Fanfic su attori > Orlando Bloom
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Autore: hermioner    11/09/2014    2 recensioni
Non ho mai sopportato la parola 'amore'
Che senso ha? Amore, amare, innamorarsi sono tutte parole delle quali non ho mai adorato il suono.
Sono troppo caramellose, zuccherose e lasciano un così grande senso di amarezza che ormai non le pronuncio neanche più.
Forse non le sopporto perchè non ho mai provato, sul serio, cosa significa provare quei sentimenti.
Non ho mai provato le farfalle nello stomaco, le gambe molli, la tremarella e l'aumento della temperatura corporea.
Che poi, spiegata così, sembra quasi di avere la febbre invece di essere innamorati.
Ma infondo io, la dolce e solare Chanel Gress non ho mai voluto seriamente trovare un'anima gemella.
Non ne ho bisogno, io... o forse si?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con questo mio scritto non intendo in alcun modo offendere orlando bloom e tutti i personaggi reali che userò nella mia storia.
Non vi è alcun scopo di lucro ma di puro e semplice divertimento.
detto questo, buona lettura




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Capitolo due
Dogs and little man




 
Sorrido teneramente e faccio segno al bambino di raggiungermi.
'' Vieni, non ti fa niente'' dico allegra abbassandomi e accarezzando Brioche.
Il bambino si avvicina lentamente seguito dal padre che continua a sorridere intenerito dalla scena.
Non so perchè ma ha un no so che di familiare ma, nonostante io sprema le meningi, non riesco a capire dove l'ho già visto.
 
Il piccolo mi affianca posando cautamente una mano sul collo del mio cane per poi farlo con più decisione causando il movimento della sua coda.
Rido divertita e do un veloce sguardo alle altre due bestie.
'' Come si chiama?'' chiede piano con voce squillante e solare.
'' Brioche'' rispondo con un sorriso '' e tu?'' chiedo poi guardandolo.
'' Flynn '' esclama con un sorriso continuando ad accarezzare il bulldog.
'' Piacere Flynn! Io sono Chanel'' porgo una mano al bambino che la stringe vivace per poi guardare il padre che sorride.
Sento abbaiare vivacemente e noto che Alis e Sam mi stanno raggiungendo.
Fischio ai due cani che, allegri, trottano al mio fianco.
Flynn si aggrappa alla gamba di suo padre
'' Sedute!'' ordino e loro mi ascoltano.
Alis posa la palla a terra e la spinge contro il riccio e il bambino.
'' Vuole giocare con te'' alzo le spalle guardandolo negli occhi e sorridendo vivace, accarezzando la testa del mio Mastino.
'' Con me?'' chiede curioso lui poggiando a terra Flynn
'' Già'' rispondo prendendo la palla da terra e porgendogliela.
Lui prende lentamente per poi caricare il braccio e lanciarla.
Subito Sam e Alis corrono a riprenderla, abbaiando felici e scodinzolando.
'' Quanti cani hai?'' chiede curioso '' Ah, comunque... Piacere Orlando'' si presenta porgendomi la mano.
La stringo ripetendo il mio nome per poi rispondere '' Questi tre e basta '' rido divertita.
Lui annuisce con un sorriso.
'' Andiamo Flynn?'' chiede poi porgendo la mano al bambino che smette di coccolare Brioche con una smorfia.
'' Okey'' sussurra triste per poi avvicinarsi a me.
Mi abbasso alla sua altezza e, velocemente, mi sussurra all'orecchio con una voce che mi fa sciogliere '' sei molto bella''
Corre verso il padre che lo guarda curioso e io sorrido dolcemente.
'' Grazie tesoro'' lo ringrazio rialzandomi.
Mi salutano entrambi e io afferro i guinzagli dalla borsa chiamando i miei cani.
 
 
 
 
 
Scrivo velocemente sulla tastiera del mio pc, seduta sul divano del mio appartamento con una tazza di cioccolata calda poggiata sul tavolino in vetro difronte a me.
Le mie dita scorrono sui tasti mentre informo mia madre di ciò che è successo questo mese, cosa che faccio ormai tutti i mesi da quando mi sono trasferita a Londra, quattro anni fa.
Sono nata a cresciuta a New York, in una famiglia italo-americana benestante.
All'età di 21 anni decisi di lasciare il nido familiare che mi aveva protetto per tutta la mia infanzia e la mia adolescenza, così iniziai a girare il mondo in cerca del mio posto.
E lo trovai una mattina primaverile di due anni dopo la mia partenza, nella piazza di Piccadilly Cyrcus, nella City of Westminster.
E come dice Samuel Selvon in 'The Lonely Londoners'
' Always, from the first time he went there see Eros and the lights, that circus have a magnet for him, that circus represent life, that circus is the beginning an the endind of the world'
Quel cerchio rappresentava la vita, quel cerchio era l'inizio e la fine de mondo.
Quel cerchio mi diceva che era quella città il posto che faceva per me.
E io decisi di trasferirmici.
Fine della storia.
Invio l'email a mia madre e chiudo il pc.
Mi sto annoiando e non so che cosa fare.
Osservo l'ora e noto che sono solo le tre del pomeriggio così decido di chiamare Gwen e di chiederle di uscire.
Accetta volentieri e mi da appuntamento alle 3.45 p.m. davanti a Sturbucks.
Mi vesto velocemente e esco di casa.
Arrivo con dieci minuti di anticipo e mi fermo seduta su di una panchina, lasciando che il tiepido sole mi riscaldi.
Che sensazione paradisiaca!
Aspetto di vedere la bellissima faccia della mia migliore amica e intanto gioco con qualche app sul mio telefono.
Non passa molto tempo e Gwen mi raggiunge con un sorriso stupendo stampato in faccia.
Adoro quella ragazza, sempre solare e sorridente, con la voglia di vivere e la bellezza dalla sua parte.
Perchè Gwen Trever è la persona più bella che io conosca.
'' Luce dei miei occhi'' esclamo in italiano avvicinandomi a lei e posandole un bacio sulla guancia.
'' Amor de mi vida'' mi saluta lei in spagnolo.
La prendo a braccetto e ci avviano nel bar.
Ordiniamo e parliamo del più e del meno, mi racconta del servizio fotografico che ha appena concluso
'' Ah, a proposito, Rachel ha bisogno di te per il nuovo servizio. Poveretta, la make up che ha fa seriamente schifo e sono troppo importanti per lei questi scatti.'' mi informa bevendo un sorso del suo cappuccino.
'' Certo, perchè no! Mi sto annoiando, ultimamente, e ho bisogno di un po' di lavoro'' dico sfregandomi le mani tra di loro e sorridendo felice. '' In più adoro Rachel! Dille di dirmi quando e dove''
'' Fantastico!'' esclama prima di guardare l'orologio '' oddio, si è fatto tardi, ora devo scappare. Ci vediamo mi corazon '' mi fa un occhiolino per poi legarsi la sciarpa al collo e prendere la borsa.
Posa una banconota sul tavolo e se ne va.
Inutile dire che mentre passa tutti gli occhi sono puntati su di lei e sul suo incredibile fondo schiena.
Rido di cuore e scuoto la testa: adoro quella ragazza.
 









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Ed eccomi ancora qui con il secondo capitolo di questa storia!
Mi scuso per il ritardo, non era mia intenzione farvi aspettare tanto ma ho avuto un problema con il computer, che ho risolto, ed ho potuto aggiornare solo ora.
Lasciate che ringrazi x_X_Rapunzel e NiNieL82 per aver lasciato una recensione al mio scorso capitolo.
Ora vi saluto, 
un bacio
erica 





 
   
 
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