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Autore: Nightmare Bloody    04/09/2014    6 recensioni
[CreepyPasta]
La mia nuova vita da Killer sarà scombussolata e anche diciamolo migliorata grazie all'arrivo di due nuove amiche che non avrei mai aspettato su due punti: 1) Non credevo PROPRIO loro 2) Una forma che diacimolo mi ha lasciata abocca aperta:
Loro possono davvero essere così?! Sotto quella maschera d'innocenza che avevo anche io si nasconde qualcosa di così terribile e maraviglioso allo stesso tempo?
Genere: Fluff, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Rainbow Eyes and The Union Of The Elements Of Insanity'
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Ciao a tutti amici, amiche, parenti, conoscenti e chi più ne ha ne metta! Vi starete chiedendo perchè questa one-shot vero? Ovviamente...... NO! A chi gliene importa lo so solo io!XD Ma io lo dico lo stesso: Da un commento della mia precedente storia di Rainbow Eyes: Dreaming The Rainbow della nostra cara Laughing Jill (Ciao Jill!) mi ha dato l'idea: perchè non far incontrare a Rainbow i rappresentanti di "Rainbow Factory" e "Cupcakes"?
Ed ecco qui la mia idea: Buona lettura!
Ricordo che questa storia non centra niente con la mia precedente one-shot!
Desclaimer: I personaggi dei "Rainbow Factory" e "Cupcakes" non sono di mia proprietà sono di chi detiene i diritti dell'opera


Devo dirlo la foresta non è male, certo non bisogna parlare dell'umido che c'è dopo che è piovuto... Ehy! Ma vi ricordate di me? Sono Rainbow Eyes oppure conosciuta  anche come "Killer del Arcobaleno" per i miei colori di cui io vado mooooolto fiera. Ora mi sono trasferita nella foresta, la mia casa e una casetta di legno: l'ho trovata non molto tempo fa ed era abbandonata ma in ottime condizioni devo dire: c'era un letto con ancora le lenzuola e le coperte, un salotto con un divanetto per tre, una cucina con tanto di forno a micronde un bagno decente; aveva anche un caminetto elettrico ora che ci penso mi sembrava troppa tecnologia per uno che vive nella foresta, ma sapete come si dice "Chi si accontenta gode!". Ma ora non sono qui per parlarvi di me; no, oggi vi parlerò delle due ragazze che ora dormono accocolata accanto a me...

Era una giornata come tutte le altre: cielo nuvoloso ma non faceva freddo e sulla foresta c'era quella solita nebbiolina che non guasta e intanto da lontano vedevo le luci della polizia
"Ha ha ha! Mi stanno ancora cercando! Peccato che vincerò io a nascondino!"
Lo so non è normale per una bimba di oramai 7 anni comportarsi come una di 5 ma, capitemi! Non ho mai avuto contatti con i miei simili quindi è normale essere così!
Comunque mi allontanai finchè non vidi un qualcosa in una pozza di fango e.... sangue?! Mi avvicinai e notai che assomigliava ad un pony, era ricoperto di fanghiglia melmosa, sugli zoccoli e anche addosso c'erano delle tracce di sangue ed indosava qualcosa che oramai era appiccicato al suo gracile corpicino. Pensai un po' finchè:
"Non posso di certo lasciarlo così! Devo aiutarlo!"
Lo presi in braccio, porca miseria se era pesante! Però era così dolce: appena riuscii a trivare il modo di tenerla alzo un poco la testa e la appoggio al mio petto e si stava agitando: doveva avere un incubo.
Appena arrivai a casa appoggiai il pony sul divanetto e preparai la vasca che c'era in bagno ed una bacinella. Intanto che scaldavo il bagno gli presi quella specie di "vestito che aveva e lo lavai.

