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Autore: A lexie s    05/09/2014    7 recensioni
Se Emma e Killian non fossero caduti nel portale? Se non fossero tornati indietro nel tempo? Quanto tempo ci avrebbe messo Emma per capire i suoi sentimenti?
Dal primo capitolo: Il coraggio era quello che serviva, il coraggio di continuare a vivere, a lottare, ad amare ancora, nonostante i fallimenti ed il dolore.
Entrambi chiedevano amore, ma nessuno dei due lo sapeva o sapeva riceverlo, perché quando si passa troppo tempo a convincersi di star bene da soli, poi si finisce per crederci.
(CaptainSwan)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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To build a home

Epilogo

 
This is a place where I don’t feel alone.
This is a place where I feel at home.
Cause, I built a home…For you, for me!

 
Sei mesi dopo.
 
<< Sai, stavo pensando.. >> Emma stava cercando in qualche modo di mettere insieme le parole, ma le mani di lui sul suo corpo la distraevano parecchio dal suo intento.

Avevano appena finito di fare l’amore, le loro gambe erano intrecciate e la testa di Emma era adagiata sul braccio di Killian. Questo continuava ad accarezzarla lievemente, disegnando delle figure immaginarie sul suo braccio e poi più in giù raggiungendo anche il fianco. Continuava a coccolarla con quelle lente carezze, mentre con il naso le sfiorava dolcemente il viso.

<< Cosa? >> la esortò a continuare, vedendo come la donna si fosse bloccata lì ad occhi chiusi.

<< Uhh.. Mi distrai troppo >> lo rimproverò, spostandosi sul fianco e rotolando su di lui. Gli accarezzò la barbetta ed i capelli, poi fece scontrare le loro labbra in un bacio dolce inizialmente. Sfiorò più volte la sua bocca, fino a quando lui portò la mano sul suo capo per approfondire il contatto. Cominciò ad accarezzarle i capelli e lei fece lo stesso, i suoi seni nudi poggiati sul petto di lui che prontamente ribaltò la posizione.

<< Sei già pronta per il secondo round? >> Domandò ridendo, staccandosi dalle sue labbra ma continuando ad accarezzarla. Quella mano lasciava scie di fuoco sulla pelle di Emma, quelle carezze non le toccavano solo la pelle, e il suo cuore batteva rapidamente, tanto da poter sentire le sue pulsazioni nelle orecchie.

<< Mmm potrei esserlo, si. >> Mugugnò, riappropriandosi delle sue labbra.

<< Sei insaziabile >> commentò Killian, sollevandole una gamba e facendo scorrere la mano dalla coscia alla caviglia. Lei con un colpo d’anca ribaltò nuovamente la posizione e cominciò a baciargli il viso, passando la lingua sulla cicatrice che solcava la sua guancia. Un tremito lo scosse interiormente, era così bella la sua Emma, così forte ed intraprendente, ma anche così fragile e piena di paure. Stavano imparando a superarle però, stavano imparando a viversi senza paure e senza freni.

<< Ti dispiace? >> Lo stuzzicò poi, staccandosi da lui e fissandolo intensamente.

<< Affatto, amore. >> La guardò di rimando e cominciò ad annusarle i capelli. I boccoli ricadevano sul suo viso solleticandolo, li sfiorò piano e poi li raggirò per arrivare al suo orecchio, soffiò piano e lei fu percossa da un brivido che le attraversò la schiena nuda.  << Ti amo! >> Le sussurrò poi, ed il brivido che la percossa stavolta le attraversò il cuore.

Puntò i suoi occhi verdi, incatenandoli all’azzurro di quelli di Killian. Si avvicinò per far sfregare i loro nasi un paio di volte e tornò ad accarezzargli i capelli neri.

<< Anch’io. >> Rispose poi, accarezzando le sue labbra per suggellare quelle parole. Lui approfondì il bacio e ripresero da dove avevano lasciato.
 
 
 
Erano esattamente nella stessa posizione di qualche ora prima, lui continuava ad accarezzarla come se la sua vita dipendesse da quello, come se non avesse mai voluto fare altro. Lei teneva gli occhi ancora chiusi, quando un pensiero le attraversò la mente e si riscosse. Prima che continuassero il loro “allenamento”, c’era qualcosa di cui voleva parlargli.

<< Prima che mi distraessi stavo cercando di affrontare un argomento serio >> proruppe aprendo gli occhi, si puntellò su un gomito e gli mandò uno sguardo un po’ ansioso.

Lui le accarezzò i capelli, era in apprensione, non capiva come mai si fosse fatta improvvisamente seria.

<< Di che si tratta? >> La invitò a continuare, stringendola maggiormente al suo petto. Lei vi appoggiò il capo per un attimo e cominciò ad accarezzargli il petto con la mano, poi risollevò la testa e si convinse a parlare.

<< Le cose vanno bene tra di noi, no? >> Domandò in ansia, in attesa di una sua risposta che non tardò ad arrivare.

