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Autore: K_POPforlife    01/09/2014    0 recensioni
"Questi due ragazzi non avevano nulla in comune, eppure il destino volle che si incontrarono."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Donghae, Eunhyuk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non smettere di sognare

 Hola!
Sono tornata ad aggiornare anche nella cateogria dei Super Junior !
Era da tanto che non scrivevo su di loro,così ho deciso di pubblicare una OneShot Eunhae.
All'inizio volevo scrivere una long, ma poi è venuta fuori  'sta cosa (se fa schifo abbiate pietà di me >.<)
Detto questo mi ritiro!
Fatemi sapere cosa ne pensate !
Annyeong ^_^


 

 

Lee Hyukjae frequentava una delle più prestigiose scuole della Corea del Sud : la Whomin High School. Suo padre ne era il principale finanziatore, e per questo lui godeva di una certa fama, sia tra gli studenti che tra i professori. Proveniva da una famiglia benestante, che gestiva un’enorme azienda specializzata nella vendita di alimenti. L’azienda prima apparteneva a suo nonno, che giunto ormai in età avanzata, aveva deciso di cederla al figlio.  Inutile dire che il prossimo erede sarebbe stato proprio lui: Hyukjae.  Non che questo lo entusiasmasse particolarmente, ma siccome era da quando aveva iniziato a gattonare che i suoi genitori non facevano altro che parlargli della magnifica azienda che un giorno avrebbe ereditato, ormai si era rassegnato al suo destino. In realtà lui avrebbe voluto fare tutt’altro: il suo sogno nel cassetto era quello di diventare un ballerino e di trasferirsi in America per poter entrare alla Juilliard. Solo una volta aveva tentato di parlarne con i suoi, ma la discussione era sfociata in un litigio e alla fine aveva ottenuto uno schiaffo in faccia e due mesi di punizione; dopo quella volta non osò mai più tirare fuori l’argomento . La sua passione per la danza era nata all’età di sette anni, quando una sera andò con sua madre a teatro a vedere un’esibizione di danza classica: in quel momento rimase totalmente affascinato dai ballerini sul palco, si muovevano con leggiadria e con il loro corpo riuscivano a trasmettere milioni di emozioni diverse. Da quel momento decise di voler danzare anche lui. Così, dopo aver supplicato sua madre, si iscrisse ad una scuola di ballo . I suoi non erano molto favorevoli, ma pensavano che si trattasse di uno stupido capriccio di un bambino. In realtà quel “capriccio” si trasformò in una vera  e propria  passione: Hyukjae iniziò a frequentare vari corsi e si accorse di preferire la danza moderna a quella classica. Nonostante tutto, continuava a seguire le lezioni di ballo , a esibirsi sul palco e  a coltivare il suo sogno impossibile. I suoi genitori, però, erano all’oscuro di quello che faceva e pensavano che lui avesse lasciato i corsi da molti anni. Per pagarsi le spese delle lezioni utilizzava i soldi che ogni mese i suoi gli davano.  Loro erano convinti che gli spendesse per frequentare i locali più alla moda e divertirsi con i suoi amici, ma in realtà a lui tutto questo non  importava, lui viveva solo per la danza e avrebbe continuato a farlo.

Lee Donghae era un ragazzo normale, che proveniva da una famiglia non molto ricca: suo padre era morto quando lui aveva dieci anni, lasciando sua madre, suo fratello e lui, pieni di debiti. La madre aveva dovuto lavorare molto per ripagare le spese del marito e in più mantenere la sua famiglia. Suo fratello e lui avevano sempre cercato di aiutarla facendo dei piccoli lavoretti per i vicini. Adesso che aveva sedici anni , era riuscito a  trovarsi un lavoro part-time e aiutare di più in casa. Oltre a lavorare, frequentava una scuola di  disegno, il suo sogno era quello di iscriversi in una buona università e diventare un architetto, come lo era stato suo nonno che ammirava tanto. Nonostante le ristrettezze economiche, lui era determinato a realizzare il suo sogno. Fin da piccolo era sempre stato un ragazzo molto timido e per questo motivo non aveva molti amici. Ma a lui non importava, era felice così : con i suoi amici si divertiva sempre moltissimo, a loro aveva confidato il suo sogno e loro facevano di tutto per incoraggiarlo ed aiutarlo a realizzarlo. Nonostante sapessero della sua situazione famigliare  non lo avevano mai preso in giro, né provato pena per lui, e di questo Donghae era molto riconoscete. Purtroppo a scuola le cose erano diverse, c’era sempre un gruppo di bulletti, che in qualche modo erano venuti a sapere delle sue condizioni economiche, che non facevano altro che prenderlo in giro e deriderlo. Lui stava molto male per questo, ma non voleva  mostrarlo per non far preoccupare nessuno. Per sua fortuna i suoi amici erano sempre lì, pronti a difenderlo.

