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Autore: LaylaParamour    10/09/2014    1 recensioni
Correva. Correva a perdi fiato.
Come faceva da un po' di tempo a quella parte. La vita da A non era per niente facile.
Rimanere nell'ombra non era facile, mentire alle persone vicine non era facile.
Eppure, ormai, era il suo lavoro. O almeno, lo considerava tale.
Genere: Slice of life, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Just to protect you
 
Correva. Correva a perdi fiato. Come faceva da un po' di tempo a quella parte. La vita da A non era per niente facile.
Rimanere nell'ombra non era facile, mentire alle persone vicine non era facile.
Eppure, ormai, era il suo lavoro. O almeno, lo considerava tale.
Si poggiò ad un albero, vicino casa di Spencer. Doveva assolutamente ritrovare quella chiavetta che aveva perso, o sarebbe stata la sua fine. E non solo la sua.
Osservò il bracciale che non toglieva da quando lo aveva avuto in regalo. Si ridestò dai suoi pensieri e coprì il bracciale con la manica della felpa, non era tempo per i sentimentalismi.
Si guardò attorno e tornò a muoversi nella notte.
 
"Spence, hai il mio libro di algebra per caso?" chiese Aria nei corridoi della scuola.
"Sì, l'avevi lasciato sul tavolino del salotto. E meno male che me ne sono accorta, altrimenti volevo proprio vedere come avresti fatto a far vedere gli esercizi al professore"
"Sei la migliore!" la ragazza stampò un bacio sulla guancia dell'amica.
"Ehi guarda, coppietta a ore dodici" affermò Spencer indicando, discretamente, Emily e Paige che, tenendosi per mano, si stavano avvicinando a loro. Aria si voltó per accogliere con un sorriso le due ragazze.
"Ciao!" disse Emily con un sorriso smagliante.
"Buongiorno" la seguì Paige.
"Ehi ragazze! Come va?" chiese Spencer.
"Tutto bene, voi?" ribatté Emily.
"Bene" risposero all'unisono Aria e Spencer.
"Hanna!" Emily agitò la mano in mezzo al corridoio per farsi notare dall'amica.
La bionda, sentitasi chiamare, voltò la testa e si avvicinò alle sue amiche.
"Ciao ragazze" salutò Hanna, con la vitalità pari a quella di un vegetale.
"Notte troppo impegnativa con Caleb?" chiese Emily con fare malizioso.
Hanna rise "Taci! E comunque no, non sono riuscita a prendere sonno. Il mio telefono non faceva altro che squillare"
"Chi ti chiamava?" chiese Aria.
"Non lo so, era un numero sconosciuto. Alla fine mi sono decisa a togliere suoneria, ma comunque non volevo saperne di addormentarmi"
"E se fosse stato A?" chiese Spencer.
"Sì, certo, per augurarle la buonanotte" ribattè Emily.
"Magari è più educato degli altri A" ipotizzó Aria.
"Ragazze io devo andare" disse Paige in un momento di silenzio.
"Dove vai?" chiese Emily fissandola.
"Ho.... Delle cose da fare a casa e, sai che se non mi sbrigo mio padre mi fa la ramanzina"
Emily annuì "D'accordo. Ci sentiamo piú tardi?"
"Certo" rispose Paige stampando un bacio sulle labbra della più scura "Ciao ragazze!" salutò Paige per poi dileguarsi.
"Quando vi deciderete a sposarvi?" chiese Hanna con fare innocente.
"Hanna!" dissero all'unisono Spencer e Aria.
"Bè che c'è?!"
"Hanna siamo appena uscite da una crisi. Dacci un po' di tempo per sistemare le cose, e anche se volessimo è decisamente troppo presto" disse, sorridendo, Emily.
La campanella suonó, e le ragazze, loro malgrado, entrarono in classe.
 
