Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Lachelle Winchester    09/09/2014    1 recensioni
Dean e Lachelle sono sposati da più di un anno e continuano imperterriti a conciliare la caccia con la famiglia ma una nuova minaccia incombe sulla Terra e i Winchester sono sempre in prima fila nella lotta contro il male, anche se questa volta dovranno affrontare la situazione un po' diversamente.
Seguito di Cacciatori per scelta
Revisione completa
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Charlie Bradbury, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Esiste il lieto fine per un cacciatore?'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Polvere nel vento

I due vedono per l'ultima volta la figura della donna, inghiottita da una luce verde che in un attimo riempie tutto il salotto. Quando la luce svanisce i Winchester rimangono da soli, anche Castiel è andato via con la luce. Lachelle cerca di respirare lentamente e di trattenere le lacrime, presa dal dolore e un po' dalla paura del momento. Con lo sguardo cerca Dean, cerca conforto al dolore e conferma di averlo accanto ancora una volta.
« Dobbiamo andare all'ospedale, stai calma. » dice con tono fermo, cercando di non pensare a quanto appena era successo per dedicarsi esclusivamente a Lachelle e alla piccola.
La donna rimane ferma, con lo sguardo fisso su di lui e le labbra nervosamente mordicchiate dalla rabbia. L'uomo si cala per abbracciarla, poi l'aiuta ad alzarsi e ad arrivare alla macchina. La rabbia, la tristezza, l'ansia, tutte quelle emozioni sono così forti che il Winchester non si interessa neanche per un attimo della possibilità di sporcare l'Impala e guida in tutta fretta verso l'ospedale.

Una luna splendida illumina il cielo scuro quella notte, una notte limpida, serena, ma nonostante questo chiunque incontri Winchester quella sera sull'ospedale non può fare a meno di notare i loro volti spenti e devastati. Dopo il parto a Lachelle viene assegnata una stanza, che non si riempie di parenti come accade alle altre partorienti. La donna si addormenta sulla spalla di Dean, appoggiato al suo letto, combattuta tra sentimenti contrastanti, mentre il marito ascolta musica dalle cuffiette nel dormiveglia per scaricare tutta quella adrenalina. Quando la mattina dopo si sveglia, il clima fuori era incerto e alternava pioggia e sole, proprio come facevano la tristezza e la gioia nel cuore della cacciatrice.
« Tra un po' ce la portano in camera. E' bellissima. » sente la voce di Dean provenire dalla porta.
E’ sorridente, ha un sorriso che raramente ha visto disegnato sulle labbra di Dean Winchester. Gli occhi lucidi, luminosi, tutto il viso impegnato in quel sorriso di pura felicità.
« L'hai vista? » chiede Lachelle mettendosi a sedere.
Il Winchester comincia a descriverle quanto sia bella la loro bambina nei minimi particolari contagiando anche la moglie nella sua euforia, ma questa non gli impedisce di notare la malinconia sul suo volto.
« Mi sento in colpa, Dean. » confessa invitandolo a sedersi vicino a lei.
« Hei, so benissimo come ti senti ma non è colpa nostra. Muriel era malata, avrebbe sofferto a stare in un letto d'ospedale. Non sto dicendo che così è meglio, una morte non è mai migliore di un'altra, ma potendo scegliere ha scelto di salvare il mondo per una volta. » cerca di farla ragionare, tirando un po’ le somme della situazione.
La donna lo guarda silenziosa, cercando le parole per spiegarsi meglio.
« Mi sento in colpa con Muriel se sono felice per nostra figlia e mi sento in colpa con nostra figlia se sono triste per Muriel. E' successo insieme, quale delle due sensazioni deve prevalere? » gli chiede confusa.
Dean la fissa silenzioso, anche lui è combattuto del resto, ma non riesce a trovare nulla da dire. Fortunatamente nella stanza entra un'infermiera con un fagotto bianco tra le braccia, che lascia intravedere appena un faccino roseo. Più si avvicina, più quel senso di tristezza va a rifugiarsi in un angolo. L'infermiera posa la neonata delicatamente tra le braccia della madre, che le sorride felice.
« Come avete deciso di chiamarla? » chiede loro la donna col camice bianco.
I due si guardano e si rendono conto solo in quel momento di non aver pensato ad un nome, forse per non commettere l'errore che avevano fatto con l'altro bambino, forse per la velocità con cui si sono evolute le cose.
« Muriel? » sussurra Lachelle, guardando Dean con gli occhi lucidi in cerca di conferma.
« Muriel Winchester. » sentenzia il cacciatore ad alta voce, con lo sguardo ancora fisso negli occhi di Lachelle.
E’ grazie a Muriel se sono riusciti a durare come coppia; se non l'avessero incontrata probabilmente la loro bambina non sarebbe mai nata. E’ più che giusto, per entrambi, dare alla bambina il nome della donna che per loro ha fatto da seconda madre.

