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Autore: sereinki    02/09/2014    5 recensioni
Roxy è una ragazza difficile, ha 17 anni e odia la scuola.
La professoressa Wilson è l'incubo di Roxy da ere prestoriche, e come al solito ha inventato un progetto idiota.
“Caro amico, ti scrivo”. Sarebbe un bel titolo, se non fosse che più che ad un caro amico, i suoi studenti avrebbero dovuto scrivere a perfetti sconosciuti.
{Dal testo}
"Ti sei mostrata a me per quello che sei, senza preoccuparti di quello che avrei potuto pensare di te.
Ed è così che devi essere, devi sbattertene di quello che la gente pensa. Sbattitene e vivi la tua vita come vuoi. Non permettere a nessuno di comandare sul tuo futuro o sul tuo modo di essere.
Ricordati chi sei, sempre e non scordarlo."
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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-Signorina Smith, si può sapere che cosa ha ora?- chiese la Wilson, dopo aver spiegato l'ennesimo stupido ed idiota progetto. Roxy sospirò, era una vecchia pazza.
-Non trovo sia una cosa normale, insomma non sono nostri amici e poi che ne sappiamo noi, potrebbe capitarci un maniaco sessuale- rispose lei, alzando le spalle.
-Smith, la smetta di blaterare e per una buona volta accetti e stia zitta!- disse la prof, esasperata. Roxy zittì, aspettando che Ferdinando, il cocco della Wilson, passasse per i banchi, con un sacchetto di stoffa rosa. Quando sì fermò davanti a lei, Roxy fece una smorfia schifata. Aveva sempre odiato il rosa, era troppo femminile, per lei. Infilò la mano nel sacchetto e ne tirò fuori un pezzo di foglio accartocciato. Quando il ragazzo si allontanò, decise di aprirlo, ci mise un bel po', dato che era piegato cinque volte su se stesso. Il suono della campanella le inondò la testa, mentre leggeva la calligrafia graffiante della Wilson. L'unica cosa che riuscì a leggere, prima che Niv le saltasse addosso, fu “Londra”.
 
-Quindi è di Londra, figo- disse Nivelle, legandosi i capelli color arcobaleno con una bandana. Roxy fece lo stesso, ma legò i capelli rossi in uno chinchong.
-Esatto, invece il tuo?- chiese Roxy, mentre scendevano le scale dell'istituto.
-Polonia, spero sia un ragazzo, davvero- commentò lei, facendo ridere l'amica. Arrivarono in strada, iniziando ad incamminarsi verso le loro rispettive case.
-Tu gliela scrivi oggi, la lettera?- chiese Niv, mentre salutava un ragazzo che le arrivò accanto. Roxy alzò le spalle, senza accertarsi che l'amica la stesse guardando.
-Non lo so- aggiunse. Arrivarono all'incrocio che le separava. Roxy a sinistra, Niv a destra.
-Ti chiamo io- disse Niv, prima di girarsi e darle le spalle. Roxy non rispose, non ce ne era bisogno, sapeva che Niv non accettava repliche o altri commenti. Così aprì la porta di casa, scoprendo di essere sola...con il cagnolone. Sniff, le arrivò addosso, leccandola. Era un pitbull di due anni, il suo regalo per i 15 compiuti. Lo accarezzò ed entrò in cucina, lanciando lo zainetto sul tavolo di vetro al centro della stanza. Le pareti erano bianche e i mobili di un color acciaio, come il frigorifero. Lo aprì, senza trovarci nulla di interessante, non per i suoi gusti, così lo rischiuse. Si sedette al tavolo, valutando le ipotesi su cosa potesse fare. Sbuffò. Niv aveva l'allenamento di basket, Jason era al campo da skate e Spart probabilmente dormiva. Lui dormiva sempre. Sbuffò di nuovo, aprendo lo zaino. Ne tirò fuori l'astuccio e il quaderno di italiano, poi decise. Avrebbe scritto la lettera, tanto che aveva da perdere. Frugò alla disperata ricerca dell'indirizzo, poi andò in camera della madre, aprendo il comodino e prendendo una busta e un francobollo. A sua madre piaceva scrivere e mandare lettere a tutti, soprattutto agli amici che aveva incontrato durante il suo viaggio a Parigi, per questo Roxy pensava che sarebbe stata entusiasta del nuovo progetto. Scese le scale e si risedette staccando un foglio bianco dal quaderno. Poi ci ripensò, sarebbe stato scortese e da menefreghista. Così risalì verso la camera di sua madre e riaprì il comò. Tirò fuori i fogli che teneva nascosti in una scatola. Erano color crema e profumavano di lavanda. Sua madre era fissata per quella pianta. Scosse la testa, e riscese le scale. Finalmente potè sedersi tranquillamente, certa di non aver dimenticato nulla. Prese la sua penna preferita, quella con la mucca come tappo. Gliel'aveva regalata Spart a Natale. Sospirò, come poteva iniziare?
 
