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Autore: granji    31/08/2014    4 recensioni
Questa one-shot inizia esattamente dove la sesta stagione ci ha lasciati.. so che la settima riprenderà con un salto temporale di due settimane, ma mi piaceva immaginare gli istanti subito dopo il bacio. insomma, Jisbon is the way!
se avete voglia, lasciate un commento!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccoli lì, finalmente. Le sue labbra morbide e delicate, proprio come Teresa si aspettava dall’uomo che la sta baciando. Eppure c’è un elemento di disturbo che non riesce a mettere a fuoco. Ma certo, è quell’agente che dal vetro sta loro intimando di smettere. Il suo devoto rispetto per le regole vorrebbe dargli ascolto, ma come sarebbe possibile porre fine a quel bacio da entrambi così anelato, così atteso e meritato?
Quando lui, sempre con angelica dolcezza allontana il suo viso dicendo  - Non te la prendere. Saresti stata così noiosa anche tu un tempo- Teresa si alza con fare deciso e a passo di marcia copre la breve distanza che la separa dal vetro della sala. Mostra il distintivo e ordina all’agente di guardia di rispettare il grado superiore di un federale. Ha sempre recitato bene quella parte autoritaria e spigolosa che il suo ruolo talvolta richiede. 
Questa volta, poi, era ancora più motivata.
Un plauso le arriva anche da Patrick, che non ha smesso si fissarla da quando ha lasciato la sedia ed ora le mostra approvazione con quel suo sorriso mozzafiato.
Anche lui, però, si sente stranamente inadeguato. Nonostante tutto, prende coraggio, le circonda i fianchi e la attira a sé. Tutte operazioni un po’ complicate, dato che per la brutta distorsione sta tenendo la gamba stesa su una sedia. Il dolore che sente svanisce, non appena il corpo di Teresa arriva a contatto con il suo. Si guardano, come non si fossero mai visti prima. E in fondo è un po’ così: ora tutto è diverso, ora i pensieri di entrambi sono leggibili, ora Patrick sa che non deve più nascondersi, non da lei. Mentre questa consapevolezza attraversa la mente di Teresa.
 
  • è proprio questo che mi spaventava, mostrare il mio cuore.
  • Esci dalla mia testa  -  ma non è più così convinta di volerlo davvero.
  • Non ci penso nemmeno. Non voglio più andar via. - Come al solito ha già capito cosa sta pensando.
 
Per fortuna riescono a giocare e stuzzicarsi come prima; lo speravano tutti e due.
Ora resta solo da verificare come si comporteranno davanti agli altri.
Si guardano, si capiscono, decidono: è il momento di uscire verso il mondo.
Teresa si alza e cammina a fianco alla sedia a rotelle che Patrick porta avanti autonomamente, apre la porta e lo fa passare. Ottimo, ora sono fuori, da un momento all’altro potrebbe arrivare il resto della squadra e loro non hanno concordato una strategia.
Questa cosa non può che terrorizzare Teresa.
E Patrick non può che intuirlo.
Ancora una volta, prendendola per mano, la fa ricadere seduta su di lui. Ridendo di sorpresa, non può resistergli: lo riempie di baci. Sa che finalmente hanno deciso di essere insieme, e in quel preciso istante sa che, come aveva promesso, la sta di nuovo salvando, evitandole l’imbarazzo di qualsiasi spiegazione ai colleghi. Quando, infatti, guarda dietro di sé si accorge che tutti hanno assistito alle loro effusioni e tutti hanno capito: d’altronde sono poliziotti, e dei migliori anche!
 
È tempo di sbloccare la situazione, per Jane
  •  Cho, dovresti chiamare Grace e Wayne.. credo si siano appena meritati una cena gratis!
  • Già fatto, Jane.
  • Impeccabile come sempre Cho. Ma mi aspettavo più intuito da te.
  • Già..
Glaciale nelle sue risposte, ma in fondo tutti sanno che anche lui è molto felice per ciò che sta succedendo, anche se non lo espliciterebbe mai.
  • Auguri. –  è il massimo che si può pretendere.
Abbott finalmente sblocca quel suo sorriso imbambolato da Cupido vittorioso
  •  Jane sei sulla noflylist per tre giorni e, Agente Lisbon, l’annullamento del suo trasferimento non può avvenire prima di… diciamo.. tre giorni. Per noi, invece, il volo è tra meno di due ore, quindi ci scuserete se ci dirigiamo all’imbarco. Ci vediamo ad Austin. E mi associo all’agente Cho, auguri!
 
  • Credo che la mia stanza al Blue Bird sia diventata una scena del crimine. Spero tu non abbia disdetto la prenotazione per i prossimi.. diciamo.. tre giorni.
  • Effettivamente no. Potrei decidere di ospitarti sul divano.
 
