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Autore: manubibi    27/09/2008    5 recensioni
Una storia che comincia ai tempi del liceo...ovvero, com'è nato il belldom <3 da uno scherzo che è andato un pò oltre...
Genere: Generale, Romantico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: I personaggi di questa storia non mi appartengono e non ci ricavo niente, solo occhiataccie da parte dei miei u.u

--------*---------

-Matt…-, sento chiamare, e mi volto verso il mio migliore amico, che mi guarda dubbioso.

-Eh…-, bofonchio da dietro il libro, smettendo di scarabocchiarmi l’avambraccio.

-Devo prendere le soluzioni comuni o fare lo studio dei segni?-, continua guardandomi speranzoso. Lancio un’occhiata di sbieco a lui e poi al quaderno, poi rispondo annoiato:

-Se quella roba era un sistema, direi che devi prendere le parti comuni delle due linee-, e torno a ripassare col pennarello la linea delle mie vene.

-Ah…ok. Grazie-, borbotta coprendo il grafico con pastrocchi rabbiosi.

No, oggi è troppo serio…e io mi sto annoiando a morte!

-Dom.

Lui si gira a guardarmi ancora scocciato.

-Dom-, continuo, -ti sei mai chiesto com’è baciare un ragazzo?

La mia domanda ha gli effetti desiderati: Dom, dalla sorpresa, tossice e si sbilancia cadendo dalla sedia con un tonfo spettacolare, mentre io scoppio a ridere piegandomi in due.

Dom mi fissa tutto rosso, gli occhi che gli brillano di rabbia e il viso contorto in un broncio. E’ addirittura tenero.

-Dio santo, Bells! Almeno dille a bassa voce queste assurdità!-, sibila socchiudendo gli occhi.

Placo le risate e replico:

-Quali assurdità? Io voglio davvero provare! Insomma, voglio vedere se c’è differenza fra un ragazzo e una ragazza…

-Matt-, mi fa lui con aria paternale, -avevo detto a Dave di smetterla di venderti funghetti avariati, ma evidentemente i soldi gli stanno più a cuore che la salute dei suoi amici…

Scoppio a ridere di nuovo.

-Bellamy! Howard! E’ la quinta volta, oggi! Basta, sono stufa di voi due…vi metto una nota!-, sento gracchiare dalle parti della cattedra. Sia io che Dom ormai ignoriamo qualsiasi cosa dica quella vecchia racchia…tanto i nostri nomi li scrive sempre sbagliati e finisce per punire qualcun altro, e poi chissenefrega delle note. Se ci espulgono, tanto meglio, ho cose più utili da fare che andare a scuola.

-Ti va di andare in bagno a provare?-, riparto all’attacco con una specie di occhiatina maliziosa.

-Matt, non credo sia una buona idea-, mi risponde lui guardandosi attorno con circospezione,- ma mi sa che se non ti accontento mi romperai le palle tutto il giorno…quindi ok, facciamola finita.

Oh, adoro questo ragazzo! Gli faccio un sorrisetto divertito e poi contraggo il viso in una smorfia di dolore. L’ho provata un sacco di volte a casa davanti allo specchio, per occasioni simili.

-Argh!-, esclamo in modo da farmi sentire.

-Bellamy? Che succede?-, chiede la Mummia guardandomi di sottecchi, sospettosa.

-Prof…ho un mal di pancia assurdo-, rantolo digrignando i denti. Recitazione un po’ scadente, ma lei ci casca comunque.

Sospira, rotea gli occhi e risponde:

-Si, Bellamy, vai pure in bagno…si, può venire anche Howard-, aggiunge in tono annoiato. Forse non ci è proprio cascata. Grazie Prof!

Mi alzo di scatto, mi ricordo che in teoria mi si stanno squarciando le viscere e mi circondo la pancia con il braccio, prendendo con l’altro il polso di Dom per trascinarlo fuori. Ridacchiamo fino al bagno dei ragazzi, quello con al porta con l’omino al quale Dave ha opportunamente aggiunto un pene gigante, ed entriamo.