<< Più che bene, mi sembra di avertelo dimostrato. >> Ammiccò Killian, cercando di avvicinarsi per approfondire il contatto, ma lei gli lanciò uno sguardo di rimprovero e lui si arrestò.

<< Emma, mi stai facendo agitare.. Dì quello che vuoi dire >> i suoi occhi la scrutarono in cerca di qualcosa che potesse spiegare la sua ansia, cercava di capire cosa potesse essere a preoccuparla, ma non vi riusciva proprio, così attese che lei parlasse.

<< Okay, non ti agitare, non è niente di male. >> Lo rassicurò, tornando per un attimo ad accarezzargli il petto per tranquillizzarlo.

<< Allora parla >> la esortò.

<< Va bene, va bene.. Allora, pensavo che magari potremmo smetterla di vederci su questa nave.. >> Iniziò a dire, guardandosi intorno ed indicandola con dei gesti frenetici come per voler spiegare qualcosa, in realtà non faceva altro che confonderlo maggiormente.

<< Che vuoi dire? >> La interrogò, alzando un sopracciglio e grattandosi il mento.

<< Jones, tu e la perspicacia non andate d’accordo a quanto pare. >> Commentò acidamente, roteando gli occhi esasperata e facendolo ridere.

<< Vuoi dirmi che vorresti vivere con me? >> Domandò lui, un po’ spaesato. Desiderava ardentemente poter vivere con lei, condividere ogni momento della giornata, dormire e risvegliarsi insieme. Lo aveva sempre sognato, ma non le aveva mai chiesto nulla per non farle pressioni. Lui conosceva Emma, sapeva quanto tendesse a chiudersi se non era lei a prendere iniziative così importanti, ed era per questo che aveva cercato di lasciarle spazio.

<< Ce l’hai fatta. >> Lo prese in giro lei, dandogli un pugnetto sulla spalla per schernirlo.

Lui rise a sua volta, ma non rispose. Emma fraintese ed abbassò velocemente lo sguardo lasciando i suoi occhi.

<< Però ovviamente se non vuoi, io lo capisco, insomma la Jolly Roger è stata da sempre la tua casa ed io non.. >>

<< Swan, basta – disse Killian, interrompendola. – Calmati e respira. >>

<< Voglio solo dire che lo capirei se tu non volessi lasciare la tua nave, insomma è la tua casa >> sottolineò lei, facendosi coraggio ed affrontando il suo sguardo.

<< Emma, sei tu la mia casa! >>

Lei lo guardò visibilmente commossa, poi si avvicinò alle sue labbra e lo baciò così intensamente da togliergli il respiro.

<< Ce l’hai fatta anche a fare un’altra cosa, capitano. >> Sussurrò staccandosi da lui.

<< Cosa? >> Chiese Killian di rimando, ancora con poco respiro dopo quel magnifico bacio.

<< A vincere il mio cuore senza nessuno inganno, ed è tuo perché ti voglio e ti amo! >> Calcò la voce su quelle ultime parole, così che potessero imprimersi forte nel suo cuore. Non voleva che potesse mai dubitarne.

<< Oh Emma >> mormorò lui, erano poche le volte in cui lo aveva visto così toccato ed emozionato. Si avvicinò nuovamente e la strinse forte immergendo la testa tra i suoi capelli. << Questo è il più grande tesoro che potessi conquistare ed il tuo amore è più di quanto riuscissi a sperare >> concluse, continuando a stringerla.
 
 
 ***************
 
<< Guarda – disse Emma, affacciandosi dalla finestra del salotto. – Killian, vieni a vedere! Da qui si vede la tua nave, potresti sempre tenerla sotto controllo. >>

<< Uh.. Davvero interessante come vista, ma preferisco questa. >> Rispose, abbracciandola da dietro e voltandosi verso il suo volto. Le baciò lievemente la guancia e poi guardò il mare di fronte a lui. Si poteva vedere tutto il porto e l’aria profumava di salsedine, sarebbe stato bello risvegliarsi lì con lei.

<< Mi piace, prendiamola. >> Sentenziò, prendendole la mano e trascinandola verso l’agente immobiliare che stava facendo alcune telefonate nella stanza accanto.

<< Henry a te piace? >> Chiese Killian, scorgendo il ragazzo nella stanza di fianco al salotto. Questo gli andò in contro tutto sorridente, finalmente avrebbe avuto uno spazio tutto suo. Gli piaceva passare del tempo con i nonni, ma erano davvero troppo stretti in quel loft ed il piccolo Neal diventava sempre più movimentato con il passare dei mesi.

<< La mia stanza è fantastica, è davvero enorme e poi anche il resto della casa è bella. Insomma siamo anche vicino al mare.. Davvero forte. >> Concluse, avvicinandosi e dando il cinque a Killian che nel frattempo aveva proteso la mano verso di lui.

<< Al ragazzo piace, la prendiamo? >> Ripropose rivolgendosi nuovamente ad Emma. La donna vedendo l’eccitazione nei suoi due uomini non seppe dire di no, poi la casa le piaceva molto quindi accettò di buon grado ed abbassò la testa in segno di assenso.

