Fanfic su attori > Leonardo DiCaprio
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Autore: Elisa_Pintusiana_Snape    01/09/2014    2 recensioni
Questa storia parla di un' attrice, Cecilia (chiamata così perché l' ho dedicata a una mia amica) sposata con il grande attore Ben Stiller. Dopo una semplice, e apparentemente innocua cena a dimora DiCaprio si accorgerà che anche le cose avvenute molti anni fa possono tornare a bussare alla tua porta.
Dal testo
"Il punto è che quello che successe in quei pochi mesi io non l’ ho mai dimenticato, mai."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kate Winslet, Leonardo DiCaprio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Andammo a dormire, anzi lui andò a dormire mentre io passai la notte insonne in terrazza a sorseggiare the caldo schiacciando solo qualche pisolino. Mi sentivo pessima, una persona orribile. Non stavo facendo nulla di male se non comportarmi da indecisa. Che dovevo fare? Io amavo Ben, ne ero sicura e con lui avevo delle certezze. Ben era mio marito, l’ uomo che io avevo sposato dopo anni di fidanzamento. L’ uomo con cui sto da poco meno di quindici anni. Una vita praticamente! E mandavo tutto a quel paese per un uomo che nella mia vita non rappresentava che un’ effimera figura di desiderio. Rischiavo di gettare tutto via per un uomo che era scomparso e avrebbe potuto rifarlo, chi glielo impediva? Non potevo! Ricordo solo l’ odore del thè caldo, il venticello estivo che si insinuava sotto la camicetta da notte e la luna piena che rischiarava il giardino curato prima di svegliarmi con davanti lo sguardo divertito di mio marito e il sole della mattina “Come mai sei venuta qua a dormire?” mi chiese prendendo la tazza e portandola dentro, mentre io come un automa lo seguii dentro casa “Ero venuta per stare un po’ sulla terrazza a rilassarmi, ma mi sono addormentata” risposi sorridendo. Ben mi abbracciò e poi mi guardò negli occhi “Stasera ti porto in un bel posto” disse con il sorriso stampato in faccia “Dove?” chiesi “Lo vedrai stasera” rispose per poi uscire dalla cucina lasciandomi lì impalata come un perfetta scema. Passai il pomeriggio leggendo e recuperando le ore di sonno perdute e verso le sette di sera Ben uscì dal suo studio raggiungendomi in camera “Amore preparati.. Ti avevo promesso una sorpresa” Io avevo dormito cinque ore scarse in tutto e non avevo la minima voglia di uscire “Ben ti prego non mi va di uscire!” “No” continuò lui avvicinandosi e facendomi alzare dal comodissimo letto “Ti avevo detto che avevo una sorpresa e ho intenzione di tener fede alla mia parola” Rassegnata mi alzai e mi misi un vestito lungo e blu “Sei splendida” disse Ben sorridendo e porgendomi il braccio “Adesso andiamo” Mi portò in un bellissimo ristorante lussuoso ed elegante. Mi ricordava qualcosa, come facesse parte di un sogno molto lontano. Sorrisi notando la bellissima cornice: la breve strada che portava al ristorante era affiancata da alti alberi dalle sfavillanti foglie verdi. Pochi metri più in là si ergeva un edificio di modesta grandezza completamente illuminato e risuonavano fievoli le note di un brano soft. Guardai il cielo che aveva un colore tra l’ azzurro e il blu e si stava riempiendo di piccole stelle. Entrammo nel locale e fummo accolti da un cameriere che ci guidò al nostro tavolo. Passammo attraverso una sala piena di tavoli a cui stavano sedute persone completamente ingioiellate. La sala era grande e accogliente la moquette rossa era intonata alle tende e le tovaglie erano bianche e candide. Nell’ aria si levavano rumori di piatti e posate e vociare di gente. Il cameriere passò e ci condusse in attraverso altre sale che offrivano più o meno la stessa visione della sala precedente fino ad arrivare ad una piccolissima, quasi un salotto con un solo tavolo nel mezzo apparecchiato per due. “Prego” disse il cameriere porgendoci il menù per