Pian piano cercano di tornare alla loro vita, sospendendo almeno per i primi mesi le loro cacce notturne e domenicali per dedicarsi completamente alla loro famiglia. Emma, pur abitando di fronte, ha deciso di scrivere alla sorella un biglietto e di farglielo recapitare dal postino insieme ad una vecchia foto di famiglia.
“Non fai mai quello che ti si chiede, hai sempre fatto le cose di testa tua. Sei come un tornado silenzioso; ovunque passi non ti fai notare ma quando te ne vai niente più è come prima. Forse sono stata un po' pesante nell'ultimo periodo e mi dispiace, ma volevo sapere più cose su di te, ho dovuto scavare a fondo per conoscerti almeno un po' ma ne è valsa la pena. Sono fiera di avere una sorella come te. PS: sono sicura che quella che metterai su sarà una famiglia migliore di quella che abbiamo avuto noi, ma ho pensato che magari avresti voluto questa foto. Ti voglio bene, Emma."

La vita per i Winchester è radicalmente cambiata con una bambina e una famiglia di cui prendersi cura, ma nulla impedisce a quei due testoni di comportarsi talvolta come due bambini.
« Lascia il formaggio. »
« Lascia la torta. »
Durante una delle tipiche domeniche in famiglia, i due cacciatori si minacciano in cucina.
« Questo è perché erano cresciuti. » dice Emma a Sam, seduta accanto a lui sul divano nel salotto. « Non voglio immaginare cosa potevano fare prima. ».
« Fidati tesoro, è meglio che tu non lo sappia, a meno che non ti interessano storie su capelli blu, vestiti bucati e altri giochetti adolescenziali. » le sussurra Samuel ridendo tra sé e avvicinandosi alla moglie per darle un bacio sulla spalla sinistra, dove la donna aveva deciso di farsi tatuare per sicurezza una stella pentagonale come quella dei cacciatori.
Non mancano di certo difficoltà e problemi, ma questi rimanevano sempre fuori dalle mura della loro casa, così come tutto ciò che riguarda il loro lavoro; sono fieri di essere cresciuti in questo modo e nessuno li crede quando raccontano di essere sposati e di avere una bambina, soprattutto gli altri cacciatori che li invidiano non poco.
« Siete una bella coppia, non vorreste la tranquillità, una famiglia? » si sentono chiedere ogni volta dalle persone che salvano.
« Ma noi ce l'abbiamo. Abbiamo anche una figlia ed è una delle ragioni per cui aiutiamo la gente; quando eravamo piccoli abbiamo perso tutto a causa di una di queste cose che ha distrutto le nostre famiglie. La nostra vita è stata molto difficile ma non permetteremo ad altri esseri di rovinare altre famiglie. » risponde orgogliosa Lachelle ogni volta.
Diventare madre ha reso la donna ancora più riflessiva e saggia, capace di aiutare sempre il marito ogni volta che sente di vacillare. Ogni tanto il Winchester, tornando a casa e trovando il fratello a giocare con la piccola Muriel, teme di lasciarsi sfuggire il tempo, di perdersi i momenti più belli della vita di sua figlia a causa della caccia e ogni volta tocca a lei convincerlo che stavano facendo la cosa giusta.
« Non ti senti felice di rivedere tua figlia tornando da lavoro? » gli chiede lei.
« Si ma penso anche a quante cose ci perdiamo nei giorni in cui siamo via. » ribatte lui.
« Pochi giorni non sono niente se li confronti ad una vita intera. Noi ci sappiamo difendere, Muriel è al sicuro con Sam ma altri bambini no, e loro o i loro genitori potrebbero perdere tutto questo, come è successo a noi da piccoli. Quindi ora sono io che ti ripropongo la stessa domanda: stiamo facendo la cosa giusta? » conclude la donna, guardandolo negli occhi e mostrandogli sicurezza.
L'uomo annuisce e la ringrazia con un bacio.

