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Autore: giny    14/09/2014    1 recensioni
Se pensate che una perfetta studentessa modello e un ribelle tutto pepe non possano avere niente in comune, cambierete idea!!!!!!! :D Buona lettura!!!!!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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L'inverno si era ormai affermato e la neve si era dolcemente adagiata coprendo il castello di Hogwarts e il suo parco.
La fredda stagione e l'ingente quantità di compiti non invogliavano certamente gli studenti ad abbandonare  le loro Sale Comuni.
O la biblioteca, se parliamo di Hermione Granger.
Si era alzata molto presto quella mattina e subito dopo colazione aveva preso i libri e si era recata in biblioteca, con l'intenzione di rimanerci fin quando non avesse finito tutto il programma di ripasso, che comprendeva Storia della Magia, Aritmanzia e Antiche Rune.
Anche per lei i G.U.F.O. erano motivo di tensione, anche se tutta Hogwarts pensava il contrario. Perchè lei era Hermione Granger, la strega più brillante della sua età.
Distoltasi dai soi pensieri, continuò a studiare, cercando di non prestare attenzione alle urla che Madama Pince rivolgeva a un gruppetto del primo anno.
Ad un certo punto, vide distrattamente un ragazzo dai capelli rossi e pensando istintivamente che fossero Ron ed Harry, poichè avrebbero dovuto ripassare tutti e tre insieme, parlò, senza alzare gli occhi dal libro.
-Finalmente ragazzi!!!! E' un'ora che vi aspetto!-
-Granger con chi stai parlando?- disse una voce vellutata e velata d'ironia alle sue spalle.
Hermione alzò la testa di scatto e si accorse che chi stava dietro di lei non era Ron.
-Fred! Scusa, pensavo fossi Ron, lui ed Harry dovevano raggiungermi qui per ripassare-
-Granger sul serio, e dici di conoscermi da cinque anni? Sono George!- disse con un'espressione fintamente offesa.
Hermione scosse la testa.
-Non cercare di fregarmi, riesco a distinguervi benissimo!- disse, con l'aria saccente che riusciva benissimo ad emulare.
-Ah sì? -disse Fred, avvicinandosi all'orecchio di Hermione- Come mai? Mi guardi spesso Granger?- disse maliziosamente e la ragazza sentì le guance infuocarsi, ma non volle darlo a vedere e colpì il ragazzo con un libro.
-Hey!- sbottò lui ad alta voce, provocando l'ira di Madama Pince.
-Piuttosto, tu che ci fai qui? Non mi sembri tipo da biblioteca- disse Hermione, cercando di mantenere la voce ferma e il suo tono saccente.
-Infatti. Cerco un libro di incantesimi-
-Lasciami indovinare: tu e George state architettando qualcosa-
-Sicuro! Cosa credevi?-
-Oh nulla di diverso, ovviamente- disse, con un sorriso sarcastico.
-Suvvia Granger, fatti una risata. Va beh, io vado via, sono stato fin troppo tempo in biblioteca. Ci vediamo- pronunciò l'ultima parte della frase avvicinandosi all'orecchio di Hermione, che ebbe un brivido.
Quando lei lo scacciò con la mano, Fred rise ed uscì dalla biblioteca.
Ma che cavolo le era successo? Si diede mentalmente dell'idiota e scosse la testa.
-Ciao- 
Hermione si voltò e incontrò i grandi occhi verdi di Harry, seguito da Ron.
-Ciao ragazzi- disse con un sospiro e Ron lo notò.
-Tutto bene?-
-Sì sì, sono solo in ansia per i compiti-
-Vuoi scherzare? -disse Ron, ridendo- Proprio tu in ansia? Ma dai! Io ed Harry, piuttosto. Siamo terrorizzati- concluse e si girò verso l'amico, che annuì sconsolato.
Hermione rise, cercando di non pensare a ciò che era successo poco prima.




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Nei giorni successivi, Fred continuava ad osservarla. In Sala Comune, in Sala Grande mentre mangiavano, sempre.
Non riusciva a capire questo comportamento da parte sua. Un giorno, però, un pensiero si fece strada nella sua mente.
No, non poteva essere. Che cosa poteva avere a che fare Fred Weasley, il tipico studente che infrange le regole, ironico, il classico ragazzo che non prende mai niente sul serio, il ribelle per eccellenza con Hermione Granger, geniale, ponderata, studentessa modello? Cercò di allontanare subito il pensiero. Era davvero assurdo.



