Fanfic su artisti musicali > Super Junior
Ricorda la storia  |      
Autore: _K o_    11/09/2014    3 recensioni
“Ho deciso, oggi mi dichiaro! Vado da Donghae e gli dico chiaro e tondo quello che provo nei suoi confronti, senza nessuna esitazione!” Era con questi pensieri che Hyukjae si era avviato verso la camera del suo compagno di gruppo, Lee Donghae. Allora perché si era bloccato come se fosse pietrificato, davanti alla porta della sua stanza?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Message

 

“Ho deciso, oggi mi dichiaro! Vado da Donghae e gli dico chiaro e tondo quello che provo nei suoi confronti, senza nessuna esitazione!” Era con questi pensieri che Hyukjae, conosciuto da tutti come Eunhyuk, la dancing machine dei Super Junior, si era avviato verso la camera del suo compagno di gruppo, Lee Donghae. Allora perché si era bloccato come se fosse pietrificato, davanti alla porta della sua stanza? Aveva la mano appoggiata sul pomello della maniglia e una gamba pronta per l’azione, eppure era fermo, quasi senza vita, davanti a quel pezzo di legno.
Erano esattamente otto anni che aspettava quel momento, il momento della verità, il momento di dire le fatidiche parole. Fece un respiro profondo e fece per aprire, ma venne investito da quello che a lui pareva un tornado, invece, era semplicemente Donghae, la persona che più amava in questo mondo.

-Hyukkie,- lo chiamò lui, sorpreso. –Cosa ci fai lì, immobile?- domandò perplesso, con quella sua solita faccia da bambino di due anni. Era davvero tenero, almeno agli occhi di Eunhyuk.

-Ecco… io…- incominciò a mordersi il labbro nervosamente, torturandosi le mani. Sentiva le gambe farsi sempre più deboli e aveva il timore i cadere a terra da un momento all’altro. –Io… sono…- Iniziò anche a balbettare e, a quel punto, Donghae incominciò a preoccuparsi.

-Che succede, Hyukkie? Stai male? Sei ferito?- Disse in preda al panico, guardando ogni parte del suo corpo per assicurarsi che tutto fosse a posto.

-Donghae, va tutto bene, non preoccuparti- Sorrise imbarazzato, alzando lo sguardo verso il più piccolo. Si perse, come ogni volta che lo guardava, in quei suoi occhi color nocciola che brillavano di una luce che soltanto lui possedeva, gli dava gioia ed era anche per questo che era follemente ed inesorabilmente innamorato di lui.

-Allora che succede? Non farmi preoccupare!- La voce del moro era isterica, Hyukjae sapeva di dover dire la verità a Donghae, altrimenti si sarebbe fatto prendere dal panico.

-Ok, Hae. Entriamo in camera che ti spiego. Non è niente di grave, dovrebbe essere una cosa belle, in teoria. Comunque, sediamoci e poi parlerò.- Hyukjae, senza aspettare un accenno di approvazione da parte del più basso, si avviò verso il letto sedendosi sopra. Le gambe, ormai, non riuscivano più a sostenerlo.

-Dimmi, muoviti!- Donghae si accomodò affianco a lui e il panico si rimpossessò di lui da cima a fondo. Era davvero troppo vicino per quello che stava per dirgli. E se non avesse ricambiato? Avrebbe mandato all’aria dieci anni di amici così, in un secondo? Ora, non era più così sicuro di volersi confessare, ma ormai era in ballo e doveva ballare, a costo di rovinare tutto.

-Donghae, io, davvero…- Incominciò a balbettare. Cosa avrebbe dovuto dire? Ti amo, e basta? Si, avrebbe detto solo quello, senza giri di parole.

-Tu cosa?- Lo incito a continuare, curioso.

-Ti amo. Ti ho sempre amato, dal primo momento in cui ti ho visto, e lo farò per sempre.- Hyukjae disse quella frase tutto d’un fiato, ad occhi chiusi. Quando li riaprì vide sul volto di Donghae confusione. Ok, era spacciato!

-Hyukkie, io…- Si morse il labbro nervosamente. –Anche io, cioè- Si bloccò senza sapere come continuare. Ma poi aggiunse a fatica: -Anche io provo qualcosa per te, davvero. Quando stiamo insieme, il mio cuore impazzisce e se non ci sei mi manchi, ma non so se è amore. Sono confuso.- Hyukjae, forse non doveva, ma all’udire quella frase il suo volto venne illuminato da uno splendido sorriso. Anche Donghae provava qualcosa per lui, e questa era l’unico dettaglio che importava, a fargli chiarire le idee ci avrebbe pensato lui, in seguito.

