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Autore: monza68    21/09/2008    0 recensioni
(Un detective in corsia) - Steve Sloan conosce una donna, sarà quella giusta?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una sera sono tutti a casa di Mark per cena, mentre chiacchierano suona il cellulare di Steve, si alza e va a prenderlo dal tavolo in cucina, dove lo ha lasciato, “Pronto?”

“Sloan, sono Newman.”

“Capitano, è successo qualcosa?” Gli altri al tavolo lo guardano, anche loro pensano che sia strano che il superiore di Steve lo chiami a quest’ora di sabato sera.

“Si, Sthepany Sommers si è suicidata in carcere, ha lasciato una lettera per te, la vuoi?”

Steve guarda giù al pavimento, poi guarda le persone a tavola e sospira, il suo capitano non sente risposta, “Sloan?”

“No signore, non m’interessa, grazie di aver chiamato…”

“Viene in ogni caso viene messa in archivio…”

“Grazie, buona serata.”

Newman conosce bene il suo uomo, “Steve…” Come sempre usa di rado il nome proprio dei suoi sottoposti, “Era pazza, nessuno poteva fare nulla per lei, tanto meno tu…”

“Si ha ragione…” Mette giù il telefono, torna alla tavola, “Sthepany si è suicidata in carcere…”

Mark è il primo a reagire alla notizia, “E’ terribile, come può una persona perdere la ragione in quel modo? Ha lasciato un biglietto?”

Steve lo guarda fisso negli occhi, “Pare abbia lasciato una lettera per me, ma non voglio leggerla…” Prende la mano di Emily e la stringe.

Jesse si alza, “Vado a casa, Amanda ti serve un passaggio?”

Anche Amanda si alza, abbraccia Steve, “Ciao, ci sentiamo domani…”

Quella notte Steve dorme poco, Emily si rende conto che lui non riesce a dormire, e si sente male a non poter fare qualcosa per alleviare il suo malumore.

La mattina presto Steve si alza e si veste per andare a correre, guarda Emily nel letto, si china e la bacia sulla fronte, poi sussurra più a se stesso che a lei, “Per fortuna ho te accanto, ti amo.”

Si avvia alla porta della camera per uscire ma sente la voce di lei, “Anche io ti amo…”

Sorride e va fuori a correre.

Quando Emily si alza sono le otto, Steve non è ancora tornato, si mette sul terrazzo a guardare la spiaggia e guarda verso la casa di Mark, per vedere se Steve è la da lui, vede Mark seduto al tavolo che legge il giornale e lo chiama, “Mark.”

Lui si gira e sorride, “Buongiorno.” Si alza e scende le scale, quando arriva al terrazzo di Emily capisce che lei ha dormito poco, “Stai bene?”

“Sono un po’ preoccupata per Steve, ha dormito poco stanotte, anche se non c’è motivo lui probabilmente si sente responsabile per la morte di Stephany, dopo il ricovero in ospedale, quando è tornato a casa era spiacente per lei, mi ha detto che si sarebbe dovuto fare di più per aiutarla.”

Mark stringe la mano ad Emily, “Devi stargli molto vicino, in passato ha vissuto brutte esperienze da cui si è tirato fuori con carattere, ma avere vicino qualcuno è meglio.”

Emily lo guarda, “Se ti riferisci alla storia con quella donna, Linn, mi ha raccontato che cosa è successo.”

Mark continua a tenere la mano di Emily, “Con lei ha addirittura dovuto spararle per potersi salvare la vita, Steve è un uomo forte, ma ne ha passate tante, ad iniziare dal Vietnam, quella maledetta guerra lo ha provato molto, quando è tornato a casa non era più lui, ha dovuto entrare in un programma per reduci e farsi aiutare.”

Emily ha gli occhi lucidi, “Capisco che deve essere stato un periodo buio della sua vita, le volte che ha provato a parlarmene non ci è riuscito, una volta è persino scoppiato a piangere e ci sono voluti parecchi minuti per calmarsi, mi ha chiesto scusa ma non ha detto altro…”

Steve sale le scale e sente la voce di Emily, si ferma quando sente cosa sta dicendo, dopo un po’ arriva di sopra, quando lo sente arrivare Emily si alza, lui si avvicina e l’abbraccia, “Grazie.”

