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Autore: sg199885    08/09/2014    5 recensioni
tutto sembra scorrere per il meglio nella dimensione magica: il legendarium è stato sigillato, Celina ora è una fata, le Trix sono scomparse e le nostre eroine finalmente sono diventate professoresse ad Alfea.
tutto perfetto no? ma se sulla terra, durante una festa solenne nel castello delle fate arrivasse un indesiderato ospite? e se portasse con se un segreto sconveniente direttamente dal passato delle fate terrestri? e se le trix tornassero alla carica manovrate dal male più oscuro che le nostre fate abbiano mai affrontato?
una maledizione, un nuovo potere e tante avventure, amori e sorprese in questo nuovo anno per le nostre sei fate preferite
***
fanfiction dedicata a ZATANNA, mia mentore e ispiratrice.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Roxy, Sorpresa, Trix, Winx
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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WINX CLUB E IL SEGRETO DI ANIMALIA

CAPITOLO 1

 
Un nuovo anno iniziava nel college per fate più famoso dell’universo, ed era per tutti un anno speciale, ma per qualcuno più che per altri, come per esempio per le nostre sei fatine preferite che, dopo tre anni di scuola e due di approfondimento, potevano finalmente ritenersi fate complete, come lo era, grazie al cielo, il loro percorso di studi… finalmente il corso di Winxologia poteva partire a tutti gli effetti!
Dopo aver sconfitto il perfido Acheron e aver sigillato il Legendarium, le instancabili eroine di magix e le loro dolci metà si erano concesse una luuuunga vacanza ai tropici di Solaria ospiti della  principessa più glamour della dimensione magica, poi il resto dell’estate con le rispettive famiglie ognuno a casa propria e ora erano pronte per la missione più dura di tutte: non impazzire appresso a delle quindicenni aspiranti fate inviperite, se possibile senza esplodere come successo a Flora al primo tentativo qualche anno fa.
 
Bloom stava passeggiando per i corridoi di Alfea, prendendo grandi respiri di quell’aria che c’era solo li, quel profumo di magia, di sogni, di progetti, di felicità.
La custode della fiamma del drago si dirigeva all’ufficio della preside, che le aveva convocate, quando passò davanti al suo ormai ex appartamento e, presa dalla nostalgia, non poté fare a meno di sbirciare, e dentro vide, tra le sei coinquiline, facce conosciute: Roxy e Selina erano diventate compagne, e a quanto pareva dalle risate che facevano insieme, anche buone amiche; la fata si sentiva estremamente realizzata nel sapere di aver aiutato, come un tempo le sue amiche avevano aiutato lei,  due ragazze a trovare la loro strada; se lo sentiva, quelle giovani fate sarebbero state le paladine del domani, la terza generazione della compagnia della luce, il futuro del mondo!
Con questi pensieri pieni di speranza e sicurezza Bloom arrivò in un batter d’occhio dalla preside Faragonda, e, con sua grande sorpresa, le sue inseparabili amiche erano lì ad aspettarla, e furono per mezz’ora solo abbracci di bentornato e risatine, poi dopo quella tiritera la preside poté finalmente aprire bocca senza essere coperta delle chiacchiere infinite di Stella…
-bene ragazze mie, vedo che l’estate vi ha permesso di ricaricare per bene le batterie!- constatò soddisfatta l’anziana fata.
-cara direttrice, lei ci conosce bene, se non sono riusciti a spomparci le trix, lord darkar, Valtor, le trix, le streghe antenate, le Trix, gli stregoni del cerchio nero, le trix, tritannus, di nuovo le trix, come poteva farlo un libricino?! E poi, tra parentesi, si facessero una vita loro queste streghe, no?
-sei sempre la solita Stella, ma non è per congratularmi che vi ho fatto venire qui, è per una missione importante…- continuò la preside
-no! E io che credevo di aver finito, quando torna l’estate?- commentò sconsolata Musa.
- non siate allarmiste ragazze mie, la vostra “missione” non riguarda nessun nuovo pericolo, anzi, penso che vi divertirete molto!