Solo quando lo appesi ad asciugare potei notare che era un mantello un puro stile "dittatore": Era un lungo mantello di velluto rosso con bordature dorate, il fondo era lacero ma sembrava fatto appositamente; aveva un alto colletto rosso con bordature dorate il collegamento tra il mantello e il colletto era decorato da una specie di collana che faceva anche da chiusura. Mi avvicinai e notai che sulla chiusura era inciso finemente una nuvola con, credo, delle strutture sopra e ai lati delle specie di cascate. Credevo di averlo già visto quel simbolo ma non mi ricordavo dove. Mi riscossi dai mie pensieri quando mi ricordai che il bagno caldo era pronto, così andai verso il pony quando notai che si stava svegliando allora lo presi delicatamente e lo portai in bagno. Intanto si era già svegliata del tutto e mi fissava equando cercai di metterla nell'acqua si agitò molto.
"Ehy, calmo, calmo! Non voglio farti del male! Voglio solo aiutarti!"
Alle mie parole si calmò e così lo misi nell'acqua. Incominciai a passare delicatamente la spugna con il sapone sul suo corpo e lui chiuse gli occhi e si rilassò. Il corpo o meglio la pelliccia era un color blu pastello, aveva degli occhi di un rosa-rossastro acceso e delle ali. Appena finii di lavargli sia i fianchi che la criniera mancapoco mi prende un infarto: Rainbow Dash?! No però era diversa: sul muso aveva una specie di taglio che andava da sotto l'occhio, percorreva lo zigomo arrivando alla bocca dove si interrompeva per rincominciare subito sotto attaccato alla bocca per finire sul collo, un pezzetto di orecchio non c'era lasciando un buco a forma di V girata in senso orario (<)  ed inoltre era piena di cicatrici e tagli alcuni recenti ed ancora aperti e sanguinanti: doveva avere avuto uno scontro con qualcosa..... o qualcuno. Anche il cutie mark era diverso: la nuvola che doveva essere bianca era rossa e inoltre sopra al cutie mark c'erano degli schizzi di sangue che non si potevano togliere, molto probabilmente facevano parte del cutie.
Intanto si era addormentata di nuovo e così la portai nella mia camera e la misi nel mio letto, intanto il mantello era asciutto e lo misi vicino alla stufa, per farlo riscaldare un po'.

Il giorno dopo mi alzai e me la ritrovai vicino al divanetto, dove avevo dormito, che mi fissava.
"Perchè lo hai fatto?" Mi chiese la mia eroina preferita
"Perchè? Perchè ti ho trovato in una pozza di fango e sangue che dovevo fare? Abbandonarti lì? Non ci penso proprio!"
"Come ti chiami?"
"Io mi chiamerei di normale Inocencia"
"Perchè "di normale"?"
"Perchè io ora mi chiamo Rainbow Eyes, sono una Killer e il mio vero aspetto è questo"
Intanto che tiravo fuori i miei colori, Dashie mi continuava a guardare stupita
"WOW! Sembri proprio me!"
"Credo che la somiglianza sia perchè tu sei la mia eroina e ho sempre voluto essere come te, quando la mia vita è cambiata per sempre il mio desiderio è stato esaudito!"
"Va bene! Mi fido, io sono Rainbow Dash ma questo lo sapevi già, il fatto è che non sono QUELLA Dashie..."
"Cosa intendi?"
In quel momento tirò fuori uno dei più agghiaccianti sorrisi che abbia mai visto e i suoi occhi si restrinsero, prese il mantello e se lo mise:
"Vedi, io sono sempre Dashie solo che ora sono il capo della "Rainbow Factory", La fabbrica che produce gli arcobaleni"
"Allora è vero! Esisti davvero! La "Rainbow Factory" Esiste davvero!"
"Esattamente! Ora però voglio vivere con te, almeno finchè non trovo il modo di tornare a casa."
"Voui davvero vivere con me?"
"Certo! Oramai anche se ci conosciamo da poco siamo BFF"
"Best Friend Forever?!"
"Esatto!"
La abbracciai e lei abbracciò me. Non ci potevo credere Rainbow Dash, LA VERA Rainbow Dash che viveva con me! Era un sogno che si avverava!