“Lo sai che saremo sempre qui per te…”

Steve è serio, “Già… Però basta che mi allontano e ti ritrovo mano nella mano con un altro uomo…”

Capiscono che Steve sta meglio, visto che sta scherzando, quindi sorridono.

Steve mette una mano sulla spalla di suo padre, “Vado a fare la doccia, dopo starò meglio…” Entra in casa.

Mark alza la voce per farsi sentire, “Dove fate colazione?”

Steve ritorna fuori, si è già tolto la maglietta, “Che domande… Qui accanto c’è un posto che fa delle frittelle che sono la fine del mondo…”

Mark sorride, “Meglio che vada a prepararle allora.”

Emily si alza, “Vengo con te Mark, perché se continuo a fissare il corpo sudato di Steve ci scordiamo la colazione…”

Steve sorride, “C’è una cosa che vorrei chiedere ma mi vergogno un po’…” Guarda suo padre ed Emily e valuta se continuare, “Non ci sono controindicazioni per una donna in gravidanza avere molti rapporti sessuali?” E’ leggermente arrossito.

Mark sorride, “A livello medico no, e poi sei fortunato, la donna in questione è un medico e sa come comportarsi…”

Ridono.

Poi Mark continua, “Solo una raccomandazione figliolo.”

Steve ed Emily lo fissano, Mark continua sorridendo, “Dovrai essere un po’ più delicato con lei…”

Steve ed Emily si guardano, poi lui guarda suo padre che sta sorridendo, “Non capisco.”

Mark a quel punto sorride apertamente, “Quando vivevate di sotto nel tuo vecchio appartamento, mi rendevate partecipe sei vostri incontri… E se non ricordo male erano piuttosto burrascosi…” Ecco ora ride all’espressione stupita di Steve e a quella imbarazzata di Emily.

A quel punto Steve sorride, “Non abbiamo mai pensato che si potesse sentire...”

Mark inizia a scendere le scale, “Alcune notti ho dormito poco…”

Emily bacia Steve, “Che imbarazzo.” Poi sorridendo segue Mark.

Quando Steve si presenta a casa di suo padre è tutto pronto, “Steve, ha chiamato Carol, arriva con il volo delle 14,00 questo pomeriggio, vuoi andare tu o ci vado io?”

Steve sta già addentando la colazione, “Vado io.”

Steve è davanti all’uscita del volo di sua sorella in attesa, dopo un po’ la vede uscire con due grosse valige, la saluta e si avvicina, “Ciao Carol, vedo che hai intenzione di fermarti un po’…” Si abbracciano.

Quando si incamminano all’uscita lei sorride, “Devo recuperare un po’ di tempo perduto lontano da voi, sempre che la camera degli ospiti sia libera.”

Steve mette le valige in macchina, “Puoi dormire nel mio appartamento, io non lo uso più, io ed Emily ci siamo trasferiti, abbiamo comprato la casa degli Stevens accanto a quella di papà.”

“Che bello, così restate accanto a papà ma siete indipendenti.”

Steve prima di partire si gira e guarda sua sorella, “Non so quanto pensi di restare ma dovrai essere qui il prossimo mese, il 12 Giugno, perché io e Emily ci sposiamo…”

Carol abbraccia suo fratello, “Sono davvero felice per te, ho passato poco tempo con Emily, ed era un’occasione terribile, ma mi sembra veramente una persona fantastica.”

Steve sorride, “Lo puoi dire…”

Quando arrivano a casa di Mark, trovano lui ed Emily sul terrazzo, Mark si alza e abbraccia sua figlia, “Ciao tesoro, sono felice che tu sia qui.”

Anche Emily abbraccia Carol, “Ciao, è un piacere rivederti in un occasione migliore.”

“Già, e Steve mi ha già detto che dovrò essere qui il 12 giugno per il vostro matrimonio.”

Steve si siede accanto a Emily e le prende la mano, poi guarda sua sorella, “E dovrai tornare a dicembre per conoscere tuo nipote.”

