Fanfic su artisti musicali > Britney Spears
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Autore: Jason_dal_profondo    11/09/2014    3 recensioni
Dietro ai soldi, alla fama, agli scandali, alle pazzie, alle foto delle riviste scandalistiche, dietro a tutto questo c'è una ragazza inquieta, pronta a camminare nel tunnel buio della sua vita. Britney è sola, Britney ha paura. Una serie di brevi capitoli che possono introdurvi nella vita di una diva, che ha perso la voglia di vivere.
Il racconto si ispira a ciò che Britney Spears ha passato nel lontano 2007.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano le 2 di notte, e Britney guidava, senza neanche sapere la meta. Si trovava su una lunga strada a Los Angeles, una di quelle strade circondate dal nulla. Aveva gli occhi lucidi, e il viso bagnato dalle lacrime che poco prima aveva emesso. Il vento le sfiorava le guance bagnate, che sentiva raffreddarsi. Non sapeva neanche perchè avesse pianto, forse era uno sfogo. Uno sfogo, una voglia di urlare ed uccidere quei maledetti paparazzi, farli a fettine, e far provare loro almeno un minimo, del dolore che stava provando lei. Quegli uomini sempre a osservarla, a giudicarla, a fotografarla, la facevano sentire insicura, inquieta. Non riusciva a sentirsi libera, si sentiva soffocare non solo in casa sua, ma ovunque andasse. E non erano solo i paparazzi. Il mondo la giudicava in quel momento, la giudicava sempre, non importava se ella facesse del bene o del male, sarebbe comunque stata giudicata. Tutti parlavano e parlavano, ma nessuno la capiva. Perchè l'achool? perchè la droga? Era tutto un ciclo infondo. Più il mondo tendeva a starle addosso, piu beveva e prendeva sostanze, piu beveva e prendeva sostanze e piu il mondo le stava addosso. Non poteva far nulla senza che qualcuno le puntasse il dito contro. Aveva fatto degli errori, ma non per questo avrebbero dovuto toglierle da casa i bambini. Britney continuava per la sua strada, poi vide dei poliziotti che le fecero segno con la mano indicandole di accostare. -Ma porca puttana- pensava Britney innervosita. Si avvicinarono due uomini, due poliziotti del dipartimento di los Angeles, uno sui 30 anni e l'altro sui 45. Senza neanche guardarla in faccia, l'uomo piu grande le chiese la patente e il libretto, poggiandosi con la mano sullo sportello chiuso dell'auto. -Che succede agente?- chiese Britney dubbiosa. -Semplici controlli signorina- rispose l'uomo con aria scocciata. -Aspetta- disse il compagno piu giovane -Ma lei è Britney!- Il poliziotto piu grande lo guardò, e poi giro lo sguardo verso Britney per accertarsi delle parole dell' amico, mentre le restituiva i documenti. Britney Non rispose, si girò con la testa dall' altra parte. Nonostante gli inutili occhiali, la riconobbero. -Ehi Britney- disse sempre l'uomo imbarazzato ed emozionato -Se vado a prendere un foglio di carta e una penna puoi farmi un'autografo?- Britney fece cenno di sì con la testa, un pò indifferente. L'uomo corse subito a prendere il tutto. Britney muoveva le dita sullo sterzo dell'auto come in segno di nervosismo. -Dovete scusarlo, ma ha visto il suo idolo...capitelo- esclamò il poliziotto rimasto solo con Britney, riferendosi all'amico. -Sono abituata- rispose fredda Britney. Dopo qualche secondo di silenzio, l'uomo riprese a parlare. -Non dev'essere facile- disse. -Essere una superstar dico... non dev'essere facile- -Non lo è- rispose Britney. Ed in quel momento lo sguardo scocciato di Britney, nascosto sotto gli occhiali, divenne nuovamente triste. Poi abbassò la testa, come in segno di stanchezza, di stanchezza mentale. -Anche gli altri lo sanno che non sto bene- pensava. -E allora perchè continuano a farmi del male?-. Passò una mano tra i capelli, prese una ciocca e inizò a giocarci, come per smentire la sua tristezza. Il poliziotto era tornato con carta e penna. le diete a Britney, che firmò quell' autografo, venuto un pò male perchè per scrivere, il foglio fu poggiato sulla gamba. -Britney- disse sempre il poliziotto fan -Quando uscirà il tuo nuovo album? Tutti noi fan siamo ansiosi- Britney Non ne aveva idea. Aveva smesso da un pò di lavorare al suo nuovo album. Aveva iniziato le registrazioni già ad inizio 2006, ma con tutto ciò che era successo,aveva sospeso la produzione. Non aveva neanche intenzione di riprenderla, non le importava più ormai. Non le andava piu di lavorare, di fare niente, ma non era pigrizia. Alcuni giorni avrebbe voluto solamente chiudersi sotto le coperte e non uscire mai più. Si sentiva come un' adolescente vittima di bullismo a scuola. Solo che era una donna matura e cresciuta, aveva una vita che va oltre al passare 5 ore di giornata in una classe, e il suo bullo era mezzo mondo. Figuriamoci se in queste condizioni sarebbe riuscita a lavorare alla sua musica. -Ci sto lavorando- rispose, nonostante tutto. Poi mise in moto l'auto. per un ultima volta l'uomo si avvicinò a lei e disse -prenditi cura di te Brit.- Britney sorrise all'uomo. Non si era neanche accorta di quel sorriso. Aveva sorriso, perchè in quel momento qualcuno le aveva chiaramento fatto capire di tenere a lei. Qualcuno che non conosceva, teneva a lei. Ripartì, e sfrecciò nuovamente in strada. -Voglio scrivere una canzone- pensò. -Una canzone contro i paparazzi, contro a chi mi critica- pensò ancora, sicura di se stessa. -Voglio scrivere una canzone che segnerà il mio riscatto-.
   
 
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