Passammo i giorni seguenti a giocare sui prati ad acchiapparello, giocavamo a nascondino, parlavamo del più e del meno, all'inizio abbiamo anche raccontato l'un l'altra la proprio vita e ci raccantavamo storie Horror la sera. Finchè un giorno praticamente stavo in cucina a cucinare un qualcosa di speciale per Rainbow: era una tortina per ringraziarla della Grande compagna che fosse; finchè non sentii uno schianto forte ed un urlo di Dashie dal salotto e così corsi in salotto e cosa vedo? La finestra distrutta completamente, pure il cornicione, Dashie per terra con alcuni pezzi di vetro addosso ed altri conficcati nel corpo, poi c'è..... un'altro pony: portava un coltello sporco di sangue in bocca, aveva la criniera rosa scuro e la pelliccia invece rosa chiaro, la criniera era una via di mezzo tra arruffato e liscio, gli occhi erano rossi molto ristretti ed indossava una specie di "abito" con diversi pezzi, più grandi o più piccoli che siano, cuciti insieme e su ogni pezzo c'era un cutie mark diverso, al collo una specie di "collana" fatta di corni di unicorno e sulla groppa erano presenti ali di pegasus ognuna di diverso colore. La mia pupilla si restrinse e corsi verso Dashie urlando:
"NO!"
Ma in meno di quattro secondi il pony rosa si alzò a due zampe e mi lanciò il coltello che prese la spalla ed io indietreggiai fino ad appoggiarmio allo stipite della porta di cucina.
"Bene, così impari a non impicciarti ragazzina! HAHAHAHA!" disse con quella sua vocetta squillante e roca allo stesso tempo e si avvicinò sempre di più a Dashie con un nuovo coltello nello zoccolo.
Rideva in modo malato, sapevo chi era e non avrei permesso che facesse del male a Dashie. Intorno a me si formò un'aura che cangiava dal blu al viola, dal viola al rosso, dal rosso all'arancione e così via. Il pony si fermò a guardarmi, io intanto tenevo le braccia penzolono e il capo chino. Finchè non alzai la testa e sul mio viso si era creato un enorme sorriso che arrivava fino agli zigomi e i miei occhi erano davvero grandi. Feci uno scatto e fui addosso al pony
"Mi spiace! Ma niente Cupcakes per te Pinkamena!"
"Come cavolo fai a conoscermi?!"
"Io vi conosco tutti!"
Mentre le ero addosso mi diede un poderoso calcio salla pancia con le zampe anteriori e si riavventò di nuovo su Dashie, peccato che dopo aver ripreso l'equilibrio scattai di nuovo e gli paintai un'artigliata bella forte e la feci sbattere contro il muro era sanguinante proprio come me e Dashie. Quando mi avvicinai notai che era svenuta.

Tutti starete dicendo "Ora la uccide! Ora la uccide!" Mi spiace per voi ma non sarà così!
La presi in braccio e seguita da Dashie andammo in bagno e dopo essermi curata la ferita alla spalla (non ditemi egoista l'ho fatto perchè così quando toccava alle ragazze non mi avrebbe fatto male e così non ci sarebbero state complicazioni!) curai pure le ragazze. Quando si risvegliò, Pinkamena si ritrovò sulle mie gambe e mi disse stupita:
"Pe-Perche? Perchè..... non mi hai ucciso?"
"Perchè so cosa significa lasciarsi andare alla propria mente..."
Pinkamena si mise a piangere ed io la confortai poi quando vide Dashie in piedi lì vicino andò da lei e la abbracciò dicendo mille volte "Mi dispiace!" e Dashie rispose:
"Stai tranquilla e poi nemmeno io sono più la Dashie che ero..."
"In che senso?"
"Hai sentito parlare della Rainbow Factory?"
"Si... aspetta eri tu il cpao della fabbrica?!"
"Si Pinkie, io come te e come Rainbow siamo Killer ed dato che entrambe siamo in questa condizione possiamo restare amiche?"
"Certo Dashie!"
"Ah le mie ragazze venite qui!"
Io allargai le braccia ed entrambe corsero ad abbracciarmi. In quel momento però si aprì un portale che si vedeva che portava a Ponyville ed io dissi:
"Ragazze andate, tornate a casa mi mancherete!"
Si guardarono un'attimo poi intnato che mettevano uno zoccolo dentro il portale urlarono al unisolo:
"No! Noi restiamo!"
E dil portale si chiuse e io dissi proccupata:
"Che succede? Perchè non siee tronate?"
"Perchè vogliamo stare con te "mamma"!"
Avevo sentito bene? mi avvano chiamato mamma? Mi consideravano questa figura materna? Ero davvero felice.
"Le mie ragazze!"
E ci abbracciammo di nuovo. Eravamo e siamo tutt'ora una famiglia...




*******Agoletto Autrice******* Eccomi qui! Spero vi piaccia! Questo è solo una piccola storia prima del capitolo della storia "Creeps, Scuola di Sopravvivenza" che uscirà stasera. Ora vi faccio vedere come sono Pinkie e Dashie
Ecco a voi Pinkie:
http://i1012.photobucket.com/albums/af247/Dawnrider-kitty/Cupcakes2.png
E lei è Dashie: http://th04.deviantart.net/fs70/PRE/i/2011/314/9/4/rainbow_factory_all_hail_dashie_by_jemylover-d4fruh5.jpg
Ok alla prossima e Nyan Nyan a tutti gente! Cit. GiulyaGatta97



 
   
 
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