-Quindi possiamo stare insieme?- Domandò speranzoso Hyukjae. Prese, poi, la mano destra di Donghae e se la portò al petto per fargli sentire come il suo cuore, pieno di gioia per quel momento, avesse iniziato a battere all’impazzata molto più di prima, se era possibile.

-Hyukjae, io… sono davvero confuso e non vorrei illuderti!- Il minore tolse la mano e guardò da tutt’altra parte puntando il suo sguardo sul pavimento. Non voleva far soffrire il suo migliore amico, ma illuderlo che tra loro potesse nascere qualcosa quando era così confuso, era ancora peggio. Se lo avesse fatto, dopo si sarebbe sentito un verme. –Magari sto soltanto confondendo profondo affetto per amore!-

Eunhyuk sorrise guardandolo: -Questo lo scoprirai facciamo una prova, ok?- Donghae lo guardò spaesato. –Nel senso, stiamo insieme. Io ti darò tutto il mio amore e tu, riflettendo nel contempo, mi darai una risposta definitiva.- Era un’idea folle, Hyukjae lo sapeva bene, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di conquistare il cuore di Donghae, anche correre il rischio di umiliarsi.

-Hyukkie, ma che stai dicendo? Sei per caso impazzito?- Il più piccolo pronunciò quelle parole con gli occhi sbarrati e parve anche che stesse trattenendo il respiro.

-Hae, sto parlando sul serio! Proviamoci, proviamo a stare insieme.- Eunhyuk riprese la sua mano, facendo intrecciare lentamente le loro dita. Stava tremando, e pregò con tutto se stesso che Donghae non se ne accorgesse.

Donghae, in risposta, annuì semplicemente, appoggiando la testa sulla spalla di Hyukjae e beandosi del suo profumo, che aveva sempre amato.

-Ragazzi, dove vi siete cacciati? Dobbiamo andare alle prove, muovetevi!- La voce del leader gli riportò alla realtà, facendoli sobbalzare. Si allontanarono velocemente e corsero in salotto, dove il resto del gruppo li attendeva.

Quando le prove finirono, Hyukjae fu il primo a lasciare la sede della SM Entertainment, dopo essersi fatto una doccia veloce. Aveva altri impegni per quel giorno e prima li iniziava prima sarebbe tornato al dormitorio dal suo Donghae.

Gli altri, un quarto d’ora più tardi, erano tutti puliti e profumati e pronti per tornare alla propria dimora. Donghae era triste, si sentiva solo. Era una cosa stupida, ma si sarebbe aspettato che almeno per quel giorno Eunhyuk fosse stato con lui sempre, ma sapeva che prima di tutto arrivava il lavoro, così mise da parte i capricci e salì sul van che gli avrebbe portati a destinazione. Come suo solito, prese il cellulare e controllò Instagram, ma quando lo accese trovò un messaggio su Kakao Talk da…Hyukjae!

“Piccolo Hae, sei già al dormitorio?
Mi raccomando, riposati e non fare cose stancanti!
Non vedo l’ora di tornare e stringerti tra le mie braccia.
Ti amo.

Leggendo quel messaggio, sul suo volto comparve un sorriso spontaneo e il suo cuore iniziò a martellargli nel petto. Cos’era tutta quella dolcezza da parte di Eunhyuk? Era il suo modo per conquistarlo? Be’, era davvero una tattica interessante!

La strada per il dormitorio, forse grazie a quel messaggio, sembrò meno pesante e lunga. Donghae entrò nell’appartamento e si avviò direttamente, e quasi automaticamente, verso la stanza di Hyukjae, sdraiandosi sul letto. Poco dopo, stremato dalla stanchezza, si addentrò nel mondo dei sogni.

Venne svegliato solo più tardi, quando sentì un calore famigliare affianco a lui. Aprì gli occhi e lo vide, lì, stanco ma comunque sorridente, e il suo cuore perse un battito. Hyukjae era semplicemente perfetto quando sorrideva, almeno agli occhi di Donghae.

