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Autore: M a r t    10/09/2014    3 recensioni
Sarebbe tutto più facile se non mi amassi più, sarebbe tutto più facile se mi tradissi o se non ci fossi, ma farebbe male uguale e sono stanco di provare solo dolore.
Ma tu sei qui, mi stai abbracciando e mi dici che andrà tutto bene, e mi baci dolcemente sulle labbra screpolate, ridandomi un po' di fiducia e speranza.

***
Più AlphaGamma per tutti~
Genere: Angst, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alpha, Gamma
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio la Madda ( _E n s e i_ ) per il betaggio, piccola madre pesca, ti sono debitrice~
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La luce che filtra dalle tapparelle della finestra mi ferisce gli occhi, costringendomi ad aprirli. Non mi volto verso di te, mi metto seduto e sospiro, strofinando i palmi delle mani sugli occhi ancora troppo stanchi.
Lo sento, il tuo calore a pochi centimetri da me, dal mio corpo bisognoso di quello stesso calore. Sento il tuo respiro regolare infrangersi sulla federa del cuscino arancione che avevamo comprato prima di andare a vivere insieme, quando pensavamo che l'amore fosse una cosa facile e che fosse qualcosa d'eterno.

La sento la tua presenza, ma non sento più nessuna emozione, non vedo più traccia di quell'amore che mi donavi un tempo.
Sei freddo. E io amo l'estate.

Mi alzo, uscendo dalla nostra camera e arrivando in cucina per preparare la colazione. La mia colazione.
Una volta te l'avrei preparata, o l'avresti fatto tu per me, ma adesso sembra un pensiero lontano e mi fa piangere non poterti svegliare dolcemente, magari mangiando insieme una brioches a letto, senza preoccuparci delle briciole che occuperanno le lenzuola.

Bevo velocemente il mio caffè, addento un biscotto senza finirlo, il ricordo di quei momenti mi fa passare la fame.
Sto dimagrendo troppo, forse sono sotto peso, dovrei andare da un medico, ma la realtà è che vorrei che mi ci portassi tu, dimostrandomi che di me qualcosa ti importa.
È così tutti i giorni. Questa maledetta routine mi sta uccidendo lentamente, risucchiandomi le energie dalle vene, deprimendomi sempre più.

Non voglio prendere io l'iniziativa, per una volta. Se vuoi finirla, allora dovrai farti coraggio e lasciarmi, perché io non ce la faccio più. Ma la verità è che ti amo e che sono felice che non mi hai ancora sbattuto fuori di casa, anche se quello che dovrebbe prenderti a calci in culo sono io.
Ti svegli e non mi saluti. Non mi baci quasi mai. Non mi sorridi.
Davvero, vorrei sapere cosa ti ho fatto, cosa ti è successo ti tanto tremendo da allontanarti così da me, da farti smettere di amarmi.

Se potessi prenderei le mie cose e me ne andrei, ma io non sono la tua puttana. Non sono venuta qui per fingere di amarti e farti stare bene quando hai bisogno di sbollire i tuoi bollenti spiriti. Ho bisogno di te.
Ho un fottuto bisogno di te, adesso.

Non voglio nessun altro, non credo in nessun altro sentimento tanto forte quanto può essere quello che mi lega a te.
E tu? Sembra che tu abbia tagliato fuori tutti i tuoi sentimenti, come si fa con un filo.
Eppure io sono qui, non ti libererai di me.

Ho perso troppo per stare con te, ho messo da parte il mio egocentrismo, sono stato per la prima volta insicuro di me stesso con te e adesso non ti permetterò di lasciarmi indietro, non mi farò consumare da te.
Anche se desidero ardentemente il tuo tocco su di me, le tue parole dolci sussurrate nelle mie orecchie quando facevamo l'amore, quelle parole che custodivo gelosamente perché sapevo che non le avevi dette a nessuno prima di me.

E spero che non le dirai a nessun altro.
O forse lo hai già fatto.

Volevo reprimere questo pensiero, perché troppo codardo da affrontare una simile ipotesi, ma adesso mi rendo conto che tutte le tue azioni conducono a questo, al fatto che magari hai trovato qualcuno che ti renda veramente felice, più facile di quanto io non abbia mai fatto.
L'ho sempre ritenuta una cosa impossibile, priva di senso logico. Io sono meraviglioso, inimitabile, e tu non sei un traditore, non sei quel genere di ragazzo.

Sai essere dolce, ma in maniera riservata e non sei impulsivo, non ti lasci prendere dalle emozioni troppo forti o da idee folli, neanche da ubriaco.
Adesso, penso di aver fatto un buco nell'acqua, di non aver capito nulla di te e di essermi innamorato di un'altra persona.

