Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: valefearless    14/09/2014    2 recensioni
Sapevate che i fiori hanno un significato? Io lo scoprì solo dopo aver letto un bel libro.
Lavanda: Il tuo ricordo è la mia unica felicità.
Questa cosa mi aveva colpita così profondamente da innamorarmi del viola della lavanda, e del suo meraviglioso profumo.
Ero una ragazza come tante altre, ma diversa. Credevo nei sogni, credevo in Dio e credevo che tutto poteva succedere. Cercavo per le strade la mia anima gemella perché la famiglia era la mia massima aspirazione e tutto ciò che potevo desiderare era la felicità vera.
Ma si sa, la vita ti regala tante gioie e tanti dolori, ed io ne ho vissuti tanti. Vi voglio raccontare la mia storia, voglio raccontarvi ciò che mi è successo e voglio mostrarvi come un paio di occhi azzurri hanno salvato la mia vita.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jamie Campbell Bower
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quel giorno il sole baciava la mia pelle, amavo il sole di Settembre, era decisamente il mio preferito. Era molto facile trovare giornate simili, a Settembre c'erano le migliori giornate di Caldo giù in Calabria. Non c'era nulla che io potessi fare, amavo la mia terra come se fosse il posto più bello del mondo. Vivevo in un paesino molto piccolo, ma che era considerato città per il numero di abitanti, era tutto molto regolare e tranquillo, a volte anche noioso. Ma se c'era una cosa che amavo e che caratterizzava il mio modo di essere era la tranquillità e la calma. Non avrei mai cambiato tutto quello con nessuna cosa al mondo.
Guardavo il mare distrattamente, quel mare che mi metteva sempre un po' di paura per la sua maestosità ed immensità, e tutto sembrava cullarmi, una leggera brezza mi scompigliava i capelli legati a mo' di coda con un vecchio mollettone.  
-Je, mi stai ascoltando?!- Deborah mi strattonò e con la sua voce mi riportò alla realta. Ero così distratta che non avevo la più pallida idea di cosa aveva detto in tutto quel tempo, così cercai di riallacciarmi all'ultima parola che vagamente avevo sentito, sperando mi andasse bene. 
-Sì, sì. Certamente. Dicevi di Shadowhunter?- Sorrisi, cercando di essere il più credibile possibile. Ci avevo finalmente azzeccato. 
-Dicevo che devi assolutamente vederlo, ormai è uscito da tanto tempo e tu ancora non ti sei decisa. Ti va di venire con me oggi in libreria? Ho proprio voglia di comprare il libro, ho sentito dire che non c'entra nulla con il film, devo assolutamente leggerlo. Anche se ancora ho un sacco di libri da leggere, ma non mi importa..- Annuii e sorrisi alla mia migliore amica, mi piaceva ascoltarla perché lei riusciva a capirmi, era proprio come me: amava i libri, amava i film ed i telefilm, le storie ed i personaggi. Passavamo interi pomeriggi davanti la tv, sgranocchiando di tutto e parlando senza sosta dei nostri fandom preferiti, degli attori più belli e di come secondo noi poteva andare quel libro. 
-Quindi mi accompagni?
-Sì, certo che ti accompagno, pazzerella. Ho bisogno di alcune cose per iniziare a fare la valigia.
-Come ti invidio, cavolo. Anche io voglio partire.- Mimò un finto broncio che mi fece ridere, era così buffa quando lo faceva. 
-Lo so, è soltanto una settimana.
-Eh, dici poco, una settimana a Londra non è nulla, vero?- Mi tirò un pugno sul braccio ed io risi ancora.
-Beh, non è poco, ma sarei stata più contenta se la mia permanenza fosse stata più lunga. Ma non è possibile.- Ci scambiammo un lieve sorriso e continuammo a passeggiare in silenzio. Conoscevamo una la vita dell'altra, entrambe sapevamo tutto, i nostri problemi, le nostre sofferenza, le nostre gioie e felicità. Lei conosceva bene le mie paure ed i miei dolori, tutte le croci che mi portavo addosso. Sapeva delle mie crisi di panico che mi accompagnavano da anni, sapeva dei miei problemi economici in famiglia, dei miei sogni spezzati e della solitudine che sentivo nonostante fossi circondata di gente che mi amava. Mi mancava quella persona che mi amava, LA persona che doveva essere il compagno della mia anima. 
Avevo 20 anni, avevo finito la scuola con un anno di ritardo ed il mio futuro era stato spezzato dai problemi economici di una vita. Volevo studiare Trucco in un'accademia della bella capitale, Roma, ma i soldi me lo impedirono e la delusione che ebbero i miei genitori fu grande. Volevano realizzare il mio sogno perché credevano in me e nelle mie capacità, ma non potevano spingere un muro così difficile da buttare giù. 
Così feci uno di quei piccoli corsi per avere qualcosa nelle mani, con la speranza di poter avere qualcosa di più, dopo questo i miei amatissimi genitori mi regalarono il viaggio che sognavo da una vita, il viaggio nella bella Londra. Mi avrebbe accompagnata mia madre, saremmo state una settimana a girare per le strade, io avrei fatto la traduttrice e ci saremmo divertite come due migliori amiche. I piani erano quelli! 
Salutai Deborah con uno schioccante bacio sulla guancia.
-Tesoro, ci sentiamo dopo pranzo così parliamo per pomeriggio e ci accordiamo sull'orario. 
-Va bene Jessica, fai la brava.- Mi fece l'occhiolino e rise di gusto, io le risposi con una smorfia e misi a moto la macchina mentre lei richiudeva la sportello alle sue spalle e si dirigeva verso il portone di casa. Guidando fino a casa mi persi come al solito nei miei pensieri, cercando di essere comunque attenta alla strada e alla gente pazza che guidava con me per le strade del mio piccolo paesino. 

