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Autore: Arancino Spietato    12/09/2014    12 recensioni
[CreepyPasta]
Ecco a voi il Creepy Ask!
L'unica raccolta dove VOI potete decidere su cosa si baserà il capitolo (e fare anche domande alle Creepypasta).
Come, vi chiederete?
Semplice, basta fare una piccola recensione dove scrivete la traccia per una scenetta, e io la svilupperò a modo mio ^^
Questa raccolta disomogenea è basata sulla storia "Vita da proxy", e se siete interessati a questa, vi prego di leggere anche quella :)
Spero di avervi incuriosito :)
Buona lettura.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: Nonsense, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Rating: Giallo
Genere: Comico, Demenziale, Nonsense
Coppie: None

Pairing: None
Note: None
Personaggi: Tutti
Avvertenze: OOC, What if?
Lunghezza: One-shot

 

Scena chiesta da: Kia_yo15

 

Cosa succederebbe se tutti, tranne Alex e Oliver, si svegliassero bebè? 1° parte

 

Era una fresca mattina autunnale, e il sole stava sorgendo alla Slender Mansion.
Le poche nuvole in cielo rosee per via della luce arancione dell'alba creavano uno spettacolo meraviglioso nel cielo.
Peccato che nessuno si fosse svegliato per ammirarla...
Non ancora.

