre mesi che mi spettano.”
Carol le prende le mani,
“Sei incinta?”
Emily accenna col capo,
Carol l’abbraccia, “Che notizia meravigliosa…”
Vanno a pranzo insieme,
quando Emily torna a casa si sente sola, Mark e Steve sono al lavoro, e lei
sente molto la mancanza di Steve, ormai è parte integrante della sua vita.
Prende il telefono e chiama
Steve, che però ha lasciato il cellulare sulla propria scrivania, sta
interrogando un uomo che hanno appena arrestato, il capitano Newman sente
suonare il telefono e guarda il display ‘Emily’, prende il cellulare e lo porta
in sala interrogatori, “Sloan…” Steve alza la testa e lo guarda, “Telefono…”
“Grazie signore.” Prende il
cellulare che sta ancora suonando ed esce dalla sala, “Pronto?”
“Ciao amore, disturbo?”
“Tu mai… Come stai, sei a
casa?”
“Sto bene, ma la casa è
vuota, sarà così per i prossimi sette mesi?”
“Tesoro, pensa che fra un
mese ci sposiamo e passeremo tre settimane in Europa tutti soli, e per di più a
Parigi.”
“Lo so, ma stare a casa da
sola mi deprime… Persino tua sorella Carol è in giro per compere…”
“Stasera andiamo a cena
fuori?”
“Da Mario?”
“Se preferisci, lo chiamo e
prenoto.”
“Steve… Invitiamo anche tuo
padre e Carol, vorrei conoscerla meglio.”
“Va bene, li avvisi tu?”
“Si, ciao torna presto, mi
manchi da morire…”
“Anche tu mi manchi, ti
amo.”
Steve chiude il cellulare e
quando si gira vede il suo capitano che lo guarda e sorride, “Signore, mi
scusi, ora torno in sala interrogatori.”
“No lascia stare, continua
Morley, tu redigi il tuo rapporto e vai a casa…”
“Grazie, ah dimenticavo.”
Steve prende una busta dalla sua scrivania e la da al capitano, “Lei e sua
moglie non prendete impegni il 12 giugno, siete invitati ad un matrimonio…”
“Verremo molto volentieri
Steve… Mi fa veramente piacere…”
Quando Steve arriva a casa
trova Emily e Carol che parlano sul terrazzo, arriva bacia Emily e poi da anche
un bacio sulla guancia a sua sorella.
“Ciao tesoro, se vuoi c’è
del the freddo in frigo.”
“Grazie.” Steve entra in
casa ed esce con un bicchiere, dopo che ha bevuto rientra, “Faccio una doccia.”
Emily le risponde, “Ti
aspettiamo qui, ho chiamato Mark e ha detto che ci raggiunge al ristorante.”
Quella sera quando arrivano
al ristorante vedono che Mark è già la, infatti è impegnato in una
conversazione con Mario.
“Ciao papà, Mario.”
Mario sorride al gruppetto,
“Ciao, vi ho preparato una tavola nella parte principale del ristorante, va
bene vero?”
Steve ed Emily ridono, Mark
e Carol li guardano non capendo, così Steve aggiunge, “Sediamoci così vi
spiego, grazie Mario.”
Appena sono seduti Steve
continuando a sorridere racconta, “Non c’è mai stata occasione di parlarne, ma
per la nostra prima cena io ed Emily siamo venuti qui da Mario, all’inizio non
volevamo che nessuno ci vedesse insieme, non eravamo sicuri di come sarebbe
andata la storia…”
Mark lo interrompe, “Sai
Carol, sono stato mesi sulle spine non sapendo chi frequentava Steve, ed era
sotto i miei occhi tutti i giorni in ospedale.”
Emily indica una porta,
“Mario ci ha dato un tavolo in quella saletta, ci sono solo pochi tavoli per
coppie, lui lo chiama l’angolo tranquillo.”
Steve continua, “Quindi puoi
immaginare cosa sia successo quando mi sono alzato per andare in bagno, e prima
di lasciare il tavolo ho dato ad Emily un bacio, quindi avevamo per la prima
volta superato quella linea di confine tra l’amicizia e qualcosa di più… In
ogni caso c’è stata una crisi di panico quando mi sono affacciato alla porta e
in questa sala ho visto Amanda, Jesse e te a cena…”
Mark lo guarda stupito,
“Eravate qui? Ecco perché Amanda ha ricevuto quella telefonata…” Ora sta
ridendo, “Avete aspettato che noi finissimo di mangiare?”
