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Autore: y o u m e a t s i x    05/09/2014    6 recensioni
India Styles e Astrid Cooper hanno ventun’anni e una camera che condividono all’Amsterdam University College. India ha i capelli scuri scuri, occhi da cerbiatta e uno rapporto di amore-odio con Zayn Malik, che è uno stronzo, okei, ma è Zayn Malik lo stesso. Astrid, invece, ha dei lunghi capelli biondi, dei grandi occhi verdi e la straordinaria capacità di trovare gli amori più distruttivi, quelli con cui ci devi fare la guerra e poi rimani senza niente. Tipo Luke Hemmings.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5

(Non) ci sei






 
 
Astrid è malamente seduta sul suo letto, ancora sfatto dalla notte appena trascorsa e no, non ha nessuna intenzione di sistemarlo. Ha le braccia incrociate al petto e lo sguardo fisso su India che, invece, è concentrata a guardare gli annunci su un giornale per un nuovo appartamento e finge -palesemente- di non essere infastidita dalle occhiatacce della sua migliore amica. La bionda sbuffa rumorosamente, spostandosi dal letto per prendere un succo di frutta all’arancia (senza zuccheri aggiunti, ovviamente).
« Io non capisco perché » ripete, ormai per la quarantesima volta da quando India le ha dato la notizia. La bruna alza lo sguardo, studiandola mentre si siede sul pavimento davanti a lei.
« Non mi sembra particolarmente difficile, Coop! – sospira, passandosi una mano fra i capelli – Mi sono rotta, non è per me studiare e lo sappiamo entrambe »
Astrid scuote la testa, ‘ché va bene, non volterà le spalle a India Styles nemmeno per tutto l’oro del mondo, ma Dio!, quella ragazza non ragiona mai sulle cose.
« Eri brava, una delle migliori. Non-  – si ferma, distogliendo un istante lo sguardo – Tu fai tutto di pancia, segui troppo l’istinto, insomma, non si può lasciare l’università così su due piedi, come se non fosse nulla »
India alza gli occhi al cielo, prima di buttare il giornale al suo fianco e alzarsi per afferrare il pacchetto di sigaretta sulla scrivania vicina. Con calma -particolarmente angosciante per la bionda- se ne accende una, sentendo gli occhi vitrei di Astrid addosso. Sa che non è delusa, nemmeno arrabbiata (forse) e che, fondamentalmente, è solo preoccupata per lei. Però, cazzo!, è già la quarta volta che fanno questo discorso.
« Invece sì, Coop. Comunque è quello che ho appena fatto e non posso tornare indietro. – Aspira un po’ di fumo, prendendo una piccola pausa. – Ora mi aiuti a trovare un appartamento o no? »
Astrid ha gli occhi impassibili, non si sforza di trasmettere nemmeno mezza emozione, però, India, sa perfettamente cosa sta pensando e cosa uscirà dalla sue labbra.
« Mi stai lasciando sola in questo posto di merda, India »
« Smettila Coop. Lo sai che non è questo il punto. – Sospira piano, mentre la sigaretta si consuma fra le sue dita – Io non posso restare qui se non frequento nemmeno mezzo corso! »
« Ma io posso venire con te! » strilla la bionda, alzandosi in piedi, mentre scuote ancora la testa.
« Oh, andiamo cazzo! Lo sai meglio di me che qua è più comodo, sei vicina e non spendi molto. »
« Non sono vicina a te. » sibila, quasi avesse paura delle sue stesse parole.
« Possiamo vederci quando vuoi, Coop – la rassicura appena, mentre immagina le sue giornate senza Astrid in giro – Puoi sempre chiedere di trovarti un’altra compagna di stanza o di stare da sola »
« Vaffanculo India! Io non ci sto qui, senza di te. » e detto questo si siede sul divano, afferra il giornale e cerca un appartamento.
India, sorride appena, perché non crede di aver conosciuto qualcuno così determinato come Astrid Cooper e poi, infondo, sa perfettamente che un appartamento con lei attorno ha tutta un’altra aria e forse le mancherebbe persino inciampare in tutte le sue scarpe. Questo, ovviamente, non lo dirà mai, come Astrid non dirà mai perché non vuole rimanere lì senza India.
Comunque va bene così, ‘ché India si è messa vicina a lei e le ha appena indicato un appartamento con due camere, un bagno e un cazzo di balcone.
 