Quello che sta uscendo dalla porta di casa, in completo d'ufficio con una valigetta di cuoio nera -mio regalo di qualche anno fa, quando mangiavamo la torta sul divano, guardando tv spazzatura- tra le mani, e l'espressione fissa nel vuoto non sei tu. Venderei la mia anima per sapere a cosa diamine stai pensando.

Ma è troppo tardi, hai già chiuso la porta e stai andando via, di nuovo.



***



Puoi sentirmi? Me lo chiedo spesso, ultimamente.
Puoi sentirmi mentre piango la notte, lasciando che i singhiozzi riempiano la stanza e le lacrime bagnino il cuscino? Riesci a percepire l'odore salato di quest'ultime la mattina quando ti alzi per andare a lavorare? Oppure mi ignori? Ignori la mia presenza così da poter rinunciare ad affrontare le conseguenze che ci saranno se non ti decidi ad affrontare la questione, se non decidi di affrontare me.

Sei un codardo. E io sono stanco di aspettare.

Lavoro fino a ora di pranzo, mangio un misero panino e poi vengo a casa per preparare la cena per entrambi, l'unico pasto che ancora condividiamo, perché tu sei sempre fuori casa e torni solo di sera, con la tua maschera inespressiva squarciata da una leggera crepa di stanchezza, mentre togli elegantemente la giacca e la poggi sull'appendiabiti vicino all'entrata.

La cena è l'unica cosa che ci tiene ancora uniti, benché non apriamo bocca se non per mangiare e tu non mi racconti più delle tue giornate piene, magari con qualche scenetta comica tra Zanark e Einamu. Magari il minore avrà smesso di ronzarti intorno e avrà accettato le avance del maggiore, così da lasciarti in pace, anche se a te questo tipo di cose non sono mai importate.
Tu avevi me, hai me, e questo ti bastava. E probabilmente non ti basta più.


***

Non so perché soffro così tanto, magari perché provo troppo per te, ma ultimamente sto pensando che l'amore di cui parlo tanto e per cui mi affanno tanto a proteggere sia soltanto un sentimento smorto a cui mi aggrappo per evitare di mettere la parola fine a noi due.

Sarebbe tutto più facile se non mi amassi più, sarebbe tutto più facile se mi tradissi o se non ci fossi, ma farebbe male uguale e sono stanco di provare solo dolore.
Ma tu sei qui, mi stai abbracciando e mi dici che andrà tutto bene, e mi baci dolcemente sulle labbra screpolate, ridandomi un po' di fiducia e speranza.

E lo spero, davvero, spero che questa volta vada meglio, che questa piccola goccia di gioia in me possa fronteggiare il mare impetuoso di dolore che tengo dentro.
Magari, così riuscirò a spezzare questa odiosa routine, anche se non credo di potermi annoiare con la tua presenza.

Eppure quell'attimo di speranza dura appunto un attimo, facendo ripartire quella silenziosa routine fatta di lacrime e poche parole.

Mi chiedo quando finirà questo strazio.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Dovute spiegazioni di una castagna :.

Aloha belli de mamma :B
La vedete? La sentite? Riuscite ad olfattare la depressione che aleggia nei miei scritti e intorno a me?
Ebbene, ho cominciato a frequentare un ragazzo più grande di me, che di nome fa Giacomo e di cognome Leopardi. Mia madre dice che mi ha messo in testa quello che lei definisce "pessimismo cosmico". Pft. Curioso, non trovate?

No, ok, stop. Facciamo i seri. Qui non c'è niente da ridere.
Ho ucciso l'atmosfera Pokémon che si era andata a creare nella home. Mi scuso con i nuovi arrivati, sono contenta che vi siate uniti a questo fandom scleroso, comunque~

Allora allora... Come potete aver letto, la storia è sad. E il finale è... Non c'è.
Scrivo su pair che non hanno una fine. Si.
Ah, la MinaKura.
Ah, l'AlphaGamma.
Così piene d'amore e così piene di dolore~

Si, ho ficcato dentro un accenno di crack!pairing tra Zanark ed Einamu. Oramai ad Einamu lo vedo ovunque, muahahah ~

No, non so scrivere finali smielati o felici, o più che altro in questo periodo non ho voglia di scrivere cose del genere, e si, penso che i ragazzi siano codardi~
Ma a parte la mia poca stima verso la razza maschile, spero che vi sia piaciuta questa storia un po' depressa.
Ma in questi giorni è tutto uno schifo, quindi...

Uh! Tra poco inizia scuola, quindi FIGHTING !
Ci si sente e ->


 
happy chestnut~
   
 
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