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Autore: Milla Chan    09/09/2014    1 recensioni
[Roxy/Dirk, one-sided love]
Gliel’ha già detto così tante volte, ma il cervello di Roxy continua a non registrare. Forse perché è sempre ubriaca, o forse perché non smette di bere finché non è sicura di esserselo dimenticato.
Beve un altro sorso e appoggia la fronte sulla scrivania con un tonfo, sentendo gravare su di lei, tutt’a un tratto, il peso di una vita nel silenzio dei coloni dal carapace bianco a nero.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Dirk Strider
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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TG: e insomma poteremo vederci un forno o l altro ;)
TG: *potremo
TG: *potremmo ? idk
TG: *giorno, non forno lmao
TG: hai tipo il tuo skateobord volantre fai un slatino da me ogngtanto ehehe
TG: *saltino

TT: Magari quando riuscirai a tenere sotto controllo i tuoi problemi con l’alcool ne riparleremo.
TG: asclota dirk los ai benissimo comè la situzione
TT: La situazione col tuo alcolismo? Sì, pessima.
TG: NnnO stupidotttot la situzaione SULLLA TERRA!!!
TG: *terra
TG: *no aspe era giusto

TT: Non ti stai spiegando abbastanza chiaramente.
TG: wooo qualcuno qi è atterrattonell a terra dll acidume striderr ;)
TG: no cioè ok volgio dirw tipo che io sno unaragazza capisci
TG: e tu un ragaaazzo
TG: un BEEEEEL RAGRAZZO ;)
TG: *senza R
TG: nont i senti mai oslo dirk
TG: cioè intendo ovvio tutti priam o poi si setnono soli am
TG: noi saimo soli per favvero
TG *davvero
TG: siamo soil pe rdavvero e cisi amos olo io e te ora
TG: in quetso universo
TG: LGI UNIC IUMANI!!!
TG: ci pensi ami?
TG: *mai’
TG: potsermo tipo fare BOOM GLI UMANU SNO TORNATI STORNZI
TG: oh cazzoi sarebebr davveor fighissimof
TG: diiiikr=?
TG: STRIDEEER’’ ‘? ??
TG: ok dirk insmoma taglio corto
TG: *memento di supence*
TG: *suspance
TG: volgio UN RAGAZOZ
TG: . . . . . . .
TG: diiirk
TG: ^???’
TG: sei vivo o

TT: Mi dispiace deluderti allora.
TG: non seu vivo? lol
TT: Roxy, potresti non tergiversare?
TT: Ovviamente anche io a volte ci penso. Intendo, al fatto che sono fisicamente solo da quando sono nato, che mi trovo su una cazzo di palafitta che posa su un sostegno di ferro arrugginito in mezzo al nulla dell’oceano e che l’unico essere della mia stessa specie ancora esistente nell’universo sia tu.
TT: Però non posso essere il tuo ragazzo e te l’ho già detto più volte.

TG: eheheh mi piacce qando i ragaziz mi rengono sulle spine ;)
TG: anche se non ho mai auvto ragazsi ;(

TT: Non sto scherzando, Roxy.
TT: Non credevo che avrei dovuto spiegarti parola per parola che non posso stare con te dal momento che, fisicamente parlando, non puoi piacermi. Ho altre preferenze e credevo di avertelo già fatto capire.

TG: prorpio zero possibilità allora ;(
TG: breaking news qui cè una roxy tristef

TT: Roxy, torna a scrivermi solo dopo che avrai smaltito l’alcool per favore.

timaeusTestified [TT] ha cessato di assillare tipsyGnostalgic [TG]