 
 
 
India scorre nervosamente la home di Facebook, senza nemmeno considerarla più di tanto. Astrid é andata a lezione circa mezz'ora fa e sa che sarà a casa da sola per il resto del pomeriggio. Sbuffa mentre si accorge che uno degli amici di Astrid -quelli che lei non sopporta- pubblica troppe cose e perché diamine ha appena taggato Trey Edwards in un post? Sgrana leggermente gli occhi e vorrebbe aprire la foto per guardare meglio, 'ché quelli sembrano proprio i tavoli del Red. Ma appena si accorge del nome sottostante il suo interesse per quel idiota da quattro soldi sparisce.
E Zayn Malik ha appena postato With You di Chris Brown.
India sbatte qualche volte le ciglia lunghe e butta un'occhiata ai like. Si acciglia un po’ quando vede che sono ben tredici e senza pensarci due volte li controlla tutti, un ad uno. Legge ogni nome, cerca di fare mente locale e ogni tanto storce il naso, finché non trova anche quello di Amber Williams e improvvisamente sente mancare l’aria.
Sbuffa e sbatte il telefono al suo fianco con forse troppa energia, ma non gliene frega nemmeno tanto, 'ché non potrebbe essere più incazzata di così.
Si alza dal divano su cui era seduta e inizia a camminare nervosamente per la stanza e improvvisamente le sembra troppo piccola anche solo per respirare. Passa una mano fra i capelli scuri, mentre si morde il labbro inferiore e vaffanculo, ha bisogno di una cazzo di sigaretta.
Zayn Malik é un deficiente, un vero coglione, e si chiede per quale motivo lei non gli abbia ancora tirato una sberla. Inala del fumo e mastica qualche altra imprecazione. 'Ché India Styles non potrebbe odiare Zayn Malik più di così, ma, al contempo, esserne incondizionatamente cotta.
Lo ha capito solamente una settimana fa -dopo la festa di Harry-, quando, appena sveglia, lo aveva visto dormire di fianco a lei. Si era soffermata più volte sulle sue sopracciglia aggrottate, le ciglia nere che gli sfioravano le guance e quella bocca fatta apposta per le sue labbra. Lo aveva accarezzato per poi, come suo solito, scappare il più silenziosamente possibile da quella camera. Con uno scatto improvviso, India, getta la sigaretta fuori dal balcone per poi accenderne una seconda. Recupera il cellulare -lanciato malamente sul letto- e compone quel numero che le fa venire i brividi, ogni volta.
« India? ». La voce sorpresa di Zayn Malik le risponde al terzo squillo e al quarto tiro.
« Ti stai sentendo con la Williams? » chiede di getto lei.
« Cosa? Ma che stai dicendo? »
« Che sei un pezzo di merda! Ecco che sto dicendo. » conclude chiudendo la chiamata.
« Vaffanculo! » grida al nulla. Non può credere di aver appena fatto una cazzo di scenata di gelosia a Zayn Malik.
Si butta sul divano e affonda il viso tra le mani, non ha voglia di piangere, per questo prende un lungo sospiro quando sente gli occhi pizzicare.
Non lo sopporta e soprattutto non sopporta che sia lui a renderla così.
 