Fondamentalmente per Aria non era così pesante l'ora di letteratura inglese, il perchè è anche inutile spiegarlo.
Avere il proprio ragazzo come professore rendeva tutto molto piú interessante, non che prima non le piacesse la letteratura inglese ma, onestamente, chi non desidererebbe come insegnante la persona che ama? La materia diventerebbe, improvvisamente, molto piú interessante di quanto non lo sia mai stata.
"... E dunque questo era Oscar Wilde" concluse Ezra proprio sul suono della campanella.
Ovviamente il fatto di avere lui come insegnante, per Aria, aveva soprattutto lati negativi. Come ad esempio, pensare costantemente al fatto che preferirebbe essere da sola nell'appartamento del suo insegnante piuttosto che stare in una classe. Questo comportava la scarsa attenzione durante le lezioni.
L'esodo della classe aveva giá avuto inizio e Aria si apprestava alla cattedra del suo insegnante.
"Ezr... " cominciò Aria, quasi dimenticandosi di essere ancora in classe "Signor Fitz! Vorrei chiederle delle delucidazioni su Oscar Wilde" concluse portando in mano, un libro aperto.
Le ultime ad uscire furono le amiche di Aria che, come sempre, si curarono di chiudere la porta una volta uscite.
"Direi che non posso aiutarti con l'algebra" disse Ezra.
"Come?" chiese Aria confusa.
"Hai sbagliato libro, non è quello di letteratura" disse l'insegnante sorridendo.
Aria guardò il libro aperto che aveva momentaneamente posato sulla cattedra, per poi cominciare a ridere.
"A che ora posso venire da te?" chiese la ragazza sfiorando la mano del professore con la propria.
"Facciamo stasera?" chiese Ezra.
"Non posso, stasera ho la festa di Toby. Nel pomeriggio?"
"Ho una riunione degli insegnanti, ma dovrei finire per le 7. Mi aspetti?"
"Devo andare da Emily" sospiró la ragazza "Facciamo così rimandiamo a domani" accennò un sorriso.
"D'accordo" Ezra accarezzò la mano di Aria, che si dileguò subito dopo.
 
"Ehi dolcezza" un braccio avvolse le spalle di Hanna, che si voltò spaventata.
"Caleb! Sei tu!" diede un leggero schiaffo sul petto del ragazzo.
"Se non ti piace la mia presenza me ne vado" ribattè Caleb ritirando il proprio braccio.
"Nono, scusa mi hai solo spaventata" Hanna diede un leggero bacio sulle labbra del ragazzo.
"Pronta per stasera?"
"Devo ancora decidere cosa mettermi, che strazio" Hanna ripose i suoi libri nell'armadietto prima di prenderne altri.
"A che ora passo a prenderti?" sussurrò Caleb, alla bionda, avvolgendo la ragazza da dietro e posandole un bacio sui capelli.
"Caleb... "
"Si?"
"Vuoi che ti ricordo com'è finita l'ultima volta che sei stato così vicino a me?"
"Mmmm... Non credo che ci sia bisogno" disse sorridendo il ragazzo.
"Facciamo alle 8?" chiese Hanna.
"Come tu comandi, a stasera" Caleb baciò la ragazza e si dileguó.
 
"Ciao festeggiato" Spencer di sedette allo stesso tavolo di Toby, lasciandogli un pacchetto incartato proprio sotto il naso.
"Spencer, cos'è?" chiese Toby, rivolgendo alla ragazza un grande sorriso.
"Aprilo e lo scoprirai" Spencer sorrise di rimando.
Il ragazzo fissò Spencer sospettoso e poi aprì il regalo, rimanendo stupito per ció che vi trovó dentro: un orologio, molto elegante, il modello che lui desiderava da tanto tempo.
"Spence io... " cercò di dire Toby, visibilmente imbarazzato.
"Non dirmi grazie, lo sai che non mi piace, e poi è il tuo compleanno. E stasera sará una festa fantastica. Ed io sono in ritardo per tornare a casa e per farti la torta!" Spencer si alzò velocemente e dopo aver dato un bacio al suo ragazzo corse fuori dalla scuola.
 
