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Autore: ikustang88    14/09/2014    2 recensioni
"Dì qualcosa."
Free Eternal Summer, episodio 11, Haruka e Makoto sotto i fuochi d'artificio.
Una via di mezzo tra il tremendo shock del vero episodio e quello che avremmo tanto voluto vedere.
Perché lo sapete anche voi che c'erano parole che andavano dette.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Haruka Nanase, Makoto Tachibana
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non so neanche perché l'ho scritta, Haru non mi piace.
Di solito scrivo cose molto più dense ma lui mi sembrava uno più diretto e meno melenso. Sarà credibile?
Naturalmente siamo sulla terrazza, in quella scena dell'episodio 11, poco prima dell'inizio dei fuochi d'artificio.




- Lascia stare. Non voglio più parlarne.

Come si poteva parlare di sogni con così tanta leggerezza? I sogni non erano qualcosa che si poteva cercare. Uno ci doveva nascere, con un sogno, e questo a lui non era mai successo. Che senso avevano quelle parole? Non capiva. Abbassò la testa e gli passò accanto, diretto alle scale della terrazza.

- Aspetta!

Makoto lo afferrò per un braccio. Non se ne sarebbe comunque andato senza di lui ma quel gesto in qualche modo lo infastidì.

- Lasciami andare!
- Haru, ascolta…ti prego, devo-

L’urgenza nella sua voce non fece che peggiorare le cose. Ma non capiva? Non capiva come le parole di Nagisa e Rei lo soffocassero come l’acqua non aveva mai fatto? E le sue…lo ferivano molto di più.

- Anche tu mi dici così?

Chi era quella persona che aveva davanti? Dov’era Makoto, dov’era l’amico che sapeva sempre dov’era, come si sentiva e di cosa aveva bisogno? Perché non era lì, in quel momento, ad aiutarlo a capire le cose che gli si agitavano dentro? Non poté impedirsi di alzare la voce.

- Dove nuoto e per chi nuoto…sono libero di deciderlo da solo! Tu…

Lo spinse, lo spinse con tutte le sue forze all’indietro, cercando di imporsi su di lui. Makoto era così alto, e tanto più forte…desiderò sovrastarlo, per una volta, avere la meglio sulle sue parole, fargli capire come si sentiva. Ma dannazione, era Makoto, come poteva non capire?

- Non ho bisogno dei discorsi di uno che non ha nessun futuro, tanto quanto me!

Lo capiva? Capiva come ci si sentisse a farsi ricordare che non c’era nulla, dopo la fine del liceo, nulla di certo alla fine degli studi? La rabbia e lo sforzo l’avevano lasciato con il respiro affannoso. Guardò negli occhi l’amico, in cerca di una reazione.

- Dì qualcosa…

La sua mano, la mano di Makoto, la mano che lo tirava fuori dall’acqua e lo riportava sulla terraferma, era sempre rimasta attorno al suo polso, perfino mentre lui cercava di spingerlo a terra senza riuscirci. La presa era salda e l’aveva tenuto vicino mentre lottava per farsi comprendere. Accanto alla rabbia di Haru c’era il dolce sollievo di pensare che, non importa cosa fosse successo, Makoto non l’avrebbe lasciato andare, e alla fine di tutto sarebbe stato ancora lì.

Più tardi Haru, in mezzo alla confusione delle parole dell’amico, avrebbe ricordato con lancinante chiarezza l’orrore e la paura di ciò che venne dopo.

Makoto gli lasciò andare il polso e il suo mondo andò in pezzi.

- Io ho deciso. Andrò all’università, a Tokyo. Volevo dirtelo, ma non ho mai trovato il modo…

Il respiro gli si mozzò in gola. Rimase immobile, a fissare quegli occhi verdi che lo guardavano colmi di dolore, il cielo attorno a loro che si tingeva di rosso e il suono dei fuochi che gli riempiva le orecchie. Desiderò per un attimo che potessero cancellare l’eco delle parole di Makoto che gli risuonavano nella mente vuota.
Andrò all’università di Tokyo

- Ci ho provato tante volte, a dirtelo, ma…non ce la faccio più così.

E lui? Lui cosa avrebbe fatto? Cos’era il futuro senza Makoto? Come poteva andare avanti senza la sua ombra ad un passo da lui, senza la sua mano alla fine di ogni vasca?

- Mi dispiace, Haru…sono innamorato di te.


 
La vendo. Se qualcuno vuole immaginare cosa sia successo dopo mi contatti e gliela vendo.
Mi faceva troppo male riguardarla senza evidenziare gli strazianti sottintesi.
Magari metterò su "Say Something" (la canzone) e mi ci drogherò fino a scrivere la parte di Makoto.
  
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