Caro amico...
no nemmeno si conoscevano
 
Cara ragazza
no magari si offendeva se era un ragazzo
 
Caro corrispondente...
mmh, un po' troppo formale
 
Caro tu
Sì, forse un po' da idioti, ma poteva andare.
Sospirò e decise di iniziare.
 
Caro tu,
non so se sei maschio o femmina, per questo motivo sono rimasta sul vago.
Comunque, quella pazza della mia professoressa ha inventato questo, a parer mio, stupido progetto.
Non so cosa ne pensi tu, non so nememno se ne eri a conoscenza, non si sa mai cosa aspettarsi da quella. Ma dato che se mi becca ad aver saltato questo compito sono bocciata, inizierò a presentarmi.
Mi chiamo Roxanne, ma lo odio, per cui chiamami Roxy, se mai decidessi di aderire a questa stupida cosa. Ho 17 anni e vivo in Canada da sei anni, prima abitavo a New York.
Che dire di me...odio il rosa, e qualsiasi cosa sia troppo femminile.
Non sopporto la musica depressa, ma vivo di rap e di rock. Ho una sorella di 9 anni, si chiama Lilian ed è una grandissima rompi coglioni, da quello che avrai intuito adoro usare parolacce.
Ho anche un cane, si chiama Sniff, nome strano penserai, ed è vero. Ma quando lo abbiamo preso stava sniffando della droga che mio padre ha trovato in un'auto. Sì, mio padre è uno sbirro, bella merda vero? Io non ci trovo niente di male, ma le persone attorno a me sì, non mi parlano, sai? Penso abbiano paura che sputtani le cose a lui, poveri illusi. Sono io la prima che si fa qualche spinello con gli amici.
Probabilmente ti sarai reso/a conto di quanto io sia strana e mi denuncerai alla polizia.
No problem, ho la fedina penale sporca. Non ho ucciso nessuno, non preoccuparti. Ho solo dato un calcio nei gioielli di famiglia al mio ex e uno sputo in faccia alla sua troietta di turno, non picchio le donne per sua fortuna. Mi sono fatta una notte in cella, ma è stata la cosa più bella che io abbia mai fatto. Ora quei due cambiano strada ogni volta che mi vedono, mi sento potente.
Per quento riguarda mia madre, bhe lei è una caso a parte.
Frequenta mille corsi di pilates, zumba, tango, liscio e cazzate varie. Per cui non ha nememno il tempo di star dietro alla famiglia. Quindi la maggior parte del tempo mia sorella è con me, sto già progettando il suo omicidio. In più Spart e Jason, i miei migliori amici, si sbarazzeranno del corpo senza dare nell'occhio. Credo che anche loro abbiano qualche problemino mentale, ad esempio adesso, mentre ti sto scrivendo, Spart è entrato in casa vestito da peppa pig e sta leggendo tutto...

-Tu sei pazza, non vorrai spaventarla in questo modo. Potrebbe davvero denunciarti o diventare schizzofrenica. Andrà in giro con le tue parole stampate in testa e l'omicidio di tua sorella sulla coscienza- commentò Spart, togliendosi l'enorme testa da maialina rosa che indossava. Sbuffai, riprendendo il foglio dalle sue mani e finii la lettera.
 
Ci sono molte altre cose su di me, ma un foglio non basterebbe, quindi credo che smetterò qui.
L'unica cosa che so dirti è che sto ancora cercando quel qualcuno in grado di capirmi, di non considerarmi pazza o strana. Che sappia semplicemente amarmi per quella che sono.
Che schifo, ho appena detto una cosa profonda, vado a vomitare.
A presto, spero.
Roxy
 
 
-Ripeto, tu sei pazza- disse il biondo, sedendosi sullo sgabello accanto a lei. Roxy alzò un sopracciglio.
-Certo, perchè vestirsi da Peppa Pig a 18 anni e in piena estate è normale


N.A:
Ciao a tutti, inizio con il dire che questa storia l'ho scritta dedicandola alla mia migliore amica a distanza (anche se lei non lo sa).
Oggi ci sono molti ragazzi che hanno relazioni o amicizie a distanza e questa storia è dedicata a tutti loro. Ho messo il reating arancio per la presenza di alcune parolacce, niente di troppo eccessivo ovviamente, ma dato che raffiguran due ragazzi di oggi, è ovvio che abbiano questa piccola pecca. L'ho fatto proprio per rendere le loro vicende ancora più simili alla realtà. Spero che come prologo vi abbia incuriosito, mi aspetto delle vostre recensioni, anche piccole piccole.
Vi lascio i miei contatti:
twitter: @vivodirwin
Wattpad: @darkherondale (ho pubblicato la storia anche qui, ed è di qualche capitolo più avanti.
Al prossimo capitolo
MagconBoys

 
 
   
 
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