Emily controllò il cellulare, per vedere se Paige le avesse lasciato qualche messaggio. Ma non ce n'era nemmeno l'ombra. Sospirò e si mise in sella alla sua bici.
Una volta arrivata a casa parcheggiò la bici nella veranda.
"Emily!" esclamò Pam, la madre della ragazza, abbracciandola "Non ti aspettavo così presto"
"Le lezioni sono finite prima" mentì la ragazza dirigendosi verso camera sua, sotto gli occhi straniti della madre.
Emily si stese sul letto, a pancia in giù e di spalle alla porta tirando fuori il cellulare e componendo il numero di Paige, che ormai conosceva a memoria.
"Ciao risponde la segreteria di Paige McCullers!  Al momento non posso rispondere quindi... " Emily riattaccó, quel messaggio lo conosceva a memoria per tutte le volte che lo aveva ascoltato.
Fondamentalmente era l'unica cosa che poteva ascoltare se chiamava Paige.
Si sentiva trascurata. Sentì bussare alla porta e si voltò.
"Tutto ok?" chiese Pam.
Emily sorrise "Si mamma"
"Problemi con Paige?"
"No... "
La madre la guardò in modo sospettoso.
"É che mi trascura, io la chiamo ma non mi risponde. Quando siamo insieme... Quel poco tempo che siamo insieme, stiamo bene ma poi non mi calcola più per tutto il giorno"
"Magari è solo un periodo"
"Un periodo troppo lungo" ribattè Emily.
Pam le poggiò una mano sulla gamba "Passerá"
Emily sorrise e poi le squillò il telefono, segnalandole che le era arrivato un messaggio. Prese tempestivamente il cellulare, sperando che fosse Paige. Lo aprì.
 
Da: Spencer
SOS
 
"Devo andare" Emily si alzò e prese la sua borsa.
"Dove vai?" chiese la madre.
"Da Spencer" urlò Emily dal piano di sotto.
"Ok, ciao!" esclamó Pam.
 
"Cosa succede Spence?" chiese Aria, una volta entrata in casa dell'amica, insieme alle altre.
"A mi ha mandato un messaggio, leggete" porse il suo cellulare.
Emily prese il telefono e lesse ad alta voce "Se vuoi che il tuo ragazzo passi un buon compleanno, porta la chiavetta che hai trovato, alla festa. Baci. --A"
"Di che chiavetta parla?" chiese Hanna.
"Stamattina, mentre venivo a scuola" cominciò Spencer "Ho trovato una chiavetta nel giardino di casa mia, ovviamente non ho avuto il tempo di vedere cosa ci fosse dentro. Quando sono tornata da scuola ho deciso di dargli un'occhiata"
"Eh?" incalzò Emily.
"E non mi permetteva di vedere cosa ci fosse dentro"
"Hanna, Caleb non potrebbe fare qualcuna delle sue magie informatiche per scoprire cosa c'è lì dentro?" chiese Aria.
"Posso chiedere ma non so quanto tempo gli ci vorrá, e da quel che ho capito entro stasera dobbiamo restituirla"
"Non se la sostiamo con una finta" disse Spencer.
"Cosa hai intenzione di fare?" chiese Emily.
"Comprarne una assolutamente identica e sostituirla con quella di A" sorrise maleficamente Spencer.
"Ma non ci sará qualche segno distintivo sulla chiavetta? E quando si accorgerá che non è quella originale cosa succederá?" domandó Emily, preoccupata.
"Ti fai troppo problemi Emily" disse Hanna poggiando una mano sulla spalla dell'amica, la quale decise di sedersi sul divano di casa Hastings.
"Sto solo pensando alle possibili conseguenze, non è facile avere a che fare con un serial killer"
"In ogni caso io vado a prendere la chiavetta, Hanna tu nel frattempo chiama Caleb" disse Spencer prendendo la giacca la borsa e la chiavetta.
"Vengo con te Spence!" disse Aria seguendola. Le ragazze chiusero la porta lascianfo Hanna ed Emily da sole.
"C'è qualcosa che non va in te" disse Hanna fissando l'amica.
"Nulla di nuovo" rispose Emily.
"Paige?"
Emily annuì.
"Perchè non le chiedi spiegazioni, chiamala e chiedile cosa sta succedendo"
"Se magari rispondesse lo farei"
Hanna accarezzò la schiena della ragazza.
 