Emily ride, “No, siamo
scappati dalla cucina e siamo usciti dal retro…”
Quando Mario si avvicina
sente l‘ultima parte del discorso di Emily, sorride e Mark lo guarda, “Così hai
nascosto i due fuggitivi, eh?”
“Cosa vuoi Mark, sono un
uomo romantico, e poi ho notato che avrebbero fatto strada, li vedi come si
guardano…”
Ridono, Mario mette le mani
sulle spalle di Steve, “E poi sono affezionato a questo ragazzo, l’ho visto
crescere, l’ho visto mettersi nei guai, l’ho visto maturare e ultimamente l‘ho
visto chiedere in moglie questa bellissima creatura…”
Mentre sono a tavola, parlano del più e del
meno, Carol si trova subito bene con Emily, ad un certo punto Steve si alza,
“Vado in bagno…”
Prima di andare in bagno
passa vicino alle cucine e chiede di Mario, appena il titolare del ristorante
esce Steve gli chiede, “Ho bisogno di un favore…”
“Tutto quello che vuoi
ragazzo mio.”
“La prossima settimana è il
compleanno di mio padre, vorrei venire qui e offrirgli la cena, riesci a
contattare questo gruppo…” Gli da un biglietto da visita, “E’ un gruppo di
amici di mio padre che fa spettacoli, se non sbaglio sono almeno sei anni che
non s’incontrano.”
“Sarà fatto, venerdì sera
giusto?”
Steve sorride, “Sei fantastico
Mario.”
Quando arriva alla tavola,
si siede e sorride, “Bene, è deciso, venerdì sera veniamo a mangiare qui, e mi
butto… pago io!”
Mark sorride, “Con questo
vuol dire che stasera invece pago io…”
Ridono e continuano la bella
serata.
A metà settimana Steve è al
lavoro, Emily gli ha già telefonato un paio di volte, ad un certo punto il
Capitano Newman lo chiama, “Sloan…”
Steve lo guarda, “Si
signore.”
“Puoi venire nel mio
ufficio, per favore.”
Steve si alza, entra
nell’ufficio del suo superiore e chiude la porta, “Siediti Sloan.”
Appena sono entrambi
sistemati, Newman inizia, “Tra quattro mesi vado in pensione.”
Steve lo guarda, “Da chi
verrà sostituito?”
“E’ proprio di questo che
volevo parlarti, ho fatto il tuo nome al Capo della Polizia, non credi che sia
giunto il momento di fare un passo avanti Steve?”
Steve lo fissa incredulo,
“Io capitano? Non credo… Lei dice?”
Newman sorride, “A dire il
vero il Capo aveva già fatto il tuo nome, io ho solo dovuto dare il mio parere
favorevole, tu sei un uomo e un poliziotto onesto Steve, sei la persona giusta,
e ora che ti sposi è giusto che ti metta dietro una scrivania e corri meno
rischi, hai già dato molto alla società, è ora di pensare al tuo futuro.”
Newman apre il cassetto e
porge dei fogli a Steve, “Questi sono per la richiesta di promozione, compilali
e poi me li consegni…”
Steve prende i fogli e
sorride, “Grazie signore, non so cosa dire…”
“Non far rimpiangere la mia
presenza.”
Steve esce dall’ufficio e
guarda i fogli, ancora non ci può credere, lui capitano?
Quando arriva a casa alla
sera decide di non dire niente a Emily, vuole essere sicuro che vada tutto in
porto prima di farle sapere la notizia.
I giorni passano e ci
troviamo al 10 giugno, Steve ed Emily sono seduti sul terrazzo, lui mette la
mano sulla pancia di lei, “Si vede già qualcosa, ancora non ci posso credere,
diventeremo mamma e papà…”
Lei sorride, “Già, sono così
felice, domani sera vado a dormire da Amanda, così non vedrai la sposa prima
delle nozze.”
“Io ho detto a mio padre che
vado a cena da lui.”
Il giorno dopo Emily, come
annunciato va da Amanda, passano la serata a chiacchierare e a fantasticare su
come sarà il bambino o la bambina.
Steve cena con suo padre e
decide di dormire nel suo vecchio appartamento, lui e Carol parlano fino a
tardi, poi vanno a dormire, nella notte Mark sente che Steve è in cucina, si
alza e lo raggiunge, “Non hai perso le vecchie abitudini, quando sei nervoso ti
alzi a cercare del latte.” Indica il bicchiere che Steve ha in mano.
