08/09/2014
4 recensioniSalici pangenti
Quando aprii gli occhi mi trovai in mezzo a una foresta.
Gli alberi erano le uniche presenze che riuscivo a vedere. I loro rami intrecciati erano così fitti da oscurare la vista del cielo. Rami spogli, senza alcun tipo di vita.
Quel posto trasmetteva pericolo e morte.
Mi alzai per cercare una via d'uscita da quella gabbia. Con il cuore in gola cominciai a camminare verso quello che mi sembrava un piccolo varco. Continuai a camminare per pochi minuti, finché non mi si presentò davanti uno scenario diverso, anche se di poco.
Anche questi erano alberi privi di vita, ma simili a salici piangenti. Mi chiesi se fosse il caso di addentrarmi in un altro posto così tetro.
Pensai di non avere niente da perdere.
Scostai i rami quasi pietrificati e vidi altri alberi identici.
Mi chiesi se quel posto avesse un confine o se fossi stato catapultato in un universo parallelo.
Continuai a camminare finché non mi fermai, stremato e privo di speranze, e mi appoggiai al tronco di un salice. Era altissimo. I suoi rami erano così fitti che sembravano formare dei muri intorno a me.
Con gli occhi seguii dal basso verso l'alto il profilo del tronco.
Lanciai un grido.
Occhi.
Non umani.
Mi stavano fissando.
Cercai di scappare, ma il muro di rami era diventato reale ed ora ero intrappolato.
Involontariamente guardai di nuovo verso l'alto e gli occhi non c'erano più.
Al loro posto orbite vuote di teschi.
I denti mostrati in un ghigno malefico.
I corpi formati dai rami del salice.
Si avvicinavano e ormai ero circondato.
Mi stavano quasi per toccare.
E io chiusi gli occhi.
Note dell'autrice:
Essendo questo un contest a immagini, mi sono ispirata a questa: https://imagizer.imageshack.us/v2/579x354q50/913/01jazJ.jpg
Spero che vi sia piaciuta ^_^
Ellie xxx