 
 
 
Il campanello trilla incessantemente, costringendo India ad alzarsi dal divano. L'ennesimo tonfo alla porta la fa sbuffare e « sto arrivando! ».
Quando si trova di fronte la persona che aveva tanta impazienza, sbarra gli occhi e socchiude la bocca, 'ché tutto si aspettava tranne uno Zayn Malik, trasandato e con il fiatone, davanti casa sua.
« Non ti azzardare. » esclama lui, entrando in casa e sbattendo la porta dietro di sé.
« Non ti azzardare più a riattaccarmi in faccia in quel modo. »
« Non capisci niente, Zayn. » sussurra India, non più tanto sicura come qualche minuto prima.
« Cosa devo capire? Cosa? Non puoi chiamarmi dal nulla e farmi una cazzo di scenata, okay?! Tu non hai il diritto di essere gelosa, non stiamo insieme, India! »
« E allora spiegami per quale cazzo di motivo abbiamo dormito insieme alla villa di Louis! » alza di nuovo la voce lei.
« Perché sei un'idiota, e non capisci mai quello che le persone cercano di dimostrarti. »
« Cosa cazzo volevi dimostrarmi se tanto ti scopi quella puttana? » ribatte nuovamente India, sbattendo i piede in terra.
Zayn sbuffa, passandosi le mani nei capelli e grugnendo per la testardaggine di quella ragazzina che, da qualche tempo, gli ha completamente fottuto la testa. Con decisione si avvicina e le afferra il volto fra le mani, baciandola come desidera da ormai troppo tempo. India non se lo fa ripetere due volte e, intrecciando le mani dietro il suo collo, ricambia subito il bacio lasciandosi prendere in braccio.
Zayn la fa stendere delicatamente sul divano, sistemandosi velocemente su di lei senza pesarle e infilando una mano sotto alla sua felpa, andando a sfiorare la curva del seno. Staccandosi a fatica da India, Zayn, le sfila velocemente la maglia, sospirando rumorosamente quando si accorge che al di sotto non ha niente.
« Non mi vedo con Amber » le sussurra il moro in un orecchio.
« Non mi vedo con nessuna. Ho solo te in testa, India.» conclude, prima di togliersi la canotta e tornare a baciarla con più foga di prima.
« Scusa se sono così testarda » sorride leggermente lei, mentre Zayn prova un moto di euforia dentro di se. 'Ché, dai, è la prima volta in vent'anni che sente India Styles scusarsi con lui.
Zayn la bacia di nuovo, interrompendola.
« Mi vai bene così, ragazzina » 
Non c’è fretta, nei gesti che seguono, nei gemiti appena trattenuti, nei baci che nascondono sorridi e nemmeno nelle spinte di piacere. Ci sono solo loro, con i movimenti sincronizzati, okay, ma naturali, come se fossero fatti apposta per stare insieme. India conficca le unghie nelle spalle nude di Zayn, non curante di lasciargli qualche segno, ‘ché lui è suo, in modo così intimo che non ha paura di nulla.
E sente il cuore scoppiare mentre Zayn Malik la bacia e tutto -ora- ha davvero senso.


 
 
 
 