“Non riesco più a dormire da
solo… Mi manca da morire, ma per fortuna è solo per stanotte…”
Il giorno dopo è tutto
preparato, ci sono molte persone, e fortunatamente la giornata è molto bella,
Carol bussa alla porta della camera di Steve, “Posso entrare?”
“Si vieni.”
Quando entra lo ammira,
“Stai veramente bene vestito così…”
Si abbracciano e vanno di
sotto, tutti stringono la mano a Steve, e dopo qualche minuto Jesse si
avvicina, “Emily è arrivata, possiamo cominciare.”
Steve si sistema all’altare
con suo padre al fianco, sorridono e fissano la porta da dove uscirà Emily
accompagnata da suo padre, la dottoressa Denise Towergan, amica di Emily di
Washington sarà la testimone della sposa, infatti si sistema accanto a Steve in
attesa.
Ad un certo punto esce
Amanda e sorride, accenna col capo e inizia la musica, quando Emily esce tutti
la guardano ammirati, indossa un bel vestito color crema, è molto semplice ma
lei è bellissima, Steve si rende conto che non sente più la musica e sente il
cuore che martella nel petto.
Quando Emily e suo padre si
avvicinano, John Spencer, bacia la figlia e stringe la mano di Steve, “Ti
consegno mia figlia…”
Steve la sta fissando negli
occhi, la prende per mano e si girano verso il prete.
La cerimonia è breve ma
intensa di emozioni.
Si spostano poi tutti a casa
dei vicini, dove è stato allestito un buffet, tutti si congratulano con i neo
sposi, ad un certo punto Steve attira l’attenzione, “Scusate…” Aspetta che
tutti lo guardino, “Io e Emily siamo felici di avervi qui oggi, per noi è un
giorno molto felice, e forse molti di voi non sanno ancora le ultime notizie,
compresi i genitori di…” Si gira, guarda Emily e sorride, “Mia moglie…” tutti
ridono, poi Steve riprende,” Stella, John, innanzi tutto grazie di aver messo
al mondo questa meravigliosa creatura che mi ha reso un uomo felice…”
Emily lo abbraccia, “E io
ringrazio Mark per la stessa cosa…”
Tutti applaudono, Steve
continua, “Quello che vogliamo dire, è che se noi siamo venuti così bene…”
Risata generale da parte di tutti. “Abbiamo pensato ad un regalo speciale per
voi per Natale, o dintorni…”
Emily sorride e guarda i
suoi, “Vi faremo diventare nonni…”
Tutti applaudono, Stella si
avvicina ad Emily e piangendo l’abbraccia, “Che notizia meravigliosa.”
John abbraccia Emily e poi
Steve, “Sono felice.”
Emily sorride, “Non avete
idea di quanto sia stato difficile tenerlo segreto, volevo dirvelo ogni volta
che ci sentivamo per telefono.”
Il capitato Newman si
avvicina ai ragazzi, “Vorrei dire una cosa io se Steve me lo permette.”
Steve accenna col capo, cosi
il suo superiore continua, “Vi devo annunciare che sono prossimo alla pensione,
e da un paio di giorni è ufficiale, sarò sostituito da Steve…”
I poliziotti presenti
applaudono, conoscono bene Steve e sanno che lui è l’uomo giusto, Newman mette
una mano sulla spalla di Steve, “Solo una raccomandazione ragazzo, ora che sei
un burocrate, e passerai molte ore dietro ad una scrivania, non ti rammollire…”
Emily guarda Steve e
sorride, “Smetterai di correre dei pericoli?”
Steve accenna col capo, “Era
ora di mettere la testa a posto…”
Emily lo bacia tra le grida
entusiaste di tutti.
Mark si avvicina a Steve,
“Capitano eh?”
“Si papà, e devo ringraziare
Newman, mi ha spinto lui ha far domanda di promozione.”
John Spencer si avvicina e
abbraccia Steve, “Mi hai battuto ragazzo, diventerai capitano più giovane di
quanto lo ero io alla promozione, ma basta parlare con qualche tuo collega per
capire che te lo meriti.”
“Grazie John, e quando
andrai in pensione tu, potrete sempre decidere di venire a vivere nel paese del
sole…”
“Non è molto lontano quel
giorno.”
La giornata procede al
meglio, sono tutti felici e non hanno occhi che per Steve ed Emily.