Questi due ragazzi non avevano nulla in comune, eppure il destino volle che si incontrarono.

 

Un sabato sera Cho Kyuhyun, il migliore amico di Donghae, si presentò davanti  a casa sua ,obbligandolo a vestirsi in maniera elegante ed uscire con lui.  Quando gli chiese dove dovessero andare il ragazzo non rispose. Dopo aver camminato per più di mezz’ora i due arrivarono davanti ad un teatro : finalmente Kyuhyun  si degnò di spiegargli che erano venuti a vedere lo spettacolo di danza di un suo amico.
Non era molto entusiasta all’idea di vedere dei tizi in calzamaglia che ballavano, sinceramente a lui la danza non era mai piaciuta.
-Prima di trascinarmi qui potevi almeno dirmi dove saremmo andati.- disse Donghae acido.
-Sì, così ti saresti chiuso in casa come tutti i sabati sera ad aiutare tua madre a cucire! Hae, hai sedici anni, se ogni tanto esci e ti diverti anche tu non c’è nulla di male! E poi è stata proprio tua madre a chiedermi di portarti un po’ fuori! –
La madre di Donghae si preoccupava molto per lui e per suo fratello e  nonostante non navigasse nell’oro, faceva sempre in modo che i suoi figli potessero divertirsi come tutti gli altri ragazzi e a costo di lavorare il doppio gli dava sempre dei soldi da spendere con i loro amici. Ma entrambi ogni volta li rifiutavano dicendo di non averne bisogno. Sia Donghae che Donghwa preferivano risparmiare il poco denaro che avevano piuttosto che divertirsi come tutti gli altri, ma a differenza di quello che la madre pensava, a loro non pesava affatto dover rinunciare, erano felici di poterla aiutare, visto tutti i sacrifici che aveva fatto per loro.
-Mia madre si preoccupa troppo. Non è una tragedia rimanere in casa il sabato sera. E poi io mi diverto moltissimo a stare con lei e Donghwa.-
-Immagino che divertimento passare la serata a cucire delle calze! Donghae vedi di svegliarti un po’, altrimenti senza nemmeno accorgertene avrai sprecato tutta la tua giovinezza per niente! Non ti dico di andare in giro a spendere i soldi e darti alla pazza gioia, ma ogni tanto potresti uscire con i tuoi amici! Sia io che Siwon e Sungmin siamo molto preoccupati per te, negli ultimi tempi sei sempre più pallido e non esci mai se non per andare a scuola.-

-Scusami, non pensavo che foste tutti in pensiero per me. Ma ti assicuro che io sto benissimo così. Comunque se qualche volta volete uscire con me non ho alcun problema, ma ti prego non riportarmi mai più a vedere dei tizi in calzamaglia che ballano!-
-Guarda che la danza non è noiosa come credi. Quando vedrai il mio amico ballare te ne accorgerai. Sai questa sera farà sia un assolo che un balletto in coppia con un suo compagno. E tra l’altro il suo compagno è davvero fantastico! Ne rimarrai stupito.-
-Ne dubito- sussurrò Donghae.
Finalmente le luci si spensero e lo spettacolo cominciò. All’inizio Donghae non si interessò molto dei gruppi che ballavano, stava quasi per addormentarsi quando una gomitata di Kyuhyun lo svegliò totalmente.
-Adesso tocca al mio amico e al suo compagno- gli sussurrò nell’orecchio.
Quando i due ragazzi salirono sul palco, Donghae sentì come un brivido percorrergli tutta la schiena : era rimasto totalmente affascinato da uno dei due ballerini. Il suo corpo si muoveva con una tale leggiadria che sembrava volasse, ad ogni suo movimento il cuore di Donghae sussultava, e lui non riusciva più a staccargli gli occhi di dosso. Non aveva mai visto nulla di più perfetto. Prima d’ora nessun  ballerino era mai riuscito a trasmettergli così tante emozioni come aveva fatto quel ragazzo in quei pochi minuti. Quando i due ebbero finito partì un caloroso applauso dal pubblico e tutti, compreso Donghae, si alzarono in piedi. Kyuhyun rimase piacevolmente sorpreso nel vedere che all’amico era piaciuta l’esibizione.
-Se ti interessa adesso è il momento dei loro assoli. Prima ballerà il mio amico  e poi l’altro.-
Non fece in  tempo a rispondergli che subito ripartì la musica. Nonostante l’amico di Kyuhyun fosse molto bravo, a lui non trasmise nulla. Ma quando dopo, toccò all’altro ragazzo, il cuore di Donghae riiniziò a battere velocemente e come era successo prima, rimase completamente stregato dai movimenti di quel ballerino, dal suo fisico perfetto e dalla sua capacità di trasmettere mille emozioni mentre danzava.

