Anime & Manga > Rossana/Kodocha
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Autore: tempestadentroquietefuori    04/09/2014    4 recensioni
Una partenza improvvisa.
Kodomo no Omocha sta volando verso l'Italia, nella bella e calda Napoli.
C'è una lei.
Sana Kurata.
C'è un lui.
Akito Hayama.
C'è un forte e ostacolato NOI.
Tra tanti ostacoli, la nostra coppia preferita ne uscirà?
Sta a voi scoprirlo.
Buona lettura e se potete, recensite :)!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Altro personaggio, Altro Personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era passata una settimana da quando mia madre mi aveva annunciato la nostra partenza per l'Italia. 
Non era una semplice partenza, era un addio per Tokyo. 
Avrei lasciato la mia città, quella in cui sono nata e cresciuta, per andare a vivere in Italia. 
Mia madre ha ricevuto un grande successo dopo la pubblicazione del suo libro, con la nostra storia ha avuto molti lettori e molte case editrici voglio avere a che fare con lei. 
Lei stessa vuole ampliare gli orizzonti, così ha deciso di far breccia nei cuori italiani. 
Così, colta da questo suo grande sogno, ne ha affiancato un altro:
Quello di vivere a Napoli, città vista da lei da bambina e piaciuta sin dall'inizio. 
 
Ora siamo qui all'aeroporto, pronte per imbarcarci. 
Vi domanderete : - Non hai un po' di ansia ? E la paura per il volo? - 
 
Ansia si. Insomma, sto per lasciare la mia bella Tokyo per sempre e sto per cambiare totalmente la mia vita, non è una cosa da tutti i giorni! 
Paura per il volo,no. 
Sono abituata a viaggiare. 
Ho fatto molti viaggi con mia madre. 
Dall'Asia all'America; dall'America all'Africa. 
Solo l'Europa mi è ancora sconosciuta, se non fosse per qualche località che ho visitato per le vacanze. 
 
Vedo mia madre alzarsi e farmi segno che è giunta l'ora di imbarcarsi. 
Do un ultima occhiata alle mie spalle e saluto con un sorriso la mia Tokyo. 
La porterò sempre dentro di me. 
 
 
Prendiamo posto nell'aereo ed io prendo quello vicino al finestrino. 
Mi piace guardare il cielo quando sono quassù. È una cosa incredibile! 
 
Dopo alcuni imprevisti, la voce meccanica ci informa che l'aereo è decollato. Beh, ora non posso più tirarmi indietro, ci sono dentro ormai. 
Chissà l'Italia cosa mi riserva. 
Chissà Napoli cosa mi riserva! 
 
Ops! Sono proprio una maleducata! 
Io sono Rossana, per gli amici però sono Sana. 
Sana Kurata! 
Porto il nome di mia madre perché in realtà un padre non ce l'ho o almeno se ce l'ho non so dove sia, come non so dove sia la mia vera madre. 
Già, sono stata adottata. 
All'inizio, appena l'ho saputo, sono rimasta un po' stordita, insomma l'ho saputo a soli cinque anni! 
Poi però mi sono resa conto che io voglio bene a Misako come una vera madre, come la mia unica madre. 
 
Vabbe, andando avanti posso confermare che ho quindici anni e sono alta, anzi, meglio dire sono bassa un metro e cinquantacinque. 
Ho un fisico abbastanza proporzionato e armonico. 
Sono magra, non troppo però e ho più o meno una seconda di seno. 
Ho occhi color cioccolato contornati da un taglio non tipico del Giappone e capelli rossi, non fuoco, ma con dei riflessi rame.
Con la rivelazione di mia madre ho avuto molte risposte ai miei dubbi, ecco spiegata la mia fisionomia per niente giapponese! 
 
 
* * * 
 
Dopo svariate ore di volo, atterriamo all'aeroporto di Capodichino, Napoli. 
Un via vai di gente mi passa sotto gli occhi, la gente non accenna a diminuire. 
Con mia madre prendiamo un taxi fuori dall'aeroporto e ci dirigiamo nel nostro nuovo quartiere. 
Il nostro quartiere si chiama Posillipo e da quanto c'è stato detto, è uno dei quartieri più ricchi di Napoli. 
 
Con l'indirizzo dato al tassista, arriviamo nella nostra abitazione, la quale non è altro che una piccola villetta veramente carina. 
Le mura sono di un beige chiaro e la villetta è contornata da un giardinetto davvero bello. 
 
Scendiamo dal taxi, prendiamo i nostri bagagli e dopo aver dato la mancia al tassista, ci lascia lì. 
Vedo mamma intenta a cercare le chiavi ed una volta trovate apriamo il cancello ed entriamo dentro. 
Messo piede all'interno della casa, noto che sembra molto più grande di quanto fuori possa sembrare. 
 
<< Sana, la tua stanza è al piano di sopra, vai a vederla >> mi dice sorridente mia madre mentre posa i bagagli sul pavimento. 
 
Corro subito al piano di sopra e scorgo una prima stanza di fronte a me. 
Entro al suo interno e la guardo incantata. 
Sarà sicuramente questa la mia stanza! 
È di un colore lillà, il mio preferito, ed ha un letto a due piazze alla mia destra, una cinquantina di centimetri dall'entrata. 
È molto spaziosa e luminosa, c'è una finestra grandissima contornata da tende bianche. 
C'è una vista bellissima ed in lontananza si vede anche la distesa blu del mare. 
 
Persa tra i miei pensieri non mi accorgo dell'insistente bussare alla porta, così mia madre fa irruzione in stanza con la sua solita macchinina. 
Già, la porta sempre con se, è irrecuperabile oramai! 
 
 
<< Sana, tesoro, ti piace? >> domanda lei 
 
 
<< Si, è bellissima! Anche la vista lo è! >> esclamo io
 
 
<< Sono contenta per te! Domani inizierai,come tutti gli studenti italiani, la scuola. 
Frequenterai il liceo scientifico " Leon Battista Alberti ". Vedrai che ti troverai bene! >> mi dice lei uscendo dalla mia nuova stanza. 
 
 
E così domani inizierò a frequentare la mia nuova scuola, conoscerò nuovi amici, nuovi professori, nuovi luoghi.. 
Ho l'ansia a mille, auguratemi buona fortuna! 
  
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