Carol guarda entrambi, Emily sorride, “Sono incinta…”

Carol si alza e abbraccia entrambi, “Troppe emozioni tutte insieme… Sono felice.”

La sera Carol e Mark sono sul terrazzo, ad un certo punto vedono Steve ed Emily che passeggiano sulla spiaggia abbracciati, “Sai papà, non ho mai visto Steve così felice.”

Mark segue i due che camminano sulla spiaggia, “Già, sono così felice per loro, se lo meritano, sono davvero fatti uno per l’altra, e sono contento cha abbiano trovato casa qui accanto, vorrei che anche tu fossi qui vicino.”

Carol prende la mano di suo padre, “A dire il vero c’è un motivo ben preciso se sono qui, volevo aspettare a dirtelo, ma sono venuta per un colloquio, ho fatto domanda di trasferimento al Memorial Hospital qui a Los Angeles.”

Mark sorride, “Sarebbe fantastico, vuoi delle referenze?”

“No, penso di farcela da sola, non voglio essere da subito etichettata come la figlia del famoso dottor Sloan…”

La sera dopo Steve ed Emily sono in cucina a compilare la lista degli invitati, “Sono riuscita a sentire mia zia Josette, non solo viene al matrimonio ma ci ha offerto la sua casa a Parigi se vogliamo andare in Europa…”

Steve la guarda, “Parigi..? Sarebbe un sogno, vuoi andarci in luna di miele?”

Emily lo bacia, “Speravo lo dicessi…” Approfondiscono un po’ di più il bacio, ma qualcuno bussa alla porta, due volte.

Steve si alza e va ad aprire, “Ciao Carol, entra.”

Lei fissa suo fratello, “Ho scelto il momento sbagliato?”

Steve la guarda con aria interrogativa, lei sorride, “Non ti dona molto quel rossetto…”

Steve ride e si pulisce con un fazzoletto, “Non ti preoccupare vieni.”

“Ciao Carol, vuoi qualcosa da bere?”

“No grazie, volevo solo farvi sapere una cosa, ho fatto un colloquio al Memorial Hospital e mi hanno accettato, tra tre mesi verro a lavorare qui a Los Angeles.”

Steve l’abbraccia, “Che notizia meravigliosa.”

Emily sorride, “Finalmente una donna che mi aiuterà a gestire questi due maschi terribili…”

Carol sorride, “Ora vi lascio, vado a letto, sono stanca, e forse volete andare a letto anche voi…”

Quando Carol esce Steve bacia Emily sul collo, “Non è una brutta idea questa di andare a letto…”

“E la lista?”

Steve continua a baciarla, “Puoi chiamare qualcuno a quest’ora?”

Emily sorride, “No.”

“Allora ci possiamo pensare domani mattina.”

Emily si alza e tira Steve in camera da letto.

Il giorno dopo Steve si alza presto, va a fare una corsa sulla spiaggia e quando rientra trova Emily ancora a letto, “Non ti pare di prendertela troppo con calma?”

Lei sorride e si siede contro la spalliera de letto, “Oggi vado tardi in ospedale, vado solo per firmare il permesso di maternità, vieni a casa presto?”

“Non lo so, come nel tuo, nel mio lavoro non si sa mai quando finisce la giornata.”

Emily lo ferma per un braccio, “Mi prometti di stare attento…”

Lui sorride e la bacia, “Prometto…”

La giornata di Emily scorre lenta, quando è in ospedale incontra la dottoressa Berger, “Ciao Emily, come stai, ho saputo che hai chiesto un periodo di aspettativa, è solo per il matrimonio o non stai bene?”

Emily sorride all’amica, “A dire il vero non tornerò al lavoro fino all’anno prossimo, o meglio dopo la nascita del bambino e i tre mesi che mi spettano.”

Carol le prende le mani, “Sei incinta?”

Emily accenna col capo, Carol l’abbraccia, “Che notizia meravigliosa…”

Vanno a pranzo insieme, quando Emily torna a casa si sente sola, Mark e Steve sono al lavoro, e lei sente molto la mancanza di Steve, ormai è parte integrante della sua vita.

