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Autore: H A N A K O    03/09/2014    1 recensioni
Senza che se ne accorgesse, aveva sentito una mano insinuarsi fra le sue cosce, mentre faceva il suo assolo di chitarra. Si era sentito stringere le parti intime con forza senza che potesse evitarlo.
Erano al centro esatto del palco.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Aoi, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il concerto stava andando bene, i fan si divertivano. Lo show stava procedendo bene. Troppo bene.
Poi successe qualcosa, ci fu uno sguardo di troppo e una cattiva decisione.
Aoi aveva appoggiato senza un minimo di grazia la sua mano sul suo pacco e l’aveva stretto, tanto da far fermare le sue dita sulle corde e farlo arrossire. Quell’inaspettato tocco gli stava rovinando però, i fan avevano urlato di gioia, gli altri membri del gruppo si erano fermati per guardare la scena. Il concerto era proseguito come se niente fosse, le immagini di quel momento stavano girando.
I due non si erano più parlati, cosa doveva fare Uruha? Ma soprattutto, lo amava davvero?
 
Il cellulare vibrò, gli era arrivato un messaggio. Prese il telefono e guardò chi era, era lui. Non voleva rispondergli, non voleva leggere le sue parole di scusa. Si buttò sul letto, abbracciò il cuscino. Non voleva pensare a quello che era successo, a quelle immagini che continuavano a navigare. Decise comunque di leggere il messaggio. Prese il cellulare e lesse il messaggio: “Uruha-kun, mi dispiace di averti toccato in quel modo al concerto. Ti va di vederci?”
 
Gli aveva chiesto di vederci? Dopo che gli aveva messo una mano sull’amichetto e stretto nella sua mano e averlo guardato con uno sguardo quasi da stupro.
E lui voleva che si vedessero? Per cosa l’aveva preso? Per una troietta da violentare a piacimento? Aveva dei sentimenti e una dignità anche lui. Se fosse stata una cosa programmata non se la sarebbe presa, ma l’ha preso alla sprovvista.
Senza che ne accorgesse, aveva sentito una mano insinuarsi fra le sue cosce, mentre faceva il suo assolo di chitarra. Si era sentito stringere le parti intime con forza senza che potesse evitarlo.  
Erano al centro esatto del palco.
 
Ma la cosa che gli aveva dato più fastidio, era stato quello aveva detto Aoi subito dopo averlo toccato: “Quanto mi piacerebbe vedere le tue cosce sexy in posizioni perverse nel mio letto.”
La cosa l’aveva parecchio infastidito. Il moro gli aveva sorriso dandogli una pacca sul sedere.
Gli aveva dato fastidio ma allo stesso tempo gli era piaciuto. Da qualche anno, il castano provava qualcosa, si stava pian piano innamorando di quel moro bellissimo che suonava nella sua stessa band.
Gli piaceva tutto di lui. Le labbra, gli occhi, le mani, tutto.
Avrebbe voluto baciarlo.
 
Si preparò a rispondere al messaggio del moro, voleva rispondergli in modo brusco: “Se provi a venire da me non sai cosa ti succede!”
Inviò il messaggio soddisfatto.
Rimase per un po’ seduto a fissare lo schermo del cellulare.
 
Il campanello trillò. Il castano andò ad aprire e trovò un Yuu sorridente. – Konnichiwa Kouyou-kun. – Lo salutò lui allegro.
− Ciao Yuu, che ci fai qui? – Cercava di mantenere un tono serio, ma voleva mettergli le braccia intorno al collo e baciarlo, per poi andare verso il letto.
− Sono venuto per scusarmi di quello che è successo al concerto ieri, girano un po’ troppe immagini. Volevo solo scusarmi. – Kouyou non sapeva ne a cosa pensare ne a cosa dire.
– Non era necessario che tu venissi, andava benissimo così. –
– Ma smettila, scommetto che stavi per metterti a piangere come un bambino, o stavi bevendo come tuo solito? – Il moro fece qualche passo all’interno della casa, avvicinandosi al castano.
– Bere? Piangere? Io? Assolutamente no, per così poco. –
– Posso entrare, vero? – Il viso di Yuu era vicinissimo a quello di Kouyou, quasi poteva sentire il suo respiro. La sua voce aveva assunto una tonalità calda e dolce. Avrebbe voluto mettergli le braccia intorno al collo e baciarlo. Le braccia di Yuu andarono a circondare i fianchi di Kouyou, al quale mancarono dei battiti. Avvicinò le sue labbra al suo orecchio, avvicinando sempre di più il suo corpo a quello del chitarrista.
– Sei proprio sicuro che se me ne vado non ti mancherò? – Le dita del moro andarono a intrecciarsi fra i capelli dell’altro.
– S…ecco… – Guardò negli occhi di Yuu, quanto gli piacevano quegli occhi. – Voglio che resti. Perfavore. – Yuu chiuse la porta dietro di se, spinse il castano contro il muro e gli diede un bacio sulle sue labbra carnose. Si baciarono per molto tempo, le loro lingue danzavano senza freno.
Poi Yuu si stacca all’improvviso, guardando negli occhi di Kouyou e accarezzandogli la guancia.
– Adesso devo andare, ci vediamo domani alle prove. – Gli scoccò un bacio sulla fronte – Sognami stanotte, chissà se sono bello anche nei tuoi sogni. – Si allontanò, aprì la porta e uscì, lasciando Kouyou vicino al muro. Il castano si toccò le labbra con le dita. Scorrevano leggermente sulle sue labbra. Amava quelle labbra, avrebbe passato ore a baciarle. Ma non poteva starci incollato tutto il giorno, anche se avrebbe voluto.  Si staccò dal muro, decise di andare verso il letto; volevo sognarlo, fare sesso con lui nei suoi sogni e poi raccontarglielo il giorno dopo. Sì, avrebbe fatto così.






NOTE: Arieccomi! 
Sono ritornata con una nuova stroia. Personalmente posso dire che non mi ispira gran chè, però mi dispiaceva non pubblicarla. Anche se so che non la leggerà nessuno.
Se vi va di recensirla mi farebbe piacere. :D
Non arrabbiatevi se la storia non è granchè, non era mia intenzione. Spero comunque che possa piacervi.
   
 
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