Fanfic su artisti musicali > B2ST/Beast
Segui la storia  |       
Autore: aris_no_nami    01/09/2014    0 recensioni
Come può una ragazza che andava ogni sera a continue feste in discoteca ridursi a starsene a casa a leggere riviste?
Come può non voler più conoscere persone nuove?
Come può non voler più ascoltare musica?
Ed un ragazzo... Come può riuscire a cambiarla con solo uno sguardo?
A farla sentire a disagio con una sola parola?
La notte che li accompagnerà sempre e la luna che li illuminerà ci narreranno la storia di due persone completamente diverse... Di due persone alle quali hanno praticamente rubato le emozioni di ogni essere umano... Di due persone che hanno bisogno l'una dell'altro per andare avanti... Di due persone che hanno bisogno dell'amore dell'altro e che lo capiranno solo alla fine...
---------
B2ST, 2NE1, sorpresa.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                         
Poco dopo mi ritrovai davanti una ciotola stracolma di riso bianco e un conato di vomito mi salì alla bocca.
-Ti senti bene?
Mi chiese DooJoon preoccupato. Io annuii cercando di sorridere.
-Solo che è da tanto tempo che non mangio…
Mi giustificai impugnando le bacchette e facendo un profondo respiro. Stavo per portare il cibo alla bocca quando la mia attenzione fu rapita dagli altri ragazzi che presero ad urlare come dei matti.
-Non preoccuparti di quei stupidi. Vado a metterli apposto io.
Mi disse con uno sguardo rabbioso uscendo dalla piccola cucina e andando da loro. Io rimasi immobile a fissare il riso… non ce la facevo proprio… non riuscivo ad ingerire nulla…
Stando ben attenta che non entrasse nessuno mi alzai e mi avvicinai alla finestra che dava sulla strada, la aprii e buttai fuori il riso. Mi voltai e un urlo strozzato uscì dalla nostre bocche. Cercando di non cadere per la paura presa mi aggrappai alla finestra e lui si appoggiò al muro che gli era accanto.
-Tu…
Sussurrò dopo un po’, indicandomi.
-Io… TU!
Strillai indicandolo a mia volta e facendogli fare un altro infarto. Subito arrivarono gli altri ragazzi, i quali ci guardarono con espressioni tra il divertito e il confuso.
-NOI!
Urlò Yoseob per poi ricevere occhiatacce da tutti.
-Perché sei così sorpres…?
Fece per chiedere KikWang ma io, o meglio dire noi, lo interrompemmo.
-Che diavolo ci fa qui?
Chiedemmo all’unisolo indicandoci l’un l’altra. Loro si guardarono ridacchiando e DooJoon prese la parola.
-Non sembrate andare tanto d’accordo…
-Per nien…
Ma lui mi interruppe.
-Ci amiamo.
Io gli lanciai sguardi killer e, dal canto suo, mi lanciò un bacio per poi farmi l’occhiolino.
-Aaaah! Lo odio!
Urlai appoggiando la ciotola sul tavolo e andando in soggiorno a cercare le mie scarpe e la mia giacca. Li sentii parlare un po’, alzare la voce, ridere fino a che qualcuno mi si avvicinò da dietro.
-Che stai facendo?
Chiese. Mi girai e vidi KikWang col suo solito sorriso rassicurante.
-Me ne vado.
Risposi continuando a cercare ovunque. Dietro il divano, sotto, aprendo porte, armadi…
-Già l’idea di vivere a scrocco da voi non mi piaceva, ma ora che so che qui ci vive pure quell’essere… Non se ne parla!
-Ma non ne avevamo già parlato?
Tuonò la voce di DooJoon, seguito dal resto del branco. Feci finta di non sentirlo e continuai il mio lavoro.
-Senti, non puoi andartene! Non ti sei ancora ripresa!
Continuò, non ricevendo la mia minima attenzione. Lui fece per dire qualcosa ma L’Odioso sussurrò loro qualcosa e poco dopo uscirono tutti. Tranne lui. Tranne io. Tranne noi.
HyunSeung si sedette comodamente sul divano e mi fissò con scarso interesse. Sentendomi fin troppo osservata mi bloccai e lo guardai irritata.
-Che vuoi?
Il ragazzo non rispose e rimase immobile a fissarmi con uno sguardo che mi metteva quasi i brividi.
-Sei te che devi parlare.
Disse semplicemente, dopo un tempo che mi sembrò infinito. Io mi strinsi nelle spalle e sentii il freddo prendere il sopravvento.