Prende il telefono e chiama Steve, che però ha lasciato il cellulare sulla propria scrivania, sta interrogando un uomo che hanno appena arrestato, il capitano Newman sente suonare il telefono e guarda il display ‘Emily’, prende il cellulare e lo porta in sala interrogatori, “Sloan…” Steve alza la testa e lo guarda, “Telefono…”

“Grazie signore.” Prende il cellulare che sta ancora suonando ed esce dalla sala, “Pronto?”

“Ciao amore, disturbo?”

“Tu mai… Come stai, sei a casa?”

“Sto bene, ma la casa è vuota, sarà così per i prossimi sette mesi?”

“Tesoro, pensa che fra un mese ci sposiamo e passeremo tre settimane in Europa tutti soli, e per di più a Parigi.”

“Lo so, ma stare a casa da sola mi deprime… Persino tua sorella Carol è in giro per compere…”

“Stasera andiamo a cena fuori?”

“Da Mario?”

“Se preferisci, lo chiamo e prenoto.”

“Steve… Invitiamo anche tuo padre e Carol, vorrei conoscerla meglio.”

“Va bene, li avvisi tu?”

“Si, ciao torna presto, mi manchi da morire…”

“Anche tu mi manchi, ti amo.”

Steve chiude il cellulare e quando si gira vede il suo capitano che lo guarda e sorride, “Signore, mi scusi, ora torno in sala interrogatori.”

“No lascia stare, continua Morley, tu redigi il tuo rapporto e vai a casa…”

“Grazie, ah dimenticavo.” Steve prende una busta dalla sua scrivania e la da al capitano, “Lei e sua moglie non prendete impegni il 12 giugno, siete invitati ad un matrimonio…”

“Verremo molto volentieri Steve… Mi fa veramente piacere…”

Quando Steve arriva a casa trova Emily e Carol che parlano sul terrazzo, arriva bacia Emily e poi da anche un bacio sulla guancia a sua sorella.

“Ciao tesoro, se vuoi c’è del the freddo in frigo.”

“Grazie.” Steve entra in casa ed esce con un bicchiere, dopo che ha bevuto rientra, “Faccio una doccia.”

Emily le risponde, “Ti aspettiamo qui, ho chiamato Mark e ha detto che ci raggiunge al ristorante.”

Quella sera quando arrivano al ristorante vedono che Mark è già la, infatti è impegnato in una conversazione con Mario.

“Ciao papà, Mario.”

Mario sorride al gruppetto, “Ciao, vi ho preparato una tavola nella parte principale del ristorante, va bene vero?”

Steve ed Emily ridono, Mark e Carol li guardano non capendo, così Steve aggiunge, “Sediamoci così vi spiego, grazie Mario.”

Appena sono seduti Steve continuando a sorridere racconta, “Non c’è mai stata occasione di parlarne, ma per la nostra prima cena io ed Emily siamo venuti qui da Mario, all’inizio non volevamo che nessuno ci vedesse insieme, non eravamo sicuri di come sarebbe andata la storia…”

Mark lo interrompe, “Sai Carol, sono stato mesi sulle spine non sapendo chi frequentava Steve, ed era sotto i miei occhi tutti i giorni in ospedale.”

Emily indica una porta, “Mario ci ha dato un tavolo in quella saletta, ci sono solo pochi tavoli per coppie, lui lo chiama l’angolo tranquillo.”

Steve continua, “Quindi puoi immaginare cosa sia successo quando mi sono alzato per andare in bagno, e prima di lasciare il tavolo ho dato ad Emily un bacio, quindi avevamo per la prima volta superato quella linea di confine tra l’amicizia e qualcosa di più… In ogni caso c’è stata una crisi di panico quando mi sono affacciato alla porta e in questa sala ho visto Amanda, Jesse e te a cena…”

Mark lo guarda stupito, “Eravate qui? Ecco perché Amanda ha ricevuto quella telefonata…” Ora sta ridendo, “Avete aspettato che noi finissimo di mangiare?”

Emily ride, “No, siamo scappati dalla cucina e siamo usciti dal retro…”

Quando Mario si avvicina sente l‘ultima parte del discorso di Emily, sorride e Mark lo guarda, “Così hai nascosto i due fuggitivi, eh?”