-Ti ho svegliato? Scusami!- Sussurrò il più grande, sistemandosi meglio sotto le coperte e avvolgendo, come gli aveva detto nel messaggio, Donghae fra le sue braccia.
Come risposta, il più basso, scosse leggermente la testa e nascose il viso nella maglietta di Hyukjae, assaporando tutto il suo profumo. Eunhyuk, per fargli riprendere sonno, incominciò ad accarezzargli i capelli, finché entrambi non vennero avvolti dalle bracci di Morfeo.

Il giorno dopo, quando Hyukjae aprì gli occhi, sentì un vuoto accanto a se: Donghae non c’era più. Si alzò barcollando, i movimenti ancora lenti. Quel giorno, se ne ricordò solo in seguito, Donghae aveva un servizio fotografico e, se avesse rispettato l’orario, sarebbe rientrato solo nel tardo pomeriggio.
Prese il cellulare e digitò:

“Piccolo Hae, dormito bene?
Pensami oggi, io lo sto già facendo.”

Buttò il cellulare sul letto, e si diresse verso la cucina per un’abbondante colazione. Si vergognava moltissimo a mandare quei messaggini infantili, ma sapeva che Donghae apprezzava le cose romantiche e, malgrado lui le odiasse, per il ragazzo di cui era perdutamente innamorato avrebbe fatto qualsiasi cosa.

-Hyukjae, cosa ci fai già sveglio? Per questa mattina non hai niente in programma.- Gli chiese meravigliato Jungsoo, quando lo vide accomodarsi al suo solito posto.

-Mmh, non so. Mi sono svegliato e sai che non riesco a riprendere sonno facilmente, così ho deciso di mettere qualcosa sotto i denti e magari andare a provare un po’ da solo. Tanto al dormitorio mi annoierei!- Rispose con nonchalance.

-Okay, capisco!- Fece per andarsene, con una tazza di cereali in mano, quando sembrò ricordarsi qualcosa, e allora di fermò: -Ah, Hyukjae, Donghae mi ha lasciato questo per te!- Gli porse un foglietto di carta azzurro. –Per caso, è successo qualcosa fra voi due?- A quella domandò, Eunhyuk arrossì violentemente, prendendo in fretta il bigliettino e distogliendo lo sguardo.

-N-non è s-successo n-niente, p-perché?- Balbettò imbarazzato il più piccolo.

-Niente, è strano che Hae lasci scritto qualcosa per qualcuno!- Leeteuk rise divertito, allontanandosi dalla stanza.

Hyukjae si agitò ancora di più. Le mani gli tremavano mentre apriva quel pezzo di carta e la gola era secca. Aveva il terrore che su quel foglietto ci fosse la fine della loro brevissima relazione.
Quando vide il contenuto, il suo cuore batteva talmente forte che gli faceva male.

“Hyukkie, quando leggerai questo biglietto io sarò già al lavoro.
Dormi più che puoi, e riposati visto che ieri sei rientrato tardi.
Non posso dirti ancora che ti amo, ma per me sei comunque importante!”

Eunhyuk rise, la preoccupazione che lo abbandonava lentamente.
-Neanche un cuoricino! Pff, antipatico!- Ripiegò il foglietto e se lo mise in tasca, di sicuro lo avrebbe conservato per tanto tempo. Magari quando poi avrebbero fatto un anno di fidanzamento lo avrebbe fatto vedere a Donghae, che si sarebbe vergognato da morire. All’idea del viso del minore invaso dall’imbarazzo, Hyukjae sorrise nuovamente. Quella mattina lo aveva fatto già troppe volte, l’amore era qualcosa di straordinario.

La giornata senza Donghae, per Eunhyuk, passò davvero lenta; aspettava solo il momento delle prove per poterlo rivedere. Quando lo vide comparire davanti a lui, poco dopo che le prove erano iniziato, fermò la musica e gli andò incontro abbracciandolo.

-Donghae, mi sei davvero mancato!- Gli sussurrò all’orecchio stringendolo forte a sé. Gli altri membri risero divertiti, ormai erano abituati ai loro comportamenti così intimi davanti al resto del gruppo.
Donghae era in imbarazzo; il suo volto si tinse di un leggero rossore, ma ricambiò ugualmente l’abbraccio. Anche se non voleva ammetterlo, Hyukjae, quello scalmanato, gli era mancato moltissimo.

