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Autore: YellowKlimt91    02/09/2014    2 recensioni
Mentre la guardava ricordava le molte volte che l’aveva vista combattere in tutta la sua splendida potenza. Aveva visto la forza dei suoi pugni e tante altre volte li aveva anche sentiti. L’aveva vista fragile e forse, era l’unico che aveva visto e conosciuto le sue vere debolezze, le sue sofferenze che alcune volte lui stesso le aveva causato. Lasciandogli ora, al solo ricordo, un dolore nel petto che probabilmente non lo avrebbe mai abbandonato, ogni qualvolta la sua mente scorreva ai tempi della Torre del Paradiso.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza, Scarlet, Gerard
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Angelo Scarlatto.

  Orami era ovvio, Jellal non avrebbe mai smesso di stupirsi nel vedere Erza dormire rilassata. Quando erano piccoli, molte volte l’aveva vista dormire ma mai era stata così tranquilla, aveva sempre avuto un’espressione corrucciata e pronta a qualsiasi cosa e nei casi più estremi, dopo giornate di lavoro e fatica, quando si addormentava esausta non aveva quasi espressione.
 Lui era abituato a quelle sue espressioni e non a quella genuina che aveva adesso in volto; con i capelli scarlatti, che lui amava, sparsi sul cuscino, le labbra rosee dischiuse a respirare silenziosamente in un mezzo sorriso e gli occhi chiusi con le lunghe ciglia a sfiorarle la pelle delle guance mentre dormiva placidamente in quella posizione, che aveva imparato, era la sua preferita: distesa su un fianco, con le braccia accanto alla testa e le gambe leggermente piegate verso il ventre.
  Mentre la guardava ricordava le molte volte che l’aveva vista combattere in tutta la sua splendida potenza. Aveva visto la forza dei suoi pugni e tante altre volte li aveva anche sentiti. L’aveva vista fragile e forse, era l’unico che aveva visto e conosciuto le sue vere debolezze, le sue sofferenze che alcune volte lui stesso le aveva causato. Lasciandogli ora, al solo ricordo, un dolore nel petto che probabilmente non lo avrebbe mai abbandonato, ogni qualvolta la sua mente scorreva ai tempi della Torre del Paradiso. Per quanto la colpa non era stata del tutto sua e sapeva di essere stato sotto il controllo di Zeref, inevitabilmente Jellal non poteva evitare di sentirsi colpevole di ciò che era successo.
  Ma ora, dopo molti anni, anche se ancora non poteva stare con lei per ciò che era successo, spesso si ritrovava nel suo appartamento quando si trovava nei dintorni di Magnolia, dove si scambiavano dei dolci baci e spesso, come poco prima finiva in qualcosa di più spinto dove potevano amarsi e appartenersi.
  Poteva sembrare un controsenso, perché lui non voleva una relazione ma si comportava da amante. Però, esattamente come adesso, dopo quello che faceva con lei si sentiva in colpa per Erza, per essere stato il primo ragazzo ad averla avuta e perché sapeva che lei lo avrebbe aspettato finché lui non avrebbe smesso di sentirsi colpevole per ciò che era accaduto.
  Ma non potevano essere più di quello che erano, potevano amarsi ma lui non poteva restare. Doveva espiare i suoi crimini e solo con ciò che stava facendo, con Crime Sorcier poteva riuscirci ed entrambi lo sapevano, ne avevano parlato e lei era d’accordo. Finché non poteva stare con Erza senza sentirsi in colpa non avrebbe potuto amarla a pieno, perché come succedeva dopo aver fatto l’amore, spesso Jellal gli chiedeva scusa e gli diceva che non avrebbero dovuto farlo perché soffriva per lei. Non voleva che Erza dovesse amare una persona che aveva fatto cose orribili, che aveva provato ad ucciderla e aveva ucciso.
  Lei però lo abbracciava e sotto la luce lunare, mentre i loro corpi erano ancora caldi e tremanti, gli ripeteva più volte che lo aveva perdonato, che lo amava e che quello che aveva fatto faceva parte del passato. Perché adesso era una persona diversa, una persona buona che stava facendo del bene per evitare che altre persone finissero nel male. Ma che mai, per le persone che erano morte, per Simon, quello che era successo lo avrebbe dovuto dimenticare ma superare ed accettare per andare avanti e continuare a vivere come stava facendo lei.
  Jellal però, in quell’istante, cercò di non rovinare quel momento con i ricordi e sorrise dolcemente, sistemandosi vicino a lei e accarezzandole i capelli dolcemente con le dita senza disturbarla, perché Erza poteva essere la peggior nemica in battaglia ma vista adesso era paragonabile ad un angelo. L’angelo più bello che lui avesse mai incontrato e che lo aveva salvato più volte e tutt’ora, lentamente, lo stava salvando dal suo inferno.
In quel momento, anche se sempre con un mattone nel petto, si sentì completo, come se la sua anima fosse quasi in pace e non avesse bisogno di altro.
  Nient’altro se non di Erza Scarlet.
Perché Jellal ne era certo, l’unica persona che avrebbe potuto salvarlo dalle sue colpe era lei. Il suo angelo scarlatto che lo avrebbe liberato dai suoi peccati.
*



N.d. Ed eccomi con una nuova One-Shot, questa volta sulla mia coppia preferita, ovvero la Jerza o Gerza, come preferite! XD L'ho partorita in pochi minuti mentre pensavo alla loro complicata situazione e spero vivamente che sia di gradimento a chiunque la legga! :D 
Ringrazio chi recensirà e anche chi leggerà questa fiction! 
Un bacione a tutti, YellowKlimt91! :3
  
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