“Cosa vuoi Mark, sono un uomo romantico, e poi ho notato che avrebbero fatto strada, li vedi come si guardano…”

Ridono, Mario mette le mani sulle spalle di Steve, “E poi sono affezionato a questo ragazzo, l’ho visto crescere, l’ho visto mettersi nei guai, l’ho visto maturare e ultimamente l‘ho visto chiedere in moglie questa bellissima creatura…”

 Mentre sono a tavola, parlano del più e del meno, Carol si trova subito bene con Emily, ad un certo punto Steve si alza, “Vado in bagno…”

Prima di andare in bagno passa vicino alle cucine e chiede di Mario, appena il titolare del ristorante esce Steve gli chiede, “Ho bisogno di un favore…”

“Tutto quello che vuoi ragazzo mio.”

“La prossima settimana è il compleanno di mio padre, vorrei venire qui e offrirgli la cena, riesci a contattare questo gruppo…” Gli da un biglietto da visita, “E’ un gruppo di amici di mio padre che fa spettacoli, se non sbaglio sono almeno sei anni che non s’incontrano.”

“Sarà fatto, venerdì sera giusto?”

Steve sorride, “Sei fantastico Mario.”

Quando arriva alla tavola, si siede e sorride, “Bene, è deciso, venerdì sera veniamo a mangiare qui, e mi butto… pago io!”

Mark sorride, “Con questo vuol dire che stasera invece pago io…”

Ridono e continuano la bella serata.

A metà settimana Steve è al lavoro, Emily gli ha già telefonato un paio di volte, ad un certo punto il Capitano Newman lo chiama, “Sloan…”

Steve lo guarda, “Si signore.”

“Puoi venire nel mio ufficio, per favore.”

Steve si alza, entra nell’ufficio del suo superiore e chiude la porta, “Siediti Sloan.”

Appena sono entrambi sistemati, Newman inizia, “Tra quattro mesi vado in pensione.”

Steve lo guarda, “Da chi verrà sostituito?”

“E’ proprio di questo che volevo parlarti, ho fatto il tuo nome al Capo della Polizia, non credi che sia giunto il momento di fare un passo avanti Steve?”

Steve lo fissa incredulo, “Io capitano? Non credo… Lei dice?”

Newman sorride, “A dire il vero il Capo aveva già fatto il tuo nome, io ho solo dovuto dare il mio parere favorevole, tu sei un uomo e un poliziotto onesto Steve, sei la persona giusta, e ora che ti sposi è giusto che ti metta dietro una scrivania e corri meno rischi, hai già dato molto alla società, è ora di pensare al tuo futuro.”

Newman apre il cassetto e porge dei fogli a Steve, “Questi sono per la richiesta di promozione, compilali e poi me li consegni…”

Steve prende i fogli e sorride, “Grazie signore, non so cosa dire…”

“Non far rimpiangere la mia presenza.”

Steve esce dall’ufficio e guarda i fogli, ancora non ci può credere, lui capitano?

Quando arriva a casa alla sera decide di non dire niente a Emily, vuole essere sicuro che vada tutto in porto prima di farle sapere la notizia.

I giorni passano e ci troviamo al 10 giugno, Steve ed Emily sono seduti sul terrazzo, lui mette la mano sulla pancia di lei, “Si vede già qualcosa, ancora non ci posso credere, diventeremo mamma e papà…”

Lei sorride, “Già, sono così felice, domani sera vado a dormire da Amanda, così non vedrai la sposa prima delle nozze.”

“Io ho detto a mio padre che vado a cena da lui.”

Il giorno dopo Emily, come annunciato va da Amanda, passano la serata a chiacchierare e a fantasticare su come sarà il bambino o la bambina.

Steve cena con suo padre e decide di dormire nel suo vecchio appartamento, lui e Carol parlano fino a tardi, poi vanno a dormire, nella notte Mark sente che Steve è in cucina, si alza e lo raggiunge, “Non hai perso le vecchie abitudini, quando sei nervoso ti alzi a cercare del latte.” Indica il bicchiere che Steve ha in mano.