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Gli studenti erano già andati a letto e nel dormitorio di Grifondoro regnava il silenzio.
Solo uno, però, era ancora sveglio.
Fred Weasley non riusciva a prendere sonno, intento com'era a progettare un modo per attirare a sè la Ganger.
Non poteva fallire. Primo, perchè lui era Fred Weasley, sarebbe riuscito nel suo intento; secondo, aveva visto le reazioni della ragazza quel giorno, in biblioteca.
Sarebbe riuscito a farla capitolare, ne era certo.



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Erano le quattro in punto di un tranquillo sabato pomeriggio. Tutti gli studenti decisero di prendersi una pausa dallo studio e rilassarsi.
Stranamente, Hermione era fra quelli. Nell'ultimo periodo aveva studiato come non mai e pensò di meritarsi una bella pausa.
Era diretta in Sala Comune, quando sentì una porta cigolare alle sue spalle, si voltò e la porta era chiusa. Ignorò il rumore, pensando di averlo immaginatò e proseguì. 
Un altro cigolìo.
Si voltò di scatto e stavolta la porta era aperta. Era combattuta: doveva lasciar perdere oppure oltrepassare la porta? Alla fine, la sua tipica curiosità ebbe la meglio. Si avvicinò alla porta e la aprì completamente. All'interno, c'era una scala a chiocciola. Non aveva mai visto quella stanza e non aveva idea di dove portasse quella scala, ma continuò a salire.
In cima alle scale, vi era un'altra porta; la aprì e notò, nonostante la luce fioca, che quella doveva essere un'aula in disuso da anni. Entrò e accostò la porta.
-Così astuta, eppure sei caduta in trappola-
Hermione estrasse subito la bacchettà e si voltò. Era Fred. Si diede mentalmente della stupida, si era fatta fregare dallo scapestrato della scuola.
-Avrei dovuto immaginarlo che c'era il tuo zampino- disse sorridendo, con aria sconfitta, ma sempre fiera.
-Ma non l'hai fatto, dico bene?- disse Fred, con un'espressione malandrina negli occhi che l'aveva sempre attirata, fin da quando aveva visto i due gemelli per la prima volta.
-Ti ha aiutato George?-
-In parte-
-Che vuoi?- chiese lei, schietta.
Fred sorrise.
-Granger, tanto furba, ma non l'hai ancora capito? Che ti sta succedendo?- chiese, avvicinandosi.
Hermione incrociò le braccia e affilò lo sguardo, offesa.
-Avevi bisogno di farmi arrivare fin qui?-
-Così è molto più divertente- disse lui con nonchalance -Okay Granger, se proprio non ci arrivi. ti darò un indizio-
Hermione corrugò la fronte, Che cavolo voleva dire?
La risposta alla sua domanda non si fece attendere e arrivò quando Fred le prese dolcemente il viso fra le mani e la baciò.
La ragazza non ebbe modo di rendersi conto, perchè tutto accadde in un attimo. Le emozioni si susseguirono veloci. La testa le vorticava freneticamente, il cuore le batteva all'impazzata e lei si sentiva felice. Felice come non lo era mai stata prima.
Quando Fred si separò dalle sue labbra, rimase delusa, sperava che quel momento durasse all'infinito.
-Vuoi che te lo spieghi ancora o hai capito?- chiese Fred, sorridendo.
-Mmm... credo di no- disse Hermione, maliziosa.
Fred rise e catturò di nuovo la sua bocca, coinvolgendola in un bacio più passionale del precedente. A Hermione ricordò molto la sensazione di trovarsi sotto una coperta calda, quando fuori è inverno. Subito intrecciò le dita nei capelli rossi di Fred, simili a calde fiamme. 
Tutto quello che stava vivendo in quel momento le sembrò molto surreale, ma quando incontrò gli occhi del ragazzo, dietro il carattere intelligente, frizzante e malandrino, lesse tanto amore. 
In quel momento, tutto ciò che si trovava al di fuori di quella porta, non esisteva più. Tutti quei mesi passati sotto la dittatura della Umbridge, l'ansia per i G.U.F.O., si erano dissolti, come per magia, lasciandoli nella loro beata intimità, nel loro perfetto angolo di paradiso.






   
 
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