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Autore: KimberStormer    05/09/2014    1 recensioni
Una song-fic tratta dalla canzone Umbrella acoustic di Rihanna unita all'amore di Ruby e Belle di OUAT! Quello che volevano farci vedere nella 2 stagione e che non hanno concretizzato mai -_- (per colpa di chi chi chi chiiii...)
[Rubelle-RedBelle/Ruby+Belle]
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Belle, Ruby/Cappuccetto Rosso
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Genere: Song Fiction - Rihanna Umbrella Acoustic version
Tipo di coppia: (lily fiction) Femme-Slash 
Paring: Ruby/Belle-RuBelle=Red/Belle-ReBelle 
Telefilm: OUAT Stagione 2 

Umbrella
 
* …nessuna nuvola nella mia tempesta, lascio che piova… 
quando le nuvole arrivano, noi andiamo via… 
…un'anticipazione per la precipitazione: 
ho messo da parte delle patatine 
per i giorni di pioggia… 
 
 
-Lo sapevo che avrei dovuto dar retta ai miei sensi di lupo! Vieni Henry, sotto il mantello! 
-Ho il mio ombrello Red, non preoccuparti!
La giovane proprietaria del Granny’s ed il piccolo principe di Storybrooke corsero sotto una scrosciante quanto improvvisa pioggia di inizio primavera. Era insolita per quella stagione, il giorno prima infatti l’infallibile fiuto di Ruby aveva avvertito nell’aria qualcosa ma non vi aveva dato abbastanza peso.
Si fermarono sotto il porticato del negozio di fiori per aspettare un po’. Mille odori e fragranze floreali si mischiarono nel suo naso quasi a farla starnutire. Doveva starci attenta, i suoi sensi olfattivi erano molto acuti, non poteva rischiare di....
D’improvviso scorse un profumo particolare tra quei mille.
Non riusciva a capire quale fosse: cercò di concentrarsi. Lo aveva sentito già, ma quando?
Niente, non ricordava. 
Henry scrollò l’ombrello e tante piccole goccioline di acqua finirono sul rosso mantello di Ruby.
Lui le sorrise mostrando il cipiglio da furbetto che lo contraddistingueva. Somigliava a James per certi versi. 
-Tuo nonno ti sta aspettando…- Ruby fissò il cielo: come velocemente erano arrivate, le nubi si diradarono.
-Sì, mi sta insegnando a tirar di spada. Guarda, sembra stia smettendo. 
-Non ci scommetterei molto. In genere ha dei brevi time out ma poi ricomincia… faremmo bene a correre a casa di Snow non appena… 
-Credi che Snow e mia madre…riusciranno a tornare? 
La ragazza lo guardò intenerendosi, gli diede una carezza lieve sul capo. 
-Certo! Da quel poco che conosco tua madre ho visto che ha del fegato e con Snow accanto nessuno potrà fermarle!
-Ora invece di una madre adottiva ho addirittura una famiglia intera…- sussurrò il piccolo sorridendo.
-Ecco sta diminuendo d’intensità. 
-Allora corriamo? Io ho il mio ombrello blu come il cielo e tu sei sotto il tuo mantello rosso… 
-…come le rose- finì per lui la ragazza e di colpo rimase senza fiato. 
Rose! Ecco cos’era quel profumo di poco prima!
Ricordò il giorno in cui lo aveva sentito, lo stesso identico profumo.
Era insieme a James e quel personaggio infimo di Gold, e stavano cercando… 
-Belle… . le usci dalle labbra il nome della ragazza. Come evocata dalle sue parole, dalla biblioteca preoccupata per il cielo nuvolo stava proprio uscendo lei: Belle. 
-La conosci? Sembra sia rimasta senza ombrello anche lei… 
Aggiunse il ragazzino vedendo che la ragazza ancora sotto il porticato della biblioteca comunale cercava qualcosa nella sua borsa. 
-Si… è… 
-Una tua amica. – finì Henry per lei- Red, io vado dal nonno! Tu aiuta la tua amica. 
-Ma… non posso lasciarti solo… 
-Andiamo, casa è qui dietro, e poi io ho l’ombrello non mi bagnerò! 
Le sorrise prendendo la strada che lo avrebbe portato da James salutandola poi con la mano, e a Ruby non rimase altro da fare che seguire il suo consiglio. 