-Bene, capisco la vostra euforia, ma adesso dobbiamo continuare a provare. Staccatevi!- Leeteuk intervenne, rompendo il legame che si era creato fra loro in quel momento. Si staccarono e si guardarono negli occhi, sorridendosi teneramente, poi riaccesero lo stereo.
Come tutti i giorni, dopo due ore e mezzo in sala prove, uscirono e si diressero direttamente alle docce per poi tornare al dormitorio, mettere qualcosa sotto i denti e riposare fino all’indomani.

-Wookie, grazie per la fantastica cena!- Disse Hyukjae energico, alzandosi da tavola e sparecchiando. Dopodiché, si diresse nella sua stanza, sdraiandosi nel letto. Quel giorno, i ruoli si erano invertiti, erano Donghae ad avere degli impegni fino a tardi. Cosa avrebbe fatto senza il suo amore da abbracciare durante la notte? Si sedette, appoggiando la schiena al muro, prese il cellulare e aprì la chat con Donghae. Cosa avrebbe potuto scrivergli quella sera? Di certo non la buonanotte, visto che aveva ancora da fare.
Ci pensò su, e poi decise ed iniziò a digitare:

“Piccolo Hae, vuoi dormire? Io sono molto stanco,
ma starò alzato ad aspettarti. Non fare tardi.
Ti amo più di prima.

Appoggiò il cellulare sul comodino, tanto sapeva che Donghae non gli avrebbe risposto. Chiuse gli occhi e aspetto con ansia il suo ritorno.
Dieci minuti dopo, il suo telefono squillò, avvisandolo di un nuovo messaggio. Si alzò lentamente, tremando, il cuore impazzito per quel piccolo trillo. Fece due respiri profondi, tentando di calmarsi.
Accese l’iPhone e lesse il mittente: Donghae. Il suo cuore, se possibile, batté ancora più forte quasi facendogli male.

“Ho pensato molto a cosa scrivere, e sono agitato.
Sai, è la prima volta che ti rispondo.
Non aspettarmi, riposa. Farò tardi!
Non farmi preoccupare, mi raccomando!”

Rise, quanto poteva essere stupido? Eppure quel messaggio gli aveva fatto così piacere. Finalmente gli aveva risposto, e non per lasciarlo. Era davvero grato di essere riuscito a confessare i suoi sentimenti. Ovviamente, però, non avrebbe fatto come gli era stato chiesto nel messaggio, lo avrebbe aspettato fino a tardi.
Quando rientrò, Hyukjae guardò l’ora: erano le due di notte. Sobbalzò per la porta che si aprì rumorosamente, non ricordava di essersi addormentato.

-Hae, come mai così tardi?- Chiese con la voce ancora impastata dal sonno, strofinandosi gli occhi.

-C’è stato un incidente sulla strada e il tragitto è durato più di un’ora.- Rispose buttandosi letteralmente sul letto, affianco a lui, senza neanche mettersi il pigiama. Era proprio sfinito, Eunhyuk lo guardò sorridendo e lo strinse fra le sue braccia accarezzandogli i capelli.

-Piccolo Hae, dormi e riposa. Domani mattina sarà dura, dobbiamo provare ancora molto.- Gli sussurrò all’orecchio. Donghae affondò la testa nella maglia di Hyukjae, stringendo le braccia intorno alla sua vita. Facendosi cullare dal battito cardiaco del più grande, si addormentò velocemente. Eunhyuk lo guardò per un po’, poi venne nuovamente invaso dalla stanchezza e chiuse gli occhi lasciandosi cullare dalla notte.

Hyukjae, per i giorni seguenti, continuò a inviargli messaggini dolci, nella speranza di far breccia nel suo cuore. Era passata esattamente una settimana da quando stavano insieme per prova e con Donghae andava alla grande, ma non sembrava ricevere accenni di approvazione da parte sua. Come avrebbe dovuto interpretare quel suo comportamento?
Eunhyuk si stava avviando da solo verso la sala prove, era mattina presto, le cinque circa. Voleva ballare per scacciare la tensione, i brutti pensieri e il pessimismo che da ieri gli avevano invaso la mente. Sapeva di dover dare del tempo a Donghae, ma stava davvero mettendo a dura prova la sua pazienza e, soprattutto, il suo cuore che si innamorava ogni giorno di più di lui.
Si mise le cuffie nell’orecchio ed incominciò a danzare spontaneamente, senza neanche aver pensato ad una coreografia. Si lasciava semplicemente trasportare dalla musica e esprimeva il suo stato d’animo attraverso quei passi. Era davvero grato di aver potuto realizzare il suo sogno, il ballo, per lui, era qualcosa di indispensabile, vitale.