-e da quando salvare il mondo è divertente?- riprese la saccente bionda.
-adesso vi sarà tutto chiaro, vieni avanti- disse Faragonda e le sei fate si voltarono verso la porta, per veder entrare la giovane fata degli  animali.
-Roxy!-esclamarono in coro le Winx.
-è successo qualcosa sulla terra?- chiese Bloom curiosa.
-veramente si- esordì la giovane fatina – mia madre mi ha chiamato, e ha detto che sulla terra le fate organizzeranno una grande festa, una tradizione, in cui le fate accompagneranno con i loro incantesimi la natura verso il sonno invernale, e Morgana vuole che ci sia anch’io.
-vorrei che voi accompagnaste Roxy, se non vi dispiace- concluse finalmente l’anziana fata.
-e che problema c‘è?! Finalmente andremo a fare un viaggio come si deve senza mostri schifosi, mi sento quasi fuori posto in una festa normale ormai!
-Stella!- esclamarono in coro le giovani fate in mezzo alle risate.
***
Le sei fate guardiane si stavano preparando per la cerimonia anzi, sarebbe più corretto dire che aspettavano i comodi di Stella che non aveva deciso cosa far mettere a quelle povere disgraziate delle sue amiche tra il mezzo miliardo degli abiti che aveva personalmente disegnato per l’occasione. Nel frattempo che la fata del sole risolveva i suoi amletici dubbi di stile, Bloom ne approfittò per chiamare Sky, ora ufficialmente (e finalmente) re di Eracklion, dopo l’abdicazione del re che aveva deciso di regalare una bella e soprattutto lunga vacanza a quella povera sciagurata della regina che se lo sopportava ormai da anni…
-ciao amore, che bello vederti, non sai quanto sono noiose le udienze reali!- sospirò il re apparso come ologramma dal magic phone della fata.
-anche tu mi manchi, sto andando sulla terra per una cerimonia con le ragazze e Roxy, non è che riesci a liberarti?- chiese Bloom al fidanzato facendogli gli occhi dolci.
-no principessa, mi spiace, non sai quanto sia faticoso essere re, non ho più un minuto libero!- sbuffò il biondo declinando l’invito
-ma Sky io…- provò a dire la fata, ma fu interrotta.
-scusa amore, mi stanno chiamando, ho una riunione con i capi dell’esercito, ci vediamo presto ciao- tagliò corto sua maestà e le sbattè praticamente il telefono in faccia.
-oh Sky, a quanto pare non hai neppure più un minuto per me…- miagolò la custode del fuoco del drago sedendosi su un muretto basso rosa confetto accasciata contro una colonna, mentre cercava di trattenere le lacrime che le bruciavano negli occhi.
-qualcosa non va Bloom?- le chiese la fata dei fiori venendole incontro, dopo averla cercata in lungo e in largo per riportarla dalle winx, che senza il loro leader erano praticamente perse…
-niente Flora, è solo che mi sento sola…
-ma ci siamo noi qui con te!- la rassicurò la fata sedendosi accanto a lei sul muricciolo.
-senza offesa Flora, ma non è con voi che vorrei stare al momento…
-capisco, è Sky il problema, vero?
-ci hai preso, da quando è re non pensa ad altro, perché poi scusa? Anche Daphne ora è regina di Domino, eppure qualche secondo per venire a trovarci, o anche solo per una telefonata lo trova no? Lui invece non mi chiama mai, e le poche volte che riesco a farmi rispondere io mi liquida in due secondi!
-e dai, non farne un dramma, adesso lui sente grande il peso di questa nuova responsabilità e ci mette tutto il suo impegno, forse anche troppo, lascia che ci faccia l’abitudine, poi vedrai che imparerà ad incastrare tutti gli impegni.- psicanalizzò Flora con la sua solita flemma.
-si, hai ragione, e poi è meglio che non ci pensi più, altrimenti inizierò a fissarmi e non sarò più di compagnia sta sera!- scherzò Bloom sentendosi immediatamente consolata.
