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Autore: Twins99    04/09/2014    3 recensioni
[Creepypasta]
[Creepypasta]Mi sono sempre piaciute le fiabe...
Eroi, streghe, principi e principesse : li ho sempre trovati figure affascinanti e spesso riuscivo a ritrovare i loro tratti nelle le persone che mi circondavano.
In particolare in quei due!
(...)
Da quel momento la mia vita fu un inferno.
Tutti mi prendevano in giro, ma loro no.
Loro mi difendevano.
(...)
Difenderò la ragazza che amo come avrebbe voluto il ragazzo che amavo.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sono sempre piaciute le fiabe...
Eroi, streghe, principi e principesse : li ho sempre trovati figure affascinanti e spesso riuscivo a ritrovare i loro tratti nelle le persone che mi circondavano.
In particolare in quei due!
Ah, sì! Loro erano i miei migliori amici!
Erano...già...sono cambiate tante cose da allora.
Lasciate però che vi racconti la mia storia dall'inizio.
Il mio nome è Nicolas e ho 16  anni.
Fin da piccolo ho avuto tendenze bisessuali, cosa che i miei  non gradirono  molto e pensarono che certi comportamenti non potessero o dovessero svilupparsi in un bambino di appena 5 anni.
I miei genitori si rivolsero  a diversi psicologi per capire se fosse una cosa preoccupante o magari una fase passeggera della crescita e se ci fosse un modo per cambiarmi, ma non ottennero nessuna risposta definitiva.
Per me era una cosa normale provare una certa simpatia sia per le bambine  che per i bambini, ma fu a 6 anni che compresi di avere un problema, o meglio, capii che lo era così tanto per i miei genitori.
Loro ne stavano discutendo con quella che sarebbe stata la mia maestra delle elementari e non si resero conto che io avevo origliato la conversazione. 
Ne restai sconvolto, mi sentivo come uno scherzo della natura.
Ricordo ancora la scenata che feci irrompendo  in soggiorno, piangendo amaramente e chiedendo spiegazioni.
Quella sera  corsi in camera e mi ci chiusi dentro, accucciandomi  sotto le lenzuola con il mio fidato libro di fiabe tra le braccia.
Fu dura  accettarmi  per ciò che ero.
Avevo una costante confusione in testa.
Poi arrivarono loro.
Stavo giocando in giardino come mio solito quando sentii dei passi che mi si avvicinavano.
Voltai lo sguardo e vidi due bambini che mi fissavano. 
Erano un maschio e una femmina ed erano molti simili tra di loro con quei ciuffi biondo scuro e quegli occhi smeraldo così luminosi.
Giulia e Victor...i  due gemellini...
La mia natura schiva non mi permise di fare subito amicizia con loro, ma poi senza rendermene conto finimmo  con il giocare sempre insieme. 
Era bellissimo!
Un po' si giocava a calcio e un po' a mamma e figlio.
Con loro mi sentivo a posto con me stesso e tutti i frammenti della mia personalità erano appagati quando ero inloro compagnia.
Poi arrivò il giorno dell'incidente.
La madre di Victor aveva insistito per farci andare ad assistere a una partita di baseball mentre lei e Giulia andavano a casa di un'amica.
Loro due non ne erano felici e sinceramente  non lo ero neanche io.
Fu in quella occasione che Giulia perse per sempre la possibilità di vedere i colori.
Era distrutta e anche Victor lo era.
Ogni giorno andavo a trovarli in ospedale, cercavo di strappargli  un sorriso .
Per tutto il tempo in cui lei fu ricoverata in ospedale, andai a trovarla ogni sera e come sempre c'era anche Victor che da quel giorno non si era più allontanato dalla sorella.
Leggevo loro le mie fiabe preferite e fu allora che realizzai come Giulia fosse la principessa e Victor il principe.
Erano così belli , anche se in modo differente.
Lei sembrava così innocente  e in un certo senso desideravo solo di proteggerla.
Lui invece sembrava il cavaliere senza macchia e senza paura che proteggeva entrambi.
Gli anni passavano e io iniziavo a rendermi conto di quanto fosse speciale l'amicizia che mi univa a quei due ragazzini, al punto che arrivai persino a confessargli  il mio "problema".
Loro erano così gentili con me, non mi consideravano un abominio come i miei altri compagni.
