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Autore: Kath_Weasley    07/09/2014    1 recensioni
[...Quindi come stavo dicendo,due giovani streghe e maghi per ogni casa verranno selezionati per partecipare agli Hunger Games,al termine dei quali soltanto uno e ripeto uno sarà il vincitore. Avrà gloria eterna,ve lo assicuro,dio quanto mi piace!Allora,iniziamo?....]
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grifondoro, Il trio protagonista, Serpeverde, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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E' SOLO UN ARRIVEDERCI



''E così se ne andò,portandosi via la sua bellezza paurosa e le sue ali che non sapeva come spiegare.Sorridimi,avrei voluto dirle.Baciala,avrei voluto fare.''




Mentre camminiamo e ci dirigiamo nei sotterranei mi sento piccola.
Piccola rispetto all'altezza che ancora va crescendo di Ron,rispetto allo sguardo che di solito mi infastidisce ma che adesso mi penetra completamente,quasi volesse incenerirmi,di Draco,piccola rispetto ai professori e ai loro mantelli che gli svolazzano ai piedi,piccola rispetto a una situazione che in realtà io no so affrontare.
Harry dice che so cavarmela sempre,ma il solo pensiero di dover uccidere qualcuno mi terrorrizza. Con la coda dell'occhio noto che Ron guarda dritto davanti a sè,il viso una maschera impassibile.
La Umbdridge è in testa alla fila,cammina ticchettando quegli orribili tacchi fucsia sul pavimento e ogni tanto caccia un risolino o una constatazione:-Oddio quanto mi piace!-
Cosa?Vederci morire uno dopo l'altro?
Non mi sono mai informata molto sugli Hunger Games,semplicemente perchè dentro di me scacciavo il pensiero e mi dicevo che se l'avessi scacciato non sarebbe mai successo.
Harry ce l'aveva promesso,un lontano martedì di tre anni prima.
-Io vi giuro che non verremo mai selezionati,mai.
Dobbiamo solamente superare il 4 anno e poi andrà tutto per il meglio.Già vedo Hermione ministro della magia!-
Ron era scoppiato a ridere,io avevo accennato un sorriso che subito dopo mi era caduto dal volto come una maschera mal applicata.
Non gli avevo creduto,le persone non dovrebbero mantenere promesse impossibili.
Eppure,finiscono per farlo sempre.
All'inizio siamo inaffondabili,invincibili,poi ci succedono delle cose:gente che non ci ama più,che ci tradisce,che ci mente e affondiamo come delle navi,lo scafo si rompe ed è inevitabile.
Ron si ricordava di quel pomeriggio?In quel momento avrei voluto riviverlo perchè eravamo felici e ce ne stavamo accorgendo mentre succedeva,tornare lì tra il caldo che solo la Sala Comune,la cioccolata calda e i maglioni larghi che Neville mi prestava sapevano emanare.
Invece senza accorgermene ci eravamo seduti tutti intorno a un tavolo quadrato,in una stanza circolare senza finistre.
Non la conoscevo.
Sposto lo sguardo tra i tributi e percepisco la paura,il dolore,la rabbia.
Sono loro,tutti loro.
La Umbridge prende di nuovo la parola:-Allora,carissimi e fortunati ragazzi,da qui in poi si va solo in salita!
Tutto quello che dovete fare oggi è raccogliere le vostre cose,dire addio ai vostri amici,prendere il treno e dirigerci a Londra dove tutti vi accoglieranno con calore,per poi iniziare la preparazione agli Hunger Games!-
-Dolores-dice la Mcgranitt-dove sono i tributi delle altre scuole?-
La Umbridge sorride marcando il nome della professsoressa:-Minerva,li incontreremo direttamente a Londra.Ebbene i vostri mentori saranno i direttori delle vostre case.Piton per iserpeverde,Mcgranitt per i Grifondori,Sprite per i Tassorosso e Vitious per i Corvonero.-
Sono sollevatissima che,seppur per poco tempo,la Mcgranitt sarà al nostro fianco.
So che è frustrata quanto noi e che odia tutto questo e la cosa mi da forza.
Devo trovarla in tutti i casi e in qualche modo.
-Qualche domanda?-
Nessuno parla e mi chiedo perchè Ron non mi guarda e perchè invece Draco mi fissa come un avvoltoio.
Io reggo lo sguardo,ma non è di cattiveria nè di sfida.
è uno sguardo che dice:-siamo fottuti entrambi-
La cosa positiva è che possiamo almeno salutare Harry,Fred,George,Ginny e Neville.
Mi sono già preparata le poche frasi che dirò a Harry,perchè so che senza di noi non ce la farà.
Odio tutto questo,ma deve essere pronto e consapevole che potrebbe perdere anche noi.
La Umbridge ci da tempo un'ora e appena ci libera corriamo come i pazzi verso le nostre sale.
Quando io e Ron arriviamo e varchiamo la soglia troviamo tutto come mi ero immaginata che l'avremmo trovato.