Astrid, oggi, è più nervosa del solito. Un po’ perché il caffè era finito quando si è svegliata, un po’ perché è lunedì (e il lunedì fa sempre schifo) e un po’ perché India non capisce proprio un cazzo. La lezione di Antropologia del professor Fox e Lana che si lamentava -perché “non esci più con noi! Stasera andiamo al pub in centro, perché non vieni?”-, non hanno certamente aiutato.
Ci sono momenti in cui Astrid ha bisogno di staccarsi, di allontanarsi dagli altri e di stare da sola, semplicemente. Di solito capitano quando qualcosa va storto o non va proprio e Astrid non ha abbastanza forza per ammetterlo ad alta voce, ‘ché fa sempre più male e nessuno ha ancora imparato come mettere insieme tutti i suoi pezzi. Questi sono i periodo che fanno più incazzare India, perché la sua amica smette di parlare, di dire le cose e capire quelle poche parole che escono dalle sue labbra è ancora più difficile di interpretare il suo silenzio.
Ora sta camminando verso casa, chiedendosi per quanto ancora chiamerà quel buco di posto “casa”. È in ritardo, come al solito, ma ha fatto una piccola deviazione per raggiungere l’immobiliare della zona e prendere catalogo, ‘ché lei non ha assolutamente intenzione di lasciare India. Non è questione di rimanere da sola o senza qualcuno, è questione di stare senza India, ed è questo a cambiare tutte le cose.
Si guarda attorno distrattamente, notando che il cielo si sta facendo più scuro e aumenta il passo, sebbene ci sia solo qualche metro da lì al suo edificio. Riporta gli occhi sulla strada e si blocca quando riconosce un ciuffo biondo e delle spalle troppo larghe. Luke si volta proprio in quel momento, accorgendosi di lei. Si alza dagli scalini del portone d’ingresso della palazzina di Astrid e senza pensarci troppo le si avvicina.
« Cosa ci fai qui? » domanda lei, quando si ritrovano un di fronte all’altro e disgraziatamente vicini.
« Dobbiamo parlare » sentenzia lui, afferrandole il polso e trascinandola verso la sua macchina. La bionda si lascia portare per qualche metro ma nel momento in cui capisce le intenzioni del ragazzo si libera dalla sua presa. Luke si gira e la guarda con aria supplichevole.
« Ti prego, Candy è qui e se ci vede insieme mi uccide- »
« Appunto » lo interrompe, senza lasciar trapelare nessuna traccia di emozione nella voce. Luke prende un lungo respiro, perché questa ragazza lo sta mandando fuori di sé e non sa più cosa fare.
« Ho davvero bisogno di parlare con te » Astrid percepisce la necessità nel suo tono appena affievolito, quasi ne dipendesse tutto il resto. E no, non saprebbe definire esattamente il resto, non sa nemmeno se ci sia, a dire il vero. Ma, comunque, non dice nulla e senza aspettare altro tempo si infila nella macchina del ragazzo.
Luke è seriamente stravolto dalla reazione della ragazza. Aveva giurato che ci avrebbe messo molto più tempo a convincerla e non era nemmeno sicuro che ci sarebbe riuscito. Perciò trattiene un piccolo sorriso e scuote la testa, avvicinandosi all’auto malridotta e mettendo in moto velocemente.
 
 
 
