09/09/2014
2 recensioni
Dave è una guerra, sempre e per qualsiasi cosa.
Ma c’è chi, a questa continua battaglia non riesce a rinunciare.
Non per masochismo o che, anzi, sarebbe da sadici vietarsi quella lotta con lui.
Con Dave è una guerra la scelta del parco dove andare a farsi una birra e fumarsi una sigaretta.
È una guerra la scelta pizza che prendono la sera a casa sua, il film da guardare, uscire, persino l’abbigliamento, a volte è una guerra con lui.
Ma se c’è una cosa, che questa guerra riesce a farti amare è la pace, la quiete dopo gli scontri.
Come quella sera, sdraiati sul suo letto, abbracciati e con una sigaretta in mano.
Con le sue mani che le accarezzavano il braccio e la coscia lasciati scoperti dalla canotta e da quel paio di shorts da corsa.
Quella sera che avevano mangiato, alla fine, la pizza kebab che li aveva riempiti fino a star male e avevano deciso di tener la televisione spenta per guardarsi negli occhi.
Erano pacifici, rilassati.
Occhi negli occhi.
Pelle su pelle.
Non c’era dolcezza, né tenerezza né tantomeno violenza.
C’erano solo loro due nella loro intimità, e nessuno voleva interromperla.
-Tu non vuoi partire Dave?
E lui aveva scosso le spalle indifferente come suo solito.
-Non ho voglia.
Come al solito.
-Perché, vuoi andartene?
Julis si era appoggiata al suo torace, mettendo una mano sul cuore del suo ragazzo sorridendo con gli occhi chiusi.
-Mi piacerebbe andare a Las Vegas.
E Dave era scoppiato a ridere.
-A far cosa, dormire di giorno ed impoverirti di notte?
Julis aveva alzato gli occhi al cielo.
-Voglio solo andare a divertirmi, io e te soltanto. Non ce ne siamo mai andati da qui da soli.
-Perché partire quando abbiamo questo appartamento che è perfetto per noi due?
Le aveva risposto Dave scuotendo le spalle e facendola imbestialire.
-Non lo so, magari per far qualcosa di diverso dal solito, sai? Una vacanza insieme, come fanno tutte le coppie normali.
E a Julis aveva fatto male dire quelle parole, coppie normali. Gesù!
Loro che persino da singoli, erano tutto fuorché normale.
-Forse perché non saremo mai una coppia normale, Julis.
Aveva risposto Dave alzandosi e andando a buttare la bottiglia di birra ormai vuota.
La normalità era una cosa che a Julis aveva sempre fatto schifo.
Le piaceva così tanto essere quella particolare, quella fuori da ogni schema ed ogni riga.
Quella che se ne sbatteva degli studi, dei vestitini femminili, dell’eleganza e qualsiasi altro tipo di prigione trasparente.
Era fuori da qualsiasi categoria si immaginasse.
Perché lei è Julis Taylor e non una delle tante.
L’orologio segnava le due di notte e lei, da quella stanza, dopo l’ennesima discussione, se n’era andata.
Non si erano visti poi per giorni, a causa degli impegni e quando, un pomeriggio, entrando in camera sua aveva visto quei due biglietti poco c’era mancato a mettersi a piangere.
Non l’aveva fatto solo perché era Julis Taylor e Julis Taylor non piange.
Erano due biglietti d’andata e ritorno per Las Vegas, uno intestato a lei ed un altro a Dave Griffiths.
E sarebbero stati via loro due soli, finalmente.
Perché Dave è il ragazzo migliore che avrebbe voluto accanto.
‘Ché lui è così, un ragazzo timido e chiuso se non lo conosci ma che, una volta tolto l’imbarazzo, ti da anima e corpo.
E lei può descriverlo con una sola parola: tutto.
NdA:
Ciao ragazze!!
Eccoci con un' altra os sulla nostra long Big City Life (vi manderei alla storia ma non ho ancora imparato, quindi se siete interessate la troverete tra le mie preferite).
Questa, come avrete notato, é interamente dedicata alla nostra bella coppia Julis-Dave.
E... non so che scrivere cavolo.
Io e Verdazzurra speriamo che vi piaccia o anche solo di avervi incuriosite talmente tanto da avervi convinte a leggere il nostro lavoretto a quattro mani e... basta, vi saluto!
Un bacione ragazze!(:
-Ele e Ceci.