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Autore: Starsign    12/09/2014    3 recensioni
La signora Simoncelli è una casalinga perfetta. Si sveglia ogni mattina alle sei, prepara la colazione per suo marito che si sveglia alle sei e trenta. Il marito fa colazione e poi va a lavoro. Appena vede l’auto del signor Simoncelli andare via, la signora Simoncelli sveglia i suoi due figli, Hope, la più grande, e Sebastiano, il più piccolo. I ragazzi fanno colazione e subito dopo l’impeccabile signora Simoncelli li accompagna a scuola.
La vita della signora Simoncelli è perfetta.
La famiglia della signora Simoncelli è perfetta.
La casa della signora Simoncelli è perfetta.
Ma Hope, la quindicenne figlia della signora Simoncelli, è incinta.
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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“Mamma…”

“Dimmi, Hope.”

“..sono incinta.”

 

La Hope è l’ultima a morire

 

La signora Simoncelli è una casalinga perfetta. Si sveglia ogni mattina alle sei, prepara la colazione per suo marito che si sveglia alle sei e trenta. Il marito fa colazione e poi va a lavoro. Appena vede l’auto del signor Simoncelli andare via, la signora Simoncelli sveglia i suoi due figli, Hope, la più grande, e Sebastiano, il più piccolo. I ragazzi fanno colazione e subito dopo l’impeccabile signora Simoncelli li accompagna a scuola.
La vita della signora Simoncelli è perfetta.

La famiglia della signora Simoncelli è perfetta.

La casa della signora Simoncelli è perfetta.

Ma Hope, la quindicenne figlia della signora Simoncelli, è incinta.

 

“Dimmi che stai scherzando, Hope.”

“No, mamma.”

“Ma… oddio…oddio” – la signora Simoncelli stava per svenire, pulì il pavimento e poi si accasciò a terra.

“Mamma! Ti prego non fare così!”

La signora Simoncelli si riprese rapidamente.

“Ma…sei sicura?”

“Certo mamma! Ti spiego: ieri notte ho sognato che io e Niall degli One Direction ci baciavamo, stamattina mi sono svegliata e la pancia mi faceva male. Quindi sono sicuramente incinta di…”

Del gas maleodorante uscì dal sedere della giovane Hope preceduto da un simpatico rumorino.

“Oh! La pancia mi è passata! Non sono incinta.”

 

La signora Simoncelli non ha mai perso la calma.

Una vera signora non la perde mai.

E quindi, con immensa quiete, si avvicinò alla figlia, le diede un ceffone e disse:
“Scusa se te lo dico, Hope, ma io e tuo padre discendiamo da una famiglia di menti illustre, quindi è impensabile che la nostra progenie sia così imbecille. Ci deve essere stato un errore.”

 

“Beh, mamma. Neanche Sebastiano mi sembra un genio.”

Sebastiano aveva sei anni e frequentava il terzo anno di liceo.

 

“Basta, Hope. Sono molto delusa. Torna nella tua caverna! Volevo dire cava, cioè camera!”

 

Hope eseguì gli ordini e tornò in camera sua.
Si buttò sul letto e si mise a piangere.

Urlò a squarciagola: “Perché nessuno mi capisce?”, poi continuò a piangere.

Prese una ciocca dei suoi lunghi capelli biondi e se li mise intorno al collo.

Urlò ancora più forte: “Adesso mi impicco!!”

“Se vuoi ti presto io la corda!” – le gridò Sebastiano dalla sua cameretta

 

Hope si alzò dal letto e guardò fuori la finestra. Vide una nuvola in cielo.

“Se c’è una cosa che ho imparato a scuola è che se guardi in cielo e reciti una preghiera questa si avvera”

Hope chiuse gli occhi e espresse il suo desiderio. Proprio in quel momento la signora Simoncelli entrò nella camera.

Hope, ti avevo detto di mettere in ordine la camera!”

“L’ho fatto, mamma!”

“C’è un topo che cammina!”

“E’ il mio animale domestico, si chiama Stuart”

“Siediti un momento, Hope, devo dirti una cosa importante”.

La signora Simoncelli incendiò i panni sporchi che vi erano nel letto di Hope e si sedette lì, poi picchiò con la mano due volte sullo spazio vuoto vicino a lei per far sedere la figlia, da lì si alzò un polverone che prese le sembianze di Satana.

Hope si sedette.

“Cosa devi dirmi, mamma?”

“Ti ricordi quando ieri ti ho prelevato mezzo litro di sangue?”