***
Intanto, sulla terra, pianeta sperduto nell’universo magico da poco tornato a nuova vita, grandi forze oscure si stavano risvegliando, complice anche il ritorno della magia, e una nuova era di oscurità stava avanzando, anche su  Icy, Darcy e Stormy, perennemente sconfitte, che non sapevano di essere già parte.
Le giovani streghe erano in fuga, dopo essere riuscite a sfuggire (misteriosamente) al LEgendarium su una landa desolata in mezzo al nulla sul nostro amato pianeta, per sfuggire alla dura punizione in cui sarebbero incappate se fossero restate a Magix;
-ma tu guarda che ci tocca fare, tutto per colpa di quelle insulse fatine da strapazzo!- ringhiò la strega della tempesta annaspando mentre si arrampicava su per una rupe affiancata dalle sorelle.
-e per giunta abbiamo anche perso i poteri!- le fece coro la leader del gruppo inviperita mentre si aggrappava alle radici per non scivolare giù l’ennesima volta.
-ora come ora è inutile agitarsi, tutto quello che dobbiamo fare è meditare sui nostri errori, capire quale sia la falla nei nostri piani, che deve esserci per forza dal momento che falliscono tutti miseramente, e tornare all’attacco con una nuova strategia- spiegò pacata alle sorelle la strega dell’oscurità mostrandosi ben più agile delle sorelle nella scalata
-si, parli bene tu, il nostro problema è uno solo: le winx, se le avessi tra le mani ora io…- sbraitò la ricciolina, ma venne interrotta.
-aspetta un attimo, lo sentite anche voi?- chiese Darcy alle streghe, cercando di alzarsi quanto più poteva senza cadere.
-sentire cosa?- chiese Icy prendendosi una pausa dalla salita.
-ci avranno anche tolto i poteri, ma l’istinto di strega quello non ce lo può levare nessuno, io la sento, sento la più grande energia maligna dell’universo, e so che è vicina, sorelle, se riuscissimo ad ottenere questo potere, nulla potrebbe fermarci!- esclamò eccitata la strega ripercorrendo la strada in discesa, non curante degli scivoloni in cui incappava, concentrata al massimo per non perdere la traccia di quel potere nefando.
-aspettaci Darcy!- le urlò dietro Stormy correndole dietro.
-siamo di nuovo in pista care fatine!- sghignazzò la strega del gelo mentre nuovi, terrificanti e crudeli progetti le si disegnavano in mente.
***
-benvenute Winx!- le accolse con tono cordiale Nebula che era venuta personalmente ad aprire il portone di Tir na nog con un sorriso raggiante, per poi guidarle fino al salone della festa.
-benvenute un corno! Ci hanno fatto aspettare mezz’ora!- sbottò la fata del sole splendente molto diplomaticamente.
-probabilmente pensavano che non saremmo più venute visto che ci hai fatto arrivare tardi per scegliere cosa farci mettere Stella!- la rimbeccò la fata dei fluidi.
-la perfezione richiede tempo, dovreste ringraziarmi siete fatavolose, fantasticose o come cavolo si dice…- puntualizzò Stella indicando con ampi gesti gli abiti che aveva creato apposta per loro, con degli stretti corpetti e delle vaporose gonne al ginocchio a forma di corolla di fiore rovesciata, una rosa rossa per Bloom, una camelia rosa per Flora, un tulipano blu per Tecna, un garofano viola per Musa, un papavero azzurro per Aisha e una gerbera arancione per se; Roxy invece aveva indossato un semplice tubino verde mela tempestato di piccoli boccioli rosa che creavano un motivo diagonale e un monospalla.
Era uno spettacolo meraviglioso! Tutte le fate erano riunite in un grande salone altissimo, circolare, con ampie volte a crociera perimetrali e il soffitto aperto, decorato con festoni di fiori coloratissimi che pendevano da u   capitello all’altro delle colonne; al centro della sala, galleggiante in una vasca piena d’acqua e di petali, troneggiava un enorme bocciolo bianchissimo, pronto per sbocciare. C’erano proprio tutti! Eldora, Aurora, Diana, Sibilla e le fate agresti, persino Morgana, Claus e Artù.
