Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
Segui la storia  |       
Autore: The_winter_honey    12/09/2014    4 recensioni
-Le persone possono redimersi, Daisy Ester Freeblack.- mi sforzai di ribattere, seppure sentivo la voce affievolirsi a ogni parola che mi sgorgava dalla gola secca e ferita.
Il corpo esile e rivestito completamente di rosso sangue della ragazza iniziò a scuotersi in modo convulsivo, lasciandomi sgomento per alcuni istanti, poi rabbrividii quando la sentii. Una risata. La sua risata. Era così fredda e lontana, così sbagliata.
-Oh. che sciocco che sei! Ma cosa mi sarei dovuta aspettare da uno come te? Dal figlio di un angelo perso nel passato? Credi ancora nelle favole, Alaric Bastian Castiel?- mi sbeffeggiò -Sei agonizzante ai miei piedi e continui a credere nelle storielle della buonanotte?-
-Non sono storielle e tu dovresti saperlo.- ribattei severo, evitando le sue dita che mi avevano graffiato la guancia facendomi gemere.
-Sei così stupido...- mormorò, e giurai che ci fosse qualcosa oltre all'ironia -Peccato che questa sia la realtà.-
Con quelle ultime parole tirò indietro la mano, con le dita grondanti del mio sangue, pronta a spezzare la mia vita. I miei occhi d'oro non si chiusero ne si spostarono di un centimetro dai suoi d'argento.E in quel momento le nostre labbra, inspiegabilmente, si toccarono.
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Inizio






Non so quando capii che le storie che mio padre mi raccontava fossero vere e non solo frutto di una qualche
malattia mentale che tutti si erano convinti che avesse, rinchiuso in quel posto bianco, dalle pareti incolori,
l'odore dell'aria che pesava come se vi fosse una qualche sostanza assuefatta dispersa al suo interno e quelle
persone strane sempre circondate da altre vestiti di azzurro o di bianco sporco...
So solo che mio padre era sano.
Lo so dal modo in cui mi guardava.
La sua unica malattia era la tristezza, l'infelicità che regnava da sempre nel suo sguardo chiaro ormai spento,
la nostalgia che lo divorava da dentro e non lo lasciava andare, come ad incatenarlo quà, in un posto che non
era il suo, ma che si era costretto ad accettare.
Mia zia El diceva sempre che non mi faceva bene stargli vicino, come se avesse qualche malattia contagiosa,
e non entrava mai a trovarlo con me, aveva paura. Paura di sentire le sue storie, i suoi ricordi distorti. E se
provavo a parlargliene mi faceva tacere e mi sgridava dicendo che mio padre era solo un povero pazzo, che
nella sua vita aveva amato troppo mia madre e per questo motivo alla sua morte aveva perso il senno.
Ma io non le avevo mai creduto.
Papà era solo triste...finché un giorno non successe.
Mio padre morì.
Ma non fu una morte semplice, per cause naturali o altro.
Mio padre a detta di tutti soffriva di insonnia, in verità nessuno l'aveva mai visto dormire, neppure i medici o
gli altri pazienti, ma quel giorno era più irrequieto del solito, si aggirava per la sua stanza e non voleva in alcun
modo andare a letto. Farneticava, mi hanno detto, di una visita, qualcuno doveva venire a trovarlo.
La sua infermiera insistette che io sarei venuto il giorno dopo in mattinata e non di certo in piena notte.
Ma lui non sentì ragione. L'infermiera, la vecchia Hazel, lasciò perdere, visto che mio padre non aveva mai
causato alcun problema e preferì recarsi da un'altro paziente che aveva iniziato ad urlare di una presenza strisciante
nella sua stanza.
- Le solite storie da pazzi, ma mai avrei potuto immaginare...- mi aveva detto dispiaciuta per scusarsi.
Mio padre nel mentre si impiccò con un lenzuolo.
Non posso crederci e non crediate che questo sia solo il pensiero di un povero ragazzo rimasto definitivamente solo.
Non era da mio padre fare una cosa del genere.
Era solo un uomo molto nostalgico.
O, meglio, un angelo troppo nostalgico.
Un angelo dimenticato su questa terra di persone arroganti e dove le sue parole erano considerate quelle di un pazzo.
IO so che non si è mai tolto la vita, non solo perchè ne sono convinto, ma perchè. il giorno della mia morte, o quasi,
uno di loro me l'ha detto...

Un angelo, come lui....come me.











Angolo Autrice: questa è la mia prima storia di questo genere, mi farebbe molto piacere sapere che ne pensate...
                           Grazie per aver letto fin qua!
                           Un abbraccio J ;)



 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni / Vai alla pagina dell'autore: The_winter_honey