Sono seduti in cerchio,accanto al fuoco che scoppietta mormorando o,la maggior parte,restando in silenzio.
è così straziante che non me ne capacito.
Ron guarda Harry,lui si alza dal posto in cui è seduto,accanto a Ginny e gli corre incontro,stringendolo in un abbraccio.
Non è un semplice abbraccio,è un abbraccio di due persone che si vogliono bene e che potrebbero non vedersi più.
Ho la vista offuscata quando viene da me e con la coda dell'occhio mi accorgo che i Weasley si sono raccolti intorno a Ron.
-Hermione,mi dispiace tanto-
Lo so che si riferisce alla promessa di tanti anni prima,ormai infranta.
-Non potevi saperlo.-sussurro e penso per un attimo al mio aspetto.
Devo avere le labbra secche e la treccia sfatta.
Un incanto.
Ma a che serve,tanto,se potrei morire di lì a qualche giorno?
-No,ma avrei dovuto propormi come tributo al posto tuo.-
-Non te l'avrei lasciato fare,Harry,mai.E comunque perchè me e non Ron?-
Lui apre la bocca,ma non emette alcun suono e già so cosa vuole dire.-
-Oh,per piacere,semplicemente perchè sono una ragazza? Non fare il maschilista,Harry Potter.Ce la metterò tutta.Terrò in vita me e Ron.-
Lui ride,piano piano la sua risata si spegne e si trasforma in uno sguardo fermo.
Siamo a pochi centimetri di distanza.
Mi da un bacio,appena percettibile sulla guancia:-Era questo che volevo sentirti dire.Puoi farcela,non essere insicura.-
Per la mezz'ora seguente molte mani mi sfiorano,molte bocche mi baciano,molte braccia mi stringono.
Non ho mai sentito così tanto calore da cosi tanti essere umani.
Sento di volere un grandissimo bene a tutti,ma subito dopo provo un senso di disgusto.
Non voglio più vederli,nessuno di loro.
Non voglio più vederli se penso al fatto che questa potrebbe essere l'ultima volta.
Mi chiudo in stanza.
Prendo la mia borsa di perline nere e con rabbia prendo tutto quello che trovo e ce lo butto dentro.
I libri,il mio profumo preferito,la bacchetta, il dentifricio,il mio quaderno verde,qualche fiala,qualche vestito.
Indosso velocemente la collana che Harry Ron e Neville mi hanno regalato per i miei 12 anni a forma di foglia e mi butto sul pavimento.
Non piango.
Non rido.
Ron ha continuato a non parlarmi nè guardarmi,come se desse a me la colpa di quel che ci è appena successo.
Senza neanche accorgermene Ginny mi scivola accanto e mi cinge con un braccio.
Non l ho sentita neanche entrare.
-Tuo fratello è sempre stato freddo con me-dico senza pensarci-si è sempre limitato a stuzzicarmi e basta.Nessun abbraccio,nessuna frase carina,nessun gesto.-
-Lui non è Harry.-ha la voce che trema.
-Già.-
-Hermione,è terrorizzato quanto te.-
-Io non glielo sto facendo pesare.-
-Lo so.-
-Devo andare.-
-Lo so.-
Si alza insieme a me e mi accompagna giù.
Me ne vado senza dire una parola a nessuno,lancio solo un'ultima occhiata ad Harry.
Prima di scomparire oltre la soglia,sento la sua voce quasi soffocata che esclama:-è solo un arrivederci.-
Trattengo le lacrime.
Qualche minuto dopo Ron mi segue,incrociamo Hannah e Justin per le scale e ci dirigiamo all'ingresso.
L'idea di abbandonare questo castello,la mia casa,la mia protezione mi distrugge.
Abbiamo tutti gli zaini in spalla e nel mio caso,una stupida borsetta di perline.
Pansy Parkinson mi sembra quasi felice mentre mastica la sua gomma blu e chiacchiera animatamente con Draco.
Quando ci hanno raggiunto tutti i tributi e i professori,usciamo da Hogwarts.
L'aria del mattino mi investe e sento un freddo agghiacciante.
Le montagne si stagliano alte contro il cielo,la Foresta Proibita è silenziosa mentre più giù,dalla casetta di Hagrid,esce del fumo.
Sta sicuramente preparando qualcosa.
Non voglio salutarlo perchè so che lui non vuole salutare noi.
Conta sul fatto che almeno uno dei due tornerà,tutti ci contano.
Io invece urlerei volentieri in faccia a tutti che le probabilità sono minime,che devono smetterla di illudersi,che siamo solo Ron e Hermione.
Nient'altro.
Ci incamminiamo per prendere l'Hogwarts Express che ci porterà a Londra,dove una folla ci aspetta per acclamarci.
Che fortuna,no,essere uno di quelli che andrà a morire in un'arena?
Prima di scomparire oltre il fianco di una collina mi volto per guardare Hogwarts.
Sono sempre stata abituata ad averla qui,ad appartenere a questo posto,a ciò che lo circonda,alle persone che lo popolano che non mi sono mai resa conto della sua bellezza quasi spaventosa,ammaliante.
Mi mancherà tutto.
Chi occuperà la quercia sotto la quale ci sdraiavamo a parlare e chi andrà in biblioteca regolarmente,adesso?-
è solo un arrivederci,mi ripeto.
Ma mentre lo dico,mento a me stessa.