Quindi attraversò la strada a passo svelto in tempo per fermarsi proprio davanti all’altra ragazza, che aveva gia deciso di affrontare la pioggia e che si sarebbe bagnata. 
-Ciao! 
-Oh, ciao… Ruby giusto? – sorrise. 
-Sì. Giusto… - non era da lei rimanere a corto di parole. Ma non sapeva come approcciarla. Non poteva semplicemente dirle Hey ti ho vista in difficoltà ed eccomi qui! Quello era un discorso che facevano i principi, un discorso da James! Lei era più una combattente. 
-Anche tu sotto la pioggia senza ombrello eh? -la trasse d’impaccio l’altra. 
-Già… - assumendo una espressione di circostanza, Ruby si alzò il mantello sul capo – ma questo è grande e potrà portarci entrambe a casa… sempre che tu vada dalla mia stessa parte. 
-Oh bè, è l’una e stavo appunto venendo al Granny’s a mangiare un hamburger! - esultò Belle prendendo metà mantella e ficcandosi sotto con lei.- hai ragione è grande, ci si sta! -rise. 
Belle era lievemente più bassina di lei, notò: essere basse e paffutelle era sempre stata una cosa che lei aveva invidiato alle altre nel villaggio dove viveva. Alle feste del paese a lei di ballare non lo chiedevano mai, almeno finché non era arrivato Peter. Anche Snow era più bassa di lei, e poteva scommettere che anche Charming lo fosse. 
-Allora andiamo? 
S’incamminarono e proprio in quell’istante un violento colpo di vento misto a pioggia fece quasi volar via dalle loro mani il mantello. 
-Attenzione! Forza, stringi con una mano il mantello e… 
-...con l’altra ci abbracceremo, in modo che questo vento non possa dividerci! 
Finì Belle quasi urlando mentre correvano al riparo al lato opposto della biblioteca verso il locale. Percorsero così circa 200 metri e alla fine fradice più che se avessero nuotato in una piscina, arrivarono al Granny’s. 
Ruby aprì la porta, dentro ad accoglierle solo la nonna. 
-Nonna, sei sola? 
-Con questo tempo da lupi… - le fece un sorrisetto . – non viene molta gente a… oh! Ruby! Perché non mi hai detto che TU non eri sola! 
Scansò la nipote ed andò ad accogliere l’ospite. 
-Oh bè scusa se anche io sono zuppa! – commentò quasi sarcastica. – Comunque nonna, lei è Belle, la nuova bibliotecaria, ti ricordi di lei no? 
-Certo che mi ricordo! Non sono una vecchia rimbambita come pensa mia nipote. Ti ha affittato una camera da noi, quando quel farabutto di Gold… 
-Nonna! – alterò la voce la ragazza rivolgendole uno sguardo di rimprovero.- Scusala, lei non sa davvero quando tenere a freno la lingua. 
Ruby fece il giro del bancone entrando nella saletta riservata al personale, riuscendone poco dopo con degli abiti asciutti. 
-Ah, io sono una vecchia signora e come tale posso parlare bene o male di chi mi pare! Piuttosto, signorina le preparerò qualcosa di caldo da bere, dell’infuso alle more va bene? E un cheesecake…? 
-Un hamburger grazie. E per favore mi chiami Belle e mi dia del tu. 
-Oh bene! Anche tu però dovrai darmi del tu altrimenti niente hamburger! 
La fece accomodare ad uno dei tavoli in rientranza. 
-Ecco tieni. Se vuoi venire di là a cambiarti… 
-Grazie ma non dovevi…tra poco smetterà e io devo tornare a lavoro… 
-Non vorrai tornarci fradicia spero. – le sorrise dolcemente –avanti non fare complimenti. 
Era arrossita? I suoi sensi di lupo non riuscivano a cogliere quel tipo di sfumature purtroppo, e i sensi da umana…erano anche peggio! 
-Beh ti ringrazio. - Fece una piccola reverenza sorridendole sua volta, prese gli abiti tra le mani. – Sai, Rumple… Gold, lo so che non è il tipo di persona che possa facilmente essere amato…
Ruby le prese le mani sorridendole:
-Non importa. Tutti abbiamo i nostri difetti, chi più chi meno. Mia nonna da solo… aria ai denti- ammiccò alzando gli occhi al cielo.
Belle buttò fuori aria dai polmoni rilassandosi un poco: -Di là hai detto? – le chiese incamminandosi verso il retro. 