Alex se ne stava bello spaparanzato sul suo letto, occupando tutta la piazza e mezzo, e respirava profondamente, immerso in qualche strano ma piacevole sogno.
I primi raggi del sole trasparivano dalle tende bianche della grande finestra, illuminando un po' la stanza con la loro luce arancione.
Le sue coperte blu erano state in gran parte buttate a terra, per via del sonno agitato. Non sembrava avere freddo nonostante il leggero pigiama, ovvero una shirt di cotone bianca a righe verticali nere e dei pantaloncini abbinati.
Una gamba penzolava dalla parte sinistra del letto, mentre l'altra era appoggiata in ginocchio contro il muro beige che stava dall'altra parte.
I suoi capelli castani alla Goku cadevano sui suoi due cuscini bianchi, facendoli apparire più lunghi di quanto non fossero in realtà.
Tutto era tranquillo e calmo, finché...
Un pianto, proveniente da qualche altra stanza, entrò nelle orecchie di Alex, interrompendo il suo sonno, costringendolo ad aprire pigramente gli occhi giallo limone.
Si mise a sedere, con la tipica smorfia di sonno e fastidio di chi viene svegliato, si stiracchiò e fece un enorme sbadiglio.
Con una voce stanca e sfregandosi un occhio disse:
«Ma che... Chi è che piange?»
Si alzò dal letto, infilandosi le morbide ciabatte gialline, e indossando sopra la testa la sua amata maschera gialla con uno smile inciso sopra.
Il pianto non cessava, e allora Alex decise di andare a controllare.
Uscì dalla sua camera situata alla fine di un lungo corridoio e camminò un paio di metri per trovare la stanza da cui proveniva il pianto.
Veniva dalla camera di Sally.
Il moro rimase un po' incredulo. Non era un pianto di una bambina di undici anni, bensì di una neonata.
Origliò dalla porta, e il pianto veniva proprio da là, nessun dubbio.
Aprì leggermente la porta per guardare che stava succedendo, e non poté credere ai suoi occhi: sul letto di Sally c'era una neonata di circa quattro-cinque mesi, che si dimenava piangendo poiché intrappolata in un vestitino rosa adatto ad una bambina di undici anni.
Alex senza indugio entrò, liberando la bimba da quel vestito, che in confronto a lei era enorme.
La neonata, con dei lunghi e boccolosi capelli marroni, lo fissò con i suoi occhioni verde smeraldo, ancora rossi e gonfi dal pianto, e sul suo visino si formò un gran bel sorriso, come per dirgli “grazie”.
Possibile che quella bambina fosse davvero Sally?
«S-Sally?»
La piccola tremava, poiché nuda, e tese le sue braccia un po' tozze verso Alex, come per dirgli di prenderla in braccio.
Il maggiore non aveva mai preso una bambina in braccio, ma decise di provarci.
La prese con due mani dal suo letto rosa, e sistemandola un po' riuscì ad afferrarla per bene.
Bene... E ora?
«Puoi parlare?» le chiese.
La piccola per risposta fece un no con la testa, quindi capiva ma non parlava.
«Sei... Sally?»
La bimba fece un piccolo cenno con la testa.
Alex strabuzzò gli occhi. Ma che diavolo era successo?!
«Ma... Ma... Perché? Che ti è successo?!»
Sally fece spallucce.
«Uff...»
Il maggiore uscì dalla camera con Sally neonata in braccio, doveva andare ad avvertire Slender, ma sentì il rumore di una porta aprirsi non molto distante, da cui uscì Oliver, con una canottiera bianca e pantaloncini arancioni.
«Chi piangeva in quel mo-... Ciao Alex»
«Ciao...»
«Ehm... Perché hai una bambina in braccio? E soprattutto da dove diavolo l'hai presa?!»
«Ok, forse non mi crederai ma... Questa è Sally»
La bimba fece ciao con la manina a Oliver.
Questo rimase senza parole e si grattò la testa.
«... È uno scherzo?» chiese il maggiore, ancora incredulo.
«Magari lo fosse!»
«Ooookaaay... Hai già avvertito Slender?»
«No, ci stavo andando ora. Senti, nel frattempo me la tieni Sally?»
«V-va bene...»
Alex passò Sally ad Oliver, e il minore andò a bussare alla camera di Slender.
«Brutta giornata eh?» disse Oliver alla bimba.
Sally gli rispose con una smorfia alla “già”.
«Oliver, Slender non risponde» disse Alex, davanti alla porta della camera del capo.
«Forse è uscito» rispose il maggiore.
«Mmh...»
Alex provò ad aprire leggermente la porta, e rimase a bocca aperta.
«O-O-Oliver... Vieni, guarda...» disse Alex con voce tremante.
Oliver lo raggiunse, e anche lui e Sally strabuzzarono gli occhi per quello che videro: su un letto matrimoniale bianco e nero, dormiva beato un bambino intorno ai due anni, dalla pelle bianchissima e senza faccia. Indossava uno smoking, decisamente troppo grande per un bambino, infatti gli stava larghissimo.
«Non è possibile... Anche lui» disse Oliver, attonito.
Alex chiuse la porta e gli disse:
«E se fossimo noi due gli unici ad essere rimasti normali?»
«Avremmo quattordici marmocchi da gestire»
Dopo che il minore ingoiò rumorosamente disse:
«Andiamo a controllare!»
All'improvviso però videro una figura nera e rossa in fondo alle scale.
«Smile?» dissero i due in coro.
Smile era diventato un piccolo e graziosissimo cucciolo di cane demoniaco. Era così piccolo che riusciva a stento a salire le scale.
Alex andò al piano di sotto e lo prese in braccio.
«Sei carinissimo!»
«Wof!» disse Smile mentre scodinzolava.
«Ora andiamo a vedere se tutti gli altri sono diventati piccoli, ok?»
Detto questo il moro lo mise giù e risalì le scale per andare a vedere in che stato erano gli altri...


Angolo dell'arancino autrice:

Salve ^^
Finalmente si va avanti con questa raccolta ^^
Lo so che starete dicendo: “PERCHÉ HAI FATTO STA SCENA A CAPITOLI?!?!?!?!”
Oppure: “PERCHÉ CI HAI MESSO COSÌ TANTO?!?!?!”
Beh la risposta miei cari è che non avevo voglia di continuarla U_U
Ma vi prometto che la prossima parte uscirà il prima possibile ^^
E per favore, non mi chiedete sempre sulle scenette, ne ho più di dieci da fare, ma io voglio riuscire a farle tutte, quindi prima o poi le vedrete.
Alla prossima :D

   
 
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