Finito lo spettacolo Kyuhyun sparì. Ritornò qualche minuto dopo in compagnia di due ragazzi : erano i  ballerini che si erano esibiti insieme.
-Questo è il mio amico Henry Lau, e lui è il suo compagno di ballo, Lee Hyukjae.-
-Piacere di conoscervi, mi chiamo Lee Donghae- disse Donghae imbarazzato. Non appena i suoi occhi incontrarono per caso quelli di Hyukjae, il suo cuore iniziò a battere all’impazzata  e d’istinto abbassò lo sguardo .
Anche Hyukjae non era rimasto del tutto indifferente a quel ragazzo : il suo volto così tenero, che sembrava quello di un bambino, i suoi occhi che sembravano nascondere un velo di tristezza, lo  colpirono a tal punto che anche i battiti del suo cuore accelerarono,  e se l’altro ragazzo non avesse distolto lo sguardo, era sicuro che  sarebbe scoppiato per le troppe emozioni.
-Che ne dite di andare a bere qualcosa? Offro io!- chiese Henry entusiasta.
-Non dire cavolate! I bambini come te dovrebbero andare a letto a dormire- gli rispose Kyuhyun.
-Uffa, come sei cattivo! Io volevo solo divertirmi un po’. Ti prego solo per stasera! Dobbiamo pur festeggiare la riuscita di questo spettacolo!.-
-Va bene, ma solo per sta volta. E non  ti azzardare a prendere alcolici, o mi toccherà riportarti a casa in braccio come l’altra volta-  disse Kyuhyun.
-È successo solo una volta!  E  poi neanche tu potresti bere!- ribatté l’altro.
-D’accordo. Che ne dite di andare nel locale dove lavora Sungmin? Lì ci vanno tutti quelli della nostra età! Sono sicuro che ci divertiremo moltissimo!- disse Kyuhyun rivolgendosi agli altri due, che durante tutta la discussione erano rimasti a fissare il pavimento imbarazzati.
-Veramente io preferirei tornare a casa – disse Donghae titubante.
-Hae! Non fare il guastafeste! Stasera tu uscirai con noi che tu lo voglia o no!-
-La stessa cosa vale anche per te!- disse Henry rivolgendosi a Hyukjae.
-Dovete sapere che ogni volta che organizziamo un’uscita di gruppo lui rifiuta sempre. Ma questa volta non andrà a finire così- aggiunse rivolgendosi agli altri .

I due ragazzi, rassegnati, seguirono i loro amici di malavoglia.
-Così neanche a te piace andare nei locali.- disse Hyukjae nel tentativo di instaurare un dialogo con Donghae.
-No, non molto. Preferisco fare altro.- rispose il ragazzo accennando un sorriso.
-Cosa? Quali sono i tuoi interessi- chiese Hyukjae con troppa enfasi. Non sapeva nemmeno lui bene perché ma provava un forte desiderio di conoscere quel ragazzo, di sapere ogni cosa su di lui.
-Beh, veramente di solito resto in casa ad aiutare mia madre con il suo lavoro.- disse imbarazzato.
-Ah capisco, io invece preferisco rimanere chiuso per un’intera giornata nella sala prove piuttosto che andare in un locale.-
-Devi amare davvero moltissimo la danza! Visto che siamo in argomento, volevo farti i miei complimenti per l’esibizione di prima. Sei stato davvero fantastico!- disse entusiasta Donghae
-Grazie, sono contento che ti sia piaciuta. E comunque sì, amo moltissimo  ballare. Il mio sogno è quello di entrare alla  Juilliard ma purtroppo non potrò mai realizzarlo.- rispose Hyukjae con un velo di tristezza.
Nel vedere quel ragazzo intristirsi provò un forte desiderio di abbracciarlo, ma non lo fece, era troppo timido anche solo per avvicinarsi a lui.
-Mi dispiace. Posso chiederti perché? Però se non ti va non rispondermi, non voglio obbligarti.-
Hyukjae decise di rivergargli il motivo, il suo istinto diceva di fidarsi di quel ragazzo dagli occhi dolci.
-Purtroppo sono destinato ad ereditare l’azienda di famiglia e non ho altra scelta. Quindi dovrò rinunciare al mio sogno. Ma comunque non smetterò mai di ballare.-
-No! Non devi rinunciarci! Devi lottare per realizzarlo, anche a costo di andare contro la tua famiglia!-gli disse Donghae con un po’ troppa enfasi.