Un altro tenero sorriso a fior di labbra, di quelli che sconfinano facilmente nei baci.
Stando fronte contro fronte, semplicemente per guardarsi, intrecciano le mani, Teresa si stupisce di come l’anulare sia privo della fede e, quasi per controllare, inconsciamente, si sofferma leggermente più a lungo ad accarezzare proprio quel dito.
Non sa cosa pensare. Sicuramente non può essere una coincidenza. È inorgoglita, perché significa che  Patrick la ama davvero e profondamente, ma spaventata perché sente una grande responsabilità pesarle sul cuore.
Sentendo il cambiamento di umore, Patrick scioglie l’abbraccio.
 
  • Smettila.
  • Che cosa?
  • Di pensare così forte. E di sminuirti.
 
Fingere non servirebbe a nulla, non con lui. Tanto ne vale affrontare l’argomento.
 
  • Quando l’hai tolta?
  • Nel momento in cui ho deciso di catapultarmi in aeroporto.
  • Eri così sicuro sarei scesa?
  • Per nulla. Ero sicuro che per te avrei iniziato una nuova vita, in un modo o nell’altro. Se fossi partita, avrei comunque smesso di mentire a me stesso. Io ti avrei amata, agente Lisbon, anche fossi stata a Washington con un altro uomo, e in nome di questo amore sarei stato una persona migliore.
 
Patrick sa che Teresa merita il suo miglioramento e merita anche un uomo completamente dedito a lei, da non dividere con una donna del passato. Non può pensare di amarla con tutto se stesso, portando al dito il segno del precedente matrimonio.
 
Gli occhi di Teresa si riempiono di lacrime, perché le parole di quell’uomo riescono sempre a penetrarle nel profondo, a rispondere alle sue domande prima ancora che le formuli, a farla sentire all’altezza della situazione, indipendentemente dai problemi e dalle difficoltà che ci potranno essere.
 
  • Io ti amo, Patrick Jane. Ti avrei amato anche da Washington, perché rendi la mia vita migliore, sapendo meglio di me di cosa ho bisogno.
 
Detto ciò, Teresa sprofonda nel suo petto, non riuscendo a reggere uno sguardo così pieno di emozioni e sentimenti.
 
  •  Non che non abbia apprezzato le tue parole… Però se vogliamo andare, dovresti alzarti e se hai voglia anche spingermi.
 
Non trovando una risposta adeguata, Lisbon si limita a colpirlo sul braccio, come ha sempre fatto ogni volta che lui si è dimostrato sfacciato e indisponente, divertendosi a mettere in imbarazzo le persone a lui vicine.
Gli sorride sarcastica, si alza e si incammina, a passo svelto come per abbandonarlo.
Patrick conosce il suo gioco e lo asseconda, lanciandosi all’inseguimento fuori dalla centrale del TSA.
 
Arrivati al Blue Bird le sue puntualizzazioni colpiscono ancora:
 
  • Buongiorno, ben ritrovata signorina. Siamo tornati. La mia stanza è ormai inutilizzabile, ma mi accomoderò nella suite dell’agente Lisbon, che nel frattempo è diventata la mia fidanzata. Grazie, a più tardi - aggiunge prendendo le chiavi che la ragazza della reception gli porge a bocca spalancata.
 
Tutta questa sceneggiata è finalizzata alla reazione di Lisbon, che arriva puntualmente subito dopo. Lo fa impazzire quando si morde il labbro imbarazzata, fingendo di essere offesa.
Quando raggiungono la porta che fino a poche ore prima sembrava averli definitivamente separati, Patrick si alza con un po’ di fatica, apre la porta e spinge la sedia a rotelle dentro, lontano dalla porta.
Incrociando lo sguardo interrogativo di Teresa, non riesce a trattenere un sorriso, per averla nuovamente sorpresa. La prende in braccio e varca la porta, posandole tanti piccoli baci su tutto il viso, mentre si dirige verso il letto.
 
Con la delicatezza che lo contraddistingue, la fa stendere sotto quel copriletto così lussuoso e si adagia al suo fianco, accarezzandola e ammirandola.
Teresa sa che normalmente, con qualsiasi altro uomo, essere stesi su un letto e guardarsi in quel modo porterebbe inevitabilmente a qualcosa di più fisico, ma sa altrettanto bene che non vuole sporcare la dolcezza del loro rapporto, che sta crescendo così rapidamente da quella dichiarazione sull’aereo. Gli posa una mano sulla guancia, come per rassicurarlo che non c’è alcuna fretta e che non devono dimostrare nulla se non di sapersi amare e meritare a vicenda.
Lo abbraccia forte, per trasmettergli tutto il calore che sente nel petto e il desiderio profondo di proteggerlo da tutti i pensieri bui che potrebbero assalirlo.
Continuano a baciarsi e a coccolarsi, completamente vestiti come sono, fino a che Teresa si addormenta tra le sue braccia, con un sorriso di sollievo dipinto sul volto. Dopo ore che la osserva riposare, Teresa si gira nel sonno, voltandogli le spalle. Patrick la abbraccia da dietro, avvolgendola con tutto il corpo, sentendo il suo cuore a contatto con il corpo della donna che ama.
 
Dal mattino dopo sarebbero stati pronti ad affrontare tutte le difficoltà ed i pericoli che il loro lavoro prevedeva, che aveva sempre previsto. Dal mattino dopo, però, sarebbero stati insieme.
   
 
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