Diventare padre significa per Dean un grosso cambiamento; investito da responsabilità e paure che non aveva mai avuto prima, ma con l'aiuto della moglie riesce a farsi guidare dalla spontaneità e diventare paziente e severo al punto giusto, più paziente e premuroso che severo,quel ruolo tocca sempre a Lachelle, che a volte deve punire anche il marito oltre la figlia. Le loro giornate sono sempre movimentate e di certo mai noiose, anche quando qualcosa impedisce di realizzare i loro progetti.
Dean, una domenica d'inverno, ha programmato di portare le sue due donne in montagna, ma il cattivo tempo e la febbre gli impediscono di farlo. E’ sdraiato sul divano avanti al camino, stanco e amareggiato.
« Papà! » lo chiama la piccola Muriel raggiungendolo sul divano con una borsa stracolma di giocattoli. «Hai ancora la febbre? Che ti fa male? Ora ti visito. » lo assilla.

Comincia a tirare fuori dalla borsa un kit medico per bambole per poi visitarlo.
« Ti fa male il collo e la schiena? » gli chiede, guardando il padre con uno sguardo pieno di dolcezza.
Quel piccolo esserino è in grado di far impazzire di gioia Dean Winchester solo per il semplice motivo di esistere. L'uomo a volte si sente stupido nel pensarlo, ma si sente felice quando la vede arricciare il nasino o fare facce buffe, quando la guarda fare qualcosa con quelle manine piccole, quando si addormenta sul suo petto.
« Il collo, dottoressa. » risponde stando al gioco per farla felice.
La bambina si cala su di lui e gli fa inclinare la testa per guardare il collo.
« Si vede. » dichiara con la sua piccola vocina.
Si alza dal divano per cercare ancora nella borsa e intanto, senza farsi vedere, i due Winchester cominciano a ridere.
« Vado a prendere la medicina e poi torno. Non ti muovere. » e con queste parole si avvia al piano superiore.
achelle, che sta rimettendo a posto gli zaini, gli si avvicina e gli stampa un bacio sulla fronte.
« Come ti senti? » gli chiede dopo essersi accorta che scotta ancora molto.
« Avevo promesso di portarvi fuori. » Dean è ancora dispiaciuto per l'accaduto.
« Non fa nulla, ce ne stiamo qui al caldo. » lo rassicura la donna, ricavandosi spazio sul divano vicino a lui. « Poi mi fa anche male la testa. ».
« Fammi controllare. » dice Dean poggiando una mano sulla fronte della donna. « Mmm...si vede. » scherza imitando Muriel.
Lachelle non può trattenere la risata nonostante vede la bambina ritornare.
« Dottoressa, cosa deve fare il nostro paziente? » si rivolge alla piccola.
La bambina si avvicina di corsa alla madre con aria complice e le sussurra all'orecchio. « Mi serve una medicina ma non ce l'ho.».
Lachelle ride e le suggerisce di trattenere Dean mentre rimedia qualcosa, così la bambina si accoccola tra le braccia del padre e pretende di farsi raccontare delle storie.
« Tua mamma è quella brava, Muriel. » cerca di convincerla il cacciatore, ma la bambina insiste e lo assilla fino a convincerlo. « E va bene! Quale vuoi che ti racconti? ».
« Harry Potter. »
« Ecco, non mi bastava una moglie così, anche la figlia. » borbotta. « Allora, uhm... c'era una volta un bambino che viveva con i nonni. Una notte arriva un gigante che lo porta a scuola... » comincia lui, cercando di fare del proprio meglio.
« Perché lo porta a scuola di notte? » lo interrompe Muriel.
« Perché...perché ci vuole tempo per arrivare. » le risponde.
Dalla cucina, Lachelle ascolta ogni parola di quei due matti e sorride col cuore che le si riempie sempre più di gioia.
Muriel si addormenta sul divano tra le braccia del padre dopo una decina di minuti.
« Adesso facciamo i conti. » l’uomo minaccia la moglie alzandosi delicatamente e sistemando la coperta per mettere Muriel al caldo.
« Ah, sai contare? » lo rimbecca la donna, che ama provocarlo. « Sai com'è? Se conti come racconti le storie... ».
Dean non esita a prenderla e a farle il solletico ovunque gli capiti, facendola sdraiare a terra sul tappeto, stremata.
« C'era una volta una cacciatrice che le voleva prendere a tutti i costi. » comincia a prendersi la propria rivincita mentre continua a solleticarla.
« Da te? » risponde in tono di sfida la donna appena riesce a prendere un po' di fiato, tra una risata e l'altra.
Il Winchester aumenta l'intensità del solletico e si siede a cavalcioni su di lei. Rimane a fissarla per alcuni secondi dopo aver notato il suo silenzio.
« Muriel potrebbe avere un fratellino o una sorellina. » annuncia senza attendere che l'uomo le chieda a cosa stia pensando in quel momento.
Sorride e la abbraccia forte intanto che apprende la notizia, dopo essere rimasto pietrificato per qualche secondo, a bocca aperta e occhi sgranati. 