"Siamo qui!" Aria rientrò in casa Hastings seguita dalla padrona di casa "E abbiamo la chiavetta"
"Spero che riusciate a distinguerle visto che sono uguali" disse Hanna alzandosi dal divano.
"Quella di A é ammaccata, la nostra no" osservó Spencer "Hai chiamato Caleb?"
"Certo, ha detto che non ci sono problemi ma che, come avevo detto io, non sa quanto tempo ci metterà"
"Ragazze io non credo che verrò alla festa stasera" annunciò Emily.
"Cosa?!" chiesero stupite le ragazze, ed Emily si mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio con fare imbarazzato.
"Non puoi non venire!" esclamò Spencer.
"Lo so che è Toby che festeggia ma non me la sento, credo che passerò la serata cercando di rintracciare Paige"
"Lasciala perdere! Vieni a divertirti stasera! E magari troverai qualche ragazza carina" la punzecchiò Hanna.
"Ci penserò, ora sará meglio che torni a casa" Emily accennò un sorriso e si dileguò.
 
QUELLA STESSA SERA....
"Credo proprio che Emily non si farà viva stasera" disse Hanna, dall'alto dei suoi tacchi che avrebbero fatto girare la testa perfino a Mona.
"Giá, era proprio giù" osservó Aria.
I telefoni delle tre ragazze squillarono all'unisono, e dopo essersi scambiate uno sguardo decisero di leggere il messaggio inviatogli, quasi sicuramente da A.
"Una cassetta sotto il tavolo del buffet, sta aspettando la chiavetta" lesse Spencer.
"Avete dieci minuti, stronzette, per metterla al suo posto" continuò Aria.
"Altrimenti Toby ne pagherà le conseguenze" terminò Hanna.
"A" dissero all'unisono.
"Non poteva scegliere un posto più nascosto?!" disse Hanna.
"Ad A piace renderci la vita difficile" osservò Spencer.
"Dovevamo aspettarcelo, andiamo" disse infine Aria.
 
