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Autore: Campusadventure    30/08/2014    3 recensioni
Non so perchè siamo qui. Ma troveremo una soluzione.Insieme." Mi stringe ancora piu forte. Tra le sue braccia,per la prima volta,da quando sono arrivata su quest'isola,mi sento al sicuro.
Se siete curiosi di sapere come va fino al capitolo 49,leggetela sul mio profilo wattpad cercando "campus adventure" :)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Riguarda la prova di oggi." Dice.
Comincio a preoccuparmi.
"Ecco vedi..". Entra David. "Cris io..ah scusa. Pensavo fossi da sola."
Mi volto verso di lui.
Perchè è qui? Ultimamente non ci siamo calcolati molto. Perche proprio quando alex mi stava per dire una cosa importante,lui arriva?.
"Non volevo disturbarvi" dice.
"No. Stavo per andarmene. " dice Alex.
No. Non deve andarsene.
Mi doveva parlare. Sono arrabbiata con David. Per la prima volta.
Alex si alza dal letto. Lo fermo afferrandolo per il braccio. Mi guarda. Mi si avvicina all'orecchio e dice:"continuiamo dopo." Sorride a David. E se ne va.
David lo guarda malissimo.
Poi guarda me e sorride. Che cosa vuole?. "Ero preoccupato per te. Non mi piace vederti con lui." Quasi quasi scoppio a ridere. Veramente. Lui che si preoccupa per me?. " ah si? E perchè?" Dico. Ho un tono molto duro. " non mi ispira molta fiducia". Rido. Questa volta non riesco a trattenermi.
"Non lo giudicare. Non lo conosci." Dico.
Lui:"lo conosco fin troppo bene. Finirà per farti male." Scuoto la testa. "Ti sbagli". Lui:" vedremo." Si avvicina e si siede sul letto. Mi guarda. Io cerco di evitare il suo sguardo e mi guardo le mani. Ho le nocche piene di croste. Mi prende il mento e lo solleva. Mi dice:"hai degli occhi bellissimi." Divento tutta rossa. " grazie." Rispondo.
Ho un po' paura.
Il suo improvviso avvicinamento mi insospettisce.
Non voglio piu stare qui con lui.
Tolgo la sua mano dal mio mento e lui mi guarda preoccupato. "Cosa c'è?" . Chiede.
"Nulla. Posso chiederti una cosa?" Chiedo.
"Certo." Sorride. "Perchè sei qui? In questi giorni non mi hai mai parlato. Sei stato tutto il tempo con Linda." Sorride. "Sei gelosa?". Ecco. Come immaginavo. Ha frainteso.
"Non fraintendere." Dico.
Sorride ancora e dice:"dovevo sistemare una cosa con lei. Nulla di importante. " abbasso un po'la testa. Me la ritira su con la mano. " guardami. È tutto ok. Non ho nulla contro di te. Non era mia intenzione ferirti." Dice.
"Va bene." Dico. Sento il bisogno di abbracciarlo. Mi è mancato davvero tanto in questi giorni. A quanto pare anche lui sente lo stesso per me,perche mi si avvicina e mi abbraccia.
Sono felice.
Mi stringe forte a se. Sulla mia bocca compare un sorriso. Spero non lo veda. Sembro una bambina.
Ci stacchiamo e mi dice:"andiamo giu?"
Annuisco. Si alza dal letto e mi porge la mano. Metto la mia mano sulla sua e mi alzo dal letto.

Andiamo giu dagli altri. Tutti sono a tavola. Stanno mangiando e mi viene fame.
Mangio un insalata. Che buona. Tutti ridono e scherzano. Sembriamo una grande famiglia. E probabilmente lo siamo. Si. Sono la mia nuova famiglia.
Tutti abbiamo personalità diverse. Ed è per questo che stiamo bene insieme.
Finiamo di mangiare e David e Zack si alzano da tavola. Sono quasi le 22.00 e se ne devono andare se non vogliono dormire qua un'altra notte.
David dice:" cris vieni un attimo che ti devo parlare."
Mi alzo e accompagno i due alla porta.
"Zack vai avanti. Ti raggiungo tra tre secondi." Dice david. Zack fa un sorriso da furbetto e se ne va.
"Volevo solo darti la buonanotte." Sorride e mi da un bacio sulla guancia.
Sorrido e per fortuna è tutto buio se no vedrebbe la mia faccia totalmente rossa.
"Buonanotte" gli dico.
Se ne va. Chiudo la porta e rimango con un sorriso grande sulla faccia.
Torno in camera mia e mi metto a letto.
Guardo il soffito.
Per quanto possa essere bello stare con David,non riesco a non pensare ad Alex.
Mi doveva dire qualcosa di importante. Chissà cosa.
Chiudo gli occhi.
E mi addormento.

