All of me
What would I do without your
smart mouth
What’s going on in that beautiful
mind
And I’m so dizzy, don’t
know what
hit me, but I’ll be alright
Aang
non si era mai accorto di quanto fosse bella Katara. Si
ritrovò a fissare le
sue labbra, illuminata dalla tremolante luce del fuocherello, che
scoppiettava
incessantemente davanti a loro. Era calato il silenzio tra loro due,
quando
anche Sokka si era ritirato nella sua tenda. Erano passati due anni da
quando
Ozai era stato sconfitto e loro erano rimasti a viaggiare per le terre
conosciute come sempre. Due anni dalla pace.
Aang si ritrovò immerso nei suoi pensieri, ma non aveva
distolto lo sguardo
dalle labbra della giovane, che intanto si era ritrovata a fissarlo a
sua
volta, mordicchiando nervosamente il labbro inferiore tra i denti.
Rimasero
così alcuni minuti, fino a quando la voce cristallina della
ragazza attraversò
l’aria. “Aang?”. Oh, la sua voce era
sempre stata così delicata? Spostò lo
sguardo nei suoi occhi azzurrini che riflettevano il crepitio delle
fiamme e
sorrise. “Si?”. “Tutto ok?”
chiese, sorridendo. “Oh… Si. Pensavo.”
Rispose il
ragazzo, gettando lo sguardo al cielo sopra di loro. Katara sorrise,
mordendosi
di nuovo il labbro inferiore. Una leggera spolverata di rosso le
colorò le
guance. “Anch’io.” Sussurrò.
Aang posò ancora lo sguardo su di lei e arrossì.
Era veramente bella.
My head’s under water
But I’m breathing fine
Katara
trattenne il respiro alla vista degli occhi grigi del ragazzo
illuminati dalla
luce del fuoco. Erano sempre stati belli e Katara ne era sempre stata
affascinata. Da un mese a questa parte lo aveva ammesso a se stessa. Lo
amava.
Alzò ancora lo sguardo e incontrò di nuovo quegli
occhi grigi che tanto
adorava. Aang la stava fissando-ancora- e aveva le guance rossastre.
Sorrise
istintivamente. “Sei tutto rosso.” Rise. Aang
sgranò gli occhi. “Uh, ehm.
Io…”
balbettò, arrossendo di più. Katara rise ancora.
“Sei dolcissimo, Aang!”. Un
sorriso stirò le labbra del ragazzo. Katara
inclinò la testa e corrucciò le
labbra, a mo’ di richiesta. “Cosa?”
Chiese Aang, deglutendo. Le labbra della
ragazza erano una grande distrazione quella sera. “Mi stai
fissando.” Disse
semplicemente la ragazza, scrollando le spalle. “È
che…” Cominciò il ragazzo,
grattandosi la nuca. “Mi sento strano, stasera.” Confessò.
Cause all of me
Loves all of you
All
your perfect imperfections
‘Cause
I give you all, all of me
And you give me all, all of you
Katara
ravvivò il fuoco con un
bastone. “Strano?” Chiese, curiosa.
“Si.” Rispose lui, serrando le labbra e
lasciandosi cadere all’indietro, sdraiandosi sulla schiena.
La ragazza lasciò
cadere il bastone e si andò a sedere di fianco a lui.
Distrattamente iniziò a
disegnare cerchi sul tessuto arancione con l’indice.
Aang
deglutì rumorosamente.
“C-cosa stai facendo?” Balbettò. Katara
si riscosse dai propri pensieri e si
alzò bruscamente. “Scusa,
io…”. Aang si era alzato insieme a lei e le aveva
alzato il mento con un dito, sorridendo. “Mi piaceva,
sai?”. Katara sorrise.
Aang si sdraiò di nuovo e la ragazza ricominciò a
disegnare cerchietti sul
tessuto arancione. “A cosa pensavi prima, Aang?”
Chiese all’improvviso lei. Il
ragazzo quasi non soffocò con la sua stessa saliva.
“Aang! Tutto bene?”. “S-si,
sto bene, non preoccuparti.” Mormorò.
“Comunque pensavo a delle cose che sto
scoprendo in questo periodo. E tu? A che pensavi?”.
Katara arrossì teneramente. “I-io…
Pensavo a un ragazzo.”.
How many times do I have to tell
you
Even when you’re crying
you’re
beautiful too
My worst distraction, my rhythm
and blues
You’re crazy and I’m out of
my
mind
“Ah.
E chi… Chi è?” Chiese
ancora, fingendo indifferenza. “Passo.”