 
Roxy allontana le mani dalla tastiera e appoggia la schiena contro la sedia, sconsolata. Lascia scivolare le braccia verso il basso e sposta lo sguardo sul bicchiere di vetro, ancora pieno per metà.
Altro alcool. Assolutamente altro alcool, pensa finendolo in un sorso e allungandosi goffamente a prendere la bottiglia per riempirlo di nuovo.
Roxy non è così esuberante come sembrava quando scriveva. La vista annebbiata e i giramenti di testa le avevano fatto strizzare gli occhi più volte mentre guardava lo schermo e le dita si muovevano scoordinate sui tasti, creandole un’insopportabile frustrazione.
Non sempre, quando scrivi una risata, ridi per davvero.
Nel nostro caso, Roxy aveva scritto emoticon ammiccanti asciugandosi con il palmo della mano le lacrime che scivolavano sotto gli occhi cerchiati di nero.
Non sa cosa le procuri tutta quella tristezza, ma sente un grande vuoto nel cuore.
L’universo è così grande, così pieno di forme di vita. Perché proprio lei dovrebbe avere quella storia assurda? L’ultima ragazza sulla Terra ormai ha sedici anni e ha come la sensazione che la vita le stia scivolando tra le mani, che sfiorirà e appassirà presto e morirà da sola e nessuno le farà i complimenti per il rossetto nero.
Si stringe i capelli tra le dita e singhiozza portandosi le ginocchia al petto. È così ingiusto.
Nessuno la inviterà a uscire, la prenderà per mano o la bacerà. Vuole sentire la voce di qualcuno che le dica che le vuole bene, senza vederlo scritto su uno schermo, perché non ha mai sentito alcuna voce uscire dalla bocca di una persona vera, che stesse davanti a lei e che non fosse lei stessa.
Vuole un ragazzo. Ma l’ultimo ragazzo sulla Terra non vuole lei.
Cosa gli costerebbe? È davvero così profonda e radicata, quella certezza? Davvero preferirebbe morire da solo? Non è possibile, nella sua testa non è minimamente concepibile. Anche lui deve sentirsi solo, anche lui deve avere quell’innato desiderio di avere qualcuno da amare, sa che non può essere un robot come il suo risponditore automatico, che tra parentesi sembra avere più interesse per lei che Dirk stesso.
Allora perché Dirk non può amarla?
Gliel’ha già detto così tante volte, ma il cervello di Roxy continua a non registrare. Forse perché è sempre ubriaca, o forse perché non smette di bere finché non è sicura di esserselo dimenticato.
Beve un altro sorso e appoggia la fronte sulla scrivania con un tonfo, sentendo gravare su di lei, tutt’a un tratto, il peso di una vita nel silenzio dei coloni dal carapace bianco a nero. È convinta che potrebbe vomitare da un momento all’altro e la posizione non l’aiuta.
A Dirk piacciono i ragazzi. Pensarlo le fa così tanto male che non riesce a trattenere le nuove lacrime che le riempiono gli occhi.
Si alza in piedi e questa volta beve direttamente dalla bottiglia, buttando la testa indietro e tenendosi il ciuffo con una mano. L’inibizione le fa bruciare sempre di meno la gola quando butta giù quella cosa che sembra benzina pura ed è qualcosa di stranamente rassicurante, per lei.
Barcolla davanti allo specchio, sostenendosi con le mani sulla parete. Il suo riflesso ondeggia, ma non capisce se è lei a non essere stabile o è la casa che si muove. È una vista che la infastidisce e la fa ridere allo stesso tempo. È così consapevole di essere bella, ridicola e disperata.
A Dirk piacciono i ragazzi. Si ripete di dimenticare quella nozione così superficiale, di fare finta di niente, ma quell’affermazione si radica ogni secondo di più nel suo cervello coperto dalla nebbia.
Cerca di prendere un respiro profondo e inizia a frugare tra i vestiti, restando in equilibrio e tenendo a bada la nausea che la assale quando si piega in avanti. Fantastica ad occhi aperti e non ci mette molto a trovare quei pochi vestiti mascolini che per qualche motivo possiede. Li indossa come se fossero gli abiti più preziosi che esistano e rimane davanti allo specchio con le mani sui fianchi, la testa che gira vorticosamente e le guance bagnate, ad ascoltare la sua risata bassa, strascicata e vagamente patetica. Non è virile, non lo è per niente.
Strofina il dorso della mano sulle labbra nere e cerca in tutti i modi di togliere il rossetto, la bocca piegata in una smorfia. Copre il riflesso del suo viso con la mano libera e spera di non vederlo mai più.
Se lei fosse un ragazzo Dirk la noterebbe.
Potrebbero amarsi, vero? Non è così che funziona?
Perché non ci ha pensato prima?
L’ubriachezza la fa piangere e ridere allo stesso tempo, e gli spasmi dei muscoli le serrano il cuore in una morsa. Ha così tante speranze e non capisce perché le debbano essere portate via.
La sua testa non fa che mostrarle e rimostrarle le stesse immagini; si è stufata di vederle all’infinito e vorrebbe che smettesse. La sua testa è un bel casino riempito di vuoto.
Quando immagina di baciare Dirk ha lo sguardo perso nel vuoto e le forbici, tenute dalla mano che trema, si stanno già chiudendo sui suoi capelli.
Un rumore familiare però la blocca e Roxy abbassa le braccia, girandosi verso il computer. Si asciuga gli occhi per vedere cosa sia apparso sullo schermo e sembra rendersi conto solo in quel momento che stava veramente per fare una cosa stupida come tagliarsi i capelli soltanto per ricordare vagamente un ragazzo.
L’alcool a volte la spaventa. Può renderla schifosamente felice, tremendamente triste. O entrambe le cose, in contemporanea. Non le piacciono quegli sbalzi di umore.
Non sembra piacerle niente, in quel momento. Vede solo tanto buio e una scrittura arancione che brilla nella stanza.


timaeusTestified [TT] ha iniziato ad assillare tipsyGnostalgic [TG]
TT: Se per caso l’ubriachezza ti portasse ad avere comportamenti tragicamente stupidi, tengo ad informarti che verrò a prenderti a calci nel culo.
TT: Giusto per chiarire.


Roxy incrocia le braccia sulla scrivania e rimane a fissare lo schermo, le labbra serrate e tremolanti.
Dirk non riesce a sviluppare sentimenti d’amore nei suoi confronti, lo sente. Non nega che le voglia bene, ma non può darle ciò che vuole. Anche lui lo sa e gli dispiace di ciò. Probabilmente si sente anche in colpa; insomma, la tua razza potrebbe risorgere ma ciò non accadrà perché non hai il minimo interesse romantico per l’unica donna vivente. È un comportamento giustificabile? È una scusa valida? Roxy non può sapere la risposta, né può chiarire tutti gli altri dubbi.
Le pupille sono immobili. Non ha né forza né voglia di rispondere. Si sente trasparente, un guscio di cristallo pieno di niente, coi capelli spettinati e delle occhiaie orribili.
Per un attimo pensa che dovrebbe coltivare il nulla che possiede, perché ha come l’impressione che quando smetterà di farle male sarà un suo alleato.
Vive nel vuoto e il vuoto può salvarla.
O forse è solo l’alcool che la porta a fare questi pensieri, così apparentemente privi di logica.
   
 
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