-Allora…cosa facciamo?-, mi chiede spaesato Dom. Metto un dito sulle labbra per intimargli di fare silenzio e mi chino per vedere se ci sono piedi nei bagni. Non c’è nessuno e io sorrido.

-Beh-, replico voltandomi verso di lui, -vediamo…

Mi avvicino lentamente e lui indietreggia fino alla porta, rimanendo schiacciato lì, con gli occhi spalancati. La cosa mi diverte moltissimo, e arrivo ad appoggiare entrambe le mani ai suoi fianchi, istintivamente. Lo sento rabbrividire leggermente e sussurrare:

-Matt, sei sicuro?

Io annuisco col mio solito ghigno e rispondo:

-dai, è una cosa così per fare…e poi non intendo approfondirlo-, preciso per tranquillizzarlo.

Mi avvicino ancora al suo viso e lui per un momento sembra ritrarsi, ma non lo fa. Forse perché anche lui sotto sotto è curioso.

 

Alla fine lo faccio, gli do un veloce bacio a stampo sulle labbra asciutte e tiepide, subito mi allontano per valutare la reazione e lui sta lì, con gli occhi sbarrati e la bocca ancora semiaperta. Faccio per allontanarmi, ma a sorpresa mi sento afferrare per la nuca e un secondo dopo mi ritrovo ancora sulle sue labbra. Ma non solo su quelle. La sua bocca si schiude quasi subito e sento che i suoi denti mordicchiano piano il mio labbro inferiore.

E io? Io mi sento subito diventare caldo e la cosa inizia a inquietarmi.

-Dom?-, bofonchio per ammonirlo, ma lui mi zittisce incollando la bocca alla mia, sento anche la sua lingua che tenta di giocare con la mia, ma io sono troppo sconvolto per rispondere…almeno all’inizio.

Potrei dire che mi fa schifo, che oddio, sto baciando un uomo, che io sono etero eccetera. Ma invece mi piace, dannazione! La verità è che anche il piccolo Bells gradisce lo stimolo ed è come se si fosse svegliato trillando: “Allora! Che succede qui?!”. E d’altronde anche il piccolo Dom sembra aver avuto la stessa illuminazione perché lo sento inequivocabilmente premere contro il mio inguine. E’ stranissimo.

In poco tempo ci avvinghiamo e io nemmeno me ne accorgo, è come se un’altra entità si fosse impossessata di me, ma quasi subito torno in me rendendomi conto di dove e con chi sono quando suona la campanella.

Ci stacchiamo dalla porta e prendiamo ad ansimare piano guardandoci agghiacciati.

Credo che avremo abbastanza tempo, dopo, per farci le seghe mentali che sicuramente ci faremo, ora è meglio uscire di qui.

Prendo Dom e lo porto fuori di corsa ridacchiando, un po’ per lo shock e un pò perché è stato davvero divertente!

-Beh…non male, eh, Dommeh?

-Stai zitto, Bells, chiudi quella dannata ciabatta!-, rantola lui sconvolto, -Non farmici pensare, Dio santo! Mi farai diventare gay, maledetto stronzo!

-Macché! Non cambierei sponda per uno smilzo come te, Dom! Tu sei il mio migliore amico, la differenza ancora la vedo.

Dom sembra sollevato, ma io non resisto e aggiungo:

-E comunque anche se io ho iniziato tu hai continuato! Quindi non prendertela con me…

-Matt…ti abbasso di mezzo metro a forza di pugni se non chiudi subito quella dannatissima bocca!

-Ok, ok…ma il fatto che ti irriti così tanto mi dice qualcosa…-, insisto continuando a ridere. Ma dopo tanti anni non l’ha capito che mi piace da matti provocarlo?

-Matthew James Bellamy, la tua vita è a rischio…ti ho avvertito!-, ringhia lui lanciandomi un’occhiata furiosa.