Mentre sono in treno,sento gli schiamazzi di Pansy e di Draco e mi chiedo se quei due stanno insieme o chi dei due ama l'altro.
Deve essere così per forza.
Anthony gioca a carte con Marietta,nel posto accanto a quello mio e di Ron e Hannah e Justin dormono uno con la spalla appoggiata sull'altro.
Io sposto lo sguardo tra il paesaggio esterno e Ron e Ron sposta lo sguardo tra il taccuino sul quale sta scrivendo o disegnando qualcosa e me.
Perchè è incapace di parlarmi?
Lo rivedo nella Sala Grande che mi sfotte sul fatto che ho le tette piccole,i capelli troppo cespugliosi,troppe lentiggini.
Che studio troppo ma che non so fare bene i calcoli.
E rivedo me che urlo Ronald Weasley! per tutta Hogwarts,che gli provo a leggere il mio libro preferito,che lo prendo in giro perchè è stupido.
Nell'ultimo periodo è cambiato.
Lo vedo,lo sento.
Io lo detesto ma lo adoro anche.
Non si merita niente eppure si merita tutto.
Perchè non può essere come Harry?O il bello è che non è per niente come lui?
Eppure ho bisogno di un gesto,di una carezza,di una frase.
So che non siamo quei tipi di amici,ma io ne sento la necessità comunque.
Continuamo così per tutto il viaggio che dura a lungo.
Finchè,ormai sull'orlo della noia e della stanchezza,alziamo tutti lo sguardo nello stesso istante.
Ci sporgiamo di poco.
Una distesa infinita di persone si spinge mentre urlano e ci acclamano
I tributi si affacciano e chi di malavolgia,chi con gioia,si mette a salutare.
Faccio lo stesso anch'io e come quel martedì pomeriggio di tanti anni prima,il sorriso mi cade dopo pochi istanti come una maschera mal applicata.



ANGOLO AUTRICE
Grazie alle due gentilissime che hanno recensito per prime e mi hanno dato la forza di andare avanti e proseguire!Mi siete state di grande aiuto,davvero.
E un grazie speciale anche alle numerose visite e alle persone che hanno inserito la storia tra i seguiti e le ricordate.
La storia si è avviata,spero abbiate gradito questo capitolo e spero sarete in tanti a farmi sentire cosa ne pensate.
Chissà come andrà per i tributi?
A presto e possa la fortuna essere sempre a vostro favore!
  
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