Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: Kimyku    29/09/2008    5 recensioni
questo è quello che immagino sia potuto succedere a Susan dopo il settimo libro.
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Susan Chiedo scusa per come è scritta questa FF ma il fatto è che l'ho scritta più di tre anni fa di getto...e adesso non mi va proprio di cambiarla perché ha significato tanto per me!

Susan Pevensie era una ragazza modello: aveva molti amici, andava bene a scuola e i suoi parenti l'adoravano.
Insieme ai suoi fratelli: Peter, Edmund e Lucy si era ritrovata a Narnia prima a combattere la Strega Bianca e poco tempo dopo ad aiutare Caspian X a riprendersi il trono che gli era stato sottratto da suo zio: il tiranno Miraz. Dopo quest'ultima avventura né lei né Peter erano più potuti tornare a Narnia e da quando era andata a studiare nella grande città aveva deciso che quelle avventure non erano mai accadute, erano frutto delle fervide menti di 4 bambini e anche se i suoi fratelli spesso ne parlavano lei non riusciva a pensare ad altro che alla casa del professor Digory e a 4 bambini che si annoiavano talmente tanto da inventarsi un mondo tutto loro. Adesso però non aveva più tempo, doveva pensare a studiare e a piacere ai suoi amici dell'alta società.
Un giorno Peter la constatò per dirle  che un certo re Trinian era comparso nel salotto del professore e che aveva bisogno di aiuto. A Narnia.
Susan non ci fece neanche caso, pensò a uno stupido scherzo del fratello. Da quel giorno i suoi fratelli non la chiamarono più. Erano come offesi dal suo menefreghismo e lei dal suo canto Susan non si sentiva minimamente in colpa, quando però i suoi genitori le comunicarono che tutta la famiglia (compresi Digory, Polly, Eustacchio e Jill) sarebbe andata a trovarla la settimana successiva, pensò che era l'occasione giusta per chiarirsi.
Aspetta con impazienza quel momento. Doveva raccontare tantissime cose a suo padre e a sua madre e non vedeva l'ora di rivedere i suoi fratelli le mancavano veramente tantissimo, il suo cuginetto insopportabile non le mancava tanto, ma sarebbe comunque stata contenta di rivedere tutti...dopo tanto tempo.
- Ciao Susan come stai? oggi andiamo a prendere i tuoi fratelli e poi arriviamo!
-che bello mamma sono felicissima! Non vedo l'ora che siate tutti qua!vi devo raccontare un sacco di cose! Che treno prendete?-
-Penso dormiremo da Diggory e poi prenderemo il treno di domani mattina-
-Va bene!non vedo l'ora! Scusa ma ti devo salutare che domani ho un esame e devo assolutamente studiare! saluta tutti!!- Dopo che ebbe salutato la madre si mise subito a studiare: "letteratura inglese del primo Ottocento" le piaceva studiare, ma purtroppò si addormento e fece un sogno stranissimo: sognò di essere a Narnia con i suoi fratelli e di essere ancora Susan la Dolce, Si svegliò di soprassalto e si disse -Susan sei grande ormai!sveglia!- era già mattina e così si dovette preparare per andare a scuola, quando scese in strada un bambino che distribuiva i giornali urlava -GRAVE INCIDENTE FERROVIARIO!MORTE PIù DI 50 PERSONE!- Susan pensò ai poveri parenti delle vittime e tra s'è e s'è ringrazio il Signore che i suoi non presero quel treno. Finalmente raggiunse la scuola e entrò nell'aula di Latino. La lezione era noiosa, ma non per lei, adorava il latino e il greco e adorava la scuola in generale e poi quella giornata stava andando particolarmente bene: un esame passato con il massimo dei voti e una chiacchierata con il ragazzo per cui aveva una cotta.
Andò a casa e pensò che l'indomani intorno a mezzogiorno sarebbero arrivati finalmente tutti, così sistemo casa (non che ce ne fosse bisogno pignola com'era!) poi soddisfatta del suo buon lavoro decise che era meglio riposarsi per la grande giornata che l'aspettava. Fece un altro sogno, ma questa volta c'erano tutti: Peter, Lucy, Edmund, mamma e papà, Diggory, Polly, Eustacchio e Jill. Tutti le dicevano di non preoccuparsi che sarebbe andato tutto bene, che era forte. La sveglia la fece tornare alla realtà...Era felice perché era il gran giorno, eppure, qualcosa la turbava...