Hyukjae rimase allibito: mai nessuno lo aveva incoraggiato a seguire il suo sogno, non che lui lo avesse mai rivelato a qualcuno. Era sempre stato convinto di doverci rinunciare , ormai si era rassegnato da tempo a ereditare l’azienda del padre. Ma le parole di quel ragazzo appena conosciuto lo avevano scosso nel profondo, e tutte le sue credenze erano improvvisamente crollate. Non capiva nemmeno lui come fosse possibile che poche parole dette da uno sconosciuto potessero turbarlo così tanto. Vedendo che l’altro non reagiva, Donghae  continuò  a parlare:
-A dir la verità anche io ho un sogno, e nonostante i miei problemi economici non ci rinuncerò per nulla al mondo. A costo di dover fare cento lavori al giorno e studiare di notte , io diventerò un architetto!- concluse Donghae emozionato.

Sentendo quelle parole Hyukjae si stupì ancora di più: quel ragazzo era fantastico. Prima d’ora non aveva mai conosciuto nessuno così determinato. In confronto a lui, Hyukjae si sentiva un fallito. Forse doveva davvero iniziare a prendere in considerazione l’idea di diventare un ballerino professionista. In fondo la vita era una sola e bisognava viverla fino in fondo, in modo da non avere rimpianti.


La serata passò piacevolmente: Donghae e Hyukjae non fecero altro che parlare tra di loro, scoprendo di avere molti interessi in comune; Kyuhyun e Henry non facevano altro che bisticciare, finché Kyuhyun, stanco di ascoltare quel bambino poco cresciuto, andò al bancone da Sungmin. I due stavano insieme già da due anni e non riuscivano a passare molto tempo lontani l’uno dall’altro. Infatti Kyuhyun quasi ogni sera si recava nel locale dove lavorava il suo ragazzo e tutte le domeniche le passavano insieme.