-ebbene, mie fate carissime, dopo la nostra liberazione dal cerchio nero per le mani delle WInx,  ripristiniamo dopo secoli la cerimonia del risveglio, perché il potere mistico di noi fate si diffonda attraverso questo bocciolo in tutta la terra e risvegli la natura a primavera, e porti dappertutto unità, pace e gioia, quindi, senza indugio, diamo il via al rito!- proclamò solennemente Nebula e, sotto gli occhi luccicanti d’emozione delle nostre eroine, tutte le fate donarono la loro energia magica sotto forma di piccola sfera colorata al mondo, e fu uno spettacolo stupendo, come una via lattea di mille colori, i poteri delle fate volteggiavano in aria per  poi  concentrarsi sul germoglio che, ad ogni sfera che assorbiva, si apriva un poco.
-forza Winx, facciamo la nostra parte!- ordinò (leggi “propose in modo non assolutamente autoritario”) la fata della fiamma del drago.
Allora anche le fate guardiane donarono una scintilla della loro magia al bocciolo che, finalmente carico, si aprì in tutto il suo splendore diffondendo una luce intensissima e polvere magica nella sala, e da esso fuoriuscì uno sciame immenso di farfalle disposte per colore a formare un arcobaleno luminoso, che volarono attraverso il soffitto inesistente in tutto il mondo.
-che spettacolo indescrivibile!- sospirò estasiata la giovane fatina degli animali.
- e adesso diamo il via ai festeggiamenti!- proclamò la regina, e fu subito un tripudio di danze, canti, urla di gioia e risate.
I divertimenti durarono molto a lungo, fin o che il silenzio non scese sovrano sulla festa, quasi magicamente, nessuno riusciva più a parlare, muoversi, o fare qualsiasi rumore, non era un incantesimo paralizzante, ma tuttalpiù un magone, uno strano peso sul cuore che toglieva a tutti il fiato; un solo rumore si udiva, un lento e inesorabile batter di mani, un terribile e mesto applauso
Le winx si voltarono tutte insieme cercando di scovare la fonte di quel suono così terrificante, e la trovarono in una vecchina  che si stava avvicinando. Solo questo, ne più ne meno di una vecchia…
-brave, brave fatine, che spettacolo di luci incredibile!- si complimentò quella con una vocetta stridula e tremante.
Bloom la osservò con molta attenzione, era bassa, minuta, ricurva, con un naso insolitamente ricurvo e lungo, la bocca sdentata e la testa coperta da un fazzoletto legato sotto al mento, che ne celava gli occhi; era vestita di un grande mantello nero come la notte, che donava imponenza a tutta le sua figura, e la faceva apparire nel complesso tarchiata, però veniva tradito dalle piccole e ossute mani che ne tiravano i lembi per coprirsi meglio
-chi sei, mia anziana amica?- chiese cortesemente Nebula facendo un passo avanti, -sarebbe per me un piacere se ti unissi alla nostra festa- propose.
-fate… sempre così gentili e disponibili… siete solo delle ipocrite!- sibilò tra i denti  la vecchina, -vi ergete a supreme custodi della terra, creature eteree che portano solo il bene, eppure avete lasciato che il male trionfasse!
-non capisco di che parli. Se sei venuta per insultarci, lascia che le mie fate ti accompagnino alla porta- sentenziò la regina indurendo il tono e lo sguardo.
A un cenno della sovrana due fate si avvicinarono in volo alla nonnetta, ma questa non sembrava per niente preoccupata.