Sussurrò Katara, girandosi verso il
fuoco per nascondere il rossore che aleggiava sulle sue guance. Aang si
mise a
sedere e la guardò confuso. “Non… Non
vuoi dirmelo?” Chiese, con un tono di
delusione nella voce. Katara sospirò. “Non
è che non voglio Aang, non posso…
Scusa.” Mentre mormorava questo, si girò verso il
ragazzo e lo abbracciò forte,
lasciando il ragazzo di stucco. La ragazza si rintanò sulla
spalla di Aang,
strofinando il naso contro il suo collo e causando un brivido lungo la
freccia
che correva sulla schiena del ragazzo, che nel frattempo stava
ricambiando
l’abbraccio. “Sai una cosa? Io invece pensavo a una
ragazza.” Sentenziò il
monaco, scostandola da lui in modo da poterla guardare. La ragazza
corrucciò le
labbra e piegò la testa di lato, di nuovo. Gli occhi di Aang
si allargarono
impercettibilmente. Accidenti, quelle labbra.
“Sai, questa ragazza è bellissima. Sempre. Quando
sorride, poi. È uno
spettacolo. Ha degli occhi così azzurri che… Wow.
Un naso piccolo e all’insù. Delle
labbra carnose che sono una distrazione così grande per me.
Dei capelli castani
morbidi e lunghissimi. Ha la carnagione scura. È una
dominatrice dell’acqua.”
Sorrise, scuotendo la testa. “ Sei tu.”.
Cause
all of me
Loves all of you
Cards on the table, we’re both
showing hearts
Risking it all, though it’s hard
La
ragazza alzò di scatto la testa, il rossore che si era
stabilito
definitivamente sulle sue guance. “I-io?” Chiese
timidamente. Aang deglutì, poi
dischiuse le labbra in un tenero sorriso. “Hmm.”
Annuì. “Oh.” Sussurrò,
abbassando la testa e mordendosi il labbro per reprimere un sorriso.
“Non è da
me essere così diretto.” Mormorò Aang a
disagio. “Io… Davvero, non ho idea di
quello che mi stia succedendo. So solo che il ragazzo a cui pensavi
è davvero
fortunato.” Proseguì,
grattandosi la
nuca. Katara alzò lo sguardo verso di lui e sorrise.
Alzò una mano verso di lui
e gli accarezzò una guancia. Aang deglutì
rumorosamente e dischiuse le labbra,
inspirando forte. Con un dito la ragazza tracciò il profilo
del naso e delle sue
labbra, per poi scorrere giù, a sfiorare il mento e il
collo. Riportò lo
sguardo negli occhi del ragazzo. “Non ho la più
pallida idea di cosa io stia
facendo.” Sussurrò, sorridendo. Si sporse su di
lui e si accoccolò con la testa
nell’incavo del suo collo, allacciando le mani dietro alla
schiena del monaco.
“Devo dirti una cosa, Aang.” Mormorò.
Le mani grandi di Aang erano sulla schiena esile della ragazza,
avvicinandola a
lui. “Dimmi tutto, allora.”
You’re my end and my beginning
Even when I lose I’m winning
I give you all, all of me
And you give me all, all of you
La
dominatrice chiuse gli
occhi. “Sei tu il ragazzo.” Sussurrò.
Aang sgranò gli occhi. “C-cosa?”
Balbettò, scostandola e guardandola negli occhi. Lei
sospirò, accarezzando il
tessuto della veste del ragazzo. Lui le alzò delicatamente
il mento con un dito
e la fissò negli occhi. Le sorrise teneramente, per poi
scostarle una ciocca di
capelli dietro l’orecchio e accarezzarle la guancia
dolcemente. Lo sguardo di
Aang cadde nuovamente sulle labbra rosacee della ragazza.
Deglutì ancora,
dischiudendo le sue di labbra. Oh, quale dolce distrazione. Stettero
lì a
guardarsi per un minuto scarso, mentre calva il silenzio tra loro due.
Fu
Katara a romperlo. “Aang, ne ho bisogno.”
Ansimò.
La
voce della ragazza era spezzata e più acuta del solito, cosa
che provocò ad
Aang un brivido lungo la spina dorsale. Si avvicinò al volto
della ragazza,
sentendo il suo respiro caldo infrangersi sulla sua pelle. Altra
scarica di
brividi. Fece scontrare i loro nasi, in un contatto che gli fece girare
la testa.
“Ti prego.” Ansimò ancora.
“Fal-” Non riuscì a terminare che le
labbra di Aang
erano sulle sue, assaporandosi a vicenda. Katara gemette sorpresa. Aang
emise
un verso roco, sentendo il sapore di menta delle labbra della ragazza.
Si
staccò da lei sorridendo. “Ti amo.”.
“Anch’io.”
A. x
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