“Sì, ricordo di essere svenuta e di aver sbattuto forte-forte la testa!”

“Esatto, ti ho mentito, il tuo sangue non dovevo donarlo ai bimbi poveri. Mi serviva per effettuare la prova del DNA.”

Hope cominciò a preoccuparsi.

“C’è qualcosa che non va, mamma?” – domandò.

“No, anzi. Ho appena saputo i risultati. Tu non sei mia figlia.” – disse la signora Simoncelli con un grosso sorriso sulla faccia.

“Cosa? Come è possibile?”

“Devi sapere che quando sono andata in ospedale a partorirti avevo come compagna di stanza una certa signora Malik, beh, probabilmente c’è stato uno scambio, perché lei ha avuto un maschietto ed io una femminuccia, ma noi avevamo fatto l’ecografia qualche tempo prima e sapevamo che i sessi dei nostri figli erano diversi”.

“Quindi la mia mamma è questa signora Malik?”

“Sì!”

“E Malik è il cognome di uno degli One Direction! Quindi probabilmente sono la figlia della mamma di Zayn!”

“Beh, credo ci siano molte Malik nel mondo…”

“…E’ incredibile! Ora devo andare a New York a incontrare gli OD e dire a Zayn che ha la mamma sbagliata!”

“…non mi sembra il modo giusto di dire una cosa del genere…”

“Non ci posso credere! Sono la sorella di Zayn!”

Hope, tesoro, no. Non sei la sorella di nessuno… c’è stato uno scambio nella culla…”

Hope si precipitò sul computer portatile con tutto il suo corpo, lo ruppe, andò in camera di suo fratello e prese il suo. “Devo scriverlo sul mio blog!” – disse e così fece.

 

La signora Simoncelli è una brava padrona di casa, sa che gli ospiti sono sacri.

Infatti quando, il giorno dopo la pubblicazione della notizia sul blog, venne a trovarla una famosa giornalista TV le preparò ventiquattro biscotti, una tazza di tè e le regalò la bomboniera della prima Comunione di Hope e il Premio Nobel per la Medicina di Sebastiano.

La giornalista TV fece entrare il cameramen e si posizionarono nel salone.

“Dove sta la piccola Hope?” – chiese alla signora Simoncelli.

 “E’ al piano di sopra” – rispose la donna sorridendo – “dovrebbe arrivare subito!”.

“Bene” – la giornalista era entusiasta – “non vedo l’ora di mandare in onda questo scoop, sua figlia è la sorella di Zayn Malik! E’ incredibile!”

“Cosa? No! Non è la sorella di…”

La signora Simoncelli non riuscì a terminare la frase, vide, infatti, sua figlia scendere le scale tutta vestita di nero con un lungo velo scuro in testa ed un mazzo di fiori. Si posizionò davanti la telecamera.

“E’ accesa?” – chiese con un filo di voce alla giornalista.

“Ehm…sì…” – rispose lei…

“Bene, devo fare un annuncio.” – Hope si schiarì la voce – “A tutte le Directiones!!! Sono vestita a lutto per un motivo! Ieri ho perso il mio bambino. Ero incinta di Niall

La signora Simoncelli smise di respirare per ben tre minuti, superando qualsiasi record di apnea, si avvicinò alla giornalista è chiese: “Siamo in diretta?”.

La risposta affermativa della giornalista causò un rapido mutamento nel volto della signora Simoncelli, le sopracciglia si unirono, le pupille degli occhi guardarono in cielo, le guance si gonfiarono, le labbra si separarono, la lingua uscì fuori, la pelle assunse un colore simile al blu ciano.

“ E non ho finito!” – continuò Hope – “Ho appena scoperto di essere la sorella segreta di Zayn, di aver avuto la stessa malattia di Liam e di avere la stessa iniziale nel nome di Harry, in pratica, mi sono fatta tutti gli One Direction

La crisi epilettica della signora Simoncelli fu fermata dalla giornalista TV che decise di interrompere la trasmissione. “Ma che cavolata è mai questa! Io me ne vado da questa casa, ho una certa reputazione da mantenere. Vado da Barbara d’Urso” – e la giornalista e il cameraman se ne andarono.

 

La signora Simoncelli neanche in quella situazione perse la calma.

Si sistemò i capelli.

Si avvicinò a sua figlia, Hope.

Le prese il boquet di fiori dalle mani e glielo ficcò in bocca.

“Puttana!” – le disse educatamente e tornò a pulire.

 

Fine.

 

  
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