Si strinse il giubbotto, certo che Toby non poteva trovare un posto migliore per la sua festa. Il posto piú sperduto di sempre, in mezzo ad un bosco. E per Emily non era molto rassicurante camminare da sola tra gli alberi, seguendo  la musica per arrivare alla meta. Non che fosse davvero in vena di festeggiamenti, infatti aveva indossato le sue solite scarpe da ginnastica e dei vestiti casual, ma voleva almeno farsi viva per un po'.
Sentì dei rumori alle sue spalle e si voltò di scatto, per vedere un ombra che sparì in men che non si dica. Emily si avvicinò al luogo in cui aveva visto l'ombra e si guardò attorno circospetta. Avanzò fino a quando non sentì una strana consistenza sotto la scarpa. Si piegò sulle ginocchia e prese quello che sembrava un bracciale.
Prese il cellulare per illuminarlo "Ma questo bracciale... " la frase le si smorzò in gola, quando sentì dei passi veloci dietro di lei e si ritrovò di schiena a terra.
L'unica cosa che vide furono dei guanti neri e il riflesso della luna su quella che sembrava una lama, poi più nulla.
La persona che l'aveva aggredita era sparita ed Emily fece in tempo a mettersi a sedere, per vedere che c'erano due persone, vestite allo stesso modo,  che stavano facendo a botte.
Una delle due spinse l'altra contro un albero prima di prendere Emily di peso e portarla via.
"Aiuto!" urlò la ragazza, ma l'entità la mise a tacere premendole una mano sulla bocca. Emily cercò di dimenarsi, ma senza risultati. La persona incappucciata si guardò attorno e poi mise giù Emily che cominciò ad urlare.
La mano della persona che l'aveva "salvata" riprese il suo posto sulla bocca della ragazza, mentre con l'altra si levò il cappuccio.
Emily sbarrò gli occhi e cercó di liberarsi della mano.
"Promettimi di non urlare"
Emily annuì, e la mano le si allontanò dalla bocca.
"Che... Che cosa ci fai qui?" chiese Emily.
"Sono venuta per evitare che qualcuno ti facesse del male" rispose Paige.
"Tu... Tu sei A?!"
"Sì. O meglio no, la vera A è la ragazza che ti ha aggredita prima"
"La ragazza?" chiese Emily.
"Alison"
"Alison mi ha aggredita?! E tu che ci fai qui?!"
"Io insieme a Toby, Caleb ed Ezra cerchiamo di proteggere voi. Siamo praticamente coloro che fanno da tramite tra voi e lei"
"Siete voi a mandarci i messaggi?"
"Sì, ed è grazie a noi se siete ancora vive. Alison vi avrebbe giá fatte fuori, proprio come stava facendo con te adesso. Vuole eliminare tutte le prove di ciò che ha fatto prima che se ne andasse da Rosewood e pian piano vuole distruggere tutte voi, a partire dai vostri cari. Noi collaboriamo con lei, anche se è una collaborazione per salvarvi"
"Tu mi hai evitata per tutto questo tempo perchè collaboravi con Alison?!"
"Sì ma... "
"Niente ma! Se quello che dici è vero anche le altre dovrebbero essere trascurate dai loro ragazzi!"
"Ma tu sei l'unica che sa che ad Alison piacciono le ragazze! Io devo fare il doppio del lavoro rispetto agli altri"
"Be lascia che mi uccida allora!"
"Sto solo cercando di proteggerti Emily"
"Mi sembra tanto di essere single, nonostante il fatto che stia con te!"
"Non avrei dovuto nemmeno dirtele queste cose, se non faccio quello che mi dice ucciderà prima te e poi me. Io ti amo Emily e non posso permettermi di perderti di nuovo"
Emily si passò una mano tra i capelli.
"Mantinei il segreto con le altre, e continuamo a vivere la nostra storia. Come se non fosse successo nulla" Paige prese la mano di Emily e la strinse tra le sue.
La ragazza fissò negli occhi Paige, con un misto di preoccupazione, amore e anche rabbia.
"Comunque credo che tu abbia perso questo" le diede il bracciale, che lei stessa aveva regalato alla ragazza.
"Grazie" sorrise Paige, avvicinò il suo viso a quello di Emily, per incontrare le sue labbra. A parte i baci e gli abbracci fugaci in mezzo al corridoio della scuola, non avevano piú occasione di stare insieme veramente. Non ora che Paige era troppo impegnata a proteggerla.
Emily si allontanò e abbracciò la sua ragazza "Ti amo"
"Anche io, Emily" Paige accarezzò i capelli della ragazza.
"Ma ora che mi hai salvata da Alison, tu non avrai problemi con lei?"
"No, avevamo un accordo, e lei stava per infrangerlo. In ogni caso sarà meglio che vada" Paige si tirò il cappuccio sulla testa e fece per andarsene.
"Aspetta!" disse Emily bloccandola per un braccio.
"Cosa?"
Emily per tutta risposta le stampó un bacio sulle labbra "Ora puoi andare" disse dopo essersi allontanata.
Paige sorrise, anche se Emily non potè vedere quel sorriso e poi si dileguò.
Prima o poi la verità su Alison sarebbe venuta fuori, e prima o poi Emily avrebbe detto tutto alle sue amiche di ciò che era successo quella stessa notte. Ma quello non era il momento adatto.
 

ANGOLO DELL’AUTRICE!
Ciao ragazzi! Allora, se siete arrivati a questo punto vi ringrazio per aver letto questa one-shot! E’ strutturata come una vera e propria puntata (spero di non aver fatto una schifezza) in cui si “scopre” chi è A.
Anyway, Spero che questa one-shot vi sia piaciuta e spero che qualcuno lasci le proprie opinioni!
Grazie mille per aver letto! :D
  
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