Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Assasymphonie    09/09/2014    2 recensioni
Non poteva somigliare così tanto all'unico amore della sua vita -in 2D per giunta-, non gli era permesso.
[ AU!KuroFay ]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane, Sakura, Syaoran
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Titolo della storia: Come closer.

Titolo del capitolo: Touching.
Personaggi: Kurogane / Fay D. Flourite / Syaoran / Sakura

Rating: Arancione

Note dell'autore: Long-fic / Romantica / Introspettiva / AU

Disclaimer: Personaggi, luoghi e abitudini sono di proprietà del mangaka; lo scritto e le situazioni sono di mia proprietà.

 

.Come closer.

 

Inutile dirlo, meno che meno pensarlo: quella fila non sarebbe mai finita. Provò ad allungare il collo per quanto possibile dal mantello forse spillato troppo stretto ( la paura che qualcuno potesse strapparglielo l'aveva attanagliato fin dal giorno prima ) ma non riuscì a vedere la fine della coda nemmeno per sbaglio. Sforzò le labbra in un sospiro roco e, sistemandosi meglio la spada alla cintola, abbassò lo sguardo sui due ragazzi più piccoli accanto a lui. Syaoran gli restituì l'occhiata con espressione rassegnata, tenendo per mano una Sakura emozionata, tanto che stava stringendo fino allo spasimo quella polpetta bianca. « Rimarremo ancora un po' fermi. » Li avvisò, perché gli sembrava giusto dover loro almeno quello dopo averli trascinati con quei vestiti e in quella situazione per loro del tutto nuova.

Syaoran si chiuse nelle spalle e accennò un sorriso; lo scettro dorato nella sua mano libera doveva pesare parecchio, ma stranamente riusciva a sentirsi totalmente a proprio agio. « Non è un problema, ormai siamo qui ed è inutile tornare indietro, vero Sakura? » Rivolgendosi alla ragazza questa brillò in un sorriso tutto in funzione del più grande stretto nei vestiti scuri, per non farlo preoccupare mentre le monetine suonavano al bordo della sua gonna ampia, bianca e rosa. « Mh! Sono sicura che ci divertiremo, cosa sarà mai un po' di fil- oh, guardate, tocca a noi! »

Finalmente sarebbe toccato al loro blocco e subito cominciarono ad avanzare, tenendosi vicini per non perdersi ( in verità per non perdere Sakura, ma andiamo avanti ) e passare attraverso il cancello lasciato spalancato. Forse era troppo presto, si disse il più grande, nello scrutare la gente abbastanza rada all'interno nonostante la fila, forse erano tutti nelle strutture come era abbastanza ovvio. « Va bene, cosa volete fare? Io devo entrare, se volete venire con me-- » « Scusate! » Non fece in tempo a finire la frase che un ragazzino dai vestiti completamente normali e la faccia ancora più normale, con in mano una macchinetta fotografica, si parasse davanti a loro ansimando come se avesse corso. Gli brillavano gli occhi, tanto che Sakura gli regalò uno di quei suoi soliti sorrisi. Quasi gli fece cadere l'oggetto dalle mani...

« P-Posso farvi una foto?! Tsubasa è il mio manga preferito e voi siete perfetti! Specialmente Kurogane... » Youou storse le labbra e incassò il complimento tanto bene quanto fece scendere il viso nelle alte falde del mantello dando un colpetto a Syaoran da dietro le spalle. Quei due lo facevano ridere, persino il nome uguale al personaggio... « Mh, sì, grazie. Muoviamoci, voglio entrare a vedere se ce l'hanno. » La posa fu semplice, con i due più giovani avanti e abbracciati e l'altro alle spalle, la lama quasi sguainata e il ghigno ferino di Kurogane che gli usciva tanto bene, almeno a detta di Sakura. Peccato che in quella posa dovettero restarci per almeno cinque minuti: Youou nemmeno si sprecò a contare la mandria di fotografi attorno a loro, ma percepire l'eccitazione di Sakura attraverso la lieve stretta alla mano servì a fargli sopportare quella piaga. Per le foto c'è tempo, le action figures invece spariscono come niente.

« Finito? Bene, muoviamoci. Poi facciamo tutte le dannate foto che volete. » Fu categorico, per questo i due più piccoli lo seguirono come cagnolini, cercando di passare attraverso la gente che, ecco dove si era ammassata!, rimaneva all'entrata degli enormi padiglioni della convention. Dovette farsi largo a spallate, più o meno figurativamente, per poter accedere allo spazio riservato ai numerosi stands. Non aveva molti soldi con sé, e doveva andare a colpo sicuro: per questo fermò i due ragazzi assumendo l'atteggiamento di un leader con molta poca voglia di farlo. « Sentite, in tre ci muoviamo male. Ci ritroviamo tra mezz'ora qui. » Non aspettò nemmeno una risposta positiva che subito sparì con il mantello rovinato che gli saettava sulle gambe fasciate di nero. L'armatura sul petto, rigida come un tubo, gli stava dando fastidio in qualsiasi punto possibile e forse, forse, mettere quelle stupide lenti a contatto rosse non gli stava facendo bene. Aveva tanta voglia di togliersele e tornare al suo naturale colore nero, quando girando un angolo e quasi schiacciando una povera Mikasa, la vide.

Svettava su una mensola, accanto a quella che doveva essere Miku Hatsune -non se ne intendeva davvero di cose da ragazze-, dentro la sua scatolina, l'unica figure di Fay D. Flourite in commercio. Non era solito comportarsi in un modo tanto da ragazzino, eppure fece addirittura uscire la mano da sotto al mantello per andare a stringere la scatola e-- « Mi scusi, quanto viene? ~ » e una voce sconosciuta alla sua sinistra domandò per lui. Le sopracciglia si aggrottarono tanto da formare piccole rughe sulla fronte -coperta, per fortuna- e subito le spalle ampie si girarono per fronteggiare l'avversario. Quella cosa doveva essere sua. « OI--- » Troppo spesso nel giro di una mezz'ora le parole gli morivano in gola. Lo guardò dalla testa ai piedi, soffermandosi sul grosso scettro dalle pietre azzurre contro il braccio, il lungo cappotto bianco, i capelli biondissimi e naturali, gli occhi azzurri come un lago ghiacciato. Non poteva crederci, quello era... Fay in carne ed ossa?! Sentì le guance andare a fuoco e distolse lo sguardo, borbottando parole incomprensibili. Non l'avesse mai fatto.

« ... oh, un Kuro-sama! Non poooo~sso crederci, dobbiamo assolutamente fare delle foto insieme, mh? » Lo sconosciuto sorrise e Youou lo vide con la coda dell'occhio; seppe da subito di essere fregato. Non poteva somigliare così tanto all'unico amore della sua vita -in 2D per giunta-, non gli era permesso. E soprattutto non era permesso innamorarsi di uno sconosciuto solo per quel motivo. Ma non fece in tempo a replicare: una mano altrui, fresca e sottile, già si era poggiata sulla sua spalla. « M-mh. »

Sapeva già di essere nei guai e di essere pericolosamente a perdere quel minimo di compostezza rimastogli addosso in tanti anni… dannazione!

 

.Fine.

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E boh, diciamo che l'idea non mi sembrava tanto male........ in testa. Ma vabbè. Dedicata, come sempre, a lei. ( L )
   
 
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