poi sparire da una porticina a destra. Eravamo molto vicini alla cucina, praticamente accanto e lo capivo dai rumori che provenivano oltre alla porta dalla quale il cameriere era uscito. “Wow Ben è tutto fantastico!” esclamai guardandomi intorno. Era un sala piccola dall’ arredamento modesto, ma c’ era un enorme porta a vetri che dava sul giardino del ristorante ed il panorama era assolutamente fantastico. “Ti piace?” disse lui servendomi del vino rosso “Ovvio. E poi la sala solo per noi.. Wow!” Ben allargò le labbra in un dolce sorriso “Sono felice che ti sia piaciuta la sorpresa” Io continuavo a guardare il meraviglioso giardino rischiarato da poche luci. “Ti va un brindisi?” domandò Ben “Certo” Presi il mio bicchiere e lo feci tintinnare appena contro il suo per poi gustare il vino. Un rigagnolo rosso mi percorse il mento e prima che riuscissi a prendere il tovagliolo Ben con un gesto delicato della mano lo fece sparire dal mio viso. Io arrossii appena e sorrisi timidamente. Era veramente dolcissimo. Passammo la cena normalmente scambiandoci battute e sorrisi. Lui pareva a suo agio, come in fondo era normale che fosse, io invece mi sentivo una ragazzina al primo appuntamento. Era come se tutti gli anni passati con Ben si fossero smaterializzati e fosse il nostro primo appuntamento, forse per via del mio avvicinamento a Leonardo e di tutte quelle emozioni contrastanti. Finita la cena uscimmo dal ristorante e l’ aria fresca della sera mi accarezzava il viso e i capelli e si insinuava sulla mia pelle morbida. Lui mi porse la sua giacca e lo posò leggermente sulle mie spalle “Va un po’ meglio?” “Sì” risposi sorridendo “Molto” Lui mi abbracciò e mentre percorrevamo il grazioso giardino per raggiungere la macchina cominciò a parlare “Ti ricordi il nostro primo appuntamento?” “Sì” risposi “Eravamo sul set..” “Esatto e io ti avevo lasciato nel camerino..” non poté finire la frase che io lo interruppi “Un mazzo di rose rosse con un biglietto, dove mi invitavi a uscire” “Sì, e ti ricordi dove ti ho portato?” Mi fermai un attimo guardai lui e poi guardai di nuovo l’ edificio dietro di noi portandomi una mano davanti alla bocca in un’ espressione stupita: era quello il ristorante. “Ma..” provai a dire “E’.. Insomma è cambiato moltissimo” Mi sentivo quasi in colpa a non averlo riconosciuto subito. “Visto?” disse Ben posandomi un braccio intorno alle spalle “E’ proprio quello di quindici anni fa” Sorrisi e ci mancò poco che non cominciassi a piangere. Quel posto, pur senza che me ne fossi resa conto, era pieno di ricordi. “Bè questo ristorante ha fatto da Cupido” continuò lui “Se non fosse stato per quella cena.. Forse non saremmo qui di nuovo, insieme” E’ vero. Ricordo che quando Ben mi invitò, le riprese erano praticamente terminate e dopo io sarei partita per un lavoro a Londra per qualche mese, le possibilità di rivederci sarebbero state poche. Aveva avuto occhio, non c’è che dire. Sorridemmo e poi salimmo in macchina. Appena arrivati a casa andammo di sopra e chiacchierammo a lungo stesi sotto le coperte ad abbracciarci come quello che eravamo: marito e moglie. E’ questo che fa una coppia sposata, va a cena fuori, si scambia baci coccole e carezze e fa l’ amore. Sì, quella notte facemmo l’ amore anche se io ero molto distaccata mentalmente e, forse, anche emotivamente. Mi riempì di attenzione, facendomi sorridere e star bene quella sera e anche per la durata di tutta notte. Si era sempre preoccupato che io stessi bene e cercava di essere la causa dei miei sorrisi. E’ forse grazie a lui, al suo amore, alla sua pazienza e al suo esserci sempre che io sono felice di nuovo. Questo è l’ amore vero, quello con la A maiuscola, ma non sentivo che il vuoto dentro di me mentre posava sulla mia pelle baci di fuoco. Innegabile e inevitabile: pensavo a lui, a Leonardo e alle sue parole.
  
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