 
Quando Luke ferma l’auto, appena fuori città, Astrid si irrigidisce visibilmente e con un gesto fin troppo meccanico si volta verso di il ragazzo, trovandolo già pronto al contatto visivo.
E forse, se lei fosse più forte (e più coraggiosa), riuscirebbe a tenere gli occhi fissi in quelli del biondo, per questo sospira e si costringe a guarda dritto davanti a sé, oltre il vetro della macchina, parcheggiata vicino a un campo.
« Astrid, guardami, per favore » mormora Luke, posando una mano sulla coscia della ragazza, facendola scattare di nuovo. Lei ha la bocca schiusa e gli occhi sgranata che corrono da quelli di Luke alla sua mano, che no, non si sposta.
« Devo sapere cos’è successo alla festa di Harry » sentenzia di nuovo il ragazzo.
Astrid sente il cuore battere un pelo più forte, mentre ripensa al loro bacio, quello nel buio, dietro la casetta di legno, accompagnato da qualche sussurro leggero, per non farsi sentire o forse solo per non ricordare.
« Nulla »
Luke deglutisce e corruga la fronte, prima di passarsi una mano fra i capelli e distogliere -per un breve attimo- lo sguardo.
« Non è successo nulla, fra me e te? » tenta di nuovo, mentre osserva la ragazza incrociare le braccia al petto e mordersi il labbro.
« No Luke, fra me e te non è successo nulla » il tono freddo di Astrid fa gelare il ragazzo, sebbene sappia quante emozione, in realtà, lei stia provando.
« Non puoi baciarmi e poi dirmi che non è successo nulla » sibila lui.
« Cristo! Tu non capisci un cazzo, proprio non capisci un cazzo » sbotta la bionda, uscendo dalla macchina e sbattendo la portiera. Luke stringe il voltante e ringhia, ‘ché nessuno lo fa incazzare come lei a ‘sto mondo. Però, senza pensarci troppo, la segue, facendo il giro intorno al veicolo e bloccandosi a pochi passi.
« Tu non- – tenta la ragazza, poggiata con la schiena alla ringhiera – Tu non capisci »
« Tu non ti fai capire, cazzo! Sei tu- » tuona, interrompendosi quando si accorge che la ragazza ha il capo chino e che, merda!, sta anche piangendo. Si avvicina istintivamente, con una mano afferra il mento, obbligandola a guardarlo, mentre l’altra è sul suo fianco magro.
Astrid storce un po’ il naso, odia farsi vedere in quello stato ma in questo momento non potrebbe interessarle meno di così, ‘ché quando si tratta di Luke Hemmings tutto passa in secondo piano.
« Non dovresti essere con me »
« Io voglio stare con te » Astrid scuote energicamente la testa. Lo allontana e cerca di sfuggire alla sua presa, ma lui -velocemente- la ferma, stringendole il polso.
« Lasciami » strilla nervosamente.
« Io ti voglio Astrid, ti voglio con tutto me stesso » la tira a sé e la circonda con le sue braccia forti, godendosi (forse per la prima volta) quella sensazione, mentre tutto gli appare stranamente giusto.
« Ti voglio davvero » ripete.
« Ma tu hai lei – gli ricorda, alzando appena lo sguardo su di lui – E sappiamo entrambi che non la lascerai »
Luke non risponde e Astrid si allontana di nuovo da lui, stavolta più lentamente e lui non fa assolutamente nulla per fermarla, ancora. La osserva salire in macchina, mordendosi appena il labbro e -finalmente- gli sembra di capire Astrid Cooper, i suoi cazzo di ragionamenti e le mille frasi enigmatiche che fino a quel istante non avevano avuto senso.
Per questo deglutisce ed entra nell’auto e spinge subito il piede sull’acceleratore, senza nemmeno guardarla.
« Non hai mai avuto l’intenzione di aspettarmi, vero? – le chiede, immettendosi nella strada – Non l’avresti comunque, se io ti avessi detto che l’avrei lasciata per te »
« Io non posso aspettare, Luke »
 



 




Ma ciaaao tesori belli! :)
Siamo tornare, in ritardo come poche volte nelal vita (stronzate, siamo sempre in ritardo ma okkkkk)! 
E' passata una settimana dalla festa di Harry nella villa di Louis, India ha deciso di lasciare la scuola e Astrid è sclerata come venti. 
Abbiamo deciso di concentrarci sulle due "coppie" principali per fare un attimo il punto della situation! e ZAN ZAN! 
Gli Zindia, come sempre, passano da un eccesso all'altro, ma siamo sicure che tutti voi (come noi) stavate aspettando questo loro momento da chissà quanto tempo! 
Cosa succederà ora fra loro due?? :)
Luke e Astrid, invece, sempre solita storia: avanti e indietro continuo. Anche se qui abbiamo un minuscolo svolta e Luke ha (finalmente) capito un po' la nostra biondina! 
Chissà se però riuscirà a risolvere le cose..... (?)!
Poiii nullla, ci scusiamo per l'enorme ritardo e vi ringraziamo per il vostro supporto, che non manca mai e noi non potremmo essere più soddisfatte di così :) 
Vi lasciamo con una foto della nostra India e speriamo di sentirvi presto!
Fateci sapere i vostri pareri su questo capitolo, che ci rendete sempre taaaaaantoooo felici :) 
un bacioneee, 
Free e Sheeva 


 




 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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