-Hyukkie, andiamo a ballare? Mi sto annoiando!- chiese Henry con un faccino dolce, dopo che il suo amico lo aveva lasciato solo.
-Innanzitutto non chiamarmi così! Sai benissimo che odio quel soprannome e secondo sarebbe davvero scortese lasciare qui Donghae da solo!- ribatté scocciato Hyukjae.
-Non preoccupatevi per me andate pure a ballare, io rimango qui a guardarvi. –
-No, non ti lascio qui da solo ad annoiarti- gli disse Hyukjae.
-Hai ragione. Allora perché non vieni anche tu a ballare?- senza dargli il tempo di rispondere, Henry prese Donghae per un braccio e lo portò in mezzo alla pista. Hyukjae li seguì subito.
Donghae era davvero in imbarazzo, non aveva  mai ballato in vita sua, se non da piccolo in braccio a sua mamma, e non aveva la più pallida idea di come si facesse.
-Veramente io non so ballare.- urlò nell’orecchio di Hyukjae per farsi sentire.
-Segui me, ti insegno io!- detto questo lo prese per mano e si mise a ballare a tempo di musica.
Donghae cercò goffamente di imitarlo, senza molto successo.
Improvvisamente la musica cambiò e partì una ballad. Henry si mise a ballare con una ragazza con la quale stava filtrando, che aveva detto di chiamarsi Amber.
Hyukjae, un po’ in imbarazzo, chiese a Donghae di ballare con lui e l’altro accettò.
I due si strinsero l’uno all’altro, iniziando ad ondeggiare a tempo di musica.
All’inizio entrambi erano un po’ impacciati e non sapevano bene come muoversi, ma poco a poco iniziarono a rilassarsi e anche i loro movimenti diventarono più naturali, finché  i loro corpi si mossero in perfetta sincronia, come se da tempo fossero destinati a stare l’uno accanto all’altro.
Quando la canzone finì i due non si staccarono, rimanendo a fissarsi per interminabili secondi. Finché qualcuno non arrivò ad interromperli :
-Io vado via con la mia nuova amica! – disse Henry entusiasta.
-È  stato un piacere conoscerti Hae. Noi, Hyuk, ci vediamo lunedì alle prove! Bye bye!- detto questo si volatilizzò insieme alla ragazza di nome Amber .
-Forse dovremo tornare a sederci- disse Hyukjae.
-Già, lo penso anch’io.-
Così i due ritornarono al loro tavolo, ma questa volta erano troppo imbarazzati per continuare il discorso.
-Che ne dici se ci scambiassimo i numeri? Mi farebbe davvero piacere rivederti- disse Hyukjae per spezzare quell’imbarazzante silenzio.
-Mi farebbe davvero piacere rivederti, ma purtroppo non ho il cellulare. Se vuoi posso lasciarti la mia mail o il mio indirizzo di casa-
-D’accordo, la mail andrà benissimo.-  Hyukjae tirò fuori il suo telefono e segnò la mail del suo nuovo amico.
-Allora ti scriverò- disse con un enorme sorriso il ballerino.
-Aspetterò un tuo messaggio. Ora però credo proprio che debba andare. Son uscito senza chiavi e non voglio che mia madre rimanga alzata fino a tardi per aspettarmi.
-Se vuoi posso accompagnarti fino a casa, così se dobbiamo vederci so già dove abiti!- esclamò l’altro.
- Non preoccuparti, non voglio disturbarti, rimani pure qui a divertirti.-
-Nessun disturbo, e poi come ti ho già detto, odio questo genere di locali. Prima me ne vado meglio è-
-Se proprio insisti vieni pure con me. Prima però vorrei salutare Kyuhyun.-
Così i due andarono a cercare Kyuhyun che stava parlando animatamente con il suo ragazzo.
-Kyuhyun ,Sungmin, noi andiamo . Ci vediamo lunedì a scuola. Grazie per la bella serata.-
-D’accordo, ci vediamo! Stai attento quando torni a casa- disse premuroso Kyuhyun.
-Va bene mamma starò attento a non farmi rapire dagli alieni- gli rispose Donghae ridendo.
-Lo accompagno io, e ti garantisco che non gli succederà niente- intervenne Hyukjae.
-Meno male, se ci sei tu siamo molto più tranquilli. Questo ragazzo ha sempre la testa tra le nuvole e ogni volta che va in giro da solo rischia di perdersi.- aggiunse Sungmin.
-Yah Hyung! Non è vero! Non sono così stordito come dite voi!- disse Donghae arrossendo.
-Certo come no!- ribatté sarcastico Kyuhyun.
-Ora coraggio andate! E tornate pure a trovarmi quando volete!- concluse Sungmin.
-D’accordo. Ci vediamo! A presto!– disse Donghae per poi prendere per mano Hyukjae  ed uscire dal locale.
-Ti chiedo scusa per i mie amici, sono un po’ troppo apprensivi con me, non è vero che mi perdo sempre-disse Donghae.
-Non preoccuparti, sei fortunato ad avere degli amici che si preoccupano così per te.-
-Perché i tuoi amici non si preoccupano per te?- chiese Donghae sentendo il tono triste dell’amico.
-Diciamo che più che degli amici ho solo degli idioti che mi seguono ovunque vado e fanno tutto quello che gli dico. E solo perché mio padre è ricco, più che a me, loro sono interessati ai miei soldi.- rispose Hyukjae.
-Ma Henry non mi sembrava così!- ribatté Donghae.
-No , lui no. Per fortuna i miei compagni di ballo ci tengono davvero a me. Io mi riferivo ai miei compagni di scuola.-
-Capisco. Se proprio non ti piace puoi sempre trasferirti nella mia scuola! Sono sicuro che ci divertiremmo tantissimo tutti insieme. Sai a causa del fatto che sono  molto timido non ho tanti amici, ma quei pochi che ho sono davvero delle persone meravigliose. Non saprei come fare senza di loro.-
-Ti ringrazio per l’offerta, ma non credo che mio padre mi permetterebbe di cambiare scuola! -
-Allora vorrà dire che quando esco con loro ti invito! Così non sarai costretto ad uscire sempre con i tuoi compagni di classe-
-Grazie del pensiero, sei davvero gentile- gli disse Hyukjae sorridendo.
-Ecco siamo arrivati, questa è casa mia.- disse Donghae.
-Se vuoi puoi fermarti qui per la notte. Non vorrei che tornassi da solo a quest’ora.-
-Non preoccuparti, chiamerò un taxi. Tu va pure!-
-D’accordo. Grazie mille per avermi accompagnato e per aver passato la serata insieme,  mi sono divertito moltissimo!-
-Grazie e a te, anche io mi sono divertito. E domani controlla la tua casella di posta che ti manderò una mail!-
-La terrò sempre accesa! Grazie ancora! Ciao- detto questo Donghae rientrò in casa.
Hyukjae chiamò un taxi per tornare a casa.