Accadde infatti che un bambino venne a conoscenza delle tendenze in quanto aveva sentito sua madre e la maestra, che tra l'altro era sua zia, parlare appunto del mio caso.
Da quel momento la mia vita fu un inferno.
Tutti mi prendevano in giro, ma loro no. 
Loro mi difendevano.
Victor guardava male chiunque mi schernisse. 
Mi rendo conto solo ora del fatto che probabilmente avessi già una cotta per lui..ma non solo, anche per Giulia. 
Oh...lei era così gentile a con me, aveva sempre la parola giusta da dire.
Quei due erano unici.
Mi avevano protetto dalle insidie di quella strega della maestra che ovviamente aveva poi negato di essersi lasciata  sfuggire quelle informazioni sconvenienti sul mio conto.
La odiai con tutto il cuore, ma allora ero solo un bambino e non potevo farci nulla.
Con il tempo le circostanze mutarono. 
La mia principessa divenne una bellissima ragazza dagli occhi verde acceso e dai lunghi capelli che le ricadevano morbidamente  sulle spalle.
La sua pelle rosea era come la seta, liscia e immacolata, le conferiva un'aria così fragile e forte allo stesso tempo.
Era un vero peccato che il suo sguardo non potesse cogliere i colori.
" Le farfalle vivono un'intera senza poter ammirare la bellezza delle loro ali" : lei era un po' così, impossibilitata a potersi beare  della completa visione del suo riflesso
Per non farglielo pesare troppo e non lasciarla sola in quel grigiore di solitudine, io e Victor decidemmo di farci sempre le foto in bianco e nero.
Sembrava una cosa stupida, ma per noi era importante...
Il mio principe invece aveva i capelli costantemente disordinati, eppure era sempre bellissimo.
I suoi occhi smeraldo erano così profondi e impenetrabili, il suo fisico slanciato con i muscoli appena accennati.
Un vero Adone...dalla beltà limpida e pulita.
Quei gemelli erano il mio mondo...
Il mio cuore batte ancora adesso al solo ricordo.
Purtroppo tutte le cose belle sono destinate a finire...e il nostro trio non fece eccezione.
Arrivò quel maledetto giorno in cui avrebbero compiuto 15 anni.
La madre insistette per farli separare a seguito di non so quali motivazioni.
Giulia me le aveva appena accennate  in un messaggio.
Victor avrebbe festeggiato al luna park, lei al centro commerciale  con le amiche.
E io?
Beh. ..non sapevo chi dover seguire.
Il destino volle che ci rincontrammo  tutti e tre all'ospedale.
Appena saputa la notizia ero corso a sapere come stavano.
Giulia era svenuta a seguito di un dolore al ventre, Victor invece era...
Fu un duro colpo.
Tragico.
Persi  lui e di lì a poco persi anche lei...
I miei gemellini se n'erano andati.
Victor era morto e con lui una parte di Giulia... il suo cuore era andato in frantumi.
Da quel giorno non la rividi  più.
Non venne neanche al funerale del fratello e anche in quell'occasione la colpa fu della madre che si era giustificata dicendo che non stava ancora bene e non era in grado di abbandonare il lettino ospedaliero.
I giorni trascorsero e io mi sentivo sempre più solo.
Neanche le fiabe riuscivano a consolarmi : tutto ciò era così ingiusto!
In nessuna storia si legge la morte del principe azzurro; in nessun racconto la principessa finisce per restare sa sola macchiandosi  di sangue.
No...non potevo permetterlo!
Victor non c'era più, ma lei sì! 
Giulia c'era ancora e io dovevo difenderla!
Dovevo essere io il suo cavaliere e dovevo assicurarmi che la sua fiaba avesse un lieto fine.
Hansel e Gretel  non potevano essere stati mangiati dalla strega cattiva, Twinly era lì fuori che chiedeva mutamente  aiuto, ne ero certo.
Twily... che bel nome, non trovate?
Era uscito su tutti i giornali.
" Strage tra le mura domestiche; ritrovata sui muri una scritta con il sangue : Twinly.
Si pensa ad una firma dell'assassino."
Già...la mia principessa aveva fatto proprio un bel lavoro.
Nelle settimane successive cercai  in ogni modo di contattarla e capire dove fosse, ma nulla.