-ihihihihih- ridacchiò mentre con uno schiocco di dita faceva cadere a terra prive di sensi le guardie che le si erano avvicinate –siete patetiche…
-ADESSO BASTA! DIMMI CHI SEI!!!- urlò Nebula perdendo la pazienza, tutte le fate indietreggiarono impaurite sapendo di cosa era capace la loro regina quando si arrabbiava, ma Bloom percepì nella sua voce quasi tremante non solo rabbia, ma anche paura, in effetti, era innegabile, quella strana figura era davvero inquietante.
-chi sono io? Questo non ha alcuna importanza… sono solo una povera vecchia che ha vissuto una vita triste, che arranca portandosi i suoi 3000 anni sulle spalle…
-3000? Wow, lo sapevo che tutte quelle rughe dovevano essere anteriori alle guerre puniche- azzardò la fata del sole, ma capì da sola che non era il momento di scherzare quello
-è impossibile, nessun essere magico può vivere così tanto!- commentò diffidente Tecna.
-è la sete di vendetta a mantenermi in vita, il desiderio di farla pagare a voi traditrici!- rispose alzando sempre più la voce. –ho aspettato a lungo prima di poter attuare ls mia vendetta, di farvi pagare il vostro vile abbandono.-
-che blateri vecchia!?- sbottò Nebula quasi tremante, cercando di sembrare il più sicura possibile.
-avete accuratamente cancellato la vostra colpa dalla storia, eppure essa non può essere riscritta…
-farnetichi- tagliò corto la regina.
-io? Io farnetico? Sembra che vi siate dimenticate del passato, ma tranquille, io sono qui per riportarvelo alla mente- scherzò la vecchietta –vi ricorda qualcosa il nome “Animalia”?
Nessuno sembrò capire, bhe, nessuno o quasi, ne Morgana ne Nebula ebbero l forza di parlare, ma era visibile lontano un miglio che al pronunciar di quel nome erano sbiancate di colpo.
-bene bene, e ora di rivangare i vecchi tempi ihihihih eheheh ahahah AHAHAH!!!
E mentre la risata sinistra dell’anziana strega si diffondeva in tutto il palazzo, a Bloom si faceva sempre più chiara un’idea terribilmente esatta: la pace era bella che finita.

NOTE D’AUTORE
Buongiorno a tutte winxfanatiche e appassionati, vi prego, non linciatemi, questa è la mia prima storia su questo fandomXD siate clementi.
Come ho detto dedico questa ff a Kittypride per avermi consigliato nella fase preliminare e soprattutto, avermi ispirato e quasi ucciso dalle risate con la sua storia “noi le ragazze del winx club”
La mia storia scaverà nel passato delle fate che, come potete immaginare, non è stato tutto rose e fiori; anche se sarà un seguito alla 6° serie, io riallaccerò molti aspetti della fanfiction a quella che per me è stata l’ultima vera serie decente, ovvero la 4°
Parlando un po’ in generale della storia, prevedo, proprio come ogni serie, 26 capitoli, immaginatevi ogni cap come un episodio; alla fine di ogni capitolo inserirò proprio come nella serie animata le anticipazioni e un riassunto del capitolo precedente, e cercherò di rimanere IC.
Ultima cosa, spero che abbiate notato la vena comica XD fatemi sapere se ho ricalcato bene le orme della mia mentore e se fanno (almeno un po’) ridere.
Che dire… spero di non annoiarvi e vi prometto che mi impegnerò al massimo per offrirvi la qualità migliore possibile, me lo lasciate un commentino? Please.
Grazie in anticipo, ci vediamo al prossimo capitolo.
NEL PROSSIMO CAPITOLO: LE NOSTRE EROINE SI RITROVERANNO IN MEZZO AD UNA DISPUTA VECCHIA DI 3000 ANNI, E, LORO MALGRADO, SI RITROVERANNO COINVOLTE IN UN  MISTERO Più GRANDE DI LORO; E, OLTRE ALLA MALEDIZIONE CHE GRAVA SULLE LORO SPALLE, DOVRANNO VEDERSELA ANCHE CON LE LORO NEMICHE DI SEMPRE, LE TRIX, E CON IL LORO NUOVO, TEMIBILE, ALLEATO.
   
 
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