 

La mattina dopo Donghae dormì fino a tardi, non era abituato a fare le ore piccole e la serata precedente lo aveva stancato parecchio. Sua madre era così felice che il suo bambino fosse uscito a divertirsi che non lo svegliò, nonostante avesse bisogno d’aiuto per cucire gli ultimi vestiti che avrebbe consegnato l’indomani.
Quando finalmente si svegliò, la prima cosa che fece fu  accendere  il suo vecchio e scassato computer per controllare la mail. Con sua grande delusione non c’erano nuovi messaggi. Pensò che magari Hyukjae stesse ancora dormendo. Così per cercare di distrarsi aiutò sua madre a pulire per poi preparare il pranzo. Suo fratello, invece, finì di impacchettare gli abiti.
Dopo aver mangiato ricontrollò la sua posta elettronica e con suo grande stupore trovò una nuova mail, il mittente era proprio Hyukjae :


 Ehi Donghae! Come va? Dormito bene? Io sì, anzi ero così stanco che mi sono appena svegliato      ( lo so che dormire fino all’una del pomeriggio non è il massimo) ! Comunque, appena sveglio ti ho mandato subito una mail, visto che bravo ?!? Spero che tu non abbia passato davvero la mattinata a controllare la posta … in quel caso ti chiedo scusa!  Ti ho scritto anche per chiederti se ti va di uscire con me verso le quattro … potrei passarti a prendere a casa tua. Se ti va allora rispondi a questo messaggio, altrimenti cancellalo pure e fai finta che non ti abbia detto nulla!

Spero di ricevere una tua risposta!
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    Hyukjae

 

Dopo aver letto quella mail sul volto di Donghae apparve un enorme sorriso, non sapeva bene perché ma era davvero contento che il suo nuovo amico gli avesse scritto , per di più chiedendogli di uscire con lui. Senza aspettare nemmeno un secondo  gli rispose subito:
 

Ciao Hyukjae! Anche io ho dormito bene, e questa mattina mi sono alzato più tardi del solito, verso le undici. Ad essere sincero non appena sveglio ho controllato subito la mia casella di posta, poi però l’ho spenta, e l’ho ricontrollata solo qualche minuto fa, quindi non c’è bisogno che ti scusi!
Certo che mi va di uscire con te! Alle quattro va benissimo. Ti aspetterò davanti al cancello.
Ci vediamo dopo!

                                                                                                                         Donghae
 

Non  fece in tempo ad inviare un messaggio che subito ricevette una nuova mail :

 

Fantastico! Allora passo da te dopo! Non vedo l'ora!