-Ogni volta che ho vissuto con qualcuno è andata a finire male…
Sussurrai osservando il pavimento di legno sotto i miei piedi. HyunSeung si alzò e lentamente mi venne davanti. Mi prese il mento tra due dita e ci ritrovammo faccia a faccia, con pochi centimetri che ci separavano. I suoi occhi neri erano incatenati ai miei e sembravano non volerli mai più lasciar andare… Erano così bui, scuri, senza la minima traccia di colore. Occhi dei quali, solitamente, si ha paura ma che invece ti infondevano una voglia pazzesca di fissarli per tutta la vita, cercando di farli sorridere, di colorarli…
-Gli uccellini ti ringrazieranno per il riso.
Sussurrò lui. Io ci impiegai un attimo prima di capire cosa avesse detto… Lo guardai confusa per poi allontanarmi.
-Come?
-Sai – continuò senza badarmi, incrociando le braccia e assumendo un’espressione pensierosa – DooJoon si arrabbia sempre un sacco quando le persone non apprezzano il suo cibo, pensa cosa farebbe se scoprisse che qualcuno di nome Lee ChaeRin l’ha addirittura buttato fuori dalla finestra… magari dopo averglielo chiesto. Uh… sarebbero grossi guai…
Concluse annuendo convinto. Io spalancai la bocca incredula. Quel brutto, lurido, strisciante, idiota, spregevole essere bipede… Come avevo potuto farmi tanto impressionare da quelle cacchette rinsecchite che aveva al posto degli occhi!
-Tu… non oseresti…
I nostri occhi si tramutarono in due fessure quasi invisibili e la voce si tramutò in un sibilo crudele di serpente.
-Oh si, oserei…
Senza pensarci un momento mi scagliai contro di lui, lasciandolo di stucco.
-Non osare! Non osare! Non osare!
Strillai aggrappandomi con le gambe al suo torace e tirandogli pugni in testa. Il ragazzo rimase un attimo scioccato per poi cercare di staccarmi.
-Razza di una scimmia! Mollami!
Urlò ridendo come uno scemo. Smisi di tiragli pugni e lo guardai sconcertata.
-Perché ridi?!
Gli chiesi dandogli una sberla in testa.
-Perché sei assurda…
Rispose sorridente, mettendo le mani sulla mia schiena per non farmi cadere. Stavo per ricominciare a picchiarlo quando la porta si aprì e i cinque Beast entrarono come se nulla fosse, ma appena girarono l’angolo e ci videro in quella posizione, che poteva essere interpretata parecchio male, uscirono come dei fulmini lasciandoci con un semplice “Scusateci”. Io fissai HyunSeung con occhi sgranati mentre lui cercò di soffocare delle risate. Fu inevitabile che un altro pugno lo colpì. Evidentemente fin troppo forte visto che cademmo rovinosamente sul divano.
-Aaaah! Le mie gambe!
Urlai sentendo il suo peso che le schiacciava. Subito le tolse e mi ritrovai a cavalcioni sul suo petto. Non era possibile avere un rapporto normale di NonTiConoscoENonMiInteressi con quel ragazzo… perché ti ritrovavi sempre in situazioni imbarazzanti. Sbuffai rumorosamente e un ciuffo di capelli svolazzò via dalla mia fronte.
-Ma quanto mi ami?!
Chiese ridacchiando e mettendo le braccia dietro la testa.
-Ti odio.
Risposi cercando di alzarmi, ma appena misi piede a terra caddi di sedere, facendomi un male tremendo.
-Dolore?
Mi chiese in uno sbadiglio. Io mi accasciai pigiando le mani sul fondoschiena. Non lo sentii più aprire bocca e poco dopo si alzò e mi venne davanti. Con delicatezza tolse le mie mani e fece per toccarmelo ma io gli bloccai le dita in tempo.
-Cosa credi di fare, razza di un fenicottero bianco sdentato?
Il ragazzo si mise a ridere per poi rialzarsi e scrutarmi dall’alto. Si abbassò e mi circondò con le braccia. Di sicuro non ce l’avrebbe mai fatta a prendermi in braccio in quella maniera, era fin troppo mingherlino per potermi reggere e… Ma quando mi sentii sollevare da terra come un peso piuma rimasi a dir poco allibita. Come diavolo aveva fatto a prendermi con tutta quella facilità?
HyunSeung mi posò su un letto per poi dirigersi in cucina. Tornò poco dopo con un sacchetto congelato con dentro qualcosa di verde… Me lo poggiò sul sedere e una fitta di dolore mi percorse la schiena.
-Sei proprio scema… Tanto male?
Disse quasi serio. Io alzai la testa e lo fulminai.
-Io farei fema?! Non fu che fi fei buffafo ful difano…
Dissi, soffocata dal cuscino nel quale avevo immerso la testa.
-Non mi sono buttato! Tu mi hai spinto!
Protestò lui dandomi una manata sul fondoschiena e facendomi imprecare dal dolore.
-Cretino!
Urlai tenendomi su con i gomiti. Voltai la testa e lo fissai in cagnesco.
-Dove sono andati gli altri?