I giorni passarono tranquilli, come sempre, ed arrivò il grande giorno molto presto, il 10 settembre 2015. Il giorno della grande partenza, il giorno di un mini sogno che si realizzava. Il mio aereo sarebbe partito alle 22.00 ed io quel giorno lo passai fremente, presa dai preparativi e dalla voglia di salire su quell'aereo. Si sa, quando aspetti qualcosa il tempo non sembra passare mai, come quel giorno, il tempo scorreva lento e sembrava una vera e propria agonia. Il pomeriggio lo trascorsi, come al solito, in giro con la pazza della mia migliore amica, giunto il momento ci salutammo e le promisi che le avrei scritto il più possibile e che le avrei portato un bel souvenir ed una grande storia da raccontare. Sull'ultima cosa non ci credevo nemmeno io, fondamentalmente non ero il genere di persona che vive cose sensazionali, la mia vita era così monotona e piatta che potevo raccogliere la noia da mattina a sera.

Io e mia madre salimmo sull'aereo eccitatissime, spensi il telefono ed i motori si accesero, amavo guardare le hostess che spiegavano le procedure da compiere in caso di emergenza. L'aereo lasciò la pista ed in men che non si dica mi ritrovai sopra le nuvole, il sogno stava iniziando. 
Slacciai la mia cintura e presi dal mio zaino due libri, uno lo porsi a mia mamma e l'altro lo strinsi a me. 
Shadowhunters, città di ossa. Lessi con un sorriso il titolo, ricordando che la mia cara amica me lo diede dicendo "Leggilo durante il volo, ti terrà compagnia". Era proprio la migliore. Guardai la copertina che mostrava i due bellissimi attori protagonisti della storia, quei due attori che vidi molto spesso in foto e pubblicità del film, che ancora dovevo vedere. 
Guardai fuori dal finestrino il cielo ed il mare sotto di me, era tutto così magnifico e così pazzamente spaventoso. Sorrisi pregando Dio che mi regalasse un'avventura da raccontare e mi misi a leggere mentre mia madre mi stringeva la mano. 
Il sogno stava iniziando. 



Salve a tutti, mi voglio presentare. Sono Valentina, ho 19 anni. 
Eccomi qui con una storia. Amo scrivere, ed era davvero da tanto che non lo facevo.
Jessica sarei io, ebbene sì. In questa storia voglio raccontarvi un po' di me. Voglio specificare che tutto ciò che dirò è, ovviamente, frutto della mia fantasia. 
Ho deciso di ambientare la storia in un futuro non molto lontano, immaginando ciò che mi accadrà quando dovrò affrontare il mio futuro. 
In questo capitolo vi introduco un po' le paure di Jessica, i sogni, il suo carattere. Vi introduco la sua vita. Credo proprio che per il bel Jamie ci vorrà ancora un po', ma spero che la mia storia possa piacervi andando avanti. Se vi va seguitela e ditemi cosa pensate di questo primo capitolo! 
Vale. 

 
   
 
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