-Gran bella ragazza! 
-Nonna! 
-Che c’è? Ho solo detto quello che penso Red… ora va a cambiarti anche tu! – le tirò dietro la divisa del Granny’s. – puzzi di cane bagnato. 
-Grazie! 
La divisa… almeno una volta nella vita sua nonna sarebbe riuscita a fargliela indossare. A lei non piacevano quegli abiti informi e fuori moda e infatti indossava sempre pantaloni di pelle o mini alla moda per lavorare. La nonna la pensava alla vecchia maniera. 
Belle era dentro la dispensa, si stava ancora cambiando?!
-Toc toc, è tutto a posto? 
-Si…credo… è che il tuo vestito mi va… strettino… 
Ruby entrò. – Stretto? Dove scusa…? Oh! 
-Già. – indicò il seno. – a quanto pare sono…ingrassata parecchio. – sorrise imbarazzata. 
La divisa del locale era composta da una gonnellona rossa semplice, un fazzoletto ricamato che scendeva davanti ed un corpetto nero merlettato di bianco che si chiudeva sul davanti in un elegante fiocchetto. Ed era proprio lì il problema, Belle non riusciva ad allacciarlo. Il suo seno era più grande di quello di Ruby, come la sua altezza molto inferiore, ma se per la gonna il problema non sussisteva, per il corpetto c’era eccome! 
-Se proviamo a… - Ruby le si mise davanti tenendo i lacci del corsetto tra le dita. - non respirare ok? Al mio tre… uno, due…tre! 
Belle trattenne il fiato cercando di rimpicciolirsi di più, e Ruby tirò più stretto che mai. 
-Ecco! 
Come va? – le sorrise. 
-Be…ne… stringe un po’ ma…è allacciato…- si guardò.- forse è troppo… non sembro… neanche alla locanda nel mondo delle fiabe le ragazze erano vestite così strette.- Rise. 
Era vero, il corpetto chiuso mostrava più che se fosse stato aperto. Ma infondo si trattava solo di un’oretta al massimo, le si sarebbero asciugati i vestiti e li avrebbe potuti indossare di nuovo. 
-Ora puoi…lasciare i lacci…
Come una sciocca non si era resa conto di avere ancora le mani strette ai lacci del corpetto. Le tolse come se avesse toccato il fuoco.
-E così… hai visitato delle taverne nell'altro mondo? - che cavolo di scemenza da dire...
-Sì, mi ci stabilii quando io e Rumple...beh litigammo - abbassò gli occhi, forse era una di quelle cose di cui una ragazza del proprio fidanzato non parla mai si disse Ruby. -Poi però ho iniziato a girare il mondo. – sorrise - lo so che è una cosa stupida ma mi è sempre piaciuta l'avventura... 
Dall’altra sala la nonna urlò che era tutto pronto se volevano pranzare. 
-Andiamo? 
-Vai tu Belle, io… - le mostrò i vestiti, doveva cambiarsi.
Quando fu sicura di essere rimasta sola Ruby volò come una furia nella dispensa, quella ragazza aveva un profumo particolare, rose misto a qualcosa che non sapeva ancora come definire, ma che la stava mettendo in seria agitazione. Perché? 
Si spogliò e rivestì in un lampo. Doveva uscire dalla mansarda, gli abiti di Belle accuratamente piegati sul basso tavolino tra gli scaffali emanavano il suo profumo con così tanta forza che quasi si sentì male. Le bruciavano gli occhi. Agguantò la borsa e frugò come una matta alla ricerca del suo portacipria, lo trovò e lo aprì. Lo specchietto le rimandava la sua solita immagine, arruffata un po’ più del solito. 
Avvicinò il volto al maglioncino blu-violetto di Belle e respirò. Un dolore acuto al centro del petto la fece piegare in due, subito guardò attraverso lo specchio: i suoi occhi! 
Erano cerulei! 
-Lo…sapevo… riconoscerei questi sintomi tra mille. 
-Red che succede cara, la tua amica di là non vuole iniziare a mangiare se non vieni tu… 
Appena la nonna la vide a terra la prese tra le braccia. 
-Nonna… aiutami… 
-Forza, coraggio piccola mia andrà tutto bene! 
La issò con la sola forza che solo un’appartenente al branco ed esperta anziana poteva avere. 
-La magia è tornata a Storybrooke, e con essa anche la maledizione. Cerca di resistere piccola mia, non permetteremo che ti accada nulla di male. 
E’ per via della magia che il profumo di Belle mi accelera la trasformazione? 
Doveva riflettere, lei non era il tipo da "indovina indovinello", lo era di più Snow, ma adesso non c’era, e non avrebbe potuto contare sul supporto dell’amica. 
-Nonna, mi sento meglio. –lasciò la sua presa alzandosi. – dico sul serio. Tra poco sarà luna piena e forse questo è solamente un avvertimento. 
-Dev’essere così, per quella notte metterò a punto una strategia non temere piccola. Adesso cerca di rilassarti e non pensare al tuo essere lupo. Sei un umana, come tutti in paese…bè quasi. 
Appena anche Ruby si fu cambiata grazie all’aiuto della nonna, tornarono al salone, Belle le aspettava seduta al banco e l’altra le si mise davanti. Non poteva rischiare a starle troppo vicina. 
-Allora, fame?- le sorrise. 
-Molta! – Agguantò il panino e gli diede un gran morso prima di alzare lo sguardo su Ruby che la fissava accigliata. 
-Cosa…? 
-Sei…sporca, sulla bocca… 
Allungò la mano e le sfiorò il labbro inferiore. Una scarica le percosse tutto il braccio dal dito indice al cuore e finalmente ricordò una cosa molto importante. Non aveva IL mantello! La nonna aveva provato a crearne uno, che poi era quello che aveva indossato pocanzi, ma non vi si poteva percepire alcuna aura magica. Come avrebbe potuto bloccare la trasformazione senza? 
-Oh wow! Il tuo sguardo! - Belle lasciò il panino sul piatto- cambia colore è bellissimo! E’ per via del tempo?
-G…già…-sorrise nervosa- mangiamo ora. 
Si sedette meglio allontanandosi ancora di più dalla ragazza
 
...continua...
 

 
Il titolo l'ho preso dalla bellissima canzone "Umbrella" di Rihanna! Se ascoltate bene il testo non potrete che convenire con me, oltretutto io neanche la sopportavo O_o poi ho ascoltato la sua "Umbrella Acoustic" e... *_* love! <3
   
 
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