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Autore: Alexiel94    04/09/2014    9 recensioni
[Reyna/Jason | accenni Jason/Piper]
Sarebbe stato tutto più semplice se la consapevolezza che Jason fosse innamorato della figlia di Venere - Afrodite, ricordò a se stessa - non l'avesse scalfita. Se solo avesse potuto guardare le loro mani intrecciate o i loro sguardi dolci senza provare nulla! Oh, sarebbe stato bellissimo.
Invece il cuore sembrava venire trapassato ad ogni battito da uno spillo, sottile ma letale. [...]
L'amore era un'arma a doppio taglio: il ragazzo che più amava era stato quello a ferirla di più.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jason Grace, Reyna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: ho scoperto che su Tumbrl è cominciata la Jeyna Week, per cui non ho potuto astenermi dal portare il mio contributo con questa shot (soprattutto visto che temo saremo qualcosa come quattro in tutto il fandom a shippare Jeyna). Stavolta la nostra cara figlia di Bellona non muore, ma è solamente friendzonata il che è quasi peggio.
Non è propriamente una song-fic, ma mi sono ispiarata a varie parti della canzone "Apologize" degli One Republic i cui versi in particolare sono riportati nel testo. 
Buona lettura.
Apologize
I'm hearing what you say but I just can't make a sound

Le parole di Jason non avevano più alcun senso, almeno non dopo quella frase.
-Sto con Piper da tre mesi-.
Aveva un'altra. Lei aveva passato otto mesi nell'ansia di sapere se fosse vivo o meno, mentre lui aveva trovato una ragazza. 
Reyna non sapeva cosa la ferisse di più, se il fatto stesso che si fosse messo con una che non fosse lei - greca per di più - o se per la leggerezza con cui glielo aveva detto. Possibile che in quattro anni non si fosse accorto dei suoi sentimenti per lui? 
Per la rabbia, o forse il dolore, non riusciva a pronunciare nessuna delle frasi di odio che risplendevano nella sua mente e si spegnevano subito dopo. 
Sto con Piper da tre mesi.
Questa frase era stata sufficiente a svuotarla. Non riusciva nemmeno ad esprimere con le parole i propri sentimenti; riusciva appena a reggersi in piedi davanti a Jason, che con poche parole era stato in grado di sgretolare il suo animo.
Eppure non poteva concedersi il lusso di crollare. Era il Pretore del Campo Giove, la sua priorità era evitare la guerra con i greci. I suoi sentimenti cadevano in secondo piano quando in qualità di leader era suo dovere seguire il bene del popolo anziché il proprio. 
Fece sfoggio della sua migliore faccia da poker.
-Non vedo come la cosa possa importare al momento-. 
 
I need you like an heart need to beat

Quanto avrebbe voluto che quelle parole fossero vere.
Sarebbe stato tutto più semplice se la consapevolezza che Jason fosse innamorato della figlia di Venere - Afrodite, ricordò a se stessa - non l'avesse scalfita. Se solo avesse potuto guardare le loro mani intrecciate o i loro sguardi dolci senza provare nulla! Oh, sarebbe stato bellissimo.
Invece il cuore sembrava venire trapassato ad ogni battito da uno spillo, sottile ma letale.
Gli dei soli sapevano quanto avesse avuto bisogno di lui, non solo nel settore lavorativo. La presenza di Jason le era necessaria per vivere. Quante volte in quei dannati mesi senza di lui aveva trovato difficile persino respirare, tale era la sua mancanza? 
Ironico come solo poche ore prima avesse bramato il ritorno del figlio di Giove più di ogni altra cosa al mondo mentre ora avrebbe preferito perderlo per sempre piuttosto che saperlo con un'altra. 
Decisamente questo tipo di pensieri non era da lei. Eppure scoprì di desiderarlo davvero.
Non lasciò che nessuno di questi pensieri trapelasse mentre Jason la guardava in modo diverso, forse finalmente comprendendo i sentimenti della ragazza.
Ci ha messo solo quattro anni per capirlo e solo dopo essersi fidanzato con un'altra, pensò Reyna con amarezza.
-Mi dispiace- disse solamente il figlio di Giove.
It's too late to apologize

Per quanto avesse voluto potere accettare le sue scuse quelle parole risuonarono vuote alle orecchie di Reyna. Cosa aveva da scusarsi ormai? Era solo una frase di circostanza, detta forse per non sentirsi troppo in colpa.
-È troppo tardi per chiedere scusa- disse lei.
Voleva essere tagliente come la lama che sguainava contro i nemici, ma il tono che le uscì fu piatto e senza alcuna emozione. 
La figlia di Bellona si stagliava con aria fiera verso il ragazzo, sebbene dentro portasse una tempesta. Senza alcuna logica le venne in mente una delle frasi che le erano state dette dalla dea Venere a Charleston. 
"L'amore è un'arma a tutti gli effetti. Tanto cuce e tanto taglia".
Finalmente aveva compreso il significato delle parole, ora che era costretta a viverlo di persona. L'amore era un'arma a doppio taglio: il ragazzo che più amava era stato quello a ferirla di più. 
Eppure, nonostante semplicemente stare in sua compagnia fosse doloroso, non riusciva a smettere di amarlo. Era questa la condanna inferta dai suoi sentimenti e da ora in poi non avrebbe potuto fare altro che scontarla ogni giorno.
   
 
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