<< Si! >> Esultò Henry, correndo ad abbracciarla e lei rise quando Killian fece un qualcosa di simile.

<< Ecco le chiavi della vostra casa >> disse l’agente immobiliare che era tornato da alcuni minuti ed aveva assistito alla scena.

<< La nostra casa >> ripeté Emma, facendo scorrere lo sguardo tra gli uomini della sua vita.


 
 
Qualche ora più tardi erano tutti riuniti da Granny’s, stavano mangiando e bevendo tutti insieme. Regina e Robin si scambiavano gesti affettuosi in un angolo del tavolo e lo stesso facevano Gold e Belle dalla parte opposta.
Mary Margaret e David giocavano amabilmente con il piccolo Neal che rideva e faceva smorfiette divertenti.

<< Dì mamma.. ma mma >> continuava a ripete Mary Margaret, cercando di insegnare al figlio come fare e lo stesso faceva il marito con la parola “papà”.

 << Mamma, papà.. abbiamo scelto la casa! >> Esclamò Emma, stringendo la mano di Killian sul tavolo. I due smisero di giocare con il figlioletto e guardarono la figlia con gioia ed orgoglio. Erano dispiaciuti ovviamente di non averla sempre intorno come prima, ma lei aveva bisogno di vivere la sua vita e creare la sua famiglia, questo non significava abbandonare quella vecchia ed Emma gli aveva chiarito più volte che avrebbero continuato a vedersi spesso.

<< Siamo davvero felici per voi >> concluse David sorridendo.

Avevano instaurato un bel rapporto con Killian, adesso si fidava completamente di lui. Aveva visto com’era stato vicino ad Emma nei giorni successivi all’incidente, come l’aveva sostenuta, aiutata e compresa. Era stato lì per lei, in ogni momento del giorno e della notte. Adesso capiva il loro rapporto e la profonda connessione che avevano ed era felice che sua figlia fosse finalmente felice e spensierata. I giorni dell’incidente erano ormai lontani e tutto procedeva più che bene.

<< Vado a prendere da bere >> disse Killian, avviandosi al bancone per prendere una birra.

Emma lo raggiunse poco dopo e si sedette in uno sgabello facendogli cenno di raggiungerla lì.

Lui si avvicinò con il suo boccale di birra in mano, cominciò a sfregare l’uncino nella sua coscia e lei sentì una scarica anche attraverso il tessuto dei jeans.

<< Sono davvero felice >> gli sussurrò sorridendo.

<< E non pensi che dovresti ringraziarmi? >> Chiese lui, appoggiando il boccale al bancone e toccandosi le labbra con la mano.

<< Per favore, non riusciresti a gestirlo >> lo prese in giro.

<< Forse tu, non riusciresti a gestirlo >> replicò prontamente lui, così come aveva fatto sull’isola prima del loro primo bacio. E allo stesso modo, lei afferrò il bavero della sua nuova camicia e s’infranse sulle sue labbra con ferocia. Si assaporarono per qualche secondo e poi risero entrambi ricordando quel momento.

<< Non dirmi che è una cosa che non dovrà più ripetersi? >> Domandò lui, sfoggiando una faccia indifesa.

<< Si ripeterà, eccome. >> Promise lei, tornando a baciarlo.
 
The End. 
 

Autrice:

Mettere la parola fine è più difficile di quanto credessi. Ogni volta è complicato abbandonare una storia ed i personaggi che ne sono stati protagonisti, ed oggi io lascio andare la storia, ma non di certo i personaggi. Quelli continueranno ad esserci, ad emozionarci e a prendere parte alle mie storie.
Adesso, volevo passare a ringraziarvi tutti. Chi ha sempre recensito, chi lo ha fatto sporadicamente, chi non lo ha fatto, tutte le persone che hanno aggiunto la storia alle varie categorie: preferite, ricordate e seguite.
Volevo ringraziare chi ha letto e basta, chi ha apprezzato e chi invece non l’ha fatto. Insomma, ringrazio tutti. Grazie a questa storia ho parlato con moltissime persone, ed è stato davvero piacevolissimo, ho scoperto un bellissimo gruppo e ho passato del tempo a commentare con chi condivide le mie stesse passioni. Quindi questa storia mi ha portato più di quanto sperassi, ed è merito soprattutto vostro. Mi piacerebbe continuare a scambiare opinioni con voi, quindi se volete venite a trovarmi nella mia nuova storia: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2793045&i=1

Spero che la fine non vi abbia deluso, e che vi abbia emozionato una minima parte di quanto abbia emozionato me scriverla. Ovviamente mi farebbe un immenso piacere leggere le recensioni di chi ha seguito la storia, quindi qualsiasi cosa vogliate dirmi, positiva o meno, vi invito a farlo e vi ringrazio ancora.
Teniamo duro che manca poco al ritorno del nostro telefilm <3
Un bacio a tutti :*
  
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