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Autore: dalialio    12/09/2014    4 recensioni
Avevi trentacinque anni quando moristi. Età giovane affrontare la morte, ma non l'avevi fatto altre cento volte prima di quella?
Spoiler nona stagione
Genere: Angst, Introspettivo, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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avevi trentacinque anni quando moristi


avevi trentacinque anni quando moristi







Avevi trentacinque anni quando moristi. Età giovane affrontare la morte, ma non l'avevi fatto altre cento volte prima di quella?
Forse erano più di cento.

(Dovresti chiedere a Sam, era lui quello che piangeva per te ogni volta che era accaduto, e magari ha contato tutte le lacrime.)



Tuo fratello aveva trentun'anni quando moristi. Tenne la tua testa contro la spalla cercando di far battere di nuovo il tuo cuore solo con il suono della propria voce.
(Era la stessa voce che negli anni sentisti dire frasi come "sei il miglior fratello del mondo" e "ti voglio bene".)


______


Chiudesti gli occhi quando moristi. Non volevi che Sam vedesse la luce dissolversi dal tuo sguardo mentre la vita usciva dai tuoi polmoni assieme al tuo ultimo respiro. Volevi parlare, ma non sapevi cosa dire.
(Le uniche parole che ti venivano in mente erano "mi dispiace", ma non volevi che il tuo rammarico fosse l'ultima cosa che Sam avrebbe ricordato.)



Tuo fratello non riusciva a trovare la voce quando moristi; l'unica parola che gli era rimasta incastrata in gola era il tuo nome, che raschiava la sua trachea come se avesse gli artigli.
(Chiuse la bocca e tese l'orecchio, cercando di udire le tue ultime parole, pronto a farne tesoro per l'avvenire. "Sono orgoglioso di noi due," sussurrasti, e per lui era tutto ciò che contava.)


______



Stavi sanguinando quando moristi. Un liquido cremisi gocciolava dal tuo petto come le lacrime correvano lungo il tuo viso. Ti chiedesti perché piangevi.
(Non piangesti la prima volta che moristi, mentre i cerberi spezzavano in due la tua gabbia toracica. Ma in qualche modo quella morte ti sembrava diversa. Sembrava definitiva.)



Tuo fratello stava piangendo quando moristi, ma sapeva che la disperazione era solo momentanea e che avrebbe sistemato tutto, perché in passato alla fine era riuscito a riportarti indietro.
(Avrebbe trovato una soluzione, vendendo la propria anima o cercando in tutto il paradiso per trovarti.
Perché il paradiso era l'unico posto in cui saresti potuto andare e l'unico in cui ti avrebbe seguito.)






Nota dell'autrice

Questa cosa è nata come un esperimento quindi abbiate pietà di me. All'inizio era una poesia che avevo scritto in inglese e pubblicato su tumblr e poi ho avuto la brillante idea (*da notare il tono ironico*) di tradurla in italiano e di sistemarla un po' per pubblicarla qui. Probabilmente la versione in inglese era migliore, perché aveva addirittura delle rime, ma non ho potuto (ovviamente) tenerle nella traduzione.
Ditemi se questa cosa ha un senso e se per caso dovrei buttarmi a scrivere più cose del genere!
Au revoir!



Chiara
   
 
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