Chiesi poi, notando che lo sguardo arrabbiato con lui non funzionava per nulla.
-Al locale di Bom. Per provare per questa sera.
Rispose disinteressato mettendosi comodo su una sedia lì accanto.
-Ha riaperto?
Chiesi sgranando gli occhi. La sera prima ero andata ma era chiuso…
-Già. Per la riapertura ci aveva chiesto se potevamo esibirci. L’ha tenuto chiuso per alcuni mesi… credo per ristrutturarlo un po’.
Quando udii la risposta di HyunSeung rimasi a dir poco sconvolta.
-Sì. Sei stata rinchiusa in casa per quasi tre mesi e sì, Sandara è ancora in coma.
Disse prima che lo domandassi io. Come faceva a sapere che non ero mai uscita di casa e di Sandara non riuscivo proprio a spiegarmelo, ma in quel momento era l’ultimo dei miei problemi.
Sprofondai nuovamente la faccia nel cuscino ed inspirai profondamente sentendo un profumo floreale pizzicarmi le narici e darmi un minimo di senso di calma.
-Lo sai che ci dormo io là?
Sussurrò d’un tratto, sfiorandomi l’orecchio con le labbra. I brividi iniziarono a scendere la mia schiena e mi venne la pelle d’oca. Alzai la testa e feci per mettermi in piedi ma HyunSeung mi ributtò giù, non muovendosi dalla posizione in cui si trovava.
-Toglimi una curiosità… Come mai conosci Dong YoungBae?
Io girai leggermente la testa e me lo ritrovai davanti.
-Cosa te ne importa?
Gli chiesi a mia volta. HyunSeung fece uno strano sorrisino per poi tornare a sedersi normalmente. Quel ragazzo mi faceva quasi paura… quei sguardi che lanciava erano perforanti… e come poteva sapere anche il vero nome di Taeyang?
-Tra un po’ devo andare anche io al locale di Bom. Vieni anche te. E ti dico io come vestirti.
Decretò poi aiutandomi ad alzarmi.
 
Scesi dalla sua auto con addosso un mini vestito attillato tutto paillettato e un tacco dodici da far girar la testa.
-Come ho fatto a farmi convincere da te… come…
Dissi tra me e me facendolo ridere di gusto. Appena fummo davanti l’entrata del locale notai come lo aveva ben fatto… All’esterno c’erano delle enormi luci al neon che lo facevano notare maggiormente e poi notai anche il nuovo nome che gli aveva dato… New Evolution of the 21st century…
-Forte il nome, non credi, CL?
Mi chiese con uno strano sorriso.
-Sì, ma non chiamarmi in quel modo.
Risposi fredda.
-Eri stata tu a presentarti così la prima volta.
Disse andando sul retro del locale entrando da una porta di servizio per evitare tutta la coda di persone, seguito da me.
-Già… ma non usare quel nome ugualmente.
Quando entrammo nel centro del locale l’interno non mi sembrò poi tanto cambiato… anzi, era quasi uguale a com’era prima.
-Oh! È arrivato finalmente!
Urlò DongWoon alzando le braccia all’aria.
-Ed è riuscito a portarla con lui…
Commentò poi DooJoon fissandomi divertito.
-Ok HyunSeung. Rivelami il secreto per riuscire a far indossare vestiti del genere alla nostro Rin!
Esclamò Bom comparendomi davanti. Mi fissò per un paio di secondi per poi stritolarmi in un abbraccio.
-Ero preoccupatissima per te…
Mi sussurrò all’orecchio. Dopo alcuni minuti mi mollò e guardò i ragazzi uno ad uno.
-Bene. Apriamo.
Decretò infine avviandosi verso le porte principali.
-Sai chi verrà questa sera?
Mi chiese d’un tratto HyunSeung versandosi un liquido di uno strano colore in un bicchiere. Io guardai gli altri componenti ma non riuscii a captare nulla nei loro sguardi.
-Taeyang e GDragon.
Rispose per poi bere con un sorrisino strano.
-Ah, ma cosa vuoi che li conosca! È impossibile!
Gli disse DooJoon indicandomi.
-Tu dici?! Io non credo proprio…
Il ragazzo mi fissò con quel sorriso per poi alzare un sopracciglio.
Quel HyunSeung sapeva qualcosa di grosso ma non riuscivo a capire cosa... e dal comportamento era qualcosa che riguardava me. Per esempio, come avevano conosciuto Bom? Nonostante fosse una ragazza molto amichevole si fidava di ben pochi e il palco non lo aveva più lasciato a nessuno dopo gli anni d’oro. L’unica possibilità era che una persona fidata le avesse assicurato la bravura di quei ragazzi oppure che conoscesse già qualcuno di loro…
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > B2ST/Beast / Vai alla pagina dell'autore: aris_no_nami