Fighter

Una sera mi avevi detto che ero forte, un guerriero, contrariamente a te e io l’ho preso per un complimento.
 Ora, a distanza di tempo ho cambiato idea perché quella forza, quella voglia di provarci è venuta a meno.
Perché io sono un disastro.
Perché tu hai fatto di tutto per farti lasciare.
Perché tu non facevi altro che  dirmi che non eri l’uomo adatto a  me e a furia di ripetermelo ho finito per crederci.
 Come una ninna nanna magica si è insinuata nel cervello questa idea e io ci credo perché è vero in fondo,  vorrei
non esserne consapevole. Vorrei non aver lottato, sarei voluto rimanere con te e lottare contro i mostri  che
ho – ancora - nella testa e invece la realtà è un’altra.
Tu mi odi.
Tu mi eviti.
E io ho riposto le armi per sentirmi così indifeso come mai e non oso chiamarti, se non cose che riguardano il branco.
Anche se lo facessi cosa potresti dirmi?  Ho lottato e perso innumerevoli battaglie, ma il domani sarà ancora pieno di
guerre, quindi non posso fare che andare avanti ed aspettare che  anche tu lotti per me, per una volta soltanto.





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