Quando fu completamente senza forze, si lasciò cadere sul pavimento, sdraiandosi sulla schiena. Chiuse gli occhi e inspirò ed espirò profondamente, stava decisamente meglio. Guardò, per sfizio, il cellulare e notò delle chiamate perse. Poi, aprendo Kakao Talk, si ritrovò un messaggio di Donghae.

“Lee Hyukjae, dove diavolo sei finito? È da un’ora che ti cerco.
Vieni al dormitorio, ti devo parlare urgentemente!”

Ingoiò rumorosamente e, prendendo al volo un asciugamano, corse verso il dormitorio.

-Donghae, che succede?- Chiese quando rientrò nella sua camera, Donghae ancora aggrovigliato fra le coperte.

-Dove ti eri cacciato? Ti sto cercando da un’ora!- Sbraitò mettendosi a sedere.

-Ero in sala prove, dovevo sfogarmi. E poi, me l’hai già scritto nel messaggio!- Rise nervosamente, avvicinando con cautela. –Che succede?- Ripeté la domanda.

-Ci ho pensando tutta la notte, e avevo intenzione di dirtelo appena sveglio, ma non c’eri! Aish!- Sbuffò spostandosi una ciocca di capelli ribelle dal viso. –Comunque,- riprese il controllo di sé, -siediti, è una cosa importante e mi ci vorrà tutto il coraggio che ho in corpo per dirtelo.-

Hyukjae si sedette affianco a lui, come gli era stato chiesto. Aveva le gambe che gli tremavano, e iniziò a sudare freddo. Voleva lasciarlo? Cosa avrebbe fatto se lo avesse davvero lasciato? Non ci voleva pensare.

-Hyukjae… Anzi, no. Hyukkie, i-io- Donghae iniziò a balbettare torturandosi le labbra. –Insomma, tu…- Fissò il pavimento, diventando improvvisamente rosso. Prese un respiro e intrecciò le sue dita con quelle di Eunhyuk. –Ti amo,- disse ad occhi chiusi. –l’ho sempre fatto. Questa settimana me lo ha confermato, sei… sei perfetto per me. Non voglio lasciarti mai più e… e sei mio!-

Hyukjae spalancò gli occhi. Aveva sentito bene? O era solo frutto della sua immaginazione che si rifiutava di accettare la realtà? Ogni dubbio si dissolse quando sentì il calore della labbra di Donghae sulle sue. Restò immobile per un secondo, assaporando quella sensazione stupenda. Poi, spostò una mano sul viso del minore attirandolo di più a se. Con la lingua incominciò ad esplorare la bocca di Donghae che boccheggiava in cerca di aria. Sentiva i brividi percorrergli tutta la schiena dandogli una sensazione di beatitudine. Era davvero da troppo tempo che aspettava questo momento.
Quando si staccarono, entrambi avevano il fiato corto ed un sorriso stampato sul volto.
Si amavano, e il battito accelerato dei loro cuori ne era la prova.

 

Eunhyuk si trovava in sala prove con il resto del gruppo, stavano ancora provando la loro coreografia per il comeback imminente. Mancava solo una persona all’appello: Donghae, che era semplicemente andato via prima a causa di un altro impegno.
Mentre stavano facendo una pausa, riposandosi e discutendo sulle parti da modificare, il cellulare di Hyukjae squillò avvertendolo di un nuovo messaggio.
Donghae, era certo che fosse lui.
Lo aprì con il cuore in gola e un sorriso genuino gli comparve appena lesse il contenuto:

“Hyukkie, ti amo, ti amo, ti amo.
Sei la mia scimmia preferita.


 

 

 

-

 

 

 

Hi!
Ebbene si, domani inizio la scuola e invece di riposarmi, mi metto a scrivere Eunhae fluffose, ma alla fine è il mio metodo per distrarmi.
Come ho detto per ‘Our Destiny’, sono in fissa con la Eunhae ma come lamentarsi?
…Cosa posso dirvi? Niente, perché SONO AGITATAAAAA. (non ci fate caso-)
Alla prossima storia,
Ko.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Super Junior / Vai alla pagina dell'autore: _K o_