Ci fermiamo e io vedo in fondo al corridoio Nora, la mia cosiddetta ragazza. Ma sarebbe più giusto definirla “la mia pomiciata quotidiana”, infatti come mi vede non mi saluta nemmeno, mi butta le braccia al collo e mi infila la lingua in gola ancora prima di unire le sue labbra alle mie.

Certo che gradisco, ma preferisco il bacio di prima, più timido e…dolce?!

Mentre Nora mi succhia il labbro io socchiudo gli occhi e vedo Dom. Ci fissa ostinatamente con aria…ferita, e vedo una specie di bagliore nei suoi occhi prima che li distolga imbarazzato, e io sento qualcosa nella pancia, come una capriola. Aspetto che Nora la smetta di mordicchiarmi le labbra, poi la spingo via piano.

-Nora…hai matematica adesso, no? Ti conviene sbrigarti, la Mummia oggi è in vena di punizioni-, le dico a mò di scusa. Lei mi stampa un altro bacio sulle labbra e cinguetta:

-Ok…a dopo, Matty.

Oddio, quanto odio che mi chiami così! O non l’ha capito o l’ha fatto apposta perché voleva strapparmi le labbra!

Comunque, Dom è lì impalato che mi guarda con la coda dell’occhio, visibilmente irritato. E ora mi dirà che gli prende!

-Dom, perché ci guardavi come se fossimo due fratelli che praticano il libero incesto?

-Bells, quella ti strapperà le corde vocali a slinguate, prima o poi!

-Si, taci…sto pensando seriamente di mollarla, una volta per tutte. Ormai viene da me solo per scopare…

-Ah! La molli?!-, esclama quasi illuminandosi, poi corregge il tiro: -Ehm…mi dispiace!

A me non sembra. E due più due lo so ancora fare.

-Dì un po’…non sarai geloso? Di Nora, poi…

-Che? Geloso? Io? Perché dovrei?!-, si affretta ad esclamare, e a me viene quasi da ridergli in faccia da quant’è evidente che sta mentendo.

-Perché in quel bagno ho aperto le tue vedute sul sesso e penso ti sia piaciuto abbastanza da volere il bis!

-Non è vero! Solo che quella ti slinguazza come se la sua vita dipendesse dal rimanere attaccata al tuo esofago!-, protesta lui sempre più in imbarazzo.

Scoppio a ridere fragorosamente e mi appoggio alla sua spalla.

-Sei geloso! Su, dillo! Ti ho fatto uscire di testa, eh?! Dommeh ha una cotta per me!-, cantileno scherzosamente.

-Non è un cazzo vero!-, esclama arrossendo e cominciando ad avere gli occhi lucidi.

-Sì, sì!-, continuo io. Non ha ancora imparato a capire quando sche…

-Vaffanculo, Matt. Vai a farti fottere, coglione!-, urla con una lacrima che lotta per uscire dal suo occhio. Dio, l’ha presa sul serio.

Gira i tacchi sparendo in fretta nella calca, e io rimango attonito fissando il punto dove prima si trovava il suo viso contorto da una smorfia. Poi scatto e corro al suo inseguimento con il cuore in gola, e comincio a sentirmi meglio appena vedo il suo ciuffo biondo fra le ginocchia.

-Dom! Dom…ti sei arrabbiato?-, gli chiedo cautamente.

-Vaffanculo.

-Dom, mi dispiace…non pensavo che l’avresti presa sul serio!

-Ho detto vaffanculo, Matthew.

Oh-oh, mi chiama per nome: brutto segno.

-Non volevo, Dom…pensavo stessimo scherzando! Non volevo offenderti!

E dicendolo mi viene spontaneo accarezzargli la testa affondando le dita fra i suoi capelli, e lo sento rabbrividire. Poi solleva il viso ed è tutto rosso, gli occhi che ancora luccicano di rabbia.