-INIZIO IDENTIFICAZIONE VITTIME!- il bambino urlava le notizie del giorno, ma Susan era troppo presa dai suoi pensieri per ascoltarlo.
Durante l'ora di matematica bussarono alla porta 2 poliziotti che andarono subito a parlare con il professore, dall'espressione che questi assunse si capiva che non era niente di buono. Uno dei 2 poliziotti estrasse un foglietto dalla tasca e disse -Susan Pevensie è in quest'aula?- Susan alzò la mano, l'alto poliziotto le fece segno di seguirli fuori dall'aula, il brusio alle sue spalle si alzava a mano a mano che si avvicinava alla porta, quando uscì fu il silenzio più rumoroso che avesse mai sentito, il cuore le batteva a mille, non capiva cosa poteva essere successo. Il poliziotto che l'aveva chiamata le disse - la prego signorina si sieda.- Susan obbedì, d'un tratto si sentiva sotto esame, il poliziotto continuò -siamo spiacenti di informarla che i suoi genitori Carl e Anna Pevensie (i nomi sono di fantasia, nel libro non vengono menzionati N.D.A.) i suoi fratelli: Edmund, Peter e Lucy Pevensie. Suo cugino: Eustacchio Clarence e altre sue conoscenze quali: Jill Pole, Polly Plummer e Digory Ketterly, sono deceduti nel grave incidente stradale avvenuto ieri. Le porgiamo le condoglianze da parte dello stato-. Quando il poliziotto finì di parlare Susan pensò ad uno stupidissimo scherzo, i suoi genitori le avevano chiaramente detto che sarebbero parti oggi! Rimase in silenzio a pensare.
Sola era ufficialmente sola, non avrebbe più potuto rimproverare Ed se trattava male Lucy o parlare con Peter di scuola o farsi pettinare i capelli dalla madre o spiegare al padre perché erano importanti latino e greco. Nel giro di un istante il mondo le era crollato addosso. Non era riuscita a chiarirsi con i suoi fratelli e non era riuscita a riabbracciare i suoi genitori, e non poteva più ascoltare le storie di Polly e Digory.
Quando tutti i parenti e gli amici vennero a darle conforto lei si sentiva ormai vuota, voleva solo essare lasciata in pace da tutti! Poi giunse la vera prova. Il funerale. Susan piangeva in silenzio passando davanti alle bare dei suoi fratelli. Ormai non aveva più lacrime da piangere era stata svuotata da ogni pensiero tranne uno: al posto loro doveva esserci lei. Si sentiva la causa di tutto, se quando Peter l'aveva chiamata fosse andata da loro a  quest'ora potevano ancora essere insieme a giocare a nascondino nella grande casa del profesor Digory, mentre pensava a queste cose la raggiunsero il padre e la madre di Eustacchio, solo loro potevano comprendere il suo dolore.
La sera non arrivava mai. Quando finalmente si chiuse la porta alle sue spalle si buttò sul letto prendendo la foto della sua famiglia e tenendola stretta al petto, pianse, pianse tanto la povera Susan che si addormentò. Sognò tutti, e ora capiva perchè li aveva sognati, doveva capirlo che c'era qualcosa che non andava.
I genitori di Eustacchio l'adottarono. Fu dura per tutti e tre ricominciare a vivere dopo quello che era successo, ma Susan finì gli studi, si sposò ed ebbe tre figli. Non fu mai felice nonostante tutto quello che la vita le diede, ma finalmente arrivò il giorno in cui anche lei dovette lasciare il Mondo delle  Tenebre. Chiuse gli occhi serena e potè finalmente tornare dai suoi amati. Chiuse gli occhi serena e ritorno Susan la Dolce come lo era sempre stata nel fondo del suo cuore.

so che non è il massimo, ma mi ha aiutato a superare un momento difficile della mia vita! vorrei sapere cosa ne pensate...
Grazie Lady_Kimy
  
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