“Non riesco più a dormire da solo… Mi manca da morire, ma per fortuna è solo per stanotte…”

Il giorno dopo è tutto preparato, ci sono molte persone, e fortunatamente la giornata è molto bella, Carol bussa alla porta della camera di Steve, “Posso entrare?”

“Si vieni.”

Quando entra lo ammira, “Stai veramente bene vestito così…”

Si abbracciano e vanno di sotto, tutti stringono la mano a Steve, e dopo qualche minuto Jesse si avvicina, “Emily è arrivata, possiamo cominciare.”

Steve si sistema all’altare con suo padre al fianco, sorridono e fissano la porta da dove uscirà Emily accompagnata da suo padre, la dottoressa Denise Towergan, amica di Emily di Washington sarà la testimone della sposa, infatti si sistema accanto a Steve in attesa.

Ad un certo punto esce Amanda e sorride, accenna col capo e inizia la musica, quando Emily esce tutti la guardano ammirati, indossa un bel vestito color crema, è molto semplice ma lei è bellissima, Steve si rende conto che non sente più la musica e sente il cuore che martella nel petto.

Quando Emily e suo padre si avvicinano, John Spencer, bacia la figlia e stringe la mano di Steve, “Ti consegno mia figlia…”

Steve la sta fissando negli occhi, la prende per mano e si girano verso il prete.

La cerimonia è breve ma intensa di emozioni.

Si spostano poi tutti a casa dei vicini, dove è stato allestito un buffet, tutti si congratulano con i neo sposi, ad un certo punto Steve attira l’attenzione, “Scusate…” Aspetta che tutti lo guardino, “Io e Emily siamo felici di avervi qui oggi, per noi è un giorno molto felice, e forse molti di voi non sanno ancora le ultime notizie, compresi i genitori di…” Si gira, guarda Emily e sorride, “Mia moglie…” tutti ridono, poi Steve riprende,” Stella, John, innanzi tutto grazie di aver messo al mondo questa meravigliosa creatura che mi ha reso un uomo felice…”

Emily lo abbraccia, “E io ringrazio Mark per la stessa cosa…”

Tutti applaudono, Steve continua, “Quello che vogliamo dire, è che se noi siamo venuti così bene…” Risata generale da parte di tutti. “Abbiamo pensato ad un regalo speciale per voi per Natale, o dintorni…”

Emily sorride e guarda i suoi, “Vi faremo diventare nonni…”

Tutti applaudono, Stella si avvicina ad Emily e piangendo l’abbraccia, “Che notizia meravigliosa.”

John abbraccia Emily e poi Steve, “Sono felice.”

Emily sorride, “Non avete idea di quanto sia stato difficile tenerlo segreto, volevo dirvelo ogni volta che ci sentivamo per telefono.”

Il capitato Newman si avvicina ai ragazzi, “Vorrei dire una cosa io se Steve me lo permette.”

Steve accenna col capo, cosi il suo superiore continua, “Vi devo annunciare che sono prossimo alla pensione, e da un paio di giorni è ufficiale, sarò sostituito da Steve…”

I poliziotti presenti applaudono, conoscono bene Steve e sanno che lui è l’uomo giusto, Newman mette una mano sulla spalla di Steve, “Solo una raccomandazione ragazzo, ora che sei un burocrate, e passerai molte ore dietro ad una scrivania, non ti rammollire…”

Emily guarda Steve e sorride, “Smetterai di correre dei pericoli?”

Steve accenna col capo, “Era ora di mettere la testa a posto…”

Emily lo bacia tra le grida entusiaste di tutti.

Mark si avvicina a Steve, “Capitano eh?”

“Si papà, e devo ringraziare Newman, mi ha spinto lui ha far domanda di promozione.”

John Spencer si avvicina e abbraccia Steve, “Mi hai battuto ragazzo, diventerai capitano più giovane di quanto lo ero io alla promozione, ma basta parlare con qualche tuo collega per capire che te lo meriti.”

“Grazie John, e quando andrai in pensione tu, potrete sempre decidere di venire a vivere nel paese del sole…”

“Non è molto lontano quel giorno.”

La giornata procede al meglio, sono tutti felici e non hanno occhi che per Steve ed Emily.

  
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