-Però l’hai fatto! Perché tu devi sempre sfottere, devi sempre fare il fico e limonarti le ragazze davanti a tutti quando sappiamo bene tutti e due che non avresti mai le palle di farti avanti con qualcuno che ami davvero!

Detto questo si alza in piedi e marcia fuori, anche se sa che lo seguirò. Sa bene che lo seguirei ovunque, e non importa quanto siano folli le sue trovate o quanti casini finiamo per combinare, io sono sempre stato al suo fianco, perché non si sentisse mai solo.

Si ferma dietro ad un angolo lontano e nascosto, dove porto di solito Nora, e si gira per fronteggiarmi. Prima di parlare tira un lungo sospiro e chiude gli occhi.

-E’ vero, Matthew…sono geloso di Nora.

Aspetta qualche secondo prima di riaprire gli occhi e si sorprende perché io non sono sconvolto come forse si aspetta. Non lo sono, davvero, forse sono solo sorpreso, ma dopotutto sapevo già da prima che era così.

E penso che non ci sia niente di male, anche a me lui è piaciuto. E trovo inutile farsi tante paranoie.

E allora perché non riesco a dirgli niente? Lui mi guarda profondamente a disagio e non voglio tenerlo sulle spine. Devo fare qualcosa.

E faccio qualcosa.

Avanzo lentamente verso di lui, con un gesto sicuro gli appoggio la mano alla nuca e lo attiro verso di me, con le farfalle nello stomaco, mentre lui mi fissa incerto e dubbioso.

Appena le nostre labbra vengono a contatto, però, scatta qualcosa di simile ad un contatto elettrico, tutta la tensione accumulata dai muscoli si scioglie e noi ci avviciniamo approfondendo un bacio che non ha nulla di casto ma nemmeno di malizioso. Ho baciato tante volte, ma questa è un’esperienza completamente diversa, è il bacio di qualcuno che sa cosa voglio e cosa mi piace, ed è completamente inaspettato l’effetto che mi fa. E’ diverso anche da quello che ci siamo scambiati prima, perché qui sappiamo perfettamente cosa stiamo facendo e il motivo per cui lo facciamo.

Ci lasciamo andare completamente, io prendo a solleticargli la nuca con le dita, lui rabbrividisce di piacere e mi abbraccia più stretto. Dopo un po’ mi accorgo della sua mano dentro la tasca posteriore dei miei jeans, e della mia che quasi senza che me ne accorgessi è finita a cercare di sbottonargli i pantaloni. E a quel punto mi apro gli occhi con un tuffo al cuore, come se avessi fatto qualcosa di troppo. Mi gira la testa, ma mi stacco da lui comunque.

-Non qui, Dom…verrai da me, e allora…-, non so come finire la frase, ma lui sorride.

-D’accordo.

Ma rimaniamo lo stesso lì a chiacchierare, con le mie dita che giocherellano con le sue. Non so perché ma sentendo le nostre dita che si intrecciano mi brillano gli occhi, e lui ogni tanto prende ad accarezzarmi il polso, è una cosa rilassante.

Passa una mezz’ora, poi mi accorgo che devo tornare a casa. Mi sono appena ricordato del corso casalingo di cucina di mia mamma, deve venire un certo tizio supremo chef di non so cosa, quindi devo aiutarla a pulire casa. Maniaca dell’ordine.

-Ciao, Dom.

Lui mi sorride e bisbiglia:

-Ciao, Matty.

E non mi irrita.



[eccomi col primo capitolo della mia prima Belldom^^
questo l'ho scritto secoli fa...solo qualche giorno fa ho trovato la bozza XD
Comunque li amo, incondizionatamente. almeno quanto matt e bri *_____* e sono fermamente convinta che ci sia stato qualcosa fra matt e dommeh!!
Ah, preciso che questa l'ho scritta prima di cominciare a leggere "how did it come to this?"...quindi se ci assomiglia è solo un caso^^ giuro XD
e come sempre la dedico alle mie socie tatose che mi supportano sempre */////* vi adoro ragazze ^o^]


   
 
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