I miei genitori erano preoccupati per me, in quanto avevo perso i miei più cari amici in poco più di un mese.
Amici...fossero stati solo quello avrei sofferto di meno...
Era il 20 gennaio.
Tornai a casa che erano le 19:00.
Chiusi la porta e senza farmi sentire mi avviai verso il piano superiore, ma poi mi fermai nell'udire  una voce familiare.
《 Una tragica storia. Quella ragazza è impazzita! È un pericolo pubblico, spero la arrestino  presto. Elementi del genere meriterebbero la pena capitale.》
A quelle parole non ci vidi più.
Quella voce da vipera,  quei capelli simili a serpenti neri come la pece : credevo di non rivedere più la mia maestra delle elementari, e invece lei era
lì  con i miei  genitori a parlare male della MIA principessa! 
Al solo rammentare quelle parole stringo i pugni fino a farli sanguinare.
Corsi in camera sbattendo la porta.
Provai a cercare conforto nel mio mondo fiabesco, aprii il libro dal mezzo per scegliere una pagina a caso.
I miei occhi si soffermarono sul titolo del racconto : Cappuccetto rosso.
Lo lessi e provai uno strano piacere nella parte in cui al lupo veniva aperto lo stomaco con le forbici.
Era esilerante.
Quella storia piaceva tanto a Victor e a Giulia...
Altra rabbia esplose nel mio petto.
Come poteva quella strega dire cose del genere sul conto della mia Twinly?!
Doveva pagare...e ora sapevo come.
.....
Fu facile.
La seguii mentre tornava a casa.
Attesi che tutte le luci si spegnegnessero e feciirruzione nella sua abitazione.
La mia vittima era sola in casa, non era sposata e io avevo una vaga idea del perchè.
Entrai silenziosamente nella sua camera mettendo giù lo zaino che mi ero portato.
La guardai e istintivamente sorrisi.
Intravedevo  la sua sagoma nella penombra, schiarita da una lucetta  da notte accesa.
La imbavagliai e la legai  al letto cercando di essere il più delicato possibile : il lupo aveva il sonno pesante, ma non volevo correre rischi.
Con uno schiaffo la feci svegliare.
Risi vedendo la paura pervadere il suo sguardo mentre le lacrime fluivano numerose lungo il suo viso alla vista delle forbici che stringevo tra le mani.
《Conosci Cappuccetto Rosso? Beh...sappi che ti farò rimangare  tutte le blasfemie  che hai detto sulla mia piccola principessa! 》
Affondai  le forbici nella sua pancia.
Lei urlò, o almeno provò a farlo, ma il risultato furono solo una serie di mugulii  sommessi che si perdevano nel silenzio di quelle quattro mura.
Il sangue usciva copiosamente inondando le lenzuola e imbrattandomi  le mani : che splendida sensazione!
Iniziai a tagliarle il ventre salendo fino al petto.
Sentivo il suono sordo della carne che si lacerava con una facilità illare mentre flotti di plasma sgorgavano  e zampillavano rapidamente.
Quel profumo ferroso invase i miei polmoni : visto Twinly ? Ora vediamo le stesse cose...
Aperto quello squarcio , ricorsi al borsone nero che avevo poggiato ai piedi del letto.
Sassi: ne tirai fuori a bizzeffe e li inserii  nel corpo di quella lurida  donna che tentava invano di dimenarsi, gemendo e lasciando che le sue grida s'infrangessero contro la benda che le avevo legato al viso.
Più pietre inserivo, più i suoi movimenti diventavano lenti fino a sfociare nell'immobilità. 
Sorrisi soddisfatto e, tirando fuori da una tasca ago e filo, le ricucii il ventre.
Ormai era morta.
Ricordo la felicità e l'euforia che inondavano  il mio petto.
Ridevo  da solo come un matto e mi sembrava di sentir ridere persino  Victor e Giulia.
Fu quello il giorno in cui la mia nuova vita ebbe inizio.
Da quel giorno sono The Fairy Prince.
Forse per voi è un nome ridicolo...ma io sarò il suo principe!
La difenderò come avrebbe voluto lui.
Difenderò la ragazza che amo come avrebbe voluto il ragazzo che amavo.

The end

....
Dimmi, quale fiaba preferisci?
È in quel modo che morirai ed è in quel modo che mi avvicinerò  a lei...Twinly..
.
   
 
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