                                                         
Dopo averla letto Donghae spense il computer e controllò l’ora. Era solo l’ una e venti  e mancavano più di due ore all’appuntamento. Per sua fortuna quel giorno non doveva andare al lavoro, perché il negozio in cui lavorava era chiuso di domenica. Così, per far passare il tempo, si mise a fare i compiti, ma dopo neanche venti minuti chiuse subito il libro: era troppo agitato per l’incontro che non riusciva a concentrarsi! Per fortuna quegli esercizi non doveva consegnarli il giorno dopo!
Decise di scegliere cosa indossare, dopo aver ribaltato l’armadio da cima a fondo, optò per un paio di jeans e una felpa con cappuccio bianca, abbinata a delle scarpe dello stesso colore. Dopodiché riordinò la camera, che in quel momento assomigliava di più a un campo di battaglia, per tutti i vestiti che erano sparsi.
Finalmente arrivarono le quattro e Donghae si precipitò fuori dal cancello, dopo aver salutato sua madre e suo fratello.
Qualche minuto dopo arrivò Hyukjae. Donghae lo trovò assolutamente perfetto: era vestito con dei pantaloni neri attillati, abbinati ad una camicia bianca che facevano risaltare il suo fisico. Il suo cuore iniziò a battere all’impazzata e sembrava non volersi più fermare.
-Ciao!- disse sorridente Hyukjae
-Ciao! –rispose impacciato Donghae.
-Allora pronto per divertirti?- chiese  il ragazzo.
-Ehm, si!- rispose titubante Donghae.
- Non fare quella faccia! Ti assicuro che oggi ci divertiremo molto insieme! Stavo pensando di andare al Luna Park! Che ne dici, ti piace  l’idea?-
-Io adoro i Luna Park! Mi sembra un’idea fantastica!- poi però si ricordò che non  aveva i soldi per il biglietto.
-Però ecco io … non posso entrare … - disse quasi sussurrando.
-Guarda che se è per i soldi non devi preoccuparti! Avevo già intenzione di pagarti il biglietto, visto che sono stato io ad invitarti! Quindi non fare storie e accetta!-
-D’accordo, ti ringrazio- gli disse imbarazzato.
-Ora andiamo! Visto che  il parco divertimenti è qui vicino possiamo andare a piedi.-
Così Hyukjae prese Donghae per mano e i due si avviarono verso il Luna Park.
Una volta arrivati lì, decisero insieme quale giostra fare e si misero in fila: avevano optato per le montagne russe, che avevano scoperto di adorare entrambi.
Dopo aver provato altre giostre, fecero una pausa, e Hyukjae offrì dello zucchero filato all’amico, per poi sedersi su una panchina a mangiarlo.
-Allora ti stai divertendo?- chiese il ballerino.
-Sì! Era da tanto che non mi divertivo così!-
-Sono contento! Quindi la prossima volta uscirai ancora con me se te lo chiedessi?-
-Ci puoi scommettere! È davvero bello stare in tua compagnia! Però sceglierò io il posto dove andare-
-D’accordo, affare fatto!-
All’improvviso a Donghae venne un’idea, ma si sentiva in imbarazzo a dirla:
-Hyukjae … -
-Che c’è?-
-Ecco, ti andrebbe di venire sulla ruota panoramica con me?- chiese titubante.
-Da piccolo volevo tanto andarci ma siccome c’era una fila enorme i miei non mi ci portarono e quindi ho sempre sognato di salirci- aggiunse diventando tutto rosso.
-Ci vengo volentieri! Guarda che non ti devi vergognare! Anche io ho sempre sognato di salirci ma non ne ho mai avuto l’occasione! Coraggio andiamo!- detto questo afferrò per un braccio Donghae e lo trascinò davanti alla giostra.
C’era una lunga coda, ma i due aspettarono pazientemente ridendo e scherzando.
Finalmente toccò il loro turno.
Quando la ruota iniziò a salire in alto, Donghae ammirò estasiato il paesaggio sotto di loro:
-Hyukkie! Guarda qui! È bellissimo! -
Sentendo quelle parole il ragazzo arrossì, di solito non gli piaceva quando lo chiamavano così, ma sentire Donghae che lo faceva non gli dette fastidio, anzi in quel momento pensò che fosse il soprannome più bello del mondo.
Hyukaje si avvicino a lui e si mise ad osservare il paesaggio.
-Hai ragione è davvero bello!-
-Sai, sono contento di essere venuto qui , è valsa la pena fare quella lunghissima fila!- disse Donghae con il tono di un bambino di tre anni.
Dopo quelle parole  ci fu un momento di silenzio, i due non se n’erano accorti, ma erano terribilmente vicini: quando  i loro sguardi si incrociarono i loro cuori iniziarono a battere così forte che sembravano  stessero per esplodere.
Hyukjae ormai l’aveva capito, sapeva che quello che provava nei confronti di Donghae  era qualcosa di più di una semplice amicizia. Poteva sembrare strano, in fondo lo conosceva da meno di ventiquattro ore, eppure era certo di essersi innamorato di lui.
-Donghae, io dovrei dirti una cosa, ma prima dovresti chiudere gli occhi e promettermi che non gli aprirai finché non avrò finito-
-D’accordo, te lo prometto.-
Quando Donghae chiuse gli occhi, Hyukjae si avvicinò a lui, afferrò delicatamente il suo viso, prese coraggio, avvicinò le sue labbra alle sue e poi lo baciò. Era il bacio più bello che Hyukjae avesse mai dato, nonostante prima di allora avesse baciato già moltissime ragazze, nessuna era riuscita a trasmettergli le emozioni che ora stava sentendo. Dal canto suo Donghae era pietrificato, quello era il suo primo bacio e non immaginava di certo che potesse essere  così. I battiti del suo cuore ormai erano fuori controllo il suo volto era in fiamme e in quel momento non riuscì a pensare a nulla , se non a quanto desiderasse che quell’ istante durasse per sempre. Purtroppo per lui, Hyukjae si staccò:
-Tu mi piaci, Lee Donghae – disse per poi rubargli un altro bacio, questa volta più appassionato.
-Ora puoi aprire gli occhi- gli disse Hyukjae allontanandosi.
Donghae lo fece e rimase piacevolmente sorpreso nel trovarsi a pochi centimetri dal volto di Hyukjae.
-Anche tu mi piaci Lee Hyukjae-
Sul volto del ballerino apparve un enorme sorriso:
-Quindi da oggi posso presentarti ufficialmente come il mio ragazzo?- chiese imbarazzato.
-Credo di sì- rispose l’altro arrossendo ancora di più.
Sfortunatamente il giro finì e così i due furono costretti ad allontanarsi per scendere dalla ruota.
Ma non appena furono a terra, Hyukjae strinse la mano del suo nuovo ragazzo e lo portò in un luogo appartato, dove potettero restare un po’ soli senza essere disturbati.
Giunta ormai la sera, i due decisero che era ora di rientrare  a casa.
Donghae invitò per la seconda volta Hyukjae a fermarsi da lui e questa volta accettò. Quando lo presentò a sua madre gli disse che lui era il suo nuovo ragazzo, con grande stupore dell’altro.
A differenza di quello che poteva pensare Hyukjae, la madre fu davvero contenta per la notizia. Voleva solo che i suoi figli fossero felici, e non le importava con chi fossero fidanzati, se maschio o femmina.

