Fanfic su artisti musicali > Blink-182
Segui la storia  |       
Autore: solonely182    12/09/2014    3 recensioni
La storia è ambientata a Poway, California, nel 1991. La sedicenne Josie, citata dai Blink in una loro canzone, è appena tornata in città pronta per un nuovo inizio e per il liceo, dove conoscerà successivamente Mark e Tom, amici da sempre.
Ho cercato di rendere la ff quanto più reale possibile (origini dei Blink, canzoni per data e altri avvenimenti). Tratta anche tematiche piuttosto delicate che fanno parte dell'adolescenza sia dei protagonisti che in generale.
Per il resto è la mia prima ff (siate davvero clementi) e spero vi piaccia!
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mark Hoppus, Nuovo personaggio, Tom DeLonge
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sono stesa sul divano, mangio qualche schifezza e faccio zapping con il telecomando.
Sono anche, come se non bastasse, da sola, poiché ogni singola persona di mia conoscenza ha qualcosa da fare in questo pomeriggio.
Sbuffo e tiro il telecomando sulla poltrona che mi affianca.
Giuro che se non trovo niente di meglio da fare finirò con l’impazzire.
Sto per dirigermi in camera quando qualcosa posato a terra attira la mia attenzione.
E’ un libro di scienze e appartiene alla biblioteca della scuola, lo si capisce grazie al marchio presente sulla prima pagina.
Tamburello le dita sulla coscia, indecisa se riportarlo o meno.
Non ho nessun impegno, tanto vale…
Prendo la borsa e mi butto fuori casa, il tragitto non è molto lungo, ma oggi lo sembra davvero.
C’è un caldo afoso e la maglia che indosso, nonostante sia piuttosto larga, mi si è appiccicata addosso.
Finalmente arrivo dinanzi all’edificio, provo un certo brivido nel tornarci.
Manca ancora un mese all’inizio delle lezioni perciò la scuola è aperta.
Scuoto la testa ed entro, la biblioteca è l’ultima sala a destra in fondo al corridoio.
E’ un luogo un po’ buio e polveroso, ma piuttosto accogliente.
Cammino per il corridoio, passo vicino alle varie bacheche e ogni tanto leggo qualche annuncio dell’anno passato.
‘’Alunni con la media scolastica più alta’’
Mi fermo.
Il primo nome sula lista è: Mark A. Hoppus.
E dopo qualche riga compare anche il mio, Josie J. Harries.
Ma il peggio deve ancora arrivare: ‘’Nel caso in cui si voglia prendere una borsa di studio, è necessario compilare i moduli per l’Università che si desidera frequentare entro la fine dell’estate’’.
Sbianco.
Mark ha una media praticamente altissima e potrebbe prendere una fottutissima borsa di studio.
Tiro un pugno al muro.
Per quale cazzo di motivo Mark non mi ha detto nulla?
Inizio a saltellare come un’idiota a causa del dolore e, come una bestia, dimentico il motivo per cui sono venuta e faccio irruzione in presidenza.
L’uomo, abbastanza giovane, mi osserva accigliato.
-Posso aiutarla?-
Mi placo prima di sbraitargli in faccia.
-Vorrei sapere se Mark Hoppus ha fatto richiesta per una borsa di studio-
-E lei sarebbe?-
-Josie Harries -
-Mi dispiace, sono informazioni private che di certo non posso dare ai quattro venti-
-Sì, ma lui è un genio e dovrebbe compilare i moduli-
-Uhm, sì ma evidentemente non è interessato-
-Cosa?-
-Ha rifiutato-
-Ma è…-
-Signorina, queste sono scelte che devono essere prese dai singoli interessati, non dalle loro fidanzate- dice con disprezzo.
-Capisce che è un ragazzo con grandi capacità e sta buttando tutto il suo lavoro nel cesso?-
Comincio ad alterarmi.
-E’ ancora giovane e gli manca un anno per finire il liceo, come a lei d’altronde, potrebbe sempre cambiare idea-
-E le domande d’iscrizione?-
Sbuffa e da un cassetto prende qualche foglio.
-Ascolti, non può decidere lei per gli altri e a quanto pare, anche lei, Josie, ha rifiutato… eppure ha delle capacità, non è forse vero?-
Colpevole.
 Come Mark ha ignorato quest’opportunità, così ho fatto anche io.
Mi sporgo in avanti.
-Diciamoci la verità, lei sa benissimo che io non ho alcuna speranza. Finirò a pulire i cessi o… a fare la cameriera in qualche squallido bar, ammesso che non rimanga incinta. Ma Mark ha una scelta, una possibilità-
Mi scruta con aria un po’ abbattuta e ormai stufo annuisce.
-Se è così ostinata, gli faccia cambiare idea-
Mi passa i moduli.
 
Sono chiusa in biblioteca da circa due ore.
Rifletto se quello che sto per fare ha un senso.
Leggo le domande delle varie richieste d’iscrizione, sono davvero complicate.
-Ehi-
Sbatto le palpebre alla vista di Shon.
-Che vuoi?-
-Come mai da queste parti?-
-Compilo i moduli per il college- rispondo con non curanza.
-Andrai al college?-
Si è seduto ed io sospiro a causa della sua presenza.
-Non io, Mark ci andrà-
-E lui lo sa?-
Sembra piuttosto interessato.
-Che cazzo te ne importa?-
Fa spallucce.
-Comunque sì, ci andrà-
-E lo decidi tu?-
-A quanto pare-
-E tu invece?-
-No-
-Perché?-
-Shon, che vuoi?- esplodo.
-Assolutamente nulla- spiega ridendo.
Lo fisso infastidita.
-Strano, quando Satana bussa alla tua porta pretende sempre qualcosa-
Sul suo volto spunta un sorriso amaro.
-Tranquilla, sarò fuori dalle palle tra meno di un mese-
-Ah, vero, in che università andrai?- chiedo.
-Mi arruolo-
-Ti vuoi arruolare?- ripeto incredula poggiando i moduli sul tavolo.
Lo fisso.
-Sì, so che è…-
-Una stronzata?-
-Già, ma per me no, infatti, sono venuto qua per studiare trigonometria e fisica, sai, per entrare nell’esercito devo avere una media alta ed io faccio schifo in queste materie-
-E da quando bisogna avere un cervello per sparare a cazzo?-
-Non saprei, ma voglio essere utile al mio Paese-
-Facendoti uccidere? Saresti più utile da vivo, credo- aggiungo cercando di sdrammatizzare.
Scoppia ridere un po’ addolorato.
-Tom cosa ne pensa?-
-Non lo sa, non lo sa nessuno a dire il vero, tanto a nessuno frega un cazzo-
Rimango in silenzio.
-Quindi, per favore, non dirlo a nessuno… preferirei passare gli esami e poi avvisare gli altri-
Ha un’espressione sincera, faccio cenno di sì con la testa e torno sulle domande.
Non so come, ma provo un po’ di tenerezza nei suoi confronti.
-Ascolta, se vuoi posso darti una mano, in fisica e trigo me la cavo abbastanza bene-
Sorride.
-Sarebbe grandioso-
Nemmeno Satana è tanto male alla fine.
 
 
 
Ehilà! Okay, altre sorprese: Mark ha una borsa di studio che non ha intenzione di prendere e Shon vuole arruolarsi e, come sempre, Josie ci è finita in mezzo ahah.
Per il resto non so che dire, spero che nel suo complesso il capitolo vi sia piaciuto!
Un forte abbraccio e al prossimo capitolo! C:
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Blink-182 / Vai alla pagina dell'autore: solonely182