Mi sveglio.
Oggi non ho voglia di fare nulla.
Mi alzo. Mi vesto. E prendo la cartina. Devo cercare un posto in cui starmene in tranquillitá.
Guardo.
Trovato. Vedo una spiaggia poco lontana da qui. Andró li. Per stare lontana da tutti per un po'.
Scendo le scale con velocitá. Sono tutti fuori.
Devi inventarmi una scusa.
Passo tranquilla il giardino. Ma Linda mi blocca:"dove vai?" .
"Ad allenarmi. Ne ho bisogno." Sorrido.
Zack arriva e dice:"vengo anche io. Voglio correre." No. Non puó venire con me.
Dico:"corri qui. Voglio allenarmi da sola."
Mi prende la cartina dalle mani e tirandola via me la strappa a metá. Corre via.
Noo. Mostriciattolo. Perchè proprio a me? Non poteva prendersela con qualcun'altro?.
Lo rincorro. È troppo veloce e io mi stanco presto.
E io che volevo riposarmi.
Corro. Poi David lo ferma e gli prende la cartina. Mi fermo. Mi piego e appoggio la mani sulle ginocchia. Inspiro profindamente. Devo prendere fiato. Sono stanchissima. Mi tiro su e David mi passa la cartina. " dove vai?". Non lo voglio con me. Dico:"ad allenarmi." E lui:" e ti serve la cartina.?"Io:"eh gia. Almeno non mi perdo." Sorride e dice:"buon allenamento." Se ne va via ridendo. Ho detto qualcosa di divertente? . In ogni caso lancio un'occhiataccia a Zack. Lui ride e corre via.
Ma come fa ad avere tutta questa energia?.
Guardo la mia cartina. È rotta in due parti.
Cerco di congiungerla. Per fortuna si vede ancora qualcosa.
Esco dal giardino e seguo la cartina.
Dunque. Per arrivare alla spiaggia devo seguire un sentiero lungo e un piccolo boschetto. Guardo se ci sono altre stradine per poterci arrivare,perchè i boschi mi fanno paura. Sopratutto dopo la prova con quel mostro. Che purtroppo esiste sul serio. Ma per fortuna solo nella foresta dell esilio. Non ce ne sono.
Mi avvio verso il bosco. Cammino e sto attenta a non fare tanto rumore.
Piano.
Piano.
Grido.
Qualcuno mi ha toccato la spalla.
"Shhh. Vuoi farti scoprire.?"È solo Alex.
"Ma sei impazzito? Volevi farmi morire,di nuovo? " grido. Lui:"non gridare. Vuoi cacciarti nei guai?" Io:"perchè dovrei cacciarmi nei guai?" Lui:" quando non ci sono le prove possiamo stare nei bungalow o in palestra. Gli altri posti sono vietati." Io:"cosa? Io non lo sapevo." Lui:" beh ora lo sai." Mi giro e continuo il mio percorso. Lui mi segue. Mi giro sbuffando. Dico:"che ci fai qui? Perchè mi stai seguendo?" . Lui:"cerco di tenerti lontano dai guai."
Non ho bisogno di lui.
"Anche tu ti stai mettendo nei guai,dato che sei qui con me." Dico.
"Non mi importa." Dice.
Gli importa di me e non di se stesso.
Incrocio le braccia davanti al petto. Sento il mio cuore battere forte.
Lo guardo negli occhi e gli dico:"va bene." Mi rigiro e proseguo il cammino.
Tengo la cartina sempre davanti agli occhi e cerco di non perdermi.
Lui mi passa davanti. Lo guardo. È cosí alto e muscoloso. Ma non troppo. Guardo la cartina. Mi sono persa. Non so piu dove sono. Davanti a me dovrebbe esserci una biforcazione. Niente. È tutto dritto. Mi fermo e mi guardo attorno. Anche lui si ferma e si gira verso di me.
"Cos'hai?" Mi chiede. Mi guardo attorno disperata. Non so piu dove sono.
"Ehm...penso di essermi persa." Alza gli occhi e scuote la testa. Si mette dietro per vedere la cartina. Mette le sue mani sulle mie.
Sento il suo respiro sulla mia pelle.
Il mio cuore batte fortissimo. Sembra che stia per esplodere. Gira la cartina al contrario.
"Hai sbagliato strada fin dall'inizio perchè hai messo la cartina storta."
Non ci credo. Toglie le sue mani dalle mie.
Sento come un vuoto dentro di me.
"Dove volevi andare?" Mi giro verso di lui. "Spiaggia." Dico.
"Seguimi." Dice.
Lo seguo. Non ho altra scelta.

   
 
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