 

Da quel giorno i due stettero sempre insieme : dopo la scuola Hyukjae andava sempre nel negozio in cui lavorava Donghae, la sera si mandavano infinite mail e ogni weekend uscivano per un appuntamento romantico, a volte in compagnia dei loro amici Kyuhyun, Sungmin, Henry e Amber.
Un giorno Hyukjae trovò anche il coraggio di dire ai suoi genitori che non aveva intenzione di ereditare l’azienda di famiglia perché voleva dedicarsi totalmente alla danza. I suoi non la presero affatto bene, e quando diventò maggiorenne ed ebbe finito la scuola, lo cacciarono di casa. Così  fu costretto a trovarsi un lavoro, venne ospitato a casa del suo ragazzo e continuò a seguire i corsi di danza che tanto amava.

 

                                                                            10 anni dopo …

 

-Hyukkie! Se non ti sbrighi farai tardi alle prove- urlò Donghae che stava per uscire di casa.
-Eccomi! Sono pronto! – disse Hyukjae apparendo all’improvviso alle sue spalle.
- Mi hai spaventato!- disse Donghae dopo aver lanciato un piccolo urlo.
- Era mia intenzione farlo! – ribatté l’altro.
-Ora andiamo, non vorrai mica arrivare tardi alle prove proprio il pomeriggio prima dello spettacolo! Lo sai che l’esibizione di questa sera è importantissima! Non capita tutti i giorni di esibirsi in uno dei più importanti teatri di New York!

-Lo so , lo so, me lo hai già ripetuto almeno cinquanta volte! Però la prossima volta voglio esibirmi in un teatro interamente progettato da te, caro il mio architetto.-
- Se diventerò così bravo allora potrei provarci!-
-Ma tu per me sei già il miglior architetto del mondo- disse Hyukjae per poi dargli un bacio sulla guancia.
-Peccato che il resto del mondo non la pensi come te!- rispose sarcastico l’altro.
-Ora però andiamo, se no arrivi davvero in ritardo!-
-Agi ordini!- detto questo i due uscirono e si diressero verso le loro mete.

Ormai erano due anni che si erano trasferiti a New York  e sebbene all’inizio fu difficile adattarsi, ormai si erano abituati alla frenesia di quell’enorme città. E poi finché erano insieme  tutto il resto non aveva importanza.
Hyukjae non era entrato alla Juilliard come studente, ma bensì come insegnante, mentre Donghae, dopo essersi laureato in architettura aveva deciso di seguire il suo amato negli Stati Uniti, perché era sicuro che un lavoro lo avrebbe trovato anche lì. Ogni mese mandava dei soldi alla sua famiglia, che ormai era riuscita a pagare tutti i debiti. Per quanto riguarda la famiglia di Hyukjae, dopo averlo cacciato di casa, non si fecero più sentire e non si preoccuparono nemmeno se il loro figlio stesse bene. Dai giornali lui era venuto  a sapere che l’azienda l’aveva ereditata un suo cugino, che aveva visto una sola volta in vita sua.

 

E così questi due giovani ragazzi, provenienti da due mondi  diversi, finirono con lo stare insieme. Il destino volle che si incontrassero per caso, si conoscessero e si innamorassero l’uno dell’altro. E anche adesso che sono diventati adulti, lo stesso destino ha voluto che rimanessero insieme, per sempre.

 

 

 

 

 


 

Nota dell'autrice : Allora, inanzittutto chiedo scusa se verso la fine sono stata un po' precipitosa, ma dovevo concluderla in qualche modo!
Non ho fatto molte ricerche sulla Juilliard, quindi non so se si possa diventare insegnanti così giovani, ma vi prego di sorvolare su questi dettagli !
Fatte queste precisazioni me ne vado! *evapora*

  
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