La vita dei Winchester ha intrapreso un percorso diverso già molto tempo prima, ma è stata quella bambina a dare una svolta alla loro esistenza, ad addolcire entrambi più di quanto l'amore abbia già fatto, a cambiare le loro abitudini più di quanto il matrimonio abbia già cambiato. Lachelle rende Dean felice; è una donna comprensiva, sempre presente, un'amante passionale, una complice, l'unica che conosce ogni cosa di lui e cerca sempre di farlo stare bene, l'unica persona a cui lui non nasconde niente. Certo anche lei ha un bel caratterino e i suoi difetti, ma sopportarli non è nulla confronto al bene che gli porta la sua presenza e lo stesso è per Lachelle, che l'ha sempre aspettato, sempre amato per com'è e non riuscirebbe a trovare più un senso alla propria vita se lui non fosse al suo fianco. La loro non è stata una storia facile, nessuno si sarebbe potuto immaginare che due persone così diverse ma al tempo stesso tanto simili avessero potuto amarsi, eppure sono uno quello che manca all'altro per completare la loro vita, divisa tra caccia, lavoro, famiglia, feste, cene, compleanni, momenti difficili ma anche tanti altri belli, equilibrati dall'unica cosa che ai Winchester era mancata:l'amore.

Note dell'autrice
Ciao a tutti. Dopo alcuni mesi eccomi finalmente qui a pubblicare il capitolo. So di essere molto in ritardo e di aver scritto il finale un po' con i piedi, ma spero di farne una revisione al più presto. Ammetto che concludere questa storia è stato difficile, mi ci sono affezionata tantissimo, ma prima o poi dovevo farlo. Volevo ringraziare chiunque mi abbia seguita, in particolare Chiara, Diana, Terry e Concy, grazie a tutti di cuore e scusate se sono un po' sparita.
Volevo dire solo che Dean, pur essendo solo un personaggio, mi è stato vicino, è stato presente in un periodo nero della mia vita, è il mio idolo, la persona in cui mi rispecchio totalmente e rimarrà importante per me, anche se ora il mio cuore appartiene ad un ragazzo in carne ed ossa. Con questo direi che voglio dedicare questo capitolo al mio Superman, al mio meraviglioso ragazzo. Ti amo Danilo.
-Lachelle Winchester
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Lachelle Winchester