[...] Ora che si era guadagnato un altro po’ di tempo, poteva tornare a concentrarsi sul motivo della sua presenza in quel caffè.
Filippo Battistotti.
Un paio di giorni prima era stato contattato al solito modo e aveva ricevuto il fascicolo del suo nuovo obiettivo. Un nome, una foto cui era apposto il timbro rosso distintivo della famiglia Valenti, il compenso previsto e un foglietto che recitava: “5 giugno. Non prima, non dopo”. Solo l’ultimo dettaglio era insolito; gli era capitato di avere una scadenza massima, ma mai una data precisa. Non gli ci era voluto più di un giorno per ottenere le informazioni di base e prepararsi al conseguente pedinamento.
Un tecnico informatico dall’aspetto mediocre – piacente, si potrebbe dire – ma niente di così particolare da stuzzicare davvero il suo interesse, dopotutto. Peccato, però, da una commissione con termini così inusuali, non si era aspettato di trovarsi davanti una persona tanto ordinaria e semplice da leggere.
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