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Autore: storie a caso    05/09/2014    5 recensioni
"la fine del mondo è arrivata, ormai nessuno ha più il tempo di redimersi dei suoi peccati, un secondo diluvio universale precede quello che sarà il giudizio divino."
che ne sarà di noi dopo questi attacchi dal cielo?
Genere: Drammatico, Malinconico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~la fine del mondo è arrivata, ormai nessuno ha più il tempo di redimersi dei suoi peccati, un secondo diluvio universale precede quello che sarà il giudizio divino.

Oh aimè, quello che vaticinava quel losco individuo era vero! Abbiamo scherzato, lo abbiamo preso per pazzo, lo abbiamo cacciato come degli stolti!
Solo quando è troppo tardi ci accorgiamo dei nostri errori. Vedo morte e distruzione ovunque, essa viene dal cielo, distrugge ogni cosa, entra nelle nostre abitazioni, sfonda con violenza l'entrata e travolge ogni cosa che ha di fronte.
Proprio come raccontava lui ogni attacco alieno lascia solo rovina, macerie, e uno strano materiale.
Un materiale presente in tutti i racconti del viandante: elastico, colorato; prima, enorme, si avvicina ad un'incredibile velocità al suolo, si schianta, e poi, il nulla. Rilascia una quantità enorme di acqua, capace di riempire oceani! Violento, non lascia vie di scampo.
Non so per quale ragione divina sia riuscito a salvarmi, è stato tutto così in fretta.
Di mattina mi ero allontanato dalla città per lavoro, una cosa da poco: si trattava di trasportare un carico di tronchi in un'altra città e serviva il mio aiuto. Avevo lasciato a casa la mia adorata Cloe, mia moglie. Avrei dovuto portarla con me, lo sapevo, me lo sentivo che sarebbe successo qualcosa di brutto! Adesso chissà dove si trova, sarà terrorizzata, si starà chiedendo che fine abbia fatto... se lo starà chiedendo, vero?

Mi aggiro fra ciò che rimane della mia città, -Ommioddio!- piedi, braccia, teste spuntano dal terreno fangoso. Non ho il coraggio di proseguire. Mi viene da vomitare... Però, però devo cercare, sì, devo assicurarmi che lei sia ancora viva.

È mezz'ora che la cerco, nulla di fatto, solo resti di ciò che un tempo viveva. All'improvviso, la vedo, è proprio lei, solo che...vomito, il mio stomaco non ha resistito. Solo la testa, posta su una pila  di salme. Perdo i sensi.

Ahh che dolore, quanto tempo sarà passato? La testa è sempre là, che mi fissa...ormai mi sono abituato a questo macabro panorama. Salgo in fretta sul monte, piangendo le accarezzo il viso, o almeno quello che resta del viso di cui mi sono innamorato. Un tempo così dolce, adesso dilaniato. la mia adorata Cloe, tutta colpa mia, lei è morta per colpa mia, mia, SOLO MIA!
Mi allontano il più presto possibile, come uno zombie, barcollo, non ho una meta, voglio solo fuggire.  
 
Cosa succede? Percepisco qualcosa...una sorta di...ronzio; non capisco bene, cerco di concentrarmi, me lo sarò immaginato, mi scoppia la testa, sento che sto per svenire... Ecco! Lo sento ancora! Devo trovare la fonte del suono, non capisco bene cosa sia, ora è più forte, sento che mi sto avvicinando sempre di più. Adesso lo distinguo chiaramente, è un pianto.
Mi metto a scavare fra le macerie, mi scoppia la testa ma devo farlo, mi sanguinano le mani ma devo farlo, affannato scavo alla ricerca di un avana speranza.

Un neonato.

È lì, in un piccolo spazio vuoto, è lì,  attorniato dal fango e pietre, è lì, vivo, indenne.
Ho un attimo di smarrimento, non credevo, giuro, non mi sarei mai aspettato di trovare UN NEONATO in mezzo a questo scempio. Lo prendo e lo stringo al petto, cerco di tranquillizzarlo  non sa cosa lo aspetta... i suoi genitori saranno già annegati, ed io in quel momento sono l'unica cosa che gli rimane. Mi abbandono al pianto.

Forse c'è speranza.

SPLASH

-insomma la smetti di buttare quei gavettoni a terra!? È abbastanza stupido cercare di colpire le formiche! Uff vedi: ci sono per terra i resti di plastica del palloncino! Pulisci tutto e smettila, sennò lo dico a mamma! Mi dai fastidio quando fai così!-

